QUESTIONE MERIDIONALE

In questi anni recenti la bandiera del meridionalismo, issata da Gaetano Salvemini, da Giacomo Mancini e da tanti altri compagni, ha sventolato come mero rivendicazionismo verso un potere centrale o come mancato soddisfacimento di aspirazioni personali di leader locali.

Questi ultimi hanno cavalcato il tema del meridionalismo facendo leva su uno stato d’insoddisfazione collettiva delle popolazioni del Sud e delle isole.

Lo scenario che si sta sviluppando attorno al Mediterraneo, come nuovo epicentro dello sviluppo del commercio internazionale e centro di scambio del mercato mondiale, è unico e ad esso bisogna prestare la massima attenzione per manifestare un protagonismo attivo.

In questo nuovo scenario dell’economia mondiale va riscritta una nuova politica meridionalista per il Mezzogiorno, per la prima volta assente dall’agenda politica di tutti i partiti nazionale.
Occorre essere consapevoli che la realtà oggi è mutata e risulta trasformata rispetto all’analisi e alla concezione del vecchio meridionalismo.

Il meridionalismo odierno, quindi, va orientato in questo nuovo scenario, come opportunità offerta al Paese per sviluppare tutto il sistema dell’economia nazionale ed europea.
La questione meridionale non è più un fatto di rivendicazionismo o di richiesta di risorse aggiuntive, ma una questione di strategia politica, che coinvolge il sistema Italia e diviene una reale opportunità per inserirsi nello sviluppo dell’economia mondiale rappresentato dalla centralità della produzione dei paesi orientali.

Se l’analisi è corretta una seria riflessione della politica e di tutti i soggetti sociali ed economici del Paese va fatta per dotare il Meridione di tutte quelle infrastrutture e asset territoriali che ne favoriscono l’attrattività degli investimenti e quindi la crescita dell’economia e dell’occupazione.

Questo nuovo modo di intendere il Meridionalismo accantona lo stereotipo di un Mezzogiorno povero e accattone e anzi consente di fare un salto culturale enorme agganciandosi alla modernità del divenire socio-economico.
In questo nuovo concetto di meridionalismo, considerato come opportunità di sviluppo, va innestato un nuovo progetto politico strategico complessivo in termini di proposte operative e di disponibilità di risorse.