IL SOCIALISMO DEL XXI° CON YOUTHQUAKE LA PAROLA DEL 2017

di Carlo Patrignani

Ma chi l’ha detto che il socialismo è morto o che la politica è solo governabilità, che sta per governo come potere fine a stesso, e non riguarda la morale, vale a dire i valori – come uguaglianza, libertà, laicità, giustizia sociale – e i princìpi – l’onestà prima di tutto: dire quel che si pensa e fare quel che si dice, con cui chi fa politica traduce i valori in atti concreti?

Lasciando da parte certi intellettuali, maitre à penser di dubbia onestà e chi li insegue, basta porgere occhi e orecchie al terremoto pacifico detto Youthquake, causato dai tanti giovani radunatisi attorno al leader laburista Jeremy Corbyn alle elezioni politiche di giugno scorso, quelle del 40% di consensi al Labour Party,  per avere la conferma di un socialismo d’antan vivo e vegeto.

Youthquake, messa da Oxford Dictionary  nel suo famoso vocabolario come parola nuova dell’anno 2017 – Word of the year – ha fatto saltare in Inghilterra lo status quo per aver tolto dall’inerzia mortale – non c’è alternativa al sistema – uomini e donne e per aver scosso la sede del governo di Theresa May a Downing Street nella City of Westminster.

E per i dinosauros nostrani – intellettuali, politici, editori e giornalisti – che perseveravano nell’oscurare la rivoluzione culturale non-violenta in atto nel Regno Unito, è ora arrivata la clamorosa decisione di Oxford Dictionary con cui fare, obtorto collo, i conti anche e soprattutto per gli effetti che questa – insieme all’eco fragorosa di Our revolution del socialista democratico statunitense Bernie Sander – potrebbe produrre in un paese sfinito e senza speranza.

Youthquake, comparsa per la prima volta in occasione del raduno dei giovani iscritti al Labour Party di Corbyn per le fortunate elezioni generali e già diffusa in Australia, ha visto un aumento dell’utilizzodel 400% tra il 2016 e il 2017 e, come hanno spiegato i curatori dell’Oxford Dictionary, è una parola certamente di estrazione politica ma che offre una forte nota di speranza perchè evidenzia la maggior consapevolezza della capacità dei giovani di influenzare e persino guidare i cambiamenti politici .

Una curiosità che ancora ci interessa e ci riguarda direttamente: tra le altre parole in lista per essere elette parola dell’anno 2017, c’erano Antifa, parola sintetica, di cui ci sarebbe tanto bisogno in Italia, per indicare gruppi giovanili uniti nell’opposizione contro il fascismo e contro ogni altra ideaologia di estrema destra e Broflake, parola derivata da un uso dispregiativo del fiocco di neve, per fotografare chi è sconvolto – come i dinosauros nostrani – da idee e atteggiamenti progressisti.

Fonte: alganews.it