di Renato Costanzo Gatti Socialismo XXI Lazio |

 

Chi non conosce l’ode il 5 maggio di Alessandro Manzoni? Quell’ode celebrava la morte di Napoleone primo e lasciava ai posteri l’ardua sentenza. Ma il 5 maggio che ci attende potrebbe celebrare un’altra morte, quella dell’Europa.

Per quel giorno, infatti, è previsto che la Corte costituzionale tedesca debba pronunciarsi sulla legittimità del quantitative easing della Bce. La Corte si è già pronunciata altre volte su questo argomento, ma limitandone la liceità solo per periodi eccezionali, importi limitati e che comunque non prefigurassero l’uso dei fondi tedeschi a favore di altri paesi. Se la nuova pronuncia dovesse essere negativa, la Germania non sarebbe più tenuta a rispettare le politiche della BCE.  

Il blocco dei Bund, infatti, automaticamente dovrebbe bloccare tutti gli altri titoli di stato dovendo rispettare il principio del “capital key”, una sentenza in tal senso di Karlsruhe delegittimerebbe l’operato di Christine Lagarde, ponendo fine ai suoi piani di sostegno ai bond nella lotta contro la crisi. I titoli dei paesi più deboli (pensiamo a Italia e Spagna) verrebbero esposti alla speculazione dei mercati e la sopravvivenza dell’euro verrebbe messa in serio dubbio.

Si evidenzia così una ulteriore contraddizione, oltre a quelle già esaminate quali la gestione dei surplus commerciali, l’incancrenimento del target 2, la non funzione di ultima istanza della BCE, la libera circolazione dei capitali, il fiscal dumping etc.

Nella nostra Costituzione l’art. 10 stabilisce che “l’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme di diritto internazionale generalmente riconosciute”, l’art. 11 consente le limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni, l’art. 80 richiede per la ratifica dei trattati  l’autorizzazione del Parlamento e infine all’art. 117 che stabilisce che “La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonchè dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.”

Per il diritto tedesco, invece, il dettato della Costituzione federale è considerato prevalente sui trattati europei. Questa stridente contraddizione indebolisce la struttura di una comunità che, ricordiamolo, ha rifiutato una comune Costituzione grazie al voto contrario di Francia e Olanda.

Quindi, quella del 5 maggio potrebbe essere così importante come quello celebrato dal Manzoni.