LA QUESTIONE DELLA POLITICA ESTERA NEL DIBATTITO INTERNO AL PARTITO SOCIALISTA UNIFICATO. DAL PROGETTO DI UNIFICAZIONE ALLA NUOVA SCISSIONE: 1964 -1969

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA
SCUOLA DI DOTTORATO Humane Litterae
DIPARTIMENTO Scienza della Storia e della Documentazione Storica

CORSO DI DOTTORATO STUDI STORICI E DOCUMENTARI

(ETÀ MEDIEVALE, MODERNA, CONTEMPORANEA) CICLO XXVI

La questione della politica estera nel dibattito interno al Partito socialista unificato. Dal progetto di unificazione alla nuova scissione: 1964 – 1969

M-STO/04
Tesi di dottorato di: Eleonora Pasini Matr. n. R09045

ANNO ACCADEMICO 2012-2013

 

INTRODUZIONE

La nascita del Partito socialista unificato segnò una tappa importante nella storia del socialismo italiano. Il lento cammino che portò alla riunificazione dell’anima socialista con quella socialdemocratica, separate dal 1947, si rivelò irto di ostacoli. Il difficile processo di unificazione, iniziato nel 1956 a Pralognan con l’incontro di Pietro Nenni con Giuseppe Saragat, ritornò al centro del dibattito politico socialista, diventandone la questione più rilevante solo nel 1964. Lo stesso anno vide, nell’ingresso del Psi al governo, con la conseguente scissione dell’ala sinistra del partito, e nell’elezione a Presidente della Repubblica di Giuseppe Saragat, leader socialdemocratico, elementi significativi che diedero avvio al processo di unificazione. Molte furono le difficoltà che i due partiti dovettero affrontare prima di giungere alla nascita del nuovo partito, il 30 ottobre del 1966.

La Costituente socialista, che segnò l’inizio della storia del Psu, nasceva in un momento storico difficile. L’instabilità dei governi di centro-sinistra e le gravi crisi internazionali crearono forti tensioni all’interno del Psu, minacciando la stabilità di un partito già profondamente diviso. I contrasti interni e le polemiche sorte, in questi anni, intorno ad importanti questioni, contribuirono a portare il partito ad una nuova scissione il 4 luglio del 1969. In tale contesto si inserisce questa ricerca il cui obiettivo primario è quello di ricostruire ed analizzare il dibattito relativo alla questione della politica estera sorto all’interno del Psu.

La storia del Partito socialista unificato non è stato un tema trattato in modo specifico dalla storiografia socialista che ha preferito inserirlo nella trattazione generale della storia dei due singoli partiti. Sono stati, di conseguenza, tralasciati aspetti specifici relativi alla politica del Psu e tra questi anche la questione della politica estera che risulta essere, quindi, un argomento poco approfondito dalla ricerca storica. Un contributo utile, anche se limitato e poco esaustivo, è risultato il volume “La dimensione internazionale del socialismo italiano. 100 anni di politica estera di Psi” nel quale, vengono trattate alcune questioni di politica estera del periodo preso in esame 1.

Il materiale archivistico si è rivelato, pertanto, una fonte utile e preziosa per la ricerca. Per effettuare un’attenta ricostruzione del dibattito socialista è stato necessario analizzare i documenti custoditi presso la Fondazione di Studi Storici Filippo Turati di Firenze, che raccoglie il materiale relativo al Psi, al Psdi ed al Psu. Importanti per il lavoro si sono rivelati i documenti contenuti nella Serie Sezione Internazionale relativi alla politica estera e quelli presenti nella Serie Comitato centrale e Serie Congressi nazionali ed internazionali. La ricerca archivistica si è poi concentrata sul materiale documentario conservato presso la Fondazione Pietro Nenni di Roma che ha riguardato in particolare la Serie Partito. Fondamentale per lo studio è risultato, inoltre, lo spoglio dei giornali socialisti: del quotidiano “Avanti!”, del settimanale del Psdi “Socialismo Democratico” fino al 1966, anno in cui terminarono le pubblicazione in seguito all’unificazione, del mensile “Mondo Operaio” e di “Critica Sociale”.

La stampa ha permesso di seguire in modo attento il dibattito interno ai due partiti socialisti relativo alla politica estera ed, al contempo, in seguito all’unificazione, ha consentito di ricostruire le differenti posizioni presenti nel nuovo partito. Dallo studio dei documenti d’archivio e dall’analisi degli articoli pubblicati sui giornali socialisti è emerso come la questione della politica estera rappresentasse un tema importante affrontato nei dibattiti politici all’interno del Psu e come fosse presente un problema legato alla formulazione di una coerente ed univoca linea di politica internazionale che potesse rappresentare tutte le componenti interne al partito. Tale problematica rappresentava un’eredità lasciata dal processo di unificazione.

L’analisi del materiale raccolto ha permesso di verificare, inoltre, come all’interno dei due partiti socialisti il dibattito relativo al progetto dell’unificazione trascinasse con sé tematiche complesse e tra queste, quella legata alla politica estera, o meglio ai principi guida di questa politica. Nel lungo ed approfondito dibattito che accompagnò la formazione del Partito socialista unificato la politica estera ebbe, dunque, un ruolo significativo. Alcuni dirigenti della sinistra interna al Psi, ostili e contrari al progetto di unificazione, posero al centro delle proprie critiche tale rilevante questione, spinti dal timore di una possibile socialdemocratizzazione del partito che avrebbe potuto modificare i principi ideologici della tradizione socialista. I differenti orientamenti che, sino a quel momento, avevano indirizzato i due partiti socialisti nelle scelte relative a questioni di politica estera, in seguito alla riunificazione, si trovarono costretti a convivere nello stesso partito.

La tradizione del Psdi fondata su una indiscussa fede atlantica intesa come “scelta di civiltà” ed appoggio incondizionato alle scelte degli Stati Uniti, mal si conciliava con i principi della tradizione socialista riconosciuti nell’internazionalismo, nel pacifismo e nell’antimperialismo. Il tentativo di conciliare i differenti orientamenti presenti all’interno del nuovo partito si concretizzò con la stesura della Carta ideologica dell’unificazione. Nel documento elaborato da Pietro Nenni era affrontata anche la questione relativa alla politica estera che risultò essere l’insieme di temi tradizionali ed indirizzi nuovi. Secondo le condivisibili analisi di Alberto Benzoni, il documento risultò per alcuni aspetti un paradosso; erano molte, infatti, le contraddizioni che furono prontamente colte da alcuni dirigenti socialisti, i quali le posero al centro delle proprie critiche 2.

Il congresso dell’unificazione dell’ottobre del 1966, preceduto dai congressi straordinari dei due partiti socialisti, i cui atti sono interamente raccolti nel volume “Partito socialista italiano, il 37° congresso e l’unificazione socialista, Roma ottobre 1966” stabilì l’ingresso del Psu nell’Internazionale socialista 3. Il ritorno dei socialisti italiani nell’organizzazione dei partiti socialisti d’Europa rappresentava un atto significativo nella storia del Partito socialista italiano. Per l’analisi di tale aspetto della ricerca è risultato fondamentale lo studio del materiale archivistico custodito presso l’Archivio dell’International Institute of Social History di Amsterdam. I documenti esaminati, contenuti nelle sezioni: Bureau meetings; Bureau circulars and member circulars; Council and speeches; Congresses, hanno permesso di verificare come fosse presente all’interno del dibattito internazionale una questione legata al ritorno del Psi nell’Internazionale. Da ciò è derivata la necessità di effettuare un’analisi degli articoli presenti su Socialist International Information. Lo spoglio del giornale dell’Internazionale socialista ha messo in luce l’importanza che l’organizzazione internazionale attribuiva alle dinamiche ed alle iniziative legate all’unificazione socialista, seguendole con attento interesse.

Molti furono, infatti, gli articoli nei quali erano riportati commenti o dichiarazioni dei dirigenti socialisti o socialdemocratici italiani in merito al processo di unificazione. Le questioni legate alla politica estera ebbero un peso determinante nello sviluppo delle dinamiche interne al partito: ciò emerse in modo chiaro durante il dibattito tenutosi al primo ed unico congresso del Psu, che si svolse a Roma nell’ottobre del 1968. Il partito si presentò all’assise socialista diviso in ben cinque correnti, ognuna delle quali con una propria mozione. Come è noto, gli atti del congresso socialista non sono stati pubblicati; si è tentato, pertanto, di ricostruire il dibattito interno al partito nel modo più fedele possibile attraverso l’analisi dei giornali socialisti. Allo studio dei discorsi riportati sulla stampa, si è affiancato il contributo di F. Pedone che nel volume “Novant’anni di pensiero e azione socialista attraverso i congressi del Psi” riporta alcuni stralci degli interventi 4. Dall’analisi dei discorsi pronunciati dai leader delle correnti presenti nel partito emersero differenti e contrastanti linee relative alle questioni internazionali che misero a dura prova l’unità del partito.

Note

1 A. Benzoni, R. Gritti, A. Landolfi (a cura di ), La dimensione internazionale del socialismo italiano. 100 anni di politica estera del Psi, Edizioni Associate, Roma 1993.

2 A. Benzoni, I socialisti e la politica estera, in M. Bonanni (a cura di), La politica estera della Repubblica italiana, Milano, Comunità, 1967.

3 Partito Socialista Italiano, Il 37° congresso e l’unificazione socialista, Roma ottobre 1966, (a cura di) M. Punzo, La Squilla, Bologna 1976.

4 F. Pedone, Novant’anni di pensiero e azione socialista attraverso i congressi del Psi, Venezia, 1984