UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G. D’ANNUNZIO”
CHIETI – PESCARA
DIPARTIMENTO DI LETTERE, ARTI E SCIENZE SOCIALI
CORSO DI LAUREA IN FILOLOGIA, LINGUISTICA E TRADIZIONI LETTERARIE
“L’ITALIANO DELLA POLITICA TRA PRIMA E SECONDA REPUBBLICA”
RELATORE CORRELATORE
Chiar.mo Prof. Emiliano Picchiorri Chiar.ma Prof.ssa Maria Teresa Giusti
LAUREANDO
Dario Lorè
Matricola n. 3171312
ANNO ACCADEMICO 2016/2017
Nel seguente paragrafo sono stati individuati 100 tra lemmi e locuzioni utilizzati correntemente dai nostri politici. Alcuni sono neologismi, altri prestiti dalle lingue straniere, altri ancora vocaboli già ben affermati nella lingua italiana. Il metodo di analisi è stato il seguente: ricerca della presenza o dell’assenza del lemma su due dizionari (il Dizionario Devoto-Oli 2018 e il Dizionario Treccani Online); ricerca del lemma sugli archivi online di tre quotidiani italiani (“La Repubblica”, “Il Fatto Quotidiano”, Il Giornale”) con relativi esempi.
Abolizionismo s.m. Movimento o indirizzo rivolto a modificare o abolire una condizione esistente per consuetudine fondata su norme legislative (per es. la schiavitù, la pena di morte e, come si sta assistendo durante la campagna elettorale delle elezioni politiche 2018, la volontà da parte di diversi partiti/gruppi a voler abolire numerose leggi degli ultimi). Der. di abolizione.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Una nuova corrente di pensiero, trasversalmente spontanea, sta prendendo corpo in questa Italia pre-elettorale del 2018: l’abolizionismo.>> (S. Messina, 11/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Neofondamentalismi sono infatti quelli che nell’anno 2013 riguardano le donne. Celebrati sulla nostra pelle che alcuni vorrebbero tenere sottovetro, in Italia sommano le posizioni di pezzi di partiti, tipo il Pd, in cui lotta al femminicidio, tesi antiabortiste e abolizionismo della prostituzione coincidono.>> (Blog di Eretica, 31/12/2013) / “Il Giornale”: << A sorpresa questa mattina sul blog del leader è stata indetta una consultazione tra gli iscritti. Il nodo da sciogliere è quello sul reato di clandestinità e il comico passa la palla direttamente agli iscritti “certificati”, di fatto tagliando fuori i parlamentari che si erano già espressi, tra le polemiche, a favore dell’abolizione del reato.>> (L. Pennucci, 13/01/2014)
Altermondialismo s.m. Movimento sociale che si oppone ad alcuni aspetti della globalizzazione, propugnando un modello di sviluppo mondiale più equo. Comp. del lat. alter ‘altro’ e mondialismo, sul modello del fr. altermondialisme.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Ecco, noi avevamo sempre sottovalutato, tra le varie ricadute positive della cacciata di Prodi, la possibilità di poter finalmente vivere l’esperienza dell’altermondialismo da Porto Alegre a Genova.>> (M. Serra, 14/03/2012) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Non solo presunti nemici dell’Islam, ma anche un economista di valore, giornalista e umorista, uomo poliedrico capace di rientrare nella categoria dell’altermondialismo e, allo stesso tempo, di sedere nel Consiglio generale della Banca di Francia.>> (S. Cannavò, 09/01/2015) / Nessuna attestazione su “Il Giornale”.
Antieuropeismo s.m. Atteggiamento di netta opposizione al processo di integrazione economica e politica promosso dall’Unione Europea. Der. di europeismo, col pref. anti-.
Il lemma è presente solo sul Devoto-Oli.
“La Repubblica”: <<Allarmata da razzismo, populismo, antieuropeismo e promesse fatali per i nostri conti, l’Europa è costretta ad entrare nella campagna elettorale italiana schierando tre pezzi grossi della Commissione Ue: Timmermans, Moscovici e Katainen.>> (A. D’Argenio 17/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Un piano che non dovrebbe prescindere dal sostegno del M5S, il cui leader talvolta si è espresso, pur nel modo confuso e ondivago che gli è proprio, contro l’austerità. Ma sinistra e grillini, si sa, hanno altro a cui pensare. E a noi toccherà tenerci l’antieuropeismo da bar del cavaliere.>> (F. Sabatini, 18/06/2013) / “Il Giornale”: << Intende, naturalmente, il M5S, mentre sulla Lega sua alleata garantisce che, al di là dei toni, non c’è antieuropeismo da temere.>> (A.M. Greco, 15/12/2017)
Antisistema s.m. Sistema, spec. politico, che si fondi su istituzioni e prassi di governo opposte a quelle esistenti. Der. di sistema, col pref. anti-.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Io a quella riunione non c’ero. E chi ha fatto le indagini neanche lo sapeva». Pensa a un accanimento sul sindaco di una forza antisistema come il Movimento 5 stelle, Nogarin.>> (Redazione, 21/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<I migliori e più chiari giungono dalle istituzioni. Grazie alla nuova legge elettorale che quasi certamente impedirà ai movimenti antisistema di andare al governo, il sistema ricomincia pian piano a funzionare.>> (P. Gomez, 03/01/2018) / “Il Giornale”: <<Alcuni imprenditori che hanno partecipato al dibattito con Di Maio, Matteo Salvini e Giovanni Toti, spiegano che Di Maio ha molto annacquato la carica antisistema dei pentastellati: “Creare e non distruggere”, sottolinea Di Maio. Incalzato dal finanziere Davide Serra, vicino al Pd di Renzi, Di Maio ridimensiona persino l’importanza del referendum per uscire dall’euro.>> (L. Romano, 03/09/2017)
Austerity s.f. invar. Nel linguaggio giornalistico, austerità. Voce ingl., propr. “austerità”.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari utilizzati.
“La Repubblica”: <<È un Natale veramente atipico, in stile austerity. Senza luminarie, senza attrazioni e giochi di luce, Napoli quest’anno sembrerebbe una città poco propensa a festeggiare, quasi a lutto.>> (A. Coppola, 23/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Non mi pare che l’austerity sia alle spalle visto che ci chiedono una manovra da diversi miliardi.>> (M. Lanaro, 18/01/2017) / “Il Giornale”: <<La Consulta ha dato un duro colpo all’austerity. La sentenza 247, pubblicata alla fine di novembre, ribalta l’impianto legislativo, introdotto dal governo Monti e solo parzialmente modificato dall’esecutivo Renzi, secondo cui gli avanzi di amministrazione e i contestuali contributi al Fondo pluriennale vincolato siano indisponibili, cioè non utilizzabili dagli enti locali.>> (G.M. De Francesco, 09/12/2017)
Autogoverno s.m. Facoltà riconosciuta a gruppi etnici o sociali di amministrarsi da soli. Comp. di auto– e governo.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Polemico l’intervento del filosofo Biagio de Giovanni che, pur non nominandola, attacca l’amministrazione di Luigi de Magistris: «Alla città servono regole, non l’autogoverno del popolo. Bisogna evitare eccessi di napoletanità e creare una alleanza tra scuola, istituzioni ed associazionismo». (A. Di Costanzo, 21/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<È questo il grido di dolore lanciato da Mario Cavallaro, capo del Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, l’organo di autogoverno della categoria. Che negli ultimi mesi è stata travolta da scandali e arresti.>> (I. Proietti, 27/06/2016) / “Il Giornale”: <<L’unico autogoverno è solo quello della casta.>> (S. Zurlo, 19/03/2017)
Benaltrismo s.m. Nel linguaggio giornalistico, l’atteggiamento di chi elude un problema sostenendo che ce ne sono altri, più gravi, da affrontare. Der. dall’espressione ‘ben altro’, col suff. –ismo.
Il lemma non è presente in nessuno dei due dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Si chiama benaltrismo. Può valere per tutto. Non eravate per le cose giuste, che siano di destra o di sinistra?>> (M. Buccarella, 20/06/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Per molti anni il benaltrismo era semplicemente stato una corrente di pensiero, in prevalenza giornalistica, solitamente riservata alle discussioni di natura economica.>> (P. Gomez, 05/02/2017) / “Il Giornale”: <<Questo ha a che fare con la natura degli italiani: noi siamo quelli dello scaricabarile e del benaltrismo, siamo quelli del lamento incessante.>> (F. Gattuso, 31/10/2017)
Berlusconiano s.m. e agg. Sostenitore di Silvio Berlusconi; di Silvio Berlusconi, che si richiama alla sua linea politica. Der. dal nome proprio (Silvio) Berlusconi, con l’agg. del suff. –(i)ano.
Il lemma è presente solo sul Dizionario Treccani online.
“La Repubblica”: <<Un ultimo appello perché i due pezzi della sinistra si riuniscano per sfidare il fronteberlusconiano e quello grillino.>> (C. Tito, 11/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Per la sinistra sembrava arrivata anche in Italia la terza via e invece è stata solo aperta una copisteria: parole prese con le pinze dall’apogeo berlusconiano e riusate con lo stampino per i problemi di oggi ma come ricette della parte opposta.>> (D. Pretini, 17/08/2017) / “Il Giornale”: <<Normalmente quando si obietta riguardo all’inesistenza del «Ventennio berlusconiano» la risposta dei sostenitori a oltranza di questa tesi è che il creatore di Forza Italia sia riuscito – sia da capo del governo sia da leader dell’opposizione – a dettare la propria agenda di priorità, in qualche modo a proiettarla oltre se stesso e il proprio potere reale.>> (F. De Feo, 29/09/2014)
Bicameralismo s.m. Sistema parlamentare fondato sull’esistenza di due camere poste o meno in condizione di parità (bicameralismo perfetto o imperfetto). Der. di bicamerale, col suff. –ismo.
Il lemma è presente su entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<La vittoria del No al referendum affonda clamorosamente la riforma costituzionale Renzi- Boschi che aboliva il bicameralismo perfetto creando un Senato delle autonomie con soli 100 membri. Ben due invece le leggi elettorali approvate.>> (L. Rivara, 29/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Uno dei temi principali della campagna referendaria è la velocità dell’azione legislativa. Il fronte del “sì” afferma che il bicameralismo perfetto rallenta l’approvazione delle leggi e imbriglia l’azione di governo favorendo l’ostruzionismo.>> (Tortuga[1], 29/10/2016) / “Il Giornale”: <<Il bicameralismo paritario è un inedito e non c’è da nessuna parte. Già allora vi era la consapevolezza che alcune cose non funzionavano. La Dc si immaginava una camera delle professioni mentre il Pci si immaginava una camera delle autonomie e dei territori” si è arrivati al compromesso del bicameralismo paritario.>> (R. Binelli, 14/11/2016)
Bipartisan agg. invar. Approvato o sostenuto sia dalla maggioranza che dall’opposizione; trasversale: accordo bipartisan alla Camera. || Apprezzato o seguito da persone di tendenze politiche opposte: giornale bipartisan. Voce ingl., comp. di bi- ‘bi-‘ e partisan ‘partigiano, che parteggia’. L’anglicismo bipartisan è entrato in Italia negli anni Novanta del secolo scorso, quando è stata introdotta la modifica del sistema elettorale con il passaggio dal modello proporzionale a quello maggioritario sulla falsariga del sistema politico angloamericano, basato sull’alternanza al governo di due formazioni politiche maggiori. Il nuovo sistema elettorale mirava a una semplificazione del quadro politico, ma l’auspicata riduzione del numero dei partiti non ha avuto luogo. Per questo motivo l’aggettivo italiano bipartitico non sembra appropriato come possibile sostituto del termine inglese. Più calzante appare trasversale, che rende meglio l’idea di qualcosa di condiviso da maggioranza e opposizione o comunque da persone di opposto orientamento politico.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Una presidentessa bipartisan per Mps: come voleva il Tesoro, che però dopo aver cercato fuori dal cda ha puntato su una donna già nella sua lista, per sostituire il dimissionario Alessandro Falciai.>> (Redazione, 19/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Il finanziamento bipartisan, quintessenza non ideologica dei rapporti di potere pubblico a fini di interesse privato, fa la sua irruzione nel processo per lo scandalo Mose in corso a Venezia.>> (G. Pietrobelli, 06/10/2016) / “Il Giornale”: <<Non ho più alcun fidanzato». E così tra l’etere e la carta stampata, va il fumo un lungo amore bipartisan. Così fan tutte. Un cinguettio, un post su Facebook, un sms, e la storia finisce. Veloce, chiara, non molto elegante, la moda di lasciarsi per via telematica ha fatto presa anche nelle principali «corti» europee.>> (M. Scafi, 13/11/2015)
Bipolarismo s.m. La tendenza a inquadrare i problemi di politica internazionale nell’ottica di due superpotenze. || In un sistema pluripartitico, la presenza di due poli contrapposti: bipolarismo perfetto o imperfetto.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Il bipolarismo fra centrosinistra e centrodestra sembra ormai superato, nelle attese degli elettori per le Politiche 2018, che prevedono invece un confronto tra la coalizione guidata da Berlusconi e Salvini da una parte e il M5S dall’altra.>> (R. Biorcio, F. Bordignon, 09/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Se questo è un bipolarismo da Paese normale. A partire dalle dieci di stamattina saranno ben 23 le delegazioni parlamentari che Mattarella riceverà fino a domani pomeriggio.>> (F. D’Esposito, 09/12/2016) / “Il Giornale”: <<Alla presentazione ufficiale del club Forza Silvio Val Susa, la telefona di Silvio Berlusconi era attesissima. Ed è arrivata. “Così il Paese è ingovernabile. Il Paese può essere governato solo col bipolarismo, come accade all’Estero, in Francia.>> (N. Di Giuseppe, 19/01/2014)
Capilista (bloccati) s.m. I candidati al primo posto in una lista elettorale; bloccati, nello specifico, è l’agg. riferito a capilista apparso recentemente poiché nella legge elettorale Italicum era previsto un capolista scelto-imposto dal partito per questo ‘bloccato’.
Il lemma è presente solo sul Devoto-Oli.
“La Repubblica”: <<Se vengono confermate, le anticipazioni sui candidati capilista del Partito democratico in Campania attestano un dato desolante, peraltro già ampiamente noto: nella nostra regione la seconda o la terza Repubblica, come dir si voglia, non è mai decollata.>> (A. Musi, 11/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<I capilista bloccati restano, perché non ci saranno le preferenze. Ma almeno la precedenza per ottenere i seggi ce l’avranno i vincitori dei collegi uninominali.>> (Redazione, 04/06/2017) / “Il Giornale”: <<I capilista bloccati restano, perché non ci saranno le preferenze. Ma almeno la precedenza per ottenere i seggi ce l’avranno i vincitori dei collegi uninominali.>> (L. Cesaretti, 18/04/2017)
Casta s.f. Spreg. Classe di persone che gode di speciali diritti o privilegi, arroccata nella difesa dei propri interessi particolaristici: la casta dei politici. Dal port. casta ‘(razza) pura, non mescolata’.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Fuori dall’aula, in una pausa dell’udienza, Salvini ha commentato: “I Cinquestelle anti-casta invocano l’immunità”. Quindi, riferendosi a quanto pubblicato sul blog e su profilo Facebook di Buffagni ha aggiunto: “Questa è peggio di una ‘fake news’.” (Redazione, 22/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<C’è l’elenco dei fortunati rampolli vincitori del mitico concorso diplomatico con tanto di aggiornamento del “coefficiente di casta”: 158 blasoni per 396 componenti che hanno ottenuto accesso alla carriera di ambasciatore, console e ministro plenipotenziario tramite un concorso nel quale – stranamente – eccelle chi ha un cognome già presente nell’albo d’oro dell’aristocrazia diplomatica tra figli di papà e i nipoti di gran feluche della Repubblica.>> (Redazione, 30/09/2017) / “Il Giornale”: <<Una campagna furba, quella dei grillini nella Sicilia dei disperati senza lavoro. Una campagna bifronte, visto che la facciata è il populismo anti casta, ma la sostanza è la rassicurazione del popolo del precariato.>> (M. Conti, 05/11/2017)
Castista s.m. e f., agg. Spreg. Chi fa parte di una casta, di una categoria sociale che gode di particolari privilegi. Der. di casta, con il suff. -ista.
Il lemma è presente solo sul Dizionario Treccani online.
“La Repubblica”: << A curarlo sono, in questa prima fase, Beppe Rosso e Roberto Accornero, mentre la gestione del sito è affidata a Paolo Manera. «Un servizio che non tutte le Film Commission offrono – sottolinea il direttore Davide Bracco – E che qualifica anche il mestiere del castista e della comparsa».>> (C. Caroli, 10/06/2015) / “Il Fatto Quotidiano”: << Ieri per esempio, all’indomani del rinvio castista del Pd della proposta di legge dei grillini per dimezzare l’indennità parlamentare…>> (Redazione, 27/10/2016) / Nessuna attestazione su “Il Giornale”.
Cattocomunista s.m. e f., agg. 1. s. m. e f. Persona che assume o difende atteggiamenti cattocomunisti (talvolta iron. o spreg.). 2. agg. Che si riferisce al cattocomunismo (talvolta iron. o spreg.): la politica cattocomunista ha lasciato tutti insoddisfatti. Der. di cattocomunismo.
Il lemma è presente solo sul Dizionario Treccani online.
“La Repubblica”: <<Al primo binario piazzale Est della stazione c’è una fila di 150 persone nero pece, messa lì perché chiede un posto per dormire durante il freddo. Scusate, la solita cattocomunista.>> (A. Frascaroli, 02/12/2016) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Sull’orlo di una crisi di nervi (e di voti) la giunta del sindaco leghista di Padova, quel Massimo Bitonci che due anni fa è riuscito nell’impresa di cacciare il centrosinistra da Palazzo Moroni, cancellando l’era cattocomunista di Flavio Zanonato nella città del Santo.>> (G. Pietrobelli, 30/09/2016) / “Il Giornale”: <<Cioè di quella lobby cattocomunista che ha bollato di razzismo chiunque – noi per primi – in questi anni ha chiesto regole e paletti, messo in dubbio regolarità e trasparenza dei soccorsi.>> (A. Sallusti, 16/05/2017)
Cerchiobottismo s.m. Nel linguaggio giornalistico, l’atteggiamento di chi non prende una posizione netta, barcamenandosi tra due contendenti o tra due comportamenti opposti: il cerchiobottismo è un vizio tipico della politica italiana. Comp. di cerchio e di un der. di botte, dall’espressione dare un colpo al cerchio e uno alla botte.
Il lemma è presente in entrambi dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Oggi sarà al vertice previsto con Rosati, che però ribadisce: “Basta con il cerchiobottismo” Appello all’unità dai pisapiani, sale la tensione tra Pd e Liberi e Uguali.>> (A. Montanari, 21/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Ricordo un grande italiano, un vero maestro. Paolo Sylos Labini, a proposito del suo ex allievo Michele Salvati (l’economista cultore del cerchiobottismo, attualmente impegnato nell’impresa di rendere insignificante la prestigiosa rivista “il Mulino”, di cui è direttore) lo definiva “come una moffetta, animaletto grazioso ma inutile. >> (P. Pellizzetti, 07/03/2014) / “Il Giornale”: <<Per questa volta, però, voglio sottrarmi ad un ecumenico commento di democristiano cerchiobottismo che distribuisce una pelosa solidarietà a tutte le categorie.>> (D. Missaglia, 20/10/2017)
Clandestino s.m. (f. -a), agg. Spreg. 1. Che, chi è entrato illegalmente in un Paese e vi vive senza documenti necessari: immigrato clandestino. 2. Che, chi si è imbarcato abusivamente su una nave o su un aereo: c’è un clandestino a bordo. Dal lat. clandestinus, der. di clam ‘di nascosto’.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Tutti a piedi nella neve sui sentieri percorsi ogni giorno dai migranti che rischiano la vita nel freddo per attraversare il confine verso la Francia: un’iniziativa organizzata per sensibilizzare le popolazioni transfrontaliere della Valsusa e della vicina valle di Briançon sul passaggio di immigrati in modo clandestino.>> (M. Giacosa, 14/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Per i giudici “con l’epiteto di ‘clandestino‘ si fa chiaramente riferimento ad un soggetto abusivamente presente sul territorio nazionale, ed è idoneo a creare un clima intimidatorio (implicitamente avallando l’idea che i ‘clandestini’, non regolarmente soggiornanti in Italia, devono allontanarsi).>> (Redazione, 23/02/2017) / “Il Giornale”: <<Qualsiasi immigrato irregolare che sbarca in Italia è per definizione un «clandestino» e il fatto che poi possa diventare, a determinate condizioni, un «richiedente asilo» non cambia le cose.>> (A. Sallusti, 24/02/2017)
Complottardo s.m. Scherz. Macchinatore di cospirazioni. Der. di complottare.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Non sarà solo un caso, allora: nella sala Tatarella della Camera il 5 Stelle Luigi di Maio, prefatore e presentatore del libro complottardo “Morte dei Paschi” sul tragico e contestato suicidio del capo ufficio stampa della banca senese David Rossi, chiede le dimissioni dei vertici Bankitalia e Consob.>> (F. Manacorda, 10/11/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Roba da Mistero, il complottardo programma trash-cult di Italia1, roba che ci si aspetta da Adam Kadmon, non certo dalla versione italiana di un sito di informazione famoso in tutto il mondo.>> (D. Naso, 25/08/2016) / Nessuna attestazione su “Il Giornale”.
Complottismo s.m. 1. L’attività di chi organizza complotti. 2. Tendenza a interpretare ogni evento come un complotto o parte di un complotto. Der. di complotto.
Il lemma è presente esclusivamente nel Devoto-Oli.
“La Repubblica”: <<E c’è chi, allo scetticismo, aggiunge un pizzico di complottismo: «Il no di Maroni è stato un duro colpo, ma bisogna uscirne perché il centrosinistra sta inviando i media a fare sondaggi tra la gente, per far apparire Fontana debole e sfiduciare gli elettori» attacca Roberto Maffi, 70 anni.>> (G. Argenti, 10/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<La doppia morale del complottismo democratico: affonda Trump e salva Renzi.>> (G. Gramaglia, 09/12/2017) / “Il Giornale”: <<Ma la vera malattia che sta accartocciando su se stesso questo Paese è il complottismo. Un virus che non smette di espandersi e per il quale nessuno ha ancora inventato un vaccino.>> (F.M. Del Vigo, 17/03/2017)
Costituzionalismo s.m. Concezione politica che, in opposizione all’assolutismo, riconosce validità allo stato solo se fondato su norme definite e accettate dalla maggioranza e sulla divisione dei poteri. Der. di costituzionale.
Il lemma è presenta in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<A partire dalla Rivoluzione francese, la libertà di stampa e di manifestazione del pensiero è stata una delle strutture portanti del costituzionalismo moderno.>> (M. V. Illone, 10/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Per non irritare le autorità di Bruxelles e di Francoforte il governo italiano ha fatto però ricorso a una mossa che potremmo definire di “costituzionalismo creativo”…>> (G. Meletti, 27/06/2017) / “Il Giornale”: <<E il giudizio sulla riforma dei «dieci» è negativo, sia per il metodo che nel merito: «Disegna un bicameralismo confuso (…) un procedimento legislativo farraginoso e foriero di conflitti (…), un’esorbitante ricentralizzazione nel rapporto Stato-regioni (…), una complessiva alterazione degli equilibri, delle garanzie e dei bilanciamenti di cui si nutre il costituzionalismo tutto a vantaggio del governo».>> (Redazione, 05/08/2016)
Demagogia s.f. Degenerazione della democrazia, per la quale al normale dibattito politico si sostituisce una propaganda esclusivamente lusingatrice delle aspirazioni economiche e sociali delle masse, allo scopo di mantenere o conquistare il potere: un discorso intriso di demagogia. Dal gr. dēmagōgía, der. di dēmagōgós ‘capopolo’.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Una classe dirigente di riserva, verrebbe da dire, immune o quasi dal virus della demagogia e come tale spendibile all’occorrenza.>> (S. Folli, 09/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Ad aprile diceva che la commissione d’inchiesta sulle Banche è “demagogia e propaganda”, oggi annuncia che la guiderà “senza timidezza”.>> (Redazione, 27/09/2017) / “Il Giornale”: <<“L’anniversario della tragedia di Marcinelle dell’8 agosto 1956 è stato sfruttato da alcuni per riscrivere la storia, fare demagogia e attaccare indegnamente il presidente della Repubblica”, dice la presidente della Camera dei deputati…>> (R. Nenzi, 10/08/2017)
Devolution s.f. invar. Devoluzione. Voce ingl., propr. “trasferimento (di poteri)”.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Forti del successo elettorale, i nazionalisti vogliono piuttosto chiedere al governo un nuovo statuto, una devolution sulle questioni fiscali e il riconoscimento della lingua corsa nelle istituzioni e nell’insegnamento.>> (A. Ginori, 11/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: << Qual è la peggiore tra questa riforma e quella di Berlusconi del 2006? Quella di Renzi è molto peggio. La Devolution del 2006 dichiarava apertamente di voler inserire il premierato e quindi manteneva una piccolissima forma di contrappeso nei confronti di quel premierato.>> (G. Ruccia, 07/07/2016) / “Il Giornale”: << Sbagliato perché la devolution sinora ha solo aumentato (e non ridotto) la spesa pubblica.>> (A. Manzitti, 26/10/2017)
Disfattismo s.m. 1. Attività propagandistica diretta a provocare il collasso del proprio paese (spec. in tempo di guerra). 2. Atteggiamento di accentuato scetticismo o di critica distruttiva nei confronti di direttiva, spec. politico-economiche, oppure della buona riuscita di un’impresa: fare del disfattismo. Calco sul fr. défaitisme, der. di défaite ‘disfatta’.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Tutto questo mentre un pericoloso miscuglio di populismo da teleimbonitori e disfattismo anni Venti si sostituisce alla ragione politica, allo scontro dialettico anche forte, alla contrapposizione fra parti e fra partiti.>> (T. Cerno, 27/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Quello che abbiamo fatto in un arco di tempo abbastanza limitato, in sette mesi, è degno di onore e orgoglio perché ha consentito al Paese di ripartire. I numeri sono oscurati dalla grancassa del disfattismo cosmico.>> (Redazione, 18/07/2015) / “Il Giornale”: <<In conferenza stampa ha poi chiesto a Confindustria di dare “segnali di fiducia e non solo di disfattismo“, dicendo che gli accordi sottoscritti in questi giorni sono il segnale che “fuori dall’Italia credono in noi”.>> (L. Romano, 04/02/2014)
Ecomafia s.f. Nel linguaggio giornalistico, le operazioni o le speculazioni della mafia e della criminalità organizzatache hanno un impatto devastante sul territorio e sull’ambiente (lo smaltimento dei rifiuti, l’edilizia abusiva, ecc.). Comp. di eco– e mafia.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Così Ecomafia 2017 di Legambiente, le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia, edito da Edizioni Ambiente con il sostegno di Cobat e Novamont.>> (Redazione, 04/07/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Questa la fotografia scattata dal rapporto ‘Ecomafia 2017’ di Legambiente (edito da edizioni Ambiente, con il sostegno di Cobat e Novamont), presentato oggi a Roma alla Camera, in cui sono raccontate storie e numeri della criminalità ambientale in Italia.>> (Redazione, 03/07/2017) / “Il Giornale”: <<Donato Ceglie era noto principalmente come il magistrato della lotta alle ecomafie, colui che aveva scoperto i rifiuti sotterrati illegalmente nelle campagne tra Napoli e Caserta: ora rischia di finire sui giornali per vicende ben meno edificanti.>> (I. Francese, 24/01/2014)
Effettività della pena loc. s.le f. invar. Corrispondenza tra la pena irrogata con sentenza di condanna e l’effettiva espiazione di essa. Espressione composta dal s. f. effettività, dalla prep. di, e dal s. f. pena.
Il termine è presente esclusivamente nel Dizionario Treccani online.
“La Repubblica”: <<Né credo che sia importante parlare di inasprimento delle pene, quanto sicuramente dell’aspetto dell’effettività della pena anche per il minore.>> (S. Cervasio, 15/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<L’aggiunto Robledo: “Quello che conta è l’effettività della pena. La prescrizione? Meglio congelarla”>> (Redazione, 11/12/2014) / “Il Giornale”: <<Nello stesso anno, per tuonare contro lo scudo fiscale del ministro Tremonti, l’Anm argomentava: «Il diritto penale richiede certezza ed effettività della pena e non può tollerare un così frequente ricorso ad amnistie o sanatorie, in particolare nel settore delicatissimo dei reati economici e fiscali».>> (D. Ferrara, 17/10/2017)
E-governement s.m. invar. Amministrazione digitale. Voce ingl., comp. di e– ‘e-‘ e governement ‘governo’.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: << Nel mese di novembre 2009 il mercato elettronico ha anche vinto il premio European eGovernament Awards nella categoria “eGovernement empowering Businesses”.>> (C. Barone, 22/02/2010) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Di digitalizzazione, pubblica amministrazione, e-Government e ICT si è parlato oggi a Roma a Dig.Eat 2017, l’evento organizzato dalle associazioni Anorc, Anorc Professioni e Aifag, con la collaborazione scientifica e organizzativa del Digital & Law Department con un format ispirato al film Matrix e con la partnership del Fatto Quotidiano.>> (A. Gennaro, 23/03/2017) / “Il Giornale”: << Con la diffusione dell’Internet of Things edell’e-government, la connessione alla rete diventa parte integrante e imprescindibile di ogni momento della quotidianità.>> (Redazione, 06/10/2017)
Election Day loc. s.m. invar. Nel linguaggio giornalistico, giornata dedicata a più consultazioni elettorali. Voce ingl., comp. di election ‘elezioni’ e day ‘giorno’. La locuzione si inserisce all’interno di una ricca serie di espressioni che hanno come secondo elemento il termine day e che si sono diffuse a partire dagli anni Novanta del secolo scorso per indicare le giornate dedicate a uno specifico tema: dalle manifestazioni collettive di sostegno alla famiglia (il family day) alle iniziative di protesta contro le tasse (il no tax day) o più in generale contro l’intero sistema politico (il v–day o vaffa day). A fare da apripista la proliferazione delle espressioni con day è stato il famoso D–day dello sbarco in Normandia (6 giugno 1944). Il termine day è per lo più abbinato ad altre parole inglesi, ma negli ultimi tempi è sempre più affiancato (il casa day, il firma day, ecc.), a riprova di un suo profondo radicamento nella nostra lingua. L’espressione election day non indica una generica giornata elettorale, ma ha il significato specifico di ‘giornata in cui si svolgono più consultazioni elettorali’. Possibili equivalenti italiani sono la giornata delle elezioni o il giorno delle elezioni, che tuttavia hanno un significato più ampio in quanto possono riferirsi sia a un qualsiasi giorno dedicato alle votazioni sia al giorno in cui vengono riunite diverse scadenze elettorali: è il caso del prossimo election day fissato per il 4 marzo 2018, in cui oltre che le Elezioni Politiche si voterà per le Elezioni Regionali nel Lazio e in Lombardia.
Il termine è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Ma quale election day, il Friuli Venezia Giulia balla da solo. Alle urne ad aprile, quando le elezioni politiche saranno abbondantemente consumate.>> (T. Ciriaco, 07/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<In Lombardia e in Lazio il 4 marzo sarà election day. Il governatore Nicola Zingaretti e il prefetto di Milano, sentito Roberto Maroni, hanno fissato per domenica 4 marzo 2018 la data di svolgimento delle elezioni regionali nelle rispettive Regioni.>> (Redazione, 05/01/2018) / “Il Giornale”: <<Dunque il 4 marzo sarà election day con le regionali accorpate alle politiche. A fissare la data sono stati i due governatori, Roberto Maroni per la Lombardia e Zingaretti per il Lazio.>> (L. Romano, 05/01/2018)
Endorsement s.m. invar. Nel linguaggio giornalistico e politico, dichiarazione o azione a favore di un candidato politico, di un’iniziativa, di un partito; appoggio, sostegno. Voce ingl. propr. “girata”.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<La vittoria di Perinetti apre però qualche spiraglio almeno a giudicare dall’endorsement, pubblicato su Facebook, da Franco Giorgio di Mdp che invitava a votare per il candidato.>> (M.Giacosa, 22/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Il 24 novembre era arrivato l’endorsement per il No dell’Economist. Ma oggi, sull’inserto speciale del settimanale The World in 2017, emerge una posizione favorevole al sì al referendum e alle riforme di Matteo Renzi.>> (Redazione, 25/11/2016) / “Il Giornale”: <<È quanto si legge in un post scriptum di un intervento pubblicato sul blog di Beppe Grillo sulle elezioni in Sicilia firmato dall’eurodeputato Ignazio Corrao, vicinissimo al leader, e dallo staff di comunicazione del M5s. È questo l’ultimo diktat di Grillo: endorsement vietati.>> (Redazione, 08/10/2017)
Eurocrazia s.f. La burocrazia dell’Unione Europea. Inteso oggi anche ironicamente come “strapotere” dell’Unione Europea. Comp. di euro– e (buro)crazia.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Bisogna tenere il punto con l’Eurocrazia, ma tagli e riforme sono farfalle capricciose che svolazzano confinate nelle programmazioni di Palazzo Chigi.>> (Redazione, 17/07/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<In chiave europea si è addirittura coniato il neologismo “eurocrazia”, ovvero la burocrazia impersonata dai cosiddetti “eurocrati”.>> (G. Granero, 24/07/2013) / “Il Giornale”: <<È il capolavoro di ignavia dell’eurocrazia, la mossa del cavallo tentata dalla Commissione per disincagliarsi dalla palude degli opposti veti dei governi europei sulla gestione dei migranti.>> (G. Marino, 06/05/2016)
Euroscetticismo s.m. Atteggiamento sfavorevole o di sfiducia nei confronti del processo di unificazione economica e politica dei paesi europei. Comp. di euro– e scetticismo.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Il Movimento 5 Stelle ha fatto dell’ostilità a Bruxelles una delle sue grandi risorse politiche, tanto più se si considera che il malessere democratico europeo, l’austerità, la crescita della disoccupazione, l’allargamento della disuguaglianza, l’afflusso dei migranti, che l’Italia ha gestito e gestisce senza una grande solidarietà da parte dei suoi partner (è il meno che si possa dire), hanno favorito la propagazionedell’euroscetticismo.>> (M. Lazar, 12/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<La sonora sconfitta di Marine Le Pen alle presidenziali francesi segna l’irreversibile fallimento di uno sterile euroscetticismo fatto di luoghi comuni e fallacie che tenta di scuotere inutilmente l’Europa.>> (A. Pisanò, 09/05/2017) / “Il Giornale”: <<L’euroscetticismo ha storicamente una doppia natura: liberale e identitaria, non a caso le due anime che compongono il centrodestra italiano; eppure mentre la seconda ha raccolto in pieno la sfida contro l’Europa (è il caso della svolta anti-Ue di Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia e della Lega di Salvini), l’area liberale resta diffidente rispetto a posizioni di critica radicale all’Europa.>> (G. Rossi, 01/05/2014)
Fake news loc. s.le f. pl. Notizie inattendibili, spec. con riferimento a quelle diffuse tramite internet; bufala. Voce ingl., comp. di fake ‘falso’ e news ‘notizie’.
Il termine è presente esclusivamente sul Devoto-Oli.
“La Repubblica”: <<Nel lodevole tentativo di frenare la diffusione virale di fake news e di teorie complottiste basate sul niente, Facebook finisce per diventare quello che non voleva: il giudice della credibilità dell’informazione e, dunque, l’arbitro occulto che sceglie cosa dobbiamo vedere e cosa va nascosto.>> (F. Tonacci, 21/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<E così per contrastare le fake news, il social chiederà alle persone di indicare se si fidano delle fonti da cui ricevono informazione e in base a questi giudizi verrà deciso cosa mostrare e cosa invece lasciare indietro.>> (Redazione, 20/01/2018) / “Il Giornale”: <<Il governo si dice preoccupato del fatto che le fake news possano influenzare la campagna elettorale.>> (C. Giannini, 19/01/2018)
Fannullonismo s.m. Iron. La mancanza di intraprendenza, il non far niente, l’infischiarsene di tutto. Der. dal s. m. fannullone, con il suff. –ismo.
Il lemma è presente esclusivamente sul Dizionario Treccani online.
“La Repubblica”: <<Che nulla potrebbero invece contro l’altra grande piaga della società: il “fannullonismo“. Da gennaio sono stati 102 i provvedimenti disciplinari avviati, quasi 400 nel 2016: quasi tutti a dipendenti che non svolgevano il loro lavoro.>> (Redazione, 05/10/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Già la cosa pareva difficilmente tollerabile quando a salire in cattedra e saettare giudizi implacabili erano editorialisti – Ichino, Panebianco, Galli Della Loggia – che soloneggiavano sul fannullonismo degli insegnanti.>> (M. Boscaino, 25/03/2012) / Nessuna attestazione su “Il Giornale”.
Fare sistema loc. v.le Agire con metodo, seguendo regole e schemi predisposti, e con il concorso coordinato ditutte le energie e le risorse disponibili. Espressione composta dal v. tr. fare e dal s. m. sistema.
Il termine è presente esclusivamente sul Dizionario Treccani online.
“La Repubblica”: <<Il progetto per fare sistema tra pubblico e Terzo settore. >> (Redazione, 07/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<In un paese incapace di fare sistema, le poche imprese di una volta si erano accartocciate su sé stesse.>> (D. Turrini, 21/11/2016) / “Il Giornale”: <<Lo creò mio nonno, un uomo che guardava avanti nel fare sistema, che ha creato valore per sé e la società.>> (E. Barbieri, 22/01/2016)
Federalismo (fiscale) s.m. 1. Corrente politica fautrice dell’unione federale fra stati diversi. 2. Assetto politico-amministrativo di uno stato unitario favorevole al riconoscimento di ampie autonomie territoriali e delle funzioni di governo | federalismo fiscale, riconoscimento dell’autonomia impositiva degli enti locali. Dal fr. fédéralisme, der. di fédéral ‘federale’.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Guardiamo la Liguria, andando esclusivamente in soldoni. Nella graduatoria del federalismo fiscale occupa uno degli ultimi posti in Italia.>> (A. Lampani, 21/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<“Noi chiediamo tutte le 23 materie, il federalismo fiscale e i nove decimi delle tasse. – ha detto – Questo è il Big Bang delle riforme e della storia istituzionale, come quando è caduto il muro di Berlino. Oggi vincono i veneti, il nostro senso civico e il nostro desiderio di essere padroni a casa nostra. Adesso siamo sempre meno simili alla Grecia e più simili alla Germania”.>> (G. Pietrobelli, 23/10/2017) / “Il Giornale”: <<L’intenzione è quella di lanciare un messaggio forte con il rilancio del federalismo fiscale da sempre sostenuto dai governi Berlusconi.>> (F. De Feo, 20/09/2017)
Finanzcapitalismo s.m. (già capitalismo finanziario) Definizione coniata dallo studioso marxista di inizio Novecento R. Hilferding. Secondo Hilferding, la crescita delle grandi banche (avvenuta verso la fine del diciannovesimo secolo) ha segnato l’inizio di una nuova fase del capitalismo, in cui il potere economico è concentrato nelle mani di grandi istituzioni finanziarie. In tempi più recenti questa definizione è stata ripresa da più parti per indicare il tipo di capitalismo che caratterizza le società contemporanee: legato al mondo della finanza e della speculazione, viene spesso considerato una delle cause principali della crisi economica internazionale iniziata tra il 2007 e il 2008. Comp. di finanza o finanziario e capitalismo.
Il lemma non è presente in nessuno dei due dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Da questo “derivano la genesi e, poi, il radicamento delle modalità di produzione e consumo su cui si fonda il finanzcapitalismo“; detto altrimenti, l’economia psichica non sarebbe che l’effetto del nostro stesso apparato psichico che “si configura in base a principi squisitamente economici”.>> (Redazione, 10/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<E nel finanzcapitalismo ci siamo immersi, anche quando andiamo nelle isole più appartate.>> (M. Rovelli, 05/07/2013) / “Il Giornale”: <<Ieri Repubblica dedicava una pagina all’ultimo saggio di Luciano Gallino, Finanzcapitalismo (Einaudi), in cui, tra un distinguo e l’altro, si annunciava la necessità di uscire «dal pensiero unico neo-liberale» ritenuto responsabile della crisi scoppiata nel 2008 e della trasformazione dei cittadini in «robot o in esuberi».>> (A. Gnocchi, 09/03/2011)
Fiscal Compact loc. s.le m. invar. Patto di bilancio. Voce ingl., comp. di fiscal ‘fiscale’ e compact ‘patto’.
Il termine è presente solo sul Dizionario Treccani online.
“La Repubblica”: <<Il Fiscal Compact, l’accordo internazionale che negli ultimi 5 anni (integrandosi con i regolamenti in vigore) ha reso impossibile per gli stati membri più in difficoltà di far fronte alla crisi economica con il sostegno della domanda pubblica, non entrerà nel sistema dei Trattati europei, come pure era auspicato dalla parte più austera dell’Europa.>> (P. De Ioanna, G. Piga, 08/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Il dibattito italiano sull’integrazione del Fiscal Compact nei Trattati Ue è dunque relativamente sporadico rispetto all’urgenza della scadenza ormai prossima, ma al tempo stesso acceso e radicale.>> (Redazione, 19/12/2017) / “Il Giornale”: << “Il Fiscal Compact ha problemi tecnici, che sono stati da tempo sottoposti dall’Italia e da altri Paesi, ma il futuro dell’Europa non si deve giocare sul tema ‘ Fiscal Compact sì o no’, bensì su cose più serie”.>> (L. Romano, 15/07/2017)
Flat (tax) loc. agg.le invar. Sistema fiscale proporzionale e non progressivo se non accompagnato da deduzione o detrazione, nel qual caso, anche se l’aliquota legale è costante, l’aliquota media è crescente. Solitamente tale sistema si riferisce alle imposte sul reddito familiare, e talvolta sui profitti delle imprese, tassate con un’aliquota fissa. Fu ideata per la prima volta nel 1956 dall’economista statunitense Milton Friedman. Voce ingl., comp. di flat ‘uniforme’ e tax ‘imposta, tassa’.
Il termine è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Il problema di una eventuale applicazione della flat tax riguarda i nostri conti pubblici sempre sotto stretta osservazione.>> (Redazione, 09/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<E dire che per farli c’è stato parecchio tempo, considerato che la prima volta che Berlusconi ha tirato fuori dal cilindro il coniglio flat tax correva l’anno 1994.>> (C. Brusini, 03/01/2018) / “Il Giornale”: <<Poi, l’ex premier spiega la Flat tax, L’aliquota unica pari a quella più bassa oggi, il 23%: «Sarà un toccasana per l’erario, le imprese e l’economia ripartirà e se ci saranno entrate minori per 30-40 miliardi, dalla mancata evasione fiscale entreranno almeno altri 40 miliardi».>> (A.M. Greco, 15/01/2018)
Franco tiratore loc. agg.le Parlamentare che, approfittando del segreto dell’urna, vota contro le direttive del suo partito. Der di franco; prop. “uomo libero (nella comunità dei Franchi)”.
Il termine è presente solo sul Devoto-Oli.
“La Repubblica”: << Dunque in Sicilia si realizza il paradosso del “franco tiratore” che diventa l’eroe (nascosto) della destra per bene, e del franco soccorritore che diventa il brigante (nascosto) della sinistra per male.>> (F. Merlo, 18/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano: <<“Franchi tiratori nella legge elettorale anche tra le fila del Pd? No, il Pd ha avuto una discussione sofferta, ma trasparente e chiara. Non abbiamo bisogno di nasconderci dietro pseudo-consultazioni”.>> (A. Sofia, 08/06/2017) / “Il Giornale”: <<Ai 59 franchi tiratori vanno, poi, aggiunti gli assenti che nel Pd sono stati 36 (18 in missione e 18 ‘ingiustificati’) sui 47 totali tra le quattro forze che hanno stipulato il patto.>> (F. Curridori, 08/06/2017)
Garantismo s.m. 1. Principio dello stato di diritto che si concretizza nell’esistenza di un insieme di garanzie costituzionali atte a tutelare le fondamentali libertà dei cittadini nei confronti del potere pubblico (e part. del potere giudiziario). 2. Difesa a oltranza dei diritti e degli interessi del singolo o delle categorie nei confronti delle esigenze di funzionalità e di efficienza delle istituzioni. Der. di garantire.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Pirozzi ha ascoltato senza dire né sì né no, poi però ha messo sul piatto le sue condizioni: un distillato di grillismo puro, per certi versi capestro per una coalizione che ha fatto del garantismo un dogma.>> (G. Vitale, 16/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<“Io credo che il garantismo sia una cosa che si applichi per tutti. O qualcuno stabilisce che la Raggi sapeva della polizza altrimenti non ci sono questioni. È ovvio che se c’è una consapevolezza della polizza, la Raggi è insalvabile”>> (G. Ruccia, 03/02/2017) / “Il Giornale”: <<Il garantismo, come ho anche ribadito nella mia dichiarazione di voto, non è una pratica che si possa esercitare a giorni alterni, all’occorrenza o quando utile…>> (P. Romani, 23/03/2017)
Gentese s.m. Il linguaggio dei politici quando, rifacendosi al modo di parlare della “gente comune”, utilizzano parole provenienti dal lessico di base, frasi brevi, concetti ripetuti e messaggi accattivanti. Der. di gente.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: << Da Cavour a Berlusconi, da «vinceremo» alle «convergenze parallele», da «libera Chiesa in libero Stato» a «un nuovo miracolo italiano», un viaggio nella retorica suggestiva e distruttiva di Mussolini, nel sinistrese di Berlinguer e nel politichese di Aldo Moro fino al gentese di oggi.>> (Redazione, 18/01/2011) / Nessuna attestazione su “Il Fatto Quotidiano” / Nessuna attestazione su “Il Giornale”
Giustizialismo s.m. Nel linguaggio giornalistico, la richiesta di una giustizia rapida, severa, e talvolta sommaria, nei confronti di chi si è reso colpevole di particolari reati, spec. di quelli di criminalità organizzata e di disonestà nell’amministrazione della cosa pubblica || La tendenza da parte dell’opinione pubblica ad anticipare con la sua condanna morale le decisioni dell’autorità giudiziaria per i reati di maggior risonanza. Dallo sp. justicialismo.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<E identico resta anche tutto il resto dell’armamentario: il Nemico vuole sommergere gli italiani di nuove tasse, non ha mai lavorato in vita sua e, naturalmente, è malato di giustizialismo.>> (L. Rivara, 03/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: << Prima del presidente del Consiglio, a sorteggiare l’accoppiata barbarie e giustizialismo sono stati in tanti. Tutti a destra.>> (E. Bianchini, 19/04/2016) / “Il Giornale”: <<…il ribellismo, il pauperismo, il giustizialismo dei grillini.>> (F.Grilli, 02/12/2017)
Governabilità s.f. invar. La presenza di requisiti socio-economici e istituzionali che consente una continuità dell’azione del governo. Der. di governabile.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: << Governabilità europea risolta e duumvirato franco-tedesco.>> (E. Scalfari, 22/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: << Governabilità europea risolta e duumvirato franco-tedesco.>> (D. Pretini, 24/05/2017) / “Il Giornale”: <<“La politica non è un fatto morale, è un fatto di governabilità, questa è la politica…>> (C. Sarra, 28/11/2017)
Governo ombra loc s.le m. In patria o in esilio, gruppo formato da uomini politici del principale partito di opposizione, strutturato in maniera analoga al governo, che elabora e diffonde le proprie idee e proposte alternative a quelle del governo in carica. Dall’ingl. shadow ‘ombra’ e cabinet ‘governo’.
Il termine è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<A conti fatti, una sorta di governo ombra, che minaccia di rendere ancora più precario l’equilibrio in casa Pd.>> (S. Bignami, 01/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<La maggioranza dà vita all’esecutivo di Sua Maestà britannica, e l’opposizione al “governo ombra”.>> (P. Flores d’Arcais, 25/04/2013) / “Il Giornale”: <<Si tratta in realtà di una sorta di “governo ombra” che già agisce all’interno del M5S per essere pronto e informato quando sarà il momento.>> (C. Sarra, 17/03/2017)
Governo tecnico DO T loc. s.le m. Governo di transizione, costituito per il disbrigo delle questioni correnti, in attesa di un chiarimento della situazione politica. Der. di governo.
Il termine è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Governo tecnico, sentenzia duro l’Economist.>> (F. Manacorda, 26/11/2016) / “Il Fatto Quotidiano”: <<“Non è il momento di un governo tecnico”. Lorenzo Bini Smaghi è il presidente di Société Générale e di Chianti Banca, uno degli istituti di credito cooperativo al centro del risiko innescato dalla riforma del settore voluta dal governo Renzi.>> (S. Feltri, 06/12/2016) / “Il Giornale”: <<E l’Italia deve avere un governo solido e stabile”, non un “governo tecnico che dice ’ce lo chiede l’Europa’ perché a mio giudizio non fa l’interesse dell’Italia”.>> (L. Romano, 25/11/2016)
Grillino s.m. e agg. Seguace e sostenitore di Beppe Grillo; di Beppe Grillo. Der. dal nome proprio (Beppe) Grillo con l’aggiunta del suffisso –ino.
Il lemma è presente esclusivamente sul Dizionario Treccani online.
“La Repubblica”: <<Domani la giunta di viale Moro emetterà l’ardua sentenza sul destino dei rifiuti romani in transumanza verso l’Emilia con la probabile e per certi versi beffarda destinazione nel ducato di Parma un tempo grillino e inceneritor-refrattario.>> (V. Varesi, 27/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Ergo, qualsiasi norma e multa che lo preveda è incostituzionale e quindi non validamente utilizzabile. Impossibile farlo capire al grillino.>> (A. Viola, 05/01/2018) / “Il Giornale”: <<Quando però gli è stato fatto notare che più che d’un comizio, sembrava un hellzapoppin con piazza deserta e grillini improvvisati distributori di volantini, Di Battista ha cercato di metterci una pezza: «Sarà stato senz’altro un misunderstanding… io sapevo che era un volantinaggio…».>> (Redazione, 08/12/2017)
Gufo s.m. Fig. Gerg. Persona che porta sfortuna; iettatore, menagramo. Dal lat. tardo gufo –onis.
Il lemma è presente esclusivamente sul Devoto-Oli.
“La Repubblica”: <<“Quando ho posto delle critiche mi hanno dato del gufo, dopo un ampio dibattito democratico”, ha detto ironico. “E poi il gufo è un animale saggio”>> (G. Ruta, 07/09/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Matteo Renzi lo usò una prima volta all’asilo, quando il compagno gli rubò il Playmobil a forma di Picierno: “Gufo!”. Da allora ci si è affezionato.>> (A. Scanzi, 29/10/2017) / “Il Giornale”: <<«Col Brescia non c’è storia» aveva profetizzato il «gufo» Pd Virginio Merola. I rossoblù hanno perso per 3 a 1.>> (Redazione, 19/04/2011)
Impeachment s.m. invar. Messa in stato d’accusa di persona che detiene un’alta carica pubblica, ritenuta colpevole di azioni illecite nell’esercizio delle proprie funzioni, allo scopo di provocarne la destituzione. Voce ingl., der. di (to) impeach ‘mettere in stato di accusa’.
Il lemma è presente esclusivamente sul Devoto-Oli.
“La Repubblica”: <<Impeachment contro l’assessora alla Sanità Sonia Viale, sul caso Asl5. E commissariamento della stessa Asl spezzina.” (M. Bompani, 17/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<La miglior difesa contro l’impeachment? Una lettera che Cossiga scrisse a Napolitano nel 2005. Il presidente della Repubblica la fa uscire dal suo archivio.>> (L. Franco, 23/12/2013) / “Il Giornale”: <<Di qui la proposta dell’impeachment: “Che Napolitano abbia violato o meno una norma giuridica, certo è che egli ha esercitato le sue prerogative al di là dei limiti previsti dalla Costituzione, ha snaturato il senso politico e morale della figura del Capo dello Stato…>> (L. Romano, 11/10/2013)
Indice di produttività loc. s.le. m. Il rapporto tra la quantità di un prodotto e le risorse, sia economiche sia umane, impiegate per la sua realizzazione. Der. di indice.
Il termine è presente esclusivamente sul Devoto-Oli.
“La Repubblica”: << L’indice di produttività comprende numero, tipologia, consenso e iter degli atti presentati…>> (D. Alfonso, 06/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Ma l’esercizio scarseggia: in tre anni un solo disegno di legge, l’indice di produttività è un sesto del parlamentare più attivo e risulta assente ai lavori una volta su tre.>> (T. Mackinson, 12/08/2016) / “Il Giornale”: <<L’associazione che si è assunta la missione di raccontare in modo oggettivo e trasparente la vita politica del Paese, ha elaborato un indice di produttività che misura non solo la presenza costante alle Camere, ma soprattutto la partecipazione agli atti tipici della vita parlamentare, dalla presentazione di leggi alle interrogazioni.>> (G. Marino, 27/12/2016)
Islamizzare v. tr. Convertire all’islamismo || Sottoporre all’influenza della civiltà e cultura islamica. Der. di Islam.
Il lemma è presente esclusivamente sul Devoto-Oli.
“La Repubblica”: <<…per Orbán e altri politici di destra di Macedonia, Polonia, e Romania, l’investitore ungherese-americano — con un passato di speculazioni finanziarie su sterlina e lira e oggi sostenitore di molte ong pro migranti — è il nemico n.1 perché «vuole islamizzare l’Europa e sovvertire il voto democratico».>> (A. Guerrera. 21/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Chi dice che Ethiad stia cercando di islamizzare l’Europa dimentica una cosa fondamentale in questo vortice mediatico…>> (T. Ciavardini, 10/06/2016) / “Il Giornale”: <<Il racconto della traduttrice è inquietante: “Sognano di islamizzare la Germania, disprezzano questo Paese e i suoi valori. Aiutare i cristiani è un peccato, per loro. I genitori impediscono ai loro figli persino di giocare con i figli dei cristiani – spiega la donna – ma questo è ancora niente, viene predicato odio e ancora odio contro gli infedeli”.>> (G. Vasso, 18/11/2016)
Italicum agg. La legge elettorale italiana del 2015, successivamente dichiarata in alcune parti costituzionalmente illegittima e parzialmente abrogata dalla sentenza della Corte Costituzionale del 16 febbraio 2017. Pseudo lat. der. da italicus.
Il lemma non è presente in un nessuno dei due dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Mette ordine al sistema di voto dopo che una sentenza della Corte costituzionale aveva cancellato il Porcellum e dopo che il referendum costituzionale aveva bocciato l’Italicum.>> (Redazione, 21/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<E alla fine arrivò il verdetto: anche l’Italicum è incostituzionale.>> (Redazione, 25/01/2017) / “Il Giornale”: <<“La legge è suscettibile di immediata applicazione” e cioè che si può votare subito. Il nuovo Italicum sarà un sistema elettorale proporzionale in cui il numero di seggi sarà ripartito in proporzione al numero di voti ricevuti e il calcolo sarà fatto su base nazionale usando la regola “dei più alti resti”.>> (F. Curridori, 25/01/2017)
Ius culturae loc. s.le m. Principio del diritto per cui gli stranieri minori acquisiscono la cittadinanza del Paese in cui sono nati e vivono, a patto che ne abbiano frequentato le scuole o vi abbiano compiuto percorsi formativi equivalenti per un determinato numero di anni. Dal lat. giuridico ius culturae (‘diritto basato sulla cultura, sull’istruzione’).
Il termine è presente esclusivamente sul Dizionario Treccani online.
“La Repubblica”: << Un ragazzo figlio di genitori stranieri può altresì acquisire la cittadinanza se è arrivato nel nostro paese prima di avere compiuto 12 anni e ha frequentato la scuola per almeno 5 anni, avendo superato un ciclo scolastico (elementari o medie): si tratta in questo caso dello Ius culturae.>> (G. Casadio, 27/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Un aspetto interno alla proposta di legge sullo ius soli (diritto legato al territorio) è lo ius culturae (diritto legato all’istruzione), che vuole equiparare ai loro coetanei italiani, i figli minorenni di cittadini stranieri, nati in Italia o arrivati nel nostro Paese entro i primi 12 anni di età, che abbiano concluso con successo almeno un ciclo scolastico di cinque anni in Italia.>> (M. Bella, 17/10/2017) / “Il Giornale”: <<Parlando dello ius soli in conferenza stampa, però, Lupi ha precisato che la proposta di Ap è quella che di uno ius culturae.>> (C. Sarra, 17/10/2017)
Ius soli loc. s.le m. Principio del diritto per cui la cittadinanza si acquisisce automaticamente per il fatto di essere nati nel territorio di un determinato Stato. Dal lat. giuridico ius soli (‘diritto basato sull’appartenenza al territorio’).
Il termine è presente esclusivamente sul Dizionario Treccani online.
“La Repubblica”: <<A farlo arrabbiare era stato il boicottaggio della legge sullo Ius Soli. Poi c’è stato l’invito di Giorgia Meloni a fare la «rivoluzione del Presepe».>> (Redazione, 14/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Così mentre in Italia si aspetta il giorno in cui lo ius soli diventerà realtà e l’Unicef chiede scusa “agli 800mila compagni di classe dei nostri figli, adulti di domani, che vedranno negati ancora una volta i loro diritti”, c’è chi vive sulla sua pelle quello che è accaduto (anzi, non è accaduto) in Parlamento.>> (L. Gaita, 05/01/2018) / “Il Giornale”: << La nostra posizione è molto chiara: non credo che almeno fino a metà novembre si parli di ius soli, che rispetto alla legge di Bilancio e al decreto fiscale non mi sembra che sia la priorità.>> (C. Sarra, 17/10/2017)
Jobs Act loc. s.le m. invar. Disegno di legge volto a riformare il mercato del lavoro; legge sul lavoro. Voce ingl., comp. di job ‘lavoro’ e act ‘legge’. La riforma del lavoro varata in Italia nel 2014 è stata chiamata dal governo Renzi jobs act, locuzione formata da due sostantivi inglesi (job ‘lavoro’ e act ‘legge’), dei quali il primo precisa il significato del secondo in base all’ordine “determinante+determinato” non usuale nella nostra lingua: il corrispettivo italiano è quindi legge sul lavoro. La scelta di una denominazione d’impronta angloamericana per una legge italiana nasce probabilmente dalla volontà di attribuire alla riforma lo stesso nome di quella omologa promossa nel 2012 dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama. In Italia non tutti sanno che il nome della legge statunitense deriva da un gioco di parole: jobs infatti non è altro che l’acronimo di Jumpstart Our Business Startups, che letteralmente significa ‘rilanciare le nostre piccole imprese’ e che utilizza singole lettere della parola jobs (plurale di job) come iniziali di uno slogan che vuole essere di sprone per un aumento dell’occupazione. La mancata consapevolezza sull’origine della denominazione ha portato a utilizzare in Italia anche le grafie job act (senza la s alla fine della parola job) e job’s act (con l’apostrofo prima della s finale, sul modello del genitivo sassone). La tendenza a imitare il sistema politico angloamericano e il proposito di comunicare efficacia e brillantezza sono con molta probabilità le ragioni principali dell’adozione dell’espressione angloamericana. L’equivalente italiano legge sul lavoro, nella sua normalità, è sembrato evidentemente meno moderno, non in grado di trasmettere lo stesso senso di novità e di propensione al cambiamento.
Il termine è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Il Jobs Act si può rivedere. A dirlo, è stato Pier Carlo Padoan ieri a In mezz’ora.>> (Redazione, 15/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Che il Jobs Act abbia mancato gli obiettivi di diminuire la precarietà e rendere stabilmente più appetibili per i datori di lavoro i contratti a tempo indeterminato è ormai molto più che un sospetto dei sindacati o un’accusa delle opposizioni: basta guardare gli ultimi dati Inps sull’andamento di assunzioni e licenziamenti nel 2016.>> (C. Brusini, 14/03/2017) / “Il Giornale”: <<E in mattinata lancia un affondo contro il «Jobs Act», formula ampia con la quale fa riferimento in realtà alla decontribuzione e al sistema di incentivi pensato per favorire i contratti stabili che non ha raggiunto i suoi obiettivi.>> (F. De Feo, 11/01/2018)
Lacrime e sangue loc. s.le. invar. Il massimo del sacrificio e dell’abnegazione, secondo la nota immagine dello statista inglese W. Churchill. Der. di lacrima.
Il termine è presente solo sul Devoto-Oli.
“La Repubblica”: <<“Con i nuovi orientamenti di Bruxelles – ha detto Morando – penso che sarà possibile superare le clausole di salvaguardia senza provvedimenti lacrime e sangue. E avremo contemporaneamente la possibilità di ridurre il cuneo fiscale”.>> (P. Griseri, 10/06/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Atac Roma, il piano industriale lacrime e sangue al vaglio dei giudici fallimentari: lo scoglio è il costo del lavoro.>> (V. Bisbiglia, 12/01/2018) / “Il Giornale”: <<“Forse c’è qualche ragione ritenere questa famosa legge bilancio che dobbiamo presentare tra qualche settimana non sia quella cosa lacrime e sangue che viene descritta perché ci sono mutamenti nell’orientamento politico della commissione molto rilevanti”…>> (G. Spina, 10/06/2017)
Leaderismo s.m. L’avocazione a sé di una posizione chiave nel potere o nel prestigio. Der. di leader.
Il lemma è presente esclusivamente sul Devoto-Oli.
“La Repubblica”: <<Non risparmia bordate neppure sull’attuale organizzazione del partito «per cui si dovrebbe trovare una via intermedia tra il modello come l’abbiamo conosciuto nel Novecento, e le primarie come si fanno ora, nelle quali si annida il germe del leaderismo e della personalizzazione estrema che non fanno bene alla politica».>> (M. Giacosa, 03/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: << “Il M5S è una comunità di persone”, ha scritto Di Maio, “che cresce intorno ai temi, non intorno al leaderismo…>> (Redazione, 03/06/2015) / “Il Giornale”: <<“Il M5S è una comunità di persone che cresce intorno ai temi, non intorno al leaderismo…>> (C. Gigante, 03/06/2015)
Leadership s.f. invar. Posizione di preminenza con funzione di guida in uno schieramento politico o culturale, o in un’attività o in un’impresa. Voce ingl., der. di leader ‘capo, guida’.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: << I candidati per l’uninominale saranno scelti dalla leadership del Movimento.>> (Redazione, 22/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<…Forse ha risolto il problema della leadership del centrodestra, perché il primo a dover andare in galera è Berlusconi”.>> (G. Ruccia, 19/01/2018) / “Il Giornale”: << Una promessa a cui il presidente di Forza Italia ha tenuto fede alla luce del suo rapporto di stima e amicizia verso Tajani, ma anche per il desiderio sempre più forte di ribadire la sua leadership, tornare a prendersi la scena e avere un contatto diretto con la sua gente, accorsa in massa a Fiuggi dove si contano oltre tremila accrediti di dirigenti e simpatizzanti azzurri.>> (F. De Feo, 17/09/2017)
Leghismo s.m. Movimento politico sorto negli anni Ottanta, nell’Italia del Nord, diretto a promuovere l’assetto federale della Repubblica, il massimo decentramento amministrativo e impositivo, il liberismo economico, contro lo statalismo e l’assistenzialismo. Der. di lega.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Per fortuna Torino è una città che ha sempre respinto in modo duro i razzismi, senza dare retta al becero leghismo.>> (D. Longhin, 05/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Nella città capitale del leghismo sta per finire il mandato di Fontana.>> (A. Madron, 10/12/2015) / “Il Giornale”: << “Sappiamo che in Parlamento c’è unadestra ricattata dal leghismo che non ha intenzione di procedere – ha puntualizzato Bersani – avessimo auto la maggioranza avremmo già fatto la norma”.>> (S. Rame, 27/02/2012)
Liberalizzazione s.f. Adeguazione ai principi del liberismo; l’abolizione delle restrizioni al commercio estero, quali per es. i dazi e i monopoli statali di vendita e acquisto. Dall’ingl. liberalization, der. di (to) liberalize ‘liberalizzare’.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<In particolare, la strategia escludente, attuata sin dal 2014 da Poste Italiane a danno dei concorrenti – entrati in questo mercato a seguito della liberalizzazione dei servizi postali – è consistita nell’offrire ai propri clienti finali condizioni economiche e tecniche non replicabili dai concorrenti almeno altrettanto efficienti, i quali necessariamente devono ricorrere ai servizi di Poste Italiane per il recapito nelle zone rurali e meno densamente abitate del Paese (c.d. aree extra urbane), dove è presente solo Poste Italiane.>> (Redazione, 15/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Una lobby talmente potente da riuscire a bloccare il processo di liberalizzazione iniziato 10 anni fa dalla legge Bersani”, spiega a ilfattoquotidiano.it Davide Gullotta, presidente della Federazione nazionale Parafarmacie italiane.>> (P. De Rubertis, 19/01/2017) / “Il Giornale”: << Perché la vera rivoluzione è ancora alle porte e si chiama liberalizzazione totale del mercato.>> (A. Allegri, 06/02/2017)
Lobby s.f. invar. Gruppo di persone che sono in grado di influenzare a proprio vantaggio l’attività del legislatore e le decisioni del governo o di altri organi della pubblica amministrazione. Voce ingl., propr. “loggia, tribuna (del parlamento)”.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Una lobby politico- affaristica che avrebbe sostenuto la scalata imprenditoriale di Campione.>> (S. Palazzolo, 19/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<La Camera dei Deputati ha il suo registro delle lobby. Il testo è stato approvato oggi dal plenum dell’Ufficio di presidenza ed entrerà in vigore a 30 giorni.>> (T. Mackinson, 08/02/2017) / “Il Giornale”: << La lobby gay, quindi, esisterebbe ed avrebbe il proprio specifico peso all’interno delle stanze vaticane.>> (F. Boezi, 10/11/2017)
Maggioritario agg. Che rappresenta o riguarda la maggioranza | sistema maggioritario, sistema elettorale nel quale la lista che ha ottenuto il maggior numero di voti ottiene un numero di seggi più che proporzionale ai voti ottenuti | sistema maggioritario uninominale, nel quale ciasciun seggio è assegnato al candidato che ha ottenuto la maggioranza dei voti nel relativo collegio elettorale. Dal fr. majoritaire, der. di majorité ‘maggioranza’.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Renzi, il vicesegretario Martina, il presidente Orfini, Luca Lotti, Lorenzo Guerini, Rosato. Il segretario insiste per avere i ministri candidati nel maggioritario e assicura ai collaboratori che la spunterà.>> (G. De Marchis, 20/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: << Ma com’è la legge elettorale dei democratici? In sostanza, un sistema maggioritario con forti venature proporzionali.>> (M. Palombi, 19/05/2017) / “Il Giornale”: << Ma davvero il maggioritario ha garantito in questi anni agli elettori del Belpaese il potere di scegliere il governo che volevano, o la stabilità? Forse un tempo.>> (Yoda, 27/08/2017)
Manipulitismo s.m. Iron. Concezione dell’amministrazione della giustizia che si richiama all’operazione Mani Pulite, condotta da un gruppo di magistrati della Procura di Milano, a partire dal 1992. Derivato dalla loc. s.le f.pl. Mani Pulite con l’aggiunta del suffisso –ismo.
Il lemma è presente solo sul Dizionario Treccani online.
Nessuna attestazione su “La Repubblica” / Nessuna attestazione su “Il Fatto Quotidiano” / “Il Giornale”: << A poche centinaia di metri in linea d’aria, al teatro Elfo Puccini, il ventennale viene celebrato da Antonio Di Pietro, Marco Travaglio, Leoluca Orlando, Giuliano Pisapia, che pure da avvocato aveva contestato gli eccessi del manipulitismo, e Bruno Tabacci, inquisito, assolto, sdoganato e diventato l’uomo forte della giunta arancione di rito ambrosiano.>> (S. Zurlo, 18/02/2012)
Movimentismo s.m. La tendenza, nell’ambito di un’organizzazione politica e sindacale, a seguire o sostenere le posizioni promosse dalla base rispetto a quelle dei gruppi dirigenti. Der. di movimento, con l’agg. del suff. –ismo.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<La lista che sfida «la schifezza di Grasso e i suoi amici» – alias “Liberi e uguali”, i fuoriusciti dal Pd – è l’evoluzione naturale di quel movimentismo maneggiato dall’ex leader Fausto Bertinotti per contaminare una Rifondazione comunista all’apice dell’ 8%. Certo, allora c’era l’onda No global nelle piazze.>> (A. Gemma, 15/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Il luogo comune più abusato del pianeta serve a La Stampa per spiegare che le radici del grillismo di Dario Fo risiedono in maniera inequivoca e definitiva nel controverso passato repubblichino del Grande Giullare, “in un cerchio che si chiude tra la parentesi repubblichino giovanile e il movimentismo senile”.>> (F. d’Esposito, 15/10/2016) / “Il Giornale”: <<Bologna, tra l’altro, da sempre roccaforte dei duri e puri del Pd (di bersaniana memoria), ha da tempo ammainato la bandiera del movimentismo.>> (P.F. Borgia, 09/10/2015)
New economy loc. s.le f. invar. Nuova economia. Voce ingl., comp. di new ‘nuovo’ e economy ‘economia’.
Il termine è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Il settore che va meglio di tutti è l’energy, ma tra old e new economy non c’è differenza, se si mantiene alto il livello di tecnologia…>> (F. Cerignale, 06/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<È più corretto parlare oggi di New Economy dal momento che si stanno verificando fenomeni nuovi, che influenzano il comportamento razionale dell’homo economicus e quindi il funzionamento dell’economia e della finanza.>> (L. Napoleoni, 12/04/2015) / “Il Giornale”: <<Ed ecco che all’improvviso qualcuno si accorge che la new economy è esattamente come la «vecchia»: guidata dal profitto. Come, del resto, è normale che sia.>> (G. Marino, 26/12/2017)
No tax area loc. s.le f. invar. Fascia di reddito esente da imposte. Voce ingl., propr. “area non (soggetta) a imposte”.
Il termine è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Il governo uscente ha portato la no tax area Isee per l’esenzione a 13 mila euro e la soglia si potrebbe alzare.>> (Redazione, 09/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: << Il governo, per ridurre questo divario, ha varato una no tax area che entrerà in vigore l’anno prossimo, inserita nello Student Act della Legge di Bilancio 2017.>> (M. Mazzetti, 07/08/2017) / “Il Giornale”: <<Il governo sente odore di urne e continua a far filtrare ipotesi di mance elettorali. Ieri è spuntata l’ipotesi di allargare la no tax area alzando il limite dagli attuali 8.000 fino a 10.000 euro.>> (Redazione, 03/09/2017)
Ostruzionismo parlamentare loc. s.le m. Tattica dilatoria attuata dalle minoranze parlamentari per impedire le deliberazioni della maggioranza, per es. mediante lunghi interventi, incidenti a ripetizione, frequenti richieste del numero legale, presentazione di un gran numero di emendamenti, ecc. (detto anche, con termine ingl., filibustering). Der. di ostruzionismo.
Il termine è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Che nel museo della rottamazione vada a finire anche l’ostruzionismo parlamentare non è un colpo di stato ma una festa di liberazione. Dopo sessant’anni infatti la scienza del perdere tempo, dell’imbrigliare per imbrogliare, dell’emendare per impantanare non è più un’arma in difesa dello Stato di diritto e delle istituzioni.>> (F. Merlo, 25/07/2014) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Questo ha scatenato le polemiche degli altri partiti di minoranza: “Diciamo no al cretinismo parlamentare”, ha detto il capogruppo di Sinistra ecologia e libertà Arturo Scotti, “di chi usa l’ostruzionismo parlamentare per la propria visibilità”.>> (Redazione, 09/10/2014) / “Il Giornale”: <<Pare impossibile che tutti i quattro seggi ancora da attribuire finiscano in mano democratica: almeno uno passerà ai repubblicani. Sfuma così la famosa “maggioranza blindata”, che avrebbe permesso a Obama di governare evitando l’ostacolo dell’ostruzionismo parlamentare.>> (R. Fabbri, 06/11/2008)
Partitocrazia s.f. Predominio dei partiti, in quanto organizzazioni autonome e monopolistiche, che tendono a sostituirsi al Parlamento nella determinazione della vita politica dello Stato e che estendono la loro influenza in ogni campo della vita di una collettività. Comp. di partito e-crazia.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Il Rosatellum a colpi di fiducia è l’atto di forza di una partitocrazia debole.>> (M. Giannini, 16/10/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Sono passati più di venti anni e siamo tornati al punto di partenza: ad una fiorente e strapotente partitocrazia.>> (P. Di Nicola, 19/02/20169 / “Il Giornale”: << «Lo dimostrano – affermano – i frequenti scandali e le continue lottizzazioni partitiche nelle aziende e negli enti controllati o partecipati dallo Stato: dalla sanità alle fondazioni bancarie alla tv pubblica, non c’è settore dove si utilizzi un sistema meritocratico, vince la partitocrazia, il vecchio, ma sempre utilizzato, manuale Cencelli. Un danno alla collettività di proporzioni incredibili». (A. Giannoni, 16/02/2013)
Pentastellato agg., s.m. Nel linguaggio giornalistico, relativo, appartenente o aderente alla forza politica MoVimento 5 Stelle® (sigla M5S); grillino. Comp. di penta– e stellato, dal nome del movimento.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<E così ha lasciato che il suo assessore al Commercio Alberto Sacco, organizzasse Gigi Di Maio un incontro riservato con le associazioni di categorie più vicine al cielo pentastellato.>> (R. Orlando, 14/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<La scelta di Grillo ha scatenato molte polemiche, e c’è chi accusa i pentastellati di non brillare quanto a trasparenza.>> (Redazione, 18/03/2017) / “Il Giornale”: <<Nel Comune di Torino, i piccoli dissidenti crescono e il sindaco pentastellato Chiara Appendino, per salvarsi, deve ricorrere ai voti del Pd.>> (N. Muratore, 20/12/2017)
Piddino agg, s.m. Appartenente o relativo, aderente o iscritto al Partito Democratico. Der. di piddì, trascrizione della pronuncia della sigla del partito, PD.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Nonostante il pressing di Matteo Renzi e, in Lombardia, del segretario regionale piddino, Alessandro Alfieri.>> (Redazione, 11/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<“Pd ha querelato Virginia Raggi per aver scritto ‘Mica siamo come il Pd’? Ma ce ne arrivassero tante altre, meglio querelato che piddino”.>> (G. Ruccia, 05/10/2016) / “Il Giornale”: <<Si tratta di Ivano Ruffa, assessore piddino di Cinisello Balsamo.>> (L. Romano, 01/09/2017)
Pidiota agg. s.m. Spreg. vedi Piddino. La seconda parte della voce richiama idiota.
Il termine non è presente su nessuno dei due dizionari analizzati.
Nessuna attestazione su tre quotidiani analizzati. Essendo il termine utilizzato in maniera volgare, è spesso presente sotto gli articoli presi in esame tra i commenti degli utenti del web.
Pluripartitismo s.m. Sistema politico caratterizzato dalla presenza di più partiti tra loro concorrenti a formare il governo. Comp. di pluri– e partitismo.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: << Ha però alcuni elementi riconoscibili comuni che sono molto discutibili e preoccupanti: è impaziente con le norme costituzionali, il pluripartitismo e l’idea di diritti come condizione di libertà di ciascuno, non di qualcuno o di alcune parti della popolazione in particolare.>> (N. Urbinati, 07/08/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<I risultati delle amministrative dimostrano anzi come il pluripartitismo sia connaturato con le esigenze dei cittadini, quasi un loro bisogno naturale…>> (P. Di Nicola, 20/06/2016) / “Il Giornale”: <<“Io penso che in Italia ci sarà un moderato pluripartitismo e che l’importante è che le coalizioni funzionino e che ci sia azione unitaria”.>> (Redazione, 25/05/2011)
Poltronismo s.m. Ambizione a conquistare o a mantenere posizioni di potere. Der. di poltrona, con l’agg. del suff. –ismo.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Uno dei vizi della nostra democrazia è il “poltronismo“.>> (m. Bracconi, 05/12/2013) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Quale autonomia? Quella del poltronismo? E allora dove sta la differenza tra la politica nazionale che tipicamente distribuisce poltrone per sistemare amici degli amici e la nostra politica autonomista d’avanguardia? Dove sta il progetto politico?>> (M. Ianes, 29/04/2016) / “Il Giornale”: <<…Ma mi preoccupa che il pessimo governo Crocetta distintosi per inaffidabilità e poltronismo abbia determinato sconforto e rabbia nei siciliani, e che questo li porti a non votare o a votare M5s per protesta».>> (M. Conti, 07/10/2017)
Populismo s.m. Movimento politico diretto all’esaltazione delle qualità e delle capacità delle classi popolari || Spreg. Atteggiamento politico che tende ad assecondare, spesso solo a fini propagandistici, le aspettative economiche e sociali delle masse, per conquistare il potere; demagogia. Dall’ingl. populism, der. di populist ‘populista’.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<«Il fascismo è arrivato nel 1922: mi chiedo come sia possibile quasi cent’anni dopo, in un clima difficile ma sicuramente non disperato, che si arrivi a lasciarsi andare all’odio, al populismo e all’ignoranza».>> (D. Alfonso, 21/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Mettere in piedi un populismo che funzioni non è dunque facile come molti credono.>> (L. Napoleoni, 15/01/2017) / “Il Giornale”: << Il populismo, al contrario, è basato sui concetti di «rispetto» e di «responsabilità», che prediligono «un modo di agire sincero e un modo franco di parlare», caratteristiche trasformate dagli avversari in rozzezza e ingenuità.>> (L. Gallesi, 08/11/2017)
Presidente del consiglio non eletto dal popolo loc. s.le. m. Espressione spesso usata dagli utenti del web, prede della disinformazione. Infatti, secondo la Costituzione Italiana, il Presidente del Consiglio viene nominato dal Presidente della Repubblica. Der. di presidente del consiglio (dei ministri).
Il termine, così come ultimamente utilizzato, non è presente su nessuno dei due dizionari analizzati.
Nessuna attestazione su “La Repubblica” / “Il Fatto Quotidiano”: <<“Avviso agli studenti di Diritto Costituzionale. Chi tra di voi avesse pubblicato sulla propria bacheca la frase ‘un altro presidente del Consiglio non eletto dal popolo’ – o altre aberrazioni equivalenti – è pregato di chiudere per sempre l’account Facebook, onde evitare di cagionare danni a cose o persone, di abbandonare per sempre la Facoltà di Giurisprudenza e iscriversi a Scienze delle Piadine al Prosciutto presso l’Università della Vita…>> (M. Di Fazio, 12/12/2016) / “Il Giornale”: <<“Avviso agli studenti di Diritto Costituzionale: chi tra di voi avesse pubblicato sulla propria bacheca la frase “un altro Presidente del Consiglio non eletto dal popolo” – o altre aberrazioni equivalenti – è pregato di chiudere per sempre l’account Facebook”…>> (F. Grilli, 12/12/2016)
Prima gli italiani loc. avv.le Espressione utilizzata da quei leader e da quei partiti che portano avanti politiche di stampo nazionalista. Der. dell’avv. prima.
Il termine non è presente su nessuno dei due dizionari analizzati.
Nessuna attestazione su “La Repubblica” / “Il Fatto Quotidiano”: <<È quanto denuncia sulla sua pagina Facebook Giorgia Meloni, la condottiera di Fratelli d’Italia, concludendo con il mantra – scritto a caratteri cubitali, nel caso non fosse ben chiaro – “prima gli italiani”.>> (S. Hamadi, 05/01/2018) / “Il Giornale”: <<Nel suo intervento, il “capitano” leghista ribadisce il cambio di linea: la parola d’ordine non è più prima il Nord ma “prima gli italiani“, perché la battaglia politica è nazionale, anzi internazionale, contro i vincoli soffocanti dell’Unione europea.>> (G. Spina, 21/05/2017)
Primarie (elezioni) loc. s.le f. Quelle tenute all’interno dei partiti per designare il candidato ad altre elezioni. Der. di elezione.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<La buona notizia per il Partito democratico è che alle primarie per scegliere i candidati sindaco di Orbassano e Ivrea hanno votato in tanti.>> (M. Giacosa, 22/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Un po’ sotto: i votanti alle primarie del Pd sono stati in tutto un milione e 848.658. Rispetto alle primarie del 2013, quindi, si è registrato un crollo di presenze di un milione di persone: tre anni e mezzo fa, infatti, si presentarono in due milioni e 814.881.>> (Redazione, 01/05/2017) / “Il Giornale”: <<Fare oggi le primarie nel centrodestra (ma anche nel centrosinistra) è come affidare il ruolo di attaccante del Barcellona a un sondaggio dei tifosi e non direttamente a Messi, o volete mettere ai voti se Zuckerberg deve rimanere capo di Facebook.>> (A. Sallusti, 30/04/2017)
Privatizzazione s.f. Trasferimento di industrie o monopoli dal settore pubblico a quello privato. Der. di privatizzare, con l’agg. del suff. –(i)one.Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Rai senza canone uguale privatizzazione? No, ma se aumentasse gli spot sarebbe più simile a una tv commerciale.>> (Redazione, 06/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Trasporti, la privatizzazione va avanti senza chiedere il parere dei cittadini.>> (R. Rosso, 11/04/2018) / “Il Giornale”: <<…L’unico modo per abbatterlo è un grande piano di privatizzazioni, per 5 punti percentuali circa, che insieme alla ripresa della crescita e all’avanzo primario nei conti pubblici determinato all’aumento del gettito, porterebbe ad un rapporto debito/Pil vicino al 100% in cinque anni, con la relativa riduzione della spesa per interessi”.>> (L. Romano, 21/01/2018)
Proporzionale (sistema) agg. Sistema elettorale che si basa sul principio di proporzionalità diretta, per il quale l’assegnazione dei seggi avviene in modo da assicurare alle diverse liste un numero di posti per quanto possibile proporzionale ai voti ottenuti da ciascuna lista (si contrappone di solito al sistema maggioritario). Dal lat. tardo proportionalis.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Come funziona questa legge elettorale? Si tratta di un sistema misto proporzionale e maggioritario. Alla Camera si eleggono 232 deputati con il maggioritario e 386 col proporzionale. Al Senato, rispettivamente 116 e 193. Le circoscrizioni Estero contribuiscono inoltre con 12 deputati e 6 senatori.>> (Redazione, 21/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<I pentastellati, invece, inspiegabilmente si sono ora convertiti anch’essi al proporzionale alla tedesca, a dimostrare che di governare non hanno nessuna voglia.>> (F. Tedesco, 31/05/2017) / “Il Giornale”: <<Non è ammesso il voto «disgiunto», ovvero per un candidato nel maggioritario e per una lista che sostenga un altro candidato al proporzionale.>> (Redazione, 22/09/2017)
Qualunquismo s.m. Spreg. Atteggiamento improntato a indifferenza e disprezzo nei confronti della vita politica e dei problemi sociali. Der. di (Uomo) qualunque.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Il flop dell’amministrazione 5Stelle diventa un nuovo, potente, carburante per il qualunquismo.>> (P. Griseri, 29/10/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Ci sono poche cose che mi urtano e mi irritano più della demagogia spiccia, del qualunquismo, del “er più pulito c’ha la rogna”, del “rubano tutti”. È un errore in cui – a proposito di fastidiose generalizzazioni – cadiamo tutti.>> (G. Corsi, 11/02/2015) / “Il Giornale”: <<Qui interviene il commento fuori campo, dove lo stesso Crozza diventa insopportabile nel suo qualunquismo di ultrasinistra, tratti stupido quando usa con troppa superficialità termini come «manganello» e «fascista», strumentalizzando pro domo sua l’ampio consenso ottenuto da Minniti sul tema dei migranti.>> (L. Beatrice, 24/09/2017)
Question time loc. s.le m. invar. Nelle sedute del Parlamento, il tempo nel quale i ministri danno risposte immediate alle interrogazioni dei parlamentari. Voce ingl., comp. di question ‘domanda’ e time ‘tempo’.
Il termine è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Saranno giudicati con cartellini verdi e rossi, sottoposti a un question time in salsa pentastellata, tutto trasparenza e onestà, che si preannuncia piuttosto spigoloso.>> (L. D’Albergo, 09/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Si svolgerà oggi alle 15, il question time della Camera. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, risponderà ad una interrogazione sulle iniziative in materia di politiche attive a sostegno del lavoro, nonché volte al rafforzamento della decontribuzione e all’eliminazione delle distorsioni derivanti dall’utilizzo dei cosiddetti voucher.>> (Redazione, 21/12/2016) / “Il Giornale”: << “Per questo noi siamo disponibili a soprassedere al question time per approvare il provvedimento entro le 16″.>> (G. Carotenuto, 26/07/2017)
Reddito di cittadinanza loc. s.le m. Contributo in denaro erogato dallo Stato ai propri cittadini che non hanno lavoro o che, pur lavorando, non riesco a superare la soglia di povertà. Der. di reddito.
Il termine è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<A fare i conti di quanto ci sarebbe costato il reddito di cittadinanza così come lo avevano presentato i Cinque stelle, è stata l’Istat.>> (Redazione, 27/12/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Venti punti per la “qualità della vita“: dal daspo per i corrotti e la riforma della prescrizione, al reddito di cittadinanza e al superamento della buona scuola.>> (Redazione, 21/01/2018) / “Il Giornale”: <<In buona sostanza, il reddito di cittadinanza a geometria variabile (da 780 euro mensili per i single a 1.950 per famiglie con due figli che hanno più di 14 anni) che, almeno nelle intenzioni costerebbe 17 miliardi dei quali 2 destinati a potenziare i centri per l’impiego, sarà finanziato per 12 miliardi dal taglio delle pensioni d’oro, cioè quelle superiori a 5mila euro.>> (G.M. De Francesco, 06/01/2018)
Renziano s.m. e agg. Sostenitore di Matteo Renzi, esponente del Partito democratico; che è fautore di Matteo Renzi. Der. dal nome proprio (Matteo) Renzi, con l’aggiunta del suff. -(i)ano.
Il lemma è presente esclusivamente sul Dizionario Treccani online.
“La Repubblica”: <<…il renziano di minoranza Marco Lombardo, escluso dalla lista alle politiche, e Alberto Aitini, fedelissimo di via Rivani.>> (Bignami, 18/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Lo staff renziano sta selezionando le nuove leve da sfoggiare per le prossime elezioni.>> (A. Scanzi, 24/11/2017) / “Il Giornale”: << Essendo passato con Andrea Orlando, la poltrona alla Tiemme è servita come contentino per lasciare così il posto da segretario del Pd locale ad un renziano.>> (F. Boschi, 06/09/2017)
Riformismo s.m. Nel linguaggio della sinistra rivoluzionaria, a proposito di una politica, sostanzialmente conservatrice, che si limita a marginali riforme in un sistema sociale, senza modificarne le strutture: sterile riformismo; politica di riforme. Der. di riforma.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: << «Non posso candidarmi io, ma almeno ci sia una figura rappresentativa di quel riformismo di sinistra che vogliamo affermare», ha spiegato il governatore ai suoi.>> (M. Vanni, 10/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<È questo il taglio del riformismo renzista? Nascosto dietro 3 cosette: unioni civili, dopo di noi e 600.000mila posti in più (senza specificare quanto ci sono costati con gli incentivi miliardari)? Il bilancio appare deboluccio.>> (M. Pillera, 07/03/2017) / “Il Giornale”: <<Il mito della rivoluzione, di fatto impossibile, continuò a emergere nel Pci di Togliatti, Longo e Berlinguer e bloccò all’interno ogni ipotesi di riformismo democratico.>> (M. Sacchi, 07/01/2017)
Rosatellum agg. La nuova legge elettorale italiana, approvata il 3 novembre 2017. Pseudolatinismo, sulla stessa base di Italicum.
Il lemma non è presente in nessuno dei due dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Certo, la tempesta perfetta tra Rosatellum e calo del Pd nei sondaggi porterà, queste le stime su Bologna, a una riduzione da undici eletti alle ultime politiche a 6/7 posti sicuri per il 4 marzo.>> (A. Chiarini, 10/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Il Rosatellum prevede un candidato di coalizione e un listino bloccato legato a ciascuna lista, nessun voto disgiunto e una ripartizione dei seggi sul quale peseranno anche le cosiddette “quote rosa”.>> (Redazione, 28/12/2017) / ”Il Giornale”: <<Successivamente al voto, la trasformazione dei suffragi espressi in seggi parlamentari avverrà secondo un nuovo sistema elettorale, denominato «Rosatellum».>> (R. Mannheimer, 20/01/2018)
Salviniano s.m. e agg. Sostenitore di Matteo Salvini, esponente della Lega; che è fautore di Matteo Salvini. Der. dal nome proprio (Matteo) Salvini, con l’aggiunta del suff. –(i)ano.
Il lemma non è presente in nessuno dei due dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<…paragonando il metodo di governo regionale salviniano a quello del «Pd, Mafia Capitale».>> (P. Colaprico, 23/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Saverio Siorini, il segretario cittadino salviniano di San Giovanni Rotondo, ha commentato così l’aggressione sulla riviera romagnola.>> (Redazione, 28/08/2017) / “Il Giornale”: <<Il Partito democratico ha subito stigmatizzato le parole del salviniano.>> (S. Rame, 28/08/2017)
Scendere in campo loc. v.le Fig. Entrare in politica candidandosi alle elezioni. Der. di scendere.
Il termine è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Ma siccome Renzi non molla la presa, lui potrebbe scendere in campo proprio nelle Marche.>> (T. Ciriaco, 22/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<A scendere in campo è un ‘figlio di’. Signore e signori, ecco a voi, Armando Cesaro. È il secondogenito dello statista di Sant’Antimo, Luigi Cesaro, conosciuto nell’ambito istituzionale con il soprannome di Giggino ‘a Purpetta.>> (A. Capezzuto, 22/04/2015) / “Il Giornale”: <<Matteo Salvini scende pesantemente in campo per blindare la Lombardia al centrodestra, oggi doppio appuntamento nel capoluogo per supportare l’avvocato leghista entrato in corsa solo due settimane fa, dopo il passo indietro del presidente Roberto Maroni.>> (C. Campo, 22/01/2018)
Sciacallaggio s.m. Fig. Lo sfruttamento scandalistico di informazioni riservate allo scopo di danneggiare l’immagine di un avversario, spec. politico: sciacallaggio mediatico. Der. di sciacallo.
Il lemma è presente esclusivamente sul Devoto-Oli.
“La Repubblica”: <<Siamo l’unico Paese al mondo nel quale un banale incidente stradale può diventare oggetto di sciacallaggio politico.>> (Redazione, 17/09/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Ho ricevuto una mail sull’indirizzo della raccolta fondi. Un tentativo da principiante di sciacallaggio.>> (Redazione, 23/08/2017) / “Il Giornale”: <<Per questo le uscite di Matteo Renzi e Beppe Grillo, condivisibili magari nei contenuti ma quanto meno sospette nei tempi, fanno pensare a casi di sciacallaggio populista.>> (J. Granzotto, 01/07/2017)
Selfiemployment s.m. Fondo, nell’ambito del programma Garanzia Giovani, volto a finanziare l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali, promosse da giovani disoccupati, sotto la supervisione del Ministero del Lavoro. Dall’ingl. self-employment “lavoro autonomo”.
Il lemma non è presente su nessuno dei due dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Tra le realtà presenti alla manifestazione c’è anche l’AnPal (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) che con il programma SelfiEmployment dà un sostegno concreto ai giovani tra i 18 e i 29 anni – iscritti al Programma Garanzia Giovani – che vogliono mettere a frutto un’idea imprenditoriale e cercano finanziamenti…>> (M. Massimo, 07/04/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Quanto al fondo Selfiemployment, nato nel marzo 2016 per concedere finanziamenti agevolati per l’avvio di iniziative “di autoimpiego e autoimprenditorialità“, sui 113 milioni a disposizione solo 12,4 sono stati impegnati.>> (C. Brusini, 02/01/2018) / Nessuna attestazione su “Il Giornale”.
Sfascismo s.m. 1. Nel linguaggio giornalistico, atteggiamento politico proprio di chi persegue vantaggi immediati, senza preoccuparsi delle conseguenze delle sue decisioni per la collettività. 2. Posizione di critica sistematica, di negazione di ogni scelta, priva di proposte positive. Der. di sfasciare.
Il lemma non è presente in nessuno dei due dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<«Di tutti. A teatro combattiamo ancora quella battaglia contro la sfascismo televisivo. Non so se la vinceremo. Ma siamo vivi solo se ci battiamo».>> (L. Baccolini, 07/03/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Il libro, pannellianamente intitolato ‘Sfascismo costituzionale’ e in uscita da Aracne, adduce un’ulteriore ragione per rifiutare questa riforma.>> (M. Barberis, 18/03/2015) / “Il Giornale”: << “Come Italia dei valori, proprio perchè non vogliamo essere accusati di sfascismo, abbiamo affermato di essere d’accordo ad un governo tecnico ad una condizione: se ne faccia garante il Capo dello Stato con due limiti, uno di tempo e uno di competenza, ovvero 90 giorni per una nuova legge elettorale”.>> (Redazione, 24/08/2010)
Sovranità monetaria loc. s.le f. invar. Il diritto o potere da parte di un soggetto giuridico (tipicamente uno Stato) di emettere o stampare moneta in linea con le sue scelte di politica monetaria. Der. di sovrano.
Il termine non è presente in nessuno dei due dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Alle 17.30, presso la Sala Rossa del VII Municipio, si tiene un convegno su come la sovranità monetaria influenza lo sviluppo economico, alla ricerca delle soluzioni per uscire dalla crisi.>> (Redazione, 09/10/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Una sovranità monetaria che noi italiani abbiamo perso nel 1981 (cioè a inizio della controrivoluzione neoliberista di cui lei n’è un inconsapevole epigone) dopo il famigerato divorzio tra Tesoro e Banca d’Italia.>> (G. Ferrara, 30/08/2016) / “Il Giornale”: <<“Dobbiamo recuperare parte della nostra sovranità monetaria“, spiega il leader di Forza Italia anticipando il percorso che porterà ad avere “una seconda moneta” che “possa essere stampata da Roma e messa sul mercato che poi ne valuterà il cambio con l’euro”.>> (S. Rame, 29/11/2014)
Sovranità popolare loc. s.le. f. invar. Il principio secondo il quale la potestà politica ha la sua fonte e la sua giustificazione nella volontà del popolo. Der. di sovrano.
Il termine è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Questa rivolta ha avuto un duplice effetto: da un lato ha fatto risuonare la campana della morte per la dittatura dei mullah, dall’altro dovrebbe rappresentare la possibilità per la nascita della democrazia, della giustizia e della sovranità popolare.>> (S.S.M. Mahdavi, 12/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<“Viene violato il primo articolo della Carta, la sovranità popolare. È il popolo che deve eleggere le Camere, mentre come tutti sappiamo la riforma attribuisce ai Consigli regionali il compito di eleggere i senatori”.>> (Redazione, 21/08/2016) / “Il Giornale”: <<Una denuncia di massa da presentare in diverse procure per evidenziare, come riporta Il Tempo, “l’usurpazione della sovranità popolare perché in tutti questi anni ci hanno vietato di poter tornare a votare.>> (L. Romano, 19/10/2017)
Stabilità s.f. In economia, situazione di condizioni, grandezze, valori economici caratterizzata non da immobilità ma da continue lievi oscillazioni intorno a un determinato livello; legge di stabilità. Dal lat. stabilĭtas –atis, der. di stabĭlis ‘stabile’.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: << L’ideale per garantire quella stabilità che tanto sta a cuore ai vertici dell’Unione e quella continuità con l’esecutivo Gentiloni, apprezzato per atteggiamento e operato.>> (A. D’Argenio, 22/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Nel quadro di una legge di stabilità con finalità espansive, l’intervento sui comuni prevede un allentamento dei vincoli sui bilanci.>> (Redazione, 22/01/2016) / “Il Giornale”: <<Riteniamo che gli obiettivi previsti siano in linea con i requisiti del Patto di stabilità e crescita e riflettano la strategia del governo di riduzione del deficit e del debito sostenendo allo stesso tempo la ripresa economica in atto.>> (C. Sarra, 30/10/2017)
Statalismo s.m. Concezione o prassi politica secondo la quale lo Stato deve esercitare il suo controllo su tutte le attività, spec. economiche, del paese. Der. di statale.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Centralista era offesa grave, e risuonava spesso in quel campionario di frasi fatte sul consociativismo, lo statalismo e i “lacci e lacciuoli” che era la fortuna dialettica di decine di berlusconidi assisi sulle poltrone dei talk tv.>> (S. Cappellini, 25/10/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Nel Dopoguerra la Dc di Amintore Fanfani sovrappone al liberismo di Luigi Sturzo e Alcide De Gasperi la decisione di perpetuare lo statalismo fascista.>> (G. Meletti, 24/04/2016) / “Il Giornale”: <<«I suoi salari crescono senza riguardo alcuno alla operosità con la quale una funzione viene eseguita; e continuano anche dopo che il lavoro è interamente cessato: lo statalismo è il regno degli stupidi».>> (G. Berti, 15/01/2014)
Stati Uniti d’Europa s.m. (o loc. s.le m.) Espressione utilizzata per indicare diversi ipotetici scenari di unificazione europea, come un singolo Stato o una singola federazione di Stati simile agli Stati Uniti d’America, come immaginato da diversi politologi e politici. Der. di Stati Uniti (d’America).
Il termine non è presente su nessuno dei due dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<«Non faremo il libro dei sogni ma non rinunceremo alla dimensione politica del sogno, che per noi è chiamare il futuro Stati Uniti d’Europa».>> (Redazione, 21/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Lo ha dichiarato l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, intervenuto in videoconferenza alla convention in corso a Roma “Stati Uniti d’Europa: una sfida radicale”.>> (Redazione, 29/10/2017) / “Il Giornale”: << Non possiamo indurre in errore i cittadini: noi non avremo mai gli Stati Uniti d’Europa, perché i cittadini europei non li vogliono.>> (M. Scafi, 08/10/2016)
Stepchild adoption loc. s.le f. invar. Adozione del figlio del partner, adozione coparentale. Voce ingl., comp. di stepchild ‘figliastro’ e adoption ‘adozione’.
Il termine è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<Ancora più incredibile il caso della stepchild adoption. Ossia la possibilità per le coppie omosessuali di ottenere l’adozione da parte del genitore non biologico della figlia o del figlio del partner.>> (M.N. De Luca, 19/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Grandi titoloni sui giornali di oggi ci spiegano che la legge sulle unioni civili così come è stata approvata piace agli italiani, i quali sarebbero invece contrari alla stepchild adoption, come buona parte del Parlamento.>> (E. Ambrosi, 27/02/2016) / “Il Giornale”: <<E un rinvio che innesca un pomeriggio di feroci polemiche con il Pd che punta il dito contro il centrodestra e Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia che denunciano il tentativo di utilizzare surrettiziamente una materia così delicata per reintrodurre quella «stepchild adoption» già bocciata in Parlamento.>> (F. De Feo, 07/07/2017)
Strumentalizzare v.tr. Fig. Sfruttare qualcosa o qualcuno esclusivamente come strumento per conseguire i propri particolari fini: strumentalizzare la protesta giovanile. Der. di strumentale.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<«Rispediamo al mittente qualsiasi tentativo di strumentalizzare dichiarazioni — scrivono in una nota congiunta gli otto consiglieri regionali — o di individuare particolari responsabilità di qualsiasi portavoce locale nelle decisioni prese dallo staff nazionale».>> (Redazione. 19/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: << “Basta andare nei talk show e strumentalizzare la vita!”.>> (F. Martelli, 06/09/2015) / “Il Giornale”: <<“Chi pensa di strumentalizzare la vita delle persone deve fare pace con sé stesso, ma chi pensa di strumentalizzare la morte delle persone mi fa schifo”.>> (M. Valenza, 13/12/2015)
Summit s.m. invar. Incontro al vertice. Pseudo anglicismo, der. dal lat. summa ‘sommità, cima’.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<E così, informa il Campidoglio, si terrà addirittura un summit per decidere il da farsi. Tutto pur di assicurare a Spelacchio una seconda vita, meno grama, si spera, della precedente.>> (E. Bellavia, 07/01/2018) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Non sempre, sia chiaro: solo quando lor signori lo desiderano, giusto per il tempo di un aristocraticissimo summit per miliardari cosmopoliti che si danno convegno a Taormina.>> (D. Fusaro, 15/05/2017) / “Il Giornale”: <<Quella di oggi viene definita come una «prima presa di contatto», un passaggio necessario per sciogliere il ghiaccio e riavviare il motore del dialogo dopo l’ultimo summit, poco più simbolico, in un ristorante di Catania per sostenere la candidatura di Nello Musumeci il 2 novembre scorso.>> (F. De Feo, 07/01/2018)
Turbocapitalismo s.m. Nel linguaggio giornalistico, il capitalismo che si impone con impulso molto accelerato grazie a politiche che operano privatizzazioni e liberalizzazioni di settori di mercato, alla globalizzazione e allo spostamento costante dei capitali dell’industria produttiva alla finanza. Comp. di turbo– e capitalismo.
Il lemma è presente esclusivamente sul Devoto-Oli.
“La Repubblica”: <<Figure di prestigio. Ma giuristi, uomini di diritto. Un punto di forza che nel turbocapitalismo moderno potrebbe non bastare.>> (M. Giannini, 30/10/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Il turbocapitalismo non ha bisogno di un motore. Basta una bicicletta, a patto che sia tu a mettercela.>> (S. Caselli, 26/06/2016) / “Il Giornale”: <<Sono i successivi commenti degli esperti che, come un disco rotto, ci ripetono che è tutta colpa del turbo-capitalismo che con il suo sfruttamento selvaggio dei combustibili fossili provoca emissioni esagerate di anidride carbonica che, a sua volta, è la principale responsabile dei cambiamenti climatici.>> (R. Cascioli, 19/11/2013)
Veterocomunismo s.m. Nella polemica politica, ideologia comunista basata su modelli anacronistici. Comp. di vetero– e comunismo.
Il lemma è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: << Stereotipi consunti sono ormai il materialismo storico, con la sua illusoria pretesa di spiegare razionalmente i comportamenti collettivi, il veterocomunismo, disposto a usare la parola rivoluzione solo per le magnifiche sorti e progressive in marcia verso una società più giusta e senza classi, e, persino, ahimè, la diffusa convinzione che ci sia sempre, sia pur nascosta, una spiegazione razionale a qualsiasi cosa.>> (Redazione, 27/03/2016) / Nessuna attestazione su “Il Fatto Quotidiano” / “Il Giornale”: <<Un padre si appella a quello stato di diritto che nella Cina di oggi, smarrita fra vetero-comunismo e tecno-capitalismo, è brutalizzato da corruzione (i poliziotti), illegalità diffusa (la banda che adesca ragazzine per farle prostituire), soprusi (la protagonista sta zitta per paura di perdere il lavoro).>> (L. Mascheroni, 08/09/2017)
Webete s.m. e f. 1. Iron. Chi diffonde notizie false e pregiudizi in Internet, spesso tramite social network. 2. Gerg. Nel gergo informatico, chi usa il computer limitandosi alla sola consultazione del web. Comp. dell’ingl. web e ebete.
Il lemma è presente solo sul Devoto-Oli.
“La Repubblica”: <<Alla fine l’ha spuntata webete, sbaragliando la concorrenza, non solo sulla carta, degli avversari più temibili: Brexit, ciaone, petaloso.>> (M. Arcangeli, 08/01/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Il giornalista, impegnato come sempre a rispondere a tono ai commentatori della sua pagina Facebook, ha di fatto coniato un nuovo vocabolo (ad onor del vero, secondo alcuni esisteva già): “webete”, vale a dire l’ebete del web.>> (D. Naso, 29/08/2016) / “Il Giornale”: <<Il webete è il dottor Jekyll che sta dentro l’uomo qualunque, lo spaccato di questi tempi frustrati, la bocca della post verità.>> (M.M. Veronese, 01/01/2017)
Welfare state loc. s.le m. invar. Stato sociale. Voce ingl., comp. di welfare ‘benessere’ e state ‘stato’.
Il termine è presente in entrambi i dizionari analizzati.
“La Repubblica”: <<In quegli anni si cominciò a notare che il welfare state stava diventando un peso enorme per la finanza pubblica dei paesi occidentali e che la presenza del welfare state fiaccava lo spirito imprenditoriale e incentivava i comportamenti opportunisti dei cittadini.>> (A. Boitani, 09/10/2017) / “Il Fatto Quotidiano”: <<Riforme? Sì, ma il welfare state è da rafforzare, non da indebolire.>> (R. Marchesi, 29/05/2014) / “Il Giornale”: <<O il welfare state italiano è in gran parte questo? Questa è una riflessione che la politica, a destra come a sinistra, non sta facendo.>> (V. Macioce, 04/12/2014)
[1] Tortuga è il nickname di uno degli scrittori del Blog “Lavoce.info” de “Il Fatto Quotidiano”.
E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete.