Care compagne e cari compagni di Socialismo XXI,
credo che prima di ogni altra cosa, occorra difendere le istituzioni repubblicane dall’attacco di chi, come Salvini, tra un mene frego e una richiesta di pieni poteri, non perde occasione per provare a scardinare i capisaldi della nostra democrazia parlamentare e dello stato di diritto.
E’ in Parlamento e non altrove che si capirà se sono possibili altre maggioranze oppure si dovrà tornare alle urne, ma sempre nella cornice definita dalla nostra Costituzione e non in quella disegnata sulle spiagge da Salvini.
Il Parlamento, infatti, è il luogo in cui in una democrazia rappresentativa si esprime la volontà popolare e i regolamenti di Camera e Senato sono strumenti di garanzia e non ostacoli burocratici per rallentare.
Nessun golpe in atto, dunque, ma normale dialettica tra in partiti alla ricerca di possibili soluzioni per evitare la fine anticipata della legislatura.
Se ne faccia una ragione quindi Salvini: sarà alla Camera e al Senato e non sulle spiagge o i sui social media che si svolgerà il confronto democratico per verificare se ci sono soluzioni alternative al ritorno alle urne, nel rispetto del ruolo del Presidente della Repubblica.
Se si andrà a elezioni anticipate questa sarà la legislatura più breve della storia repubblicana: un record di cui nessuno potrà comunque andare orgoglioso.
Federico Fornaro
Capogruppo LeU – Art Uno Camera
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