IL GOVERNO MELONI E L’ATTENTATO ALLA COSTITUZIONE

di Aldo Potenza – Ufficio di Presidenza Socialismo XXI |

La Meloni si è convinta di aver avuto un mandato popolare per modificare la Costituzione in senso presidenziale.
Ha più volte sostenuto che avendo scritto nel SUO programma elettorale questa idea, a prescindere dalle tante proposte tradite dal suo governo, la sua elezione sia dovuta anche a questa proposta e che il Governo debba mantenere l’impegno.

Voglio ricordare alla Meloni, ammesso che lo sappia, che la Costituzione “NON E’ UNO STRUMENTO PER ASSICURARE I POTERI E STABILIZZARE I GOVERNI, BENSI’ L’OPPOSTO” è, infatti, un patto per dividere i poteri e assicurare i diritti di tutti. Pertanto la modifica della Costituzione non riguarda FdI e nemmeno il suo Governo, ma tutti i cittadini e le forze politiche presenti in Parlamento.

La smemorata Meloni e i suoi complici dovrebbero quindi ricordare che la elaborazione di una legge costituzionale dovrebbe essere affidata al Parlamento, non al Governo.

La Meloni e i suoi complici al Governo, convinti di rappresentare gran parte del popolo italiano, si ricordano che non hanno avuto alcun mandato popolare così vasto da poter credere di rappresentare la maggioranza degli italiani?

Nel 2022 si è registrata la più bassa partecipazione al voto di sempre con 9 punti percentuali in meno del 2018 e il partito della Meloni, avendo ricevuto il 26% dei voti espressi dal 64% degli italiani che si sono recati alle urne, in realtà rappresenterebbe SOLO il 15,6% degli italiani. E QUESTO SAREBBE IL MANDATO POPOLARE COSI’ RILEVANTE DA CREDERE DI ESSERE LEGITTIMATA, INSIEME ALLA SUA MAGGIORANZA DI GOVERNO, a cambiare la Costituzione, a prescindere dalle considerazioni già ricordate che riguardano il ruolo del Parlamento in materia?

Siamo ormai nelle mani di gente senza scrupoli, desiderosa di acquisire sempre nuovi poteri.

Non basta tentare di dividere l’Italia con l’autonomia differenziata, non è sufficiente ridurre la rappresentanza parlamentare come è avvenuto in precedenza grazie ai grillini e soci, non è nemmeno bastevole a costoro disporre di una legge elettorale che affida ad una ristretta, per giunta mediocre oligarchia, il compito di scegliersi i parlamentari, ora si vuole di più nella speranza che il popolo italiano ormai sfiduciato, distratto dalle guerre, preoccupato del proprio futuro, non abbia più la capacità di ribellarsi di fronte a tanta frontatezza.

La speranza è che il disegno di legge costituzionale meloniano possa essere sottoposto a referendum e che ancora una volta i cittadini facciano sentire la loro indignazione bocciandolo.

SE GLI ITALIANI NON SI SVEGLIANO ORA SARA’ IN FUTUTO DIFFICILE DIFENDERE I PROPRI DIRITTI.