di Aldo Potenza
A Livorno non intendiamo costruire il recinto identitario dei socialisti, ma chiamare a raccolta i socialisti, come è comprensibile ed ovvio, e quanti sentono che le risposte finora venute dalla sinistra sono state insufficienti sia numericamente sia culturalmente ad affrontare le difficoltà della sfida neoliberista.
Siamo convinti che abbia ragione, anche se inascoltato da tempo, Salvatore Biasco quando afferma che: “…non viviamo affatto in un mondo post ideologico, nel quale esiste una forza chiamata centrosinistra, ma in un mondo pervaso da un’ondata ideologica potente, che rischia altrimenti di essere lasciata senza antidoti e che diffonde elementi culturali (edonismo, individualismo, smobilitazione politica, ecc..) lontana da quelli comunitari, solidaristici e di democrazia partecipata, che sono propri della sinistra” democratica e socialista.
Noi ci chiediamo perchè mai i socialisti non debbano difendere questi principi e chiedere a chiunque li condivida di unirsi per sostenerli. Livorno sarà un primo appuntamento, un inizio, ma seguiterà se saremo sostenuti dalla volontà e dalla passione politica, un altro appuntamento dove tenteremo di dare alcune risposte ai problemi sollevati da una globalizzazione che ha dimenticato la difesa dei diritti umani e ha risposto solo agli interessi delle multinazionali economiche e finanziarie; alla cultura dominante in Europa; ai problemi dell’Italia.
Siamo presuntuosi? Si e anche velleitari se pensassimo di fare tutto da soli, ma non è la nostra intenzione, noi vogliamo rivolgere un appello al mondo degli intellettuali che condividono il malessere che sentiamo noi e i cittadini italiani. Più che presuntuosi forse siamo ottimisti, ma senza ottimismo e senza la volontà di tentare non resta che assistere imbelli al disastro e questo non sarebbe ne giusto ne perdonabile a chi a fatto della propria vita lo strumento per combattere contro le ingiustizie.
E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete.