di Franco Astengo |
Per fortuna le reazioni non stanno mancando: ma l’idea del sottosegretario Fazzolari circa l’avvio al tiro a segno degli studenti la dice davvero lunga sulla matrice ideologica di molti dei componenti del governo e degli esponenti del partito di maggioranza relativa, cui il corpo elettorale ormai alla ricerca del nuovo ad ogni costo ha affidato una maggioranza sorta esclusivamente (è bene ricordarlo) dall’applicazione di una sciagurata formula elettorale escogitata da un’idea malata sorta dall’interno del PD nell’insufficienza di analisi circa la relazione tra governabilità e rappresentanza che dovrebbe intercorrere in un sistema democratico (un tema che sfugge, tra l’altro, nel dibattito congressuale di quel partito).
Si discetta su “conservatorismo”, “sovranismo”, “populismo”: in realtà gli “ismi” si sprecano per non citare quello che più semplicemente racchiude tutto il resto: “fascismo”.
L’allarme è già stato lanciato da tempo (anche chiamando in causa le capacità intuitive che valsero il martirio a Matteotti e a Gramsci) ma fin qui raccolto in poche sedi: auguriamoci che questi segnali rendano più evidente la gravità della situazione e che l’opposizione, in Parlamento e nel Paese, risulti capace di agire politicamente in conseguenza.
dal (Dialogo “Gramsci/Matteotti”).
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