IDENTITA’ E AUTONOMIA PER L’UNITA’ DEL SOCIALISMO ITALIANO

di Dario Allamano |

«È al socialismo umanitario che bisogna guardare per gettare le basi di una sinistra credibile e competitiva. Non da soli, ma con la disponibilità a costruire una rete di forze democratiche e di movimenti civici»

La frase sopra riportata è tratta da un documento approvato dal Consiglio Nazionale del PSI dello scorso 17 novembre e pomposamente definito: “Manifesto per l’Unità dei Socialisti”.

In quel documento di un migliaio di parole ho cercato invano le parole IDENTITA’ E AUTONOMIA SOCIALISTA, non le ho trovate, manco con la ricerca avanzata di Word.

Poi arrivo verso le ultime righe e leggo quella frase. A quel punto mi sono reso conto che quelle parole, fondamentali per la ricostruzione di un Movimento per il Socialismo in Italia, non potevano esserci, sarebbero state in contraddizione con le tre parole che iniziano la seconda parte del capoverso: “Non da soli…” mi verrebbe da aggiungere “ma male accompagnati”.

Ma come si può pensare di lanciare un appello all’Unità dei socialisti quando sin dal documento c’è la precisa indicazione di quale sarà lo sbocco del Congresso del psi “costruire una rete di forze democratiche…”.

Se si rinuncia da subito al grande lascito di Nenni e Craxi, padri dell’autonomismo socialista nel dopoguerra, come si potrà costruire, come diceva Riccardo Lombardi, una Alternativa Socialista alla destra incombente e come si potrà affermare che noi non siamo solo DI sinistra, ma che noi siamo LA SINISTRA!

Oggi, di fronte ad un centro sinistra privo di radici e di progetti solo un Partito con una forte Identità ed una grande Autonomia politica potrà dare vita ad un Progetto per Governare il Cambiamento economico, sociale e politico che è in atto, e potrà farlo esplicitamente nell’interesse di chi fa del lavoro la propria ragione di vita.

Fraterni saluti