LA TERRA E’ UN SOLO PAESE E L’UMANITA’ I SUOI CITTADINI

di Vincenzo Carlo Monaco – Coordinatore Socialismo XXI Sardegna |

COLONIALISMO, AUTO-COLONIZZAZIONE, AUTODETERMINAZIONE CAPITOLO 3 |

L’ambizione Umana nel vivere in un Villaggio, Città o città Stato, Regione, Nazione e Stato o Federazione di Stati è l’autodeterminazione, ma la storia ci insegna che gli esseri umani hanno compreso in questa ambizione anche il dominio perché in un mondo interdipendente occupare altri territori e dominarne i popoli locali ha sempre permesso l’espansione e garantito l’approvvigionamento di risorse non presenti nella propria terra d’origine. Ma l’ambizione si sa non ha limiti e l’uomo oltre ad essere ambizioso è narcisista e desideroso di primeggiare. E’ la natura umana. La terra invece con tutti i suoi elementi è stata dotata di un equilibrio regolato anch’esso dalla natura ma senza ambizione, e per questo si è conservata integra sinché l’ambizione dell’uomo e la necessità di soddisfazione dei suoi bisogni sempre crescenti, non ha sviluppato la necessità di dominarne l’equilibrio. Oggi assistiamo alla dimostrazione più ampia di questo processo che da evolutivo si sta dimostrando involutivo perché la natura ed i rapporti umani non sono più in equilibrio. Lo strumento per dominare è sempre stata la guerra e non c’è periodo storico in cui questo modo di dominare non sia stato presente con tutte le sue conseguenze.

Conviviamo con guerre in ogni angolo della terra da sempre. Autodeterminarsi diventa quindi il superare questo bisogno di conquista per non autodistruggersi e riuscire a scoprire il vero senso della evoluzione umana. Una pacifica convivenza nel rispetto reciproco e nel riconoscimento di tutti i diritti umani è l’evoluzione alla quale dobbiamo ambire per recuperare il disequilibrio tra umo e natura in atto, pena e lo ripeto la autodistruzione. Si è tentato di regolare la reciproca convivenza con regole, valide in ogni stato dove la democrazia è il modello conquistato dal dopoguerra ad oggi, ma le democrazie regolate si dimostrano imperfette perché gestite nel tempo come strumento di dominazione degli stati stessi e in unione di stati ideologicamente affini ma contrari e diversi nel quadro politico del mondo. Per questo la geopolitica vive in uno scacchiere di alleanze, scontri di interessi ed ora in guerre totalizzanti. La maggior parte degli stati cosiddetti democratici non vivono guerre interne o tensioni interregionali che possano definirsi con guerre dentro i confini, solo tensioni politiche ed alternanze di non equilibri vitali in base ai diritti riconosciuti. Altri stati in cui la vita è regolata da sistemi cosiddetti di regime, periodici sono gli scontri tra i sostenitori e gli oppositori degli specifici regimi. Tre stati nel mondo hanno adottato democraticamente la forma istituzionale federale, gli stati Uniti, la Svizzera e la Germania. Le possibilità che eventuali conflitti possano condurre questi stati ad una guerra interna può considerarsi impossibile.

Gran parte degli altri Stati del mondo vivono questa impossibilità ma diversi no anche perché i regimi che governano non lo fanno nell’interesse dei propri cittadini ma nell’interesse dei grandi poteri o di interessi esterni che garantiscono protezioni e vantaggi specifici. Come ravviare un percorso globale di pace e di un governo comunitario? Solo due sono i soggetti interessati, i cittadini del mondo ed i governi e gli interessi speculativi del sistema che in atto del nuovo ordine mondiale. Sono quindi i cittadini del mondo che possono chiedere ed ottenere la istituzione democratica di una Federazione mondiale degli stati, mobilitandosi. La necessita di un manifesto che avvii il complesso e difficile cammino verso questo obbiettivo potrebbe essere il seguente:

Manifesto per i Giovani, le Famiglie ed i loro bambini, il mondo della Scuola e le Università, le lavoratrici ed i lavoratori, gli anziani,   i cittadini e gli Amministratori Locali e Globali, le Chiese delle diverse religioni, i cittadini del mondo.

LA TERRA E’ UN SOLO PAESE E L’UMANITA’ I SUOI CITTADINI

L’evoluzione della umanità sulla terra, dalle origini sino ai giorni nostri si è sviluppata con dei passaggi storici intervallati da turbolenze e guerre. Dalla vita primordiale in famiglia si è passati alle tribù, alla vita nei villaggi protetti dentro le mura, alla espansione nelle città, e di seguito nelle città Stato. Ogni passaggio è stato favorito da guerre e da conseguenti nuovi ordini organizzativi. Si sono realizzati poi gli Imperi (pensiamo agli imperi romano e persiano) con ambizioni di conquista dell’allora mondo conosciuto. Costanti turbolenze durate i secoli hanno portato alla creazione di Nazioni e di Stati con scoperte e conquiste sempre soffocate nel sangue. Oggi gli Stati nel mondo sono 220 ma in seguito all’ultime due guerre mondiali, alcuni di questi Stati si sono riuniti in una Conferenza nel 1944 ed hanno dato vita a tre istituzioni che oggi governano il mondo.

Il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale (Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo) ed il GATT Accordo Generale sulle Tariffe Commerciali. Dopo quella Conferenza Internazionale, alcune grandi nazioni sono diventate più potenti. Il sistema di regolazione dei cambi internazionali (Gold Standard) nel 1971 venne abbandonato. Sono esplose allora le diffuse pratiche protezioniste, le svalutazioni dei tassi di cambio per ragioni competitive e la scarsa collaborazione tra i paesi in materie di politiche monetarie. Nel 1995 venne istituito il WTO Organizzazione degli Scambi Internazionali. L’ONU entrata in vigore nel 1945, con lo scopo di favorire la soluzione pacifica delle controversie internazionali, mantenere la pace e promuovere il rispetto per i diritti umani, non ha ancora raggiunto i suoi obiettivi previsti dalla Carta delle Nazioni Unite.

Nel G7 di cui fanno parte l’Italia, Germania, Francia e Giappone, Canada, Stati Uniti e la Russia che in seguito alla guerra in Ucraina ne è stata esclusa, sono rappresentati gli interessi dei potenti del mondo. Nel G20 anziché discutere di problemi nei trasporti civili durante la pandemia si è discusso di trasporti dei mezzi militari sui ponti e nelle gallerie. Nella COPS27 non sono stati definiti accordi concreti sul rispetto delle transizioni ecologiche con grande delusione dei partner europei. In questo periodo storico, oggi più che mai lo strumento per dominare il mondo è il capitalismo. Ne viviamo uno storico americano ed europeo, il nuovo capitalismo russo conseguente all’esperienza sovietica e quello cinese, in competizione tra loro. Negli ultimi decenni , il Brasile, la Russia, l’India, la Cina ed il Sud Africa si sono alleati nel BRICS. La guerra in atto non è solo una guerra di dominio ì delle risorse e delle energie della terra, ma della supremazia monetaria dominata dal dollaro dopo il superamento del Gold Standard. Questo è il mondo di oggi.

Quali conseguenze per le nuove generazioni? Chi pagherà i debiti delle scelte scellerate di questi decenni? I giovani di oggi e le loro future famiglie. Abbiamo bisogno di un istituzione federale per un governo globale, una unica moneta global, strumento di una politica unica tra gli Stati, rispettosa delle diversità e con leggi valide in tutto il mondo. Abbiamo bisogno di una Federazione Mondiale tra gli Stati ed è giunto il momento che i cittadini del pianeta si mobilitino per far sentire la propria volontà con congiunte manifestazioni in ogni città e chiedere l’immediata pace per tutte le guerre e la costituzione di una conferenza degli Stati che ci porti a regolamentare normative per i pari diritti di tutti i cittadini della terra e per una vita dignitosa complessiva.

Abbiamo bisogno di un federalismo globale e tanti federalismi locali per superare gli interessi sproporzionati soddisfatti per pochi ed affrontare finalmente le difficoltà di sopravvivenza dei molti, compreso noi. La transizione in atto deve completare i processi di aggregazione fra gli Stati e trasformarli nella Confederazione mondiale degli Stati. Nelle Nazioni Unite basta che uno dei 6 paesi che hanno diritto di veto per bloccare qualsiasi decisione. Le turbolenze storiche annunziate si sono dimostrate profetiche. C’è bisogno  di un salto in avanti senza aspettare altre centinaia di anni ma bisogna passare subito al livello superiore prima che queste o altre guerre ci portino alla catastrofe Globale. Le risorse sotto i territori degli Stati non sono di proprietà degli stessi Stati ma sono di proprietà del Mondo e devono essere gestite e regolamentate in base a parsimoniose necessità di tutti i cittadini del mondo e non solo di Stati potenti e di multinazionali speculative. Per questo è necessario che i cittadini del mondo si mobilitino per creare un Ordine Mondiale Nuovo le cui funzioni siano:

1) un corpo Legislativo Mondiale con leggi valide in tutto il mondo per garantire le libertà individuali ovunque si viva ed un Parlamento capace di gestire il Sistema Mondiale nell’interesse di tutti i cittadini,

2) un Corpo Esecutivo Mondiale di Governo,

3)  un Tribunale Mondiale,

4) un Corpo Internazionale di Polizia,

5) un sistema di Educazione ed Istruzione Universale,

6) un sistema di Tassazione universale,

7) una Moneta Mondiale,

8) un Calendario Universale,

9) un unico Codice di Leggi per l’individuo,

10) una regolamentazione Mondiale delle Risorse,

11) una riorganizzare del sistema economico mondiale con il diritto per tutti di lavorare in ogni luogo del mondo,

12) una regolamentazione dei mercati a livello mondiale,

13) le stesse garanzie per tutti i cittadini del mondo indipendentemente dal luogo di nascita, dal colore della pelle e dalla razza a cui si appartiene, dal genere, dalla cultura, dal territorio e da ogni differenza vitale.

I sistemi di sviluppo nazionali devono prendere consapevolezza che i Governi devo dar vita ad una Confederazione come gli Usa, la Svizzera, la Germania. Il mondo deve diventare una Unica CONFEDERAZIONE di STATI all’interno del quale ogni Stato mantenga regole diverse in relazione alle diversità culturali, ma con leggi generali uguali per tutti e gestioni interne di applicazione nella universalità. Questo processo storico può essere avviato dai cittadini sardi perché con la loro storia millenaria e la esperienza  di comunitaria è il popolo più adatto. Per questo si propone a tutti i  377 Sindaci della Sardegna di autorizzare i propri concittadini ad incontrarsi nelle piazze ogni 17 del mese per un’ora di riflessione collettiva, con simboli della pace e del futuro federalismo globale. All’imbrunire, verranno accese candela o cellulari avviare questo nuovo cammino globale che con un grande e costante impegno, ci condurrà alla PACE in ogni angolo del mondo. La Sardegna inizierà questo cammino dal  17 gennaio  2023 dalle ore 17 in tutte le piazza della Sardegna. In sintesi questo potrebbe essere il manifesto per incamminarci vero una pace globale  In sintesi,

La terra è un solo paese e l’umanità i suoi cittadini

Questa è l’obiettivo che dobbiamo raggiungere per neutralizzare tutte le guerre. Questo è l’obiettivo che dobbiamo raggiungere per governare il mondo con rappresentanti non dipendenti dai grandi poteri economici, produttivi e speculativi multinazionali. Questo è l’obbiettivo per rendere tutti i cittadini del mondo socialmente e giuridicamente uguali e con pari diritti in ogni angolo della terra, nessuno escluso. Questo è l’obiettivo che dobbiamo raggiungere per superare il caos attuale e creare un nuovo ordine mondiale nel rispetto completa uguaglianza come cittadini e nella effettiva possibilità di un governo confederale globale e di governi regionali e locali federali, con istituzioni di livello mondiale per il rispetto dei diritti di tutti e di ogni personale diversità. Un unico passaporto e la possibilità di vivere, lavorare, essere felici e sani  ed essere cittadini, elettori e detentori del potere globale come cittadini del mondo, con istituzioni democraticamente elette nei diversi livelli rispettosi dei diritti dell’intera umanità. Un sogno? No, una ultima possibilità di tutti i cittadini del mondo per evitare le catastrofi distruttive che condizionano le nostre vite e delle generazioni future.

L’unica possibilità per evitare domini ed un mondo di sudditi. Cosa fare? Prendere atto della esistenza di due interessi contrapposti, quello dei cittadini del mondo e quello dei poteri dominanti economici e politici e della vitale necessità di un confronto e di un accordo mondiale di pace e di cambiamento delle forme istituzionali in una democrazia globale. Inviare ai dominanti un chiaro messaggio di conclusione di una fase storica di guerre e dominazioni, di un superamento della rincorsa agli armamenti ed al loro uso criminale, della trasformazione di tutte le basi militari in centri di ricerca per una vita più sana  e più serena e felice, condivisa tra tutti i cittadini del mondo nella Confederazione Mondiale degli Stati Federali ed in azioni delle nuove istituzioni che attuino il  riequilibrio e la salvaguardia della terra, unico paese della umanità. 

Sostituire gli attuali organismi internazionali, causa di divisioni e di veti incrociati che oggi rappresentano gli interessi contrapposti dei poteri dominanti, con istituzioni veramente democratiche capaci di rappresentare i veri interessi dei cittadini del mondo. Eleggere democraticamente un unico Parlamento mondiale ed un unico Governo del mondo, con  primo obiettivo quello di rendere inutili le armi e le basi di sperimentazione militare, finalizzando le ingenti risorse risparmiate in un vero sviluppo globale.

Un unico governo del mondo capace di sostenere per sempre decisioni rivolte alla vita Istituire Stati Cuscinetto Neutrali nelle regioni oggi contese come nel Corno d’Africa, in tanti Paesi Africani, in Palestina, in Ucraina e Russia, ed in tutti i Paesi o le regioni del mondo colonizzate e tra queste anche la Regione Sardegna. Cosa dobbiamo evitare? Che i giovani di oggi ed i loro futuri figli e nipoti, paghino un conto generazionale di cui non sono responsabili Come agire? Incontrandoci ogni 17 mese a partire dal prossimo gennaio dalle ore 17 all’imbrunire, in assemblee di cittadini nelle piazze di tutte le città, piccoli centri e borgate del mondo, previe autorizzazioni delle autorità competenti, per manifestazioni silenziose e con due uniche bandiere, quella universale della pace e quella della federazione mondiale rappresentata attualmente dalla “E” verde su sfondo bianco.

Accendere una candela o i propri cellulari come messaggio chiaro di una volontà di pace e di cambiamento.

LA PACE GLOBALE E’ POSSIBILE SE LA VIVIAMO DENTRO DI NOI.