RICORDO DEL 25 APRILE 1945 GUARDANDO AL FUTURO

 

di  Luciano Vita Coordinatore regionale Marche Socialismo XXI |

 

Buon anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
Lo ricordiamo in un momento anomalo per la salute e per la liberta’ individuale delle persone.
Lo celebriamo con iniziative individuali e contestualmente con assembramenti virtuali, collegandoci a distanza attraverso la fervida fantasia dei nostri pensieri. Ci ostiniamo a non accettare questo perdurare dell’isolamento sociale in cui qualcuno, consapevolmente o inavvertitamente sta trascinando gran parte del mondo.

Scene da apocalisse vengono richiamate da presunte “guerre biologiche” create ad arte per il dominio del mondo da parte delle potenze politiche ed economiche mondiali.
Le stesse camminano di pari passo con l’era della robotica, della cibernetica dell’informatica per rendere sempre piu’ produttive le aziende con sempre minori costi e sopratutto, sempre con meno mano d’opera ed intellettuale al servizio del capitale monopolistico.

A tutto ciò si deve aggiungere gli effetti che produrrà il famoso sistema di comunicazione informatica imperniato sul sistema G5, alla salute degli individui .
Azioni devastanti per la liberta’ degli individui.
Da ultimo la grande iniziativa dei nostri governanti sull’introduzione dell’ App “Immuni” per controllare ogni singolo movimento di ogni cittadino, in ogni momento della nostra vita (non basta dire che sarà instaurato a livello volontario e non obbligatorio).

Si stanno creando i presupposti a livello mondiale per controllare tutti i movimenti degli individui e delle varie forme di organizzazione collettiva partitiche, associative, sindacali culturali, ma da parte delle forze politiche nulla, UN SILENZIO ASSORDANTE.

Se penso al futuro delle nuove generazioni e sopratutto ai nostri nipoti non posso non volgere i miei pensieri su quel 25 aprile 1945 dal quale nacque quella Costituente che ci diede la Costituzione, quale alto strumento di garanzia dei diritti, della liberà e democrazia, e che oggi rischiano di essere spazzati via da questa “ordalia” di modernismo neo- liberista che passa sopra tutto e tutti sull’ altare del profitto.

Le grandi nobili idee a tutela dell’ambiente, del lavoro ai giovani, della salute a tutti, della solidarietà tra i popoli tutte ipocrisie.
Il mondo stà andando a rotoli ed io voglio ribellarmi a questa passività e mancanza di idealità per ricordare degnamente le radici di questa nostra Repubblica.
Serve una rinnovata classe politica che si richiami coerentemente a quei valori. Serve un nuovo partito del socialismo del XXI secolo, che faccia propri i valori di quella Resistenza e di quella Liberazione, ma che sappia interpretare i nuovi bisogni e valorizzare i meriti nell’era della globalizzazione.