Da sinistra Luciano Vita e Riccardo Morelli
Loro Piceno (MC) – 7 settembre 2019
Ringrazio Luciano Vita per il gentile invito e saluto con grande affetto tutti gli amici e compagni riuniti nell’odierna assemblea, con i quali ho mosso i primi passi nella casa socialista.
Solo pochi anni fa, anche a causa del clima culturale creatosi in Italia in seguito all’inchiesta Mani Pulite, era praticamente impossibile dirsi pubblicamente «socialista», ed il vocabolo «socialismo» era sostanzialmente bandito dal dibattito pubblico.
Per molto tempo la sinistra italiana ed internazionale si è lasciata irretire dalla «favola» della Terza Via, una dottrina politica che cercava di riconciliare una posizione intermedia tra destra e sinistra, alla ricerca di un compromesso tra le politiche economiche della destra, di stampo liberista, e quelle sociali della sinistra, ispirate al socialismo. Il fallimento di questo tentativo è sotto gli occhi di tutti. Oggi la situazione è profondamente cambiata. I limiti e le contraddizioni dell’attuale modello di sviluppo sono moltiplicati sino a esplodere. Nella crisi economico-finanziaria del 2007 è crollato il castello liberista.
Il capitalismo, nelle sue forme di organizzazioni attuali di tipo turbo-liberista, non è in grado di garantire uno sviluppo sicuro, stabile e duraturo. È insostenibile, non soltanto dal punto di vita etico, ma anche da quello economico, un sistema dove 8 super ricchi hanno un patrimonio pari a quello di oltre 3 miliardi di essere umani, mentre una persona su dieci sopravvive con meno di 2 dollari al giorno. Il mercato, da solo, non si è dimostrato in grado di garantire un compromesso equilibrato tra capitale, lavoro e ambiente. L’equilibrio del nostro sistema è stato travolto da consumi che utilizzano più risorse di quanto la natura riesca a rigenerare; dallo spreco di materie prime non rinnovabili in via di esaurimento; dal rilascio nell’ambiente di rifiuti e sostanze tossiche.
Le diseguaglianze sono diventate così grandi da rappresentare uno dei fattori principali della crisi della democrazia. Nella grande crisi, l’opinione pubblica ha maturato netta la percezione che «i mercati governano, i tecnici amministrano, i politici vanno in televisione». Dinanzi agli effetti collaterali di una globalizzazione senza regole, le masse popolari, private della tradizionale intermediazione dei partiti, hanno espresso una ricerca di protezione che si è manifestata però in forme regressive: il sovranismo (vocabolo sotto cui si cela l’odioso nazionalismo); il rifiuto del principio della democrazia rappresentativa in favore di una controversa democrazia diretta digitale; l’intolleranza ed il fastidio per le differenze sociali e di genere; in definitiva la messa in discussione delle basi costitutive della società democratica. Dinanzi a tutto ciò la proposta socialista torna prepotentemente d’attualità.
Le risposta alle ingiustizie del mondo in cui viviamo riposa interamente nell’orizzonte culturale del socialismo democratico, che deve essere integrato da una nuova consapevolezza ambientalista, dalla necessità di realizzare uno sviluppo ecologicamente sostenibile e di combattere il cambiamento climatico in corso. E’ perciò necessario che le associazioni, i circoli e tutti i soggetti politicoculturali che propugnano l’ideologia socialista nel XXI secolo intraprendano un percorso comune per all’insegna di questi valori irrinunciabili. Questo percorso può essere favorito dalla stagione politica nuova che si è aperta con la nascita del nuovo Governo.
La nomina a Ministro della Salute di Roberto Speranza, segretario nazionale di Articolo Uno che ha sempre orgogliosamente rivendicato la sua genuina cultura socialista, rappresenta un segnale importante, una garanzia di rafforzamento della sanità pubblica e di cambio di rotta rispetto alle politiche sbagliate dell’ultimo centrosinistra.
Con questo spirito ho manifestato la mia adesione a far parte del nascente Coordinamento provvisorio regionale Marche dell’Associazione Socialismo XXI. Nel salutarvi, formulo i più sinceri auguri di buon proseguimento dei lavori agli autorevoli relatori e l’auspicio di incontrarci presto.
Riccardo Morelli – Segretario Provinciale di Articolo Uno Ascoli Piceno
E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete.