di Carlo Patrignani
“Se i Tories di Theresa May si schierano solo per i pochi (only for the few), noi siamo un movimento di centinaia di migliaia di persone, di uomini e donne, di giovani e millennial: è questo movimento che ci porterà adesso, dopo aver ottenuto ottimi risultati alle elezioni locali, a conquistare il governo laburista per i molti (for the many). Un governo laburista che trasformerà il Paese”.
Così il leader del Labour Party, Jeremy Corbyn si è rivolto ai militanti vecchi e nuovi e soprattutto ai tanti simpatizzanti ringranziandoli di persone per gli ottimi risultati, in linea con l’exploit del 40% alle politiche di un anno fa, avuti alle recenti elezioni locali: sono stati conquistati i collegi di Plymouth, Kensington, Chelsea, Kirkless per la prima volta dal 1999 e Trafford.
“Ma c’è ancora molto da fare: dopo otto anni di politiche di austerità dei Tories, le condizioni di vita della persone dipendono da noi per cui bisogna essere più determinati che mai a vincere”, afferma Corbyn.
E qui il passaggio più significativo della missiva scritta dal vegliardo laburista pacifista, anti-apartheid e anti-razzista: “mentre i Tories si schierano solo per i pochi, noi siamo un movimento composto da centinaia di migliaia di persone: è questo movimento che adesso ci porterà a conquistare il governo laburista per i molti”.
Come dire, Corbyn guarda e lavora sempre più speditamente a costruire un diffuso e largo ‘movimento’ di persone diverse: operai, impiegati, middle class impoverita, disoccupati, precari, immigrati, emarginati, studenti, giovani, millennial. Insomma, l’insieme di ceti sociali – del popolo – più deboli, indifesi, svantaggiati, poveri.
“Abbiamo davanti a noi una grande sfida: ma so che insieme possiamo dimostrare che è possibile un paese migliore e più giusto. Se ti unisci a noi – prosegue Corbyn – diventi parte di ‘qualcosa’ di incredibile: siamo stati noi a creare il servizio sanitario nazionale e fu il Labour a introdurre il salario minimo garantito e lo stato sociale. Ancora, è stato il Labour a garantire i servizi pubblici con investimenti record in scuole, università e ospedali. Insieme siamo la più grande forza per la giustizia sociale in questo Paese”.
Inoltre, ricorda il possibile futuro Premier al 10 di Dowing Street, “in questa campagna elettorale abbiamo parlato con migliaia e migliaia di persone agli angoli delle strade, alle bancarelle e alle porte delle case, abbiamo diffuso il nostro messaggio di speranza in ogni angolo del paese: e il nostro partito, a comando popolare, ha conquistato più consiglieri laburisti in tutta l’Inghilterra”.
E dopo il messaggio di speranza, “un governo laburista che cambi il paese è possibile”, il leader del Labour conclude la sua missiva sollecitando i simpatizzanti: “se vuoi che i laburisti consegnino un paese per molti, non per pochi, c’è ancora molto da fare: abbiamo bisogno che tu entri nel nostro movimento ora”.
La missiva di Corbyn ha diversi destinatari in Italia e in Europa: innanzitutto l’intellighentia e i teorici – socialisti e socialdemocratici – della Terza Via, del ‘centro-sinistra’ fallito ovunque, “oggi il centro è rappresentato dalla speranza di qualcosa di meglio e qualcosa di diverso” è la replica corbynista; i post comunisti in cerca di un approdo culturale e politico che sostegna una nuova struttura (la Ditta, per intendersi), e i capi e capetti dei vari movimenti populisti, in particolare il Movimento Cinque Stelle.
Fonte: affaritaliani.it
E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete.