X Congresso Psi 1908

X Congresso – Firenze 19-22 settembre 1908 Il gruppo riformista riprende la direzione del partito, grazie all’accordo con una parte dell’ala massimalista e all’appoggio dei dirigenti della CGdL. Viene approvata a maggioranza una mozione dei riformisti in cui si sottolinea l’incompatibilità dei principi del Psi con la teoria e la pratica del sindacalismo rivoluzionario. La mozione delinea inoltre il programma minimo con cui il Psi intende affrontare la prossima legislatura: tra i punti qualificanti vi sono provvedimenti di legislazione del lavoro, l’abolizione del dazio sul grano, l’introduzione dell’imposta progressiva, la riduzione del servizio militare, l’opposizione a un eventuale aumento delle spese militari, l’estensione e laicizzazione della scuola elementare. Gaetano Salvemini nel suo intervento critica il sostanziale disinteresse mostrato dal Psi nei confronti della questione meridionale e propone il suffragio universale come strumento fondamentale per la modificazione della condizione politica del Sud. Criticata da Filippo Turati, la richiesta di Salvemini non sarà inserita tra le proposte centrali del programma socialista. Il X congresso del PSI istituì la figura del segretario politico, eletto dalla Direzione, dirigente e rappresentante del partito. «Avanti! 19 settembre 1908»     SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

IX Congresso Psi 1906

IX Congresso – Roma 7-10 ottobre 1906 Emerge la nuova corrente integralista, capeggiata da Oddino Morgari e sostenuta da Enrico Ferri, che tenta un’opera di mediazione tra l’ala rivoluzionaria e quella riformista. Viene approvata a grandissima maggioranza una mozione di Morgari con cui si respinge “la collaborazione impegnativa col potere”, ma anche si rifiutano “l’uso frequente ed eccessivo dello sciopero generale” e “l’esaltazione dell’azione diretta” della classe operaia. Il congresso, con la sconfitta dei sindacalisti rivoluzionari, segna l’avvio di una nuova fase di egemonia riformista. «Avanti! 8 ottobre 1906» SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

VIII Congresso Psi 1904

VIII Congresso – Bologna 8-11 aprile 1904 Nella sala del Bibiena del Teatro Comunale, che ospita la kermesse, campeggia un grande ritratto di Carlo Marx. Sono presenti 884 delegati, in rappresentanza di oltre 30 mila iscritti. Il congresso si svolge tra i contrasti delle due principali tendenze, quella riformista di Filippo Turati e Leonida Bissolati, favorevole alla partecipazione al governo e fedele alla monarchia, e quella massimalista di Arturo Labriola e Enrico Leone. La corrente rivoluzionaria, appoggiata anche dal gruppo che fa capo a Enrico Ferri (ne fanno parte organizzatori sindacali quali Rinaldo Rigola e Angiolo Cabrini), ottiene 424 voti, contro i 377 dei riformisti. Questi ultimi sono definiti da Labriola una “degenerazione dello spirito socialista”. I massimalisti considerano imperfetta “qualunque azione riformatrice in regime borghese”, poichè incapace di intaccare “il meccanismo della produzione capitalistica”. I giornali conservatori di Bologna si rallegrano per la vittoria sul piano nazionale dei massimalisti, largamente minoritari in città. Essi sono considerati degli esaltati utopisti, meno pericolosi dei riformisti: sono questi ultimi per la destra il vero veleno delle istituzioni liberali. Dal prevalere delle correnti di sinistra scaturirà comunque la proclamazione del primo sciopero generale nazionale, che si terrà nel settembre 1904.   SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

VII Congresso Psi 1902

VI Congresso – Imola 6-9 settembre 1902 Vi partecipano i delegati di oltre 1.300 sezioni italiane. Si affrontano l’ala rivoluzionaria di Labriola e Ferri e quella riformista di Turati, Treves e Bonomi. L’ordine del giorno finale, approvato a maggioranza, afferma che l’azione del Partito Socialista è “riformista perchè rivoluzionaria, è rivoluzionaria perchè riformista”. Nonostante gli sforzi di mediazione tentati da Turati, incline a minimizzare le differenze tra il suo progetto riformistico e quello rivoluzionario di Arturo Labriola, il congresso segna l’accentuarsi dello scontro fra la linea turatiana e la linea rivoluzionaria, secondo cui la lotta politica è da condurre contro lo Stato più ancora che contro il capitalismo. Prevale la tendenza riformista, che dà il suo appoggio al governo. «Avanti! 6 settembre 1902» [cycloneslider id=”congresso-psi-imola-1902″] SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

VI Congresso Psi 1900

VI Congresso – Roma 8-11 settembre 1900 VI congresso del Partito socialista, il primo dopo le persecuzioni del 1898. La tendenza riformista di Leonida Bissolati, Andrea Costa, Filippo Turati e Anna Kuliscioff prevale su quella intransigente di Enrico Ferri. La maggioranza sceglie infatti una tattica elettorale possibilista, che prevede piena libertà di contrarre alleanze nei singoli collegi elettorali con i partiti dell’estrema sinistra sulla base di un programma minimo. Nel contempo si delinea un programma politico, economico e amministrativo che richiede, tra l’altro, il suffragio universale per ambo i sessi, la tutela del lavoro femminile e minorile, l’istruzione obbligatoria, laica e gratuita fino alla quinta elementare. PROGRAMMA MINIMO DEL PSI  (Approvato al Congresso di Roma del 1900) SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

V Congresso Psi 1897

V Congresso – Bologna 18-20 settembre 1897 Al V congresso nazionale del PSI è approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato da Anna Kuliscioff ed Ettore Reina, che riguarda l’atteggiamento del partito “di fronte al movimento economico del proletariato”. La mozione impegna i socialisti a partecipare ai movimenti sindacali, agli scioperi e alla lotta politica in favore di una legislazione sul lavoro e indica le linee essenziali dell’indirizzo riformista che caratterizzerà la direzione del partito negli anni seguenti. Sulla questione dell’azione del PSI fra le “classi agricole” è approvato un ordine del giorno del modenese Gregorio Agnini, che prevede accanto all’organizzazione delle agitazioni bracciantili un intervento del partito a favore di coloni e mezzadri, teso in particolare alla riforma dei patti colonici e dei contratti di mezzadria; nessun impegno è invece assunto nei riguardi della piccola proprietà, che secondo la maggior parte dei dirigenti è destinata a scomparire con la progressiva concentrazione capitalistica nelle campagne. L’Avanti! è proclamato organo ufficiale del partito. SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

IV Congresso Psi 1896

IV Congresso – Firenze 11-13 luglio 1896 La maggioranza conferma la struttura unitaria e non federale da dare al PSI e le decisioni prese al precedente congresso di Parma del gennaio 1895 circa l’appoggio elettorale da assicurare ai candidati che accettino “il programma minimo del partito”. All’interno del congresso si verifica una spaccatura tra quanti, come Costantino Lazzari, attribuiscono al partito un ruolo soprattutto elettorale (sarà questa la linea dei riformisti) e quanti, come Enrico Ferri, gli affidano la funzione di organizzare “le forze lavoratrici coscienti” (è questa l’anima operistica del partito, che ispirerà il movimento sindacale). Su proposta di Leonida Bissolati il congresso decide di opporsi alle iniziative di legge finalizzate a rafforzare la piccola proprietà contadina, mentre accetta il coinvolgimento dei contadini all’interno di cooperative di consumo e di vendita. Resta evidente il contrasto tra l’ala intransigente, capeggiata da Lazzari, contro ogni politica delle alleanze, e la componente riformista di Turati. Il 25 dicembre viene pubblicato il primo numero del quotidiano socialista Avanti!, sotto la direzione di Bissolati.   SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

2 ottobre convegno sulla legge elettorale

Il 2 ottobre i Comitati referendari porranno di nuovo con tutta la forza di cui sono capaci la richiesta di una legge elettorale nuova, coerente per Camera e Senato che chiuda con la fase dei porcellum, degli italicum e consenta agli italiani di eleggere un parlamento credibile, che recuperi la fiducia dei cittadini, compromessa da anni di effetti perversi del maggioritario che abbiamo conosciuto. La nuova legge elettorale è una richiesta venuta anche dal Presidente della Repubblica con la quale siamo d’accordo. L’iniziativa si terrà dalle ore 14 all’aula gruppi parlamentari alla Camera dei Deputati in via Campo Marzio 78. Per partecipare all’iniziativa del 2 ottobre occorre prenotarsi (Nome, Cognome, data eluogo di nascita) e lo si può fare scrivendo ad organizzazione.com.referendum@gmail.com. Naturalmente farà fede l’ordine cronologico delle prenotazioni, fino al raggiungimento della capienza. Di seguito il programma completo: Ore 14 Ingresso Ore 14.15 Gustavo Zagrebelsky, “Ricordo di Stefano Rodotà (Presidente onorario Comitato contro l’Italicum), Ore 14.45 Apertura lavori Alfiero Grandi, “I cittadini chiedono, le istituzioni debbono rispondere, dopo il 4 dicembre 2016 le Camere debbono approvare una nuova legge elettorale” Ore 15.00 Alessandro Pace, “Solo revisioni costituzionali puntuali o omogenee, mai più megariforme” Ore 15.15 Massimo Villone, “Dopo il referendum una legge elettorale innovativa” Ore 15.30 Gaetano Azzariti “Legge elettorale e assetto istituzionale” Ore 15.45 Felice Besostri, “Il maggioritario ha fallito, ora serve la verità del proporzionale” Ore 16.00 Roberta Calvano, “Sistema elettorale e libertà di voto” Ore 16.15 Michele Prospero, “Rappresentare la realtà per cambiare le istituzioni” Ore 16.30 Lorenza Carlassare, “Lo spirito del 1948 e la legge elettorale” Ore 16,45 Carlo Smuraglia, saluto Ore 17.15 Armando Spataro procuratore di Torino, “Il diritto di eleggere i propri rappresentanti” Ore 17.30 Interventi istituzionali Ore 18.00 Domenico Gallo Conclusione dei lavori Fonte: Coordinamentodemocraziacostituzionale.it SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

III Congresso Psi 1895

III Congresso – Parma 13 gennaio 1895 Al 3° Congresso del Psi (Tenuto in clandestinità a causa dello scioglimento per decreto voluto da Crispi, il partito assume la denominazione di Partito Socialista Italiano). Viene sancito il nuovo principio delle adesioni individuali. Nelle elezioni politiche, di maggio, i socialisti ottengono un buon successo e vengono eletti 15 deputati, tra cui i maggiori dirigenti dei “Fasci” siciliani imprigionati. L’anno dopo in una elezione suppletiva, a Milano, veniva eletto per la prima volta Filippo Turati. SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

Considerazioni provvisorie sui numeri delle elezioni tedesche

ELEZIONI FEDERALI TEDESCHE 2017 ELEZIONI FEDERALI TEDESCHE 2017 Ergebnisse PARTITI % GrKoa 2013 ALT RV 2013 CDU 26,8 53,5% 59,8% – 6,3% SPD 20,5 38,8% 42,7% -3,9% DIE LINKE 9,2 GRÜNE 8,9 CSU 6,2 FDP 10,7 AfD 12,6 Sonstige ALTRI 5,0 PARTITI % GrKoa 2013 ALT RV 2013 CDU 26,8 53,5% 59,8% – 6,3% SPD 20,5 38,8% 42,7% -3,9% DIE LINKE 9,2 GRÜNE 8,9 CSU 6,2 FDP 10,7 AfD 12,6 Sonstige ALTRI 5,0 PARTITI % GrKoa 2013 ALT RV 2013 PARTITI % GrKoa 2013 ALT RV 2013 R V CDU 26,8 53,5% 59,8% – 6,3% CDU 26,8 53,5% 59,8% – 6,3% SPD 20,5 38,8% 42,7% -3,9% SPD 20,5 38,8% 38,8% 42,7% -3,9% have a peek here 42,7% -3,9% DIE LINKE 9,2 DIE LINKE 9,2 GRÜNE 8,9 GRÜNE 8,9 CSU 6,2 CSU 6,2 FDP 10,7 FDP 10,7 AfD 12,6 AfD 12,6 Sonstige ALTRI 5,0 Sonstige ALTRI 5,0 Legenda: GrKoa Große Koalition ALT RV Alternative Rot Grün Rot Grün Nel 2013 l’Alt rosso verde 329 seggi su 631 maggioranza assoluta 316 Nel 2017 l’Alt rosso verde 289 seggi su 709 maggioranza assoluta 455 709 Sitze 329 316 289 455 CDU: 200 SPD: 153 DIE LINKE: 69 GRÜNE: 67 CSU: 46 FDP: 80 AfD: 94 © Der Bundeswahlleiter, Wiesbaden 2017 Partei Sitze Diff zu 2013 SEGGI 2013 GK ALT RV CDU 200 -55 255 SPD 153 -40 193 DIE LINKE 69 5 64 Partei Sitze Diff zu 2013 SEGGI 2013 GK ALT RV CDU 200 -55 255 SPD 153 -40 193 DIE LINKE 69 5 64 Partei Sitze Diff zu 2013 SEGGI 2013 GK ALT RV Partei Sitze Diff zu 2013 SEGGI 2013 GK ALT RV R V CDU 200 -55 255 CDU 200 -55 255 SPD 153 -40 193 SPD 153 -40 193 DIE LINKE 69 5 64 DIE LINKE 69 5 64 GRÜNE 67 4 63 CSU 46 -10 56 FDP 80 80 AfD 94 94 GRÜNE 67 4 63 CSU 46 -10 56 FDP 80 80 AfD 94 94 GRÜNE 67 4 63 GRÜNE 67 4 63 CSU 46 -10 56 CSU 46 -10 56 FDP 80 80 FDP 80 80 AfD 94 94 AfD 94 94 Totali 709 631 (-78) Totali 709 631 (-78) Totali 709 631 (-78) Totali 709 631 (-78) © Der Bundeswahlleiter, Wiesbaden 2017 Zweitstimmen Bundestagswahl 2017, Deutschland Vorläufiges Ergebnis Stimmenanteil aktuell Stimmenanteil Vorperiode Download der Grafik als SVG 709 Sitze © Der Bundeswahlleiter, Wiesbaden 2017 Sitzverteilung Bundestagswahl 2017, Deutschland Vorläufiges Ergebnis a cura di Felice Besostri a cura di Felice Besostri Felice Besostri — CONSIDERAZIONI PROVVISORIE SUI NUMERI DELLE ELEZIONI TEDESCHE CONSIDERAZIONI PROVVISORIE SUI NUMERI DELLE ELEZIONI TEDESCHE CONSIDERAZIONI PROVVISORIE SUI NUMERI DELLE ELEZIONI TEDESCHE di Franco Astengo di Franco Astengo Di seguito si trasmettono alcune valutazioni sul risultato delle elezioni tedesche svoltesi il 24 Settembre, nel tentativo di verificare gli scostamenti sulla base delle cifre in numeri assoluti e non soltanto sulle percentuali. 1) Il primo dato che emerge riguarda la tenuta del sistema nel suo complesso, almeno del punto di vista della partecipazione elettorale. La Germania è attraversata da alcune contraddizioni di grandissimo rilievo, da quella riguardante il flusso dei migranti, all’emergere di un livello di disuguaglianza sociale molto forte al punto di verificare il fenomeno di un vero e proprio “abbandono” da parte dello stato sociale di interi strati di popolazione, al consolidarsi di forti differenze tra una parte e l’altra del Paese a distanza di oltre venticinque anni dalla riunificazione tra BDR e DDR. Ciò nonostante i tedeschi hanno partecipato al voto in misura massiccia, anche se il sistema elettorale tedesco non è costruito sull’idea (tanto agognata dalle nostre parti) che alla domenica sera si debba già sapere chi ha vinto, chi sarà il primo ministro che governerà per 5 anni. Si è verificato, infatti, un incremento in valori assoluti e in percentuale del totale dei voti validi (riferimento di tutti i dati la parte proporzionale delle espressioni di voto). Data la partecipazione complessiva (inclusi coloro che hanno espresso voto bianco o nullo per un totale di 851.992 suffragi mancati) al 76,16%, i voti validi si sono incrementati tra il 2013 e il 2017 di 2.016.842 unità passando da 44.309.925 a 46.326.767; 1) 2.016.842 2) Il secondo dato da rilevare è quello che riguarda la maggior concentrazione del voto sui 6 partiti maggiori. Nel 2013, infatti, i voti dell’Unione tra CDU – CSU, SPD, Linke, Verdi, FDP e AfD assommarono a 41.009.065 (92,55% sul totale dei voti validi) e FDP e AfD restarono esclusi dal Bundestag. Nel 2017 la somma di voti raccolti dai sei partiti in questione è stata di 44.002.541 pari al 94,98% del totale dei voti validi. Riscontriamo quindi una maggiore concentrazione nel voto in presenza di un allargamento nella presenza in Parlamento da 4 a 6 partiti. Altro dato che non pare spaventare i tedeschi almeno dal punto di vista del numero dei partiti partecipanti all’arco parlamentare. Altro paio di maniche ovviamente la valutazione politica relativa all’ingresso dell’AfD nella sfera parlamentare che suscita sicuramente inquietudine per la dimensione inusitatamente massiccia del voto; 2) 3) Acclarata quindi la tenuta del sistema almeno dal punto di vista della partecipazione elettorale appare evidente, come notato dai tutti i commentatori davanti alla realtà delle cifre, il secco spostamento a destra, che meglio è evidenziato dalle cifre assolute. L’Unione tra Cristiano Democratici e Cristiano Sociali scende, infatti, da 18.165.446 voti a 15.315.576 segnando un meno 2.849.870 pari al 15,39% del proprio elettorato. Tra l’altro appare netto il calo della CSU in Baviera: il partito “storico”, che fu di Strauss, nel suo Land d’elezione nel 2013 aveva ancora sfiorato la maggioranza assoluta con il 49% e adesso, invece, si restringe al di sotto del 40% con il 38,8%. Sul piano nazionale la SPD scenda da 11.252.215 suffragi a 9.358.367 con un meno 1.893.848 pari al 16,84% del proprio elettorato. Si può affermare, in sostanza che il calo delle due forze impegnate nel governo di “Grosse Koalition” è stato tutto sommato omogeneo tra di esse e non si rileva un particolare “crollo” dell’SPD …