“CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI” B.BRECHT

 

di Aldo Potenza – Presidente Nazionale di Socialismo XXI |

 

Dopo il voto espresso in Parlamento sulla riduzione dei Parlamentari viene la voglia di ricordare ciò che scrisse Bertolt Brecht.

Purtroppo ciò accade perché, approfittando del sonno della memoria dei cittadini italiani, si assumono provvedimenti che sono il frutto della cultura neo liberale, quella cultura che ha influenzato l’azione parlamentare e politica dei partiti sin dal 1975 a seguito del rapporto promosso dalla Trilaterale “Crisis of governability e crisis of democracy“.

Forse serve ricordare ciò che è scritto in quel rapporto.

La crisi delle istituzioni democratiche viene attribuita all’attivismo “sociale che lo Stato alimenta nel farsi dispensatore dei servizi – il welfare state sortisce l’effetto di debilitare l’autorità dello Stato”

“Nell’analisi della Trilaterale, le democrazie che hanno il baricentro nel Legislativo anziché nell’Esecutivo (ossia quelle parlamentari) sono per loro natura più esposte a produrre uno stato caricato di funzioni sociali, proprio perché la loro tenuta dipende fortemente dal consenso” sociale.

Proposte basate sul principio delle uguali opportunità rendono il Governo meno forte

“Secondo la Trilaterale, questo fenomeno è una aberrazione della democrazia e un circolo vizioso che può essere interrotto solo correggendo il sistema istituzionale, la governabilità diventa un obiettivo da imporre a una società recalcitrante” occorre intervenire ” per correggere l’eccesso di partecipazione, scoraggiare o delegittimare i movimenti di protesta”.

“Il declino della partecipazione non è soltanto desiderabile, ma il segno della funzionalità del sistema: l’apatia è indice di buona salute delle istituzioni democratiche.”

Purtroppo questa idea della governabilità è evidentemente la naturale alleata alla critica della democrazia parlamentare e ha fatto strada anche in diverse forze politiche anche della sinistra italiana.

Ne consegue che tagliare la rappresentanza parlamentare è cosa giusta; ridurre la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche, anche; limitare la possibilità della rappresentanza parlamentare alle minoranze è assolutamente indispensabile; evitare che il Parlamento sia la sede vera delle decisioni politiche è l’auspicio della Trilaterale.

CHIARO ORA IL DISEGNO PERSEGUITO CON LA VOLGARE DEMAGOGICA PROPAGANDA SUL TAGLIO DELLE POLTRONE ?

(N.B. le parti virgolettate sono tratte dal libro “La vera seconda Repubblica” di Urbinati e Ragazzoni)