IL SILENZIO DEGLI ELETTORI


di Aldo Potenza – Ufficio di Presidenza Socialismo XXI |

Cresce ancora l’astensione!

Secondo il poco conosciuto, ma rilevantissimo documento che ispirò Gianni Agnelli e che ha condizionato le scelte politiche di mezzo mondo, “Crisis of governability e crisis of democracy”, si deve correggere l’eccesso di partecipazione e debilitare, scoraggiare o delegittimare i movimenti di protesta.

“L’argomento esplicitamente usato è che il declino della partecipazione non è soltanto desiderabile, ma segno della funzionalità del sistema; l’apatia è indice di buona saluta delle Istituzioni democratiche”

Seguono le indicazioni politiche da adottare: “Le democrazie che hanno il baricentro nel Legislativo (Parlamento) anziché nell’Esecutivo (Governo) sono per loro natura più esposte a produrre uno Stato caricato di funzioni sociali, proprio perché la loro tenuta dipende fortemente dal consenso sociale e strutturata dai partiti. “

Questa condizione secondo il documento in questione è una aberrazione della democrazia, un circolo vizioso.

Quindi bisogna ridurre le politiche sociali ( sanità, pensioni ecc); rendere meno influenti i corpi intermedi; sulla partecipazione si è già riferito.

Non vi pare che anche la così detta sinistra si sia fatta promotrice di queste aberranti idee?

Infatti cos’altro è la riduzione della rappresentanza prima nei comuni, poi nelle regioni ed infine nel Parlamento? E che dire delle Province ridotte ad inutili orpelli istituzionali?

Che dire della distruzione e demonizzazione dei partiti che ha lasciato lo spazio alle organizzazioni prevalentemente costruite sui leader in larga parte diventati comitati elettorali?

Come altro si possono definire le iniziative volte alla promozione delle privatizzazioni anche nel campo della sanità?

Tutto ciò, e altro ancora, ha allontanato l’elettorato della sinistra con il risultato che alcuni elettori si sono convinti che l’originale, la destra, è meglio delle imitazioni, altri, invece, si rifugiano nell’astensionismo, non trovando una proposta politica davvero alternativa alle attuale offerta della sinistra.

“Il silenzio degli elettori” però non va trascurato.

Lo spirito di adattamento degli italiani (De Rita 2015) “è stato l’elemento che ha consentito di fronteggiare le difficoltà, ma si sono prodotte trasformazioni sociali radicali nel modo di essere collettivo ed individuale.”

La principale di queste trasformazioni è la polarità odiosa che si è creata nel corpo sociale tra i pochi privilegiati e i molti in difficoltà; tra una oligarchia politica ed economica che si riproduce all’infinito, e un popolo frustrato dal senso di impotenza per quanto poco riesce ad incidere sulle decisioni che lo riguardano .

Il silenzio degli elettori rischia di trasformarsi sempre di più e di coltivare sentimenti come la rabbia, lo spirito di rivolta, così cresce la radice psicologica del populismo su cui possono nascere avventure che possono mettere in discussione le stesse Istituzioni democratiche.

Zigmunt Bauman avvertiva che “la principale vittima della disuguaglianza che si approfondisce sarà la democrazia, in quanto i mezzi di sopravvivenza e di vita dignitosa, sempre più scarsi, ricercati ed inaccessibili, diventano oggetto di rivalità brutali tra privilegiati e bisognosi lasciati senza aiuto”

Non è forse giunto il momento, prima che sia troppo tardi, di rinnovare la sinistra, di riscoprire le giuste intuizioni socialiste aggiornando programmi e idee che fecero diventare civile e moderno il nostro Paese?

Socialismo XXI ci sta provando da anni che aspettano gli altri?

Il tavolo di concertazione che accoglie chiunque voglia costruire un nuovo partito di ispirazione socialista è stato avviato il 21 gennaio di quest’anno. E’ l’occasione da non perdere se davvero si vuole salvare il Paese dal disastro e offrire una speranza agli elettori.