di Christian Vannozzi |
La raccolta differenziata è senza dubbio una conquista civile, economica, sociale e ambientale, ma certo deve essere fatta, perché se esiste solo di nome ma non di fatto non serve assolutamente a nulla, anzi, fa in modo che la sporcizia e gli alimenti organici che rimangono a fermentare al sole attirino spiacevoli insetti nonché topi, pericolosi alla salute umana perché portatori di numerose malattie infettive.
In un periodo storico in cui si è letteralmente dilaniati da ondate di ritorno del Corona Virus, attirare altri possibili ceppi virali per la negligenza dell’azienda municipale che dovrebbe raccogliere i rifiuti e per la non presenza di un sindaco, che oltre ad occuparsi della città dovrebbe, perché commissariato, occuparsi anche del Municipio XI, dove è appunto dislocata la frazione rurale di Piana Del Sole, è veramente non auspicabile, anche in vita delle elezioni comunali del 2021.
Piana del Sole sta diventando una zona letteralmente dimenticata, a partire dai mezzi di collegamento su ruota, che sono praticamente spariti con il passaggio ogni ora dell’autobus 701, prima era ogni mezz’ora, che ha tolto la possibilità per i residenti di raggiungere con un solo mezzo Largo la Loggia, nelle cui vicinanze c’è la sede del Municipio di Arvalia, per i documenti amministrativi, nonché l’Inps di via Lenin. La zona è ora collegata da una navetta che passa ogni 20 minuti per la stazione di Ponte Galeria, dove si può raggiungere, aspettando in media altri 15 minuti, anche se le corse ferroviarie vengono soppresse al ritmo di almeno una all’ora, il collegamento della metropolitana di Piramide, in modo da potersi muovere per la città senza dover prendere necessariamente la propria autovettura, anche se i tempi di percorrenza sono molto lunghi.
Con la macchina il collegamento che c’era per il raccordo, attraverso la Roma-Fiumicino, è chiuso ormai dal 2018, a causa dell’inagibilità di un piccolo ponte che l’amministrazione non ha più riparato, nonostante le numerose promesse fatte. A tutto questo si aggiungono le strade più che dissestate, l’illuminazione pubblica mal funzionante e ora anche il non ritiro dell’immondizia, specialmente dell’umido, che oltre a causare cattivi odori, a causa del forte caldo, attira, come spiegato prima, spiacevoli ospiti.
Naturalmente la tassa rifiuti, come tutte le altre, arriva regolarmente a dei cittadini che poi sono costretti a pagare malgrado il servizio scadente, specificando che la colpa non è solo esclusivamente della Raggi, che comunque, come si sospettava, dal Campidoglio e in una polveriera come Roma non avrebbe mai potuto muoversi attivamente su una frazione di un municipio, ma anche dell’AMA, che evidentemente prende dei soldi pubblici senza fare compiutamente il proprio lavoro.
La cosa più brutta, denunciata dai residenti tramite i social, è vedere le camionette adibite alla raccolta rifiuti passare dritto e ritirare l’immondizia ad alcune case si e ad altre no, quando non saltano direttamente alcune vie. Veramente una cosa squallida quando si paga un servizio.
I politicanti spesso parlano dell’evasione fiscale, a ragione, senza dubbio, perché in un Paese civile le tasse vanno pagate, ma in un Paese civile le tasse si pagano in virtù di un servizio, un po’ come un contratto, si paga un abbonamento mensile per ricevere un servizio richiesto, ma se questo servizio non viene espletato, cosa sarebbe lecito fare?
E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete.