LIBERI DI “QUAGLIARE”

di Carlo Felici

L’accordo appena fatto tra il neosegretario del PSI Maraio e +Europa è il punto di arrivo di uno spostamento a destra e del rinnegamento della ragione sociale del Socialismo Italiano.
Nencini aveva iniziato dieci anni fa un percorso per spostare il PSI a sinistra presentando con Vendola la lista Sinistra e Libertà, oggi questo percorso si chiude con una lista che potremmo chiamare anche “Destra e Liberismo.”

E’ la fine della ragione sociale per cui il PSI è nato nel 1892, e c’è solo da sperare che molti compagni socialisti, finalmente, se la smettano di darsi all’onanismo associazionistico, fondando un partito che rappresenti di nuovo tale ragione sociale e che la rappresenti finalmente nel nome e nel simbolo Socialista.
Risorgimento Socialista avrebbe potuto esserlo se non avesse anch’esso inseguito sogni di lista questa volta come gregario dei centri sociali ed affini..legato mani e piedi al suo capo.

Ce ne vuole invece uno che rappresenti a tal punto una sinistra che non esiste più nella prassi storica che le è appartenuta in Italia, da far dimenticare persino la parola sinistra.  Questo almeno è l’auspico per la cosiddetta Epinay italiana lanciata da Socialismo XXI.
La mia proposta ad un Congresso del PSI a cui ho partecipato etiam spes contra spem et usque ad finem, anche contro ogni speranza e fino ad una fine che inevitabilmente è arrivata, è stata quella di rifondare il Socialismo in Italia con un grande Partito Ecosocialista, largo che includesse tutti coloro che finalmente si rendono conto che nel XXI secolo la questione ambientale e quella sociale sono indissolubili ed interdipendenti, guardando in particolare all’esperienza di Sanders in America.

Invece tra i socialisti ormai cronicizzatisi in “sociolisti” e cioè “soci di lista”, permangono le diatribe tra craxiani e filocomunisti, tra radical chic e sostenitori dell’autonomismo a tutti i costi e altre “amenità” che sono più degne di un circolo di pensionati bocciofili che di un partito che vuole davvero rinnovarsi.
E’ inutile, non c’è più nulla da fare. Il PSI è finito, è morto e a celebrare la sua illustre storia ormai serve solo un necrologio, come quello che ho già fatto al latere del congresso.

Dopo avere assistito allo sganciamento progressivo da parte di Nencini dalla sinistra, e al suo avvicinamento sempre più schiacciato verso il PD, adesso ci accorgiamo che tale sterzata a destra non è bastata, nemmeno quando il PD dà un timido segnale di voler andare più a sinistra con l’elezione di Zingaretti.
No, invece il nuovo PSI di Maraio preferisce +Destra +Liberismo +Rigorismo europeo, quale quello ampiamente dimostrato da Alde, nel sostenere la politica della cancelliera Merkel, si cerca la “furbata” di farsi eleggere in un gruppo: Alde, per poi passare ad un altro: il PSE, una volta eletti, sempre che si riesca a superare il quorum del 4% con una lista che si rivolge agli italiani quasi fosse una presa per i fondelli..cari italiani ci vuole +Europa, proprio quando questa Europa vi ha mazzolato di tasse, vi ha costretto alla recessione, vi ha rimpinzato di immigrati, e vi ha dato dei fascisti quando avete deciso di cambiare musica.

Vedremo proprio come reagiranno e voteranno questa volta gli italiani. Certamente saranno più propensi a perdonare, ma di poco, un PD che ha cambiato segretario abbandonando il renzismo ma non la vocazione maggioritaria, piuttosto che premiare un partito che vuole per loro più di quello che loro hanno dato all’Europa. E quindi, cari pissini, il quorum non è per niente scontato.
Della Vedova ha un passato tutt’altro che socialista, ha fatto parte della lista Monti, da giovane era per lo spinello libero ed è stato condannato per spaccio anche se “gratis”, in Cassazione nel 2003 a 4 mesi di galera ha militato poi per svariati anni nelle file del centrodestra aderendo al Polo delle Libertà, nel 2013 ha aderito alla lista con Monti per l’Italia.  Poi passa a Scelta Civica, poi l’abbandona, si avvicina al centrosinistra, si candida nel 2018 grazie a Tabacci, un ex democristiano e approda infine a +Europa, un movimento che aderisce ad Alde, gruppo europeo che è sponsorizzato da Soros e che mai si è discostato dalle posizioni della Merkel in merito al rigore (che ci è andato a fare allora Nencini poco tempo fa in Europa a contestarlo?), e soprattutto è contiguo alle posizioni di colui che oggi si dimostra nei fatti il peggior nemico dell’Italia, sia sul tema immigrazioni sia sulla questione libica: Macron a cui Della Vedova ha dato esplicitamente il suo consenso proprio nel congresso del PSI.

In un momento in cui l’opposizione a questo governo appare del tutto disorientata e frastornata, Della Vedova propone di “marciare divisi per colpire uniti” ma non si accorge che rischia l’esatto contrario e cioè di dividere per essere colpiti meglio.
Un Partito Socialista Italiano che dovrebbe piuttosto essere contiguo in Europa alle posizioni di Melenchon, primo antagonista di Macron, ambisce invece ad entrare in una lista di un gruppo che ne è fra i principali sostenitori. Della Vodova vuole in definitiva +Europa contro l’Italia.
Tutto questo per entrare nel party europeo di Macron!
Si è dichiarato che, in ogni caso, sempre ammesso e non concesso che si sia eletti con +Europa eventualmente i socialisti passeranno nel PSE.
Così per far quagliare le cose i salti della quaglia si sprecano.
Liberi in Europa quindi, in definitiva si traduce con liberi di andare contro la nostra ragione sociale, magari per sostenere i nemici dell’Italia in Europa, liberi di approfittare di un trenino elettorale, liberi di cercare il solito postarello al sole che però scordatevi pure che sia quello dell’Avvenire.