AL CAMPUS EINAUDI CONVEGNO SULLA REGRESSIONE DELLA DEMOCRAZIA IN ITALIA

 

di Claudio Bellavita – Socialismo XXI Piemonte |

 

Il 10 e 11 ottobre un convegno dell’Istituto di Scienza della Politica sulla regressione della democrazia in Italia. Nonostante quanto si sbraccino i sostenitori del maggioritario, si sta affermando un regime di oclocrazia. Che veniva così definita da Polibio 25 secoli fa:

Le fonti classiche

Il termine oclocrazia è formulato per la prima volta nelle Storie di Polibio, specificamente fra i frammenti del Libro VI. La discussione dello storico greco si inserisce in una più ampia disamina della sua teoria ciclica delle forme di governo. Così si esprime infatti l’autore:

Finché sopravvivono cittadini che hanno sperimentato la tracotanza e la violenza […], essi stimano più di ogni altra cosa l’uguaglianza di diritti e la libertà di parola; ma quando subentrano al potere dei giovani e la democrazia viene trasmessa ai figli dei figli di questi, non tenendo più in gran conto, a causa dell’abitudine, l’uguaglianza e la libertà di parola, cercano di prevalere sulla maggioranza; in tale colpa incorrono soprattutto i più ricchi. Desiderosi dunque di preminenza, non potendola ottenere con i propri meriti e le proprie virtù, dilapidano le loro sostanze per accattivarsi la moltitudine, allettandola in tutti i modi. Quando sono riusciti, con la loro stolta avidità di potere, a rendere il popolo corrotto e avido di doni, la democrazia viene abolita e si trasforma in violenta demagogia […].

Per quanto mi riguarda direttamente, ricordo un grande dibattito su AperTo sulla “forma partito”, mentre nessuno ha ancora sollevato il problema che la democrazia è sparita dal “partito democratico”, dove l’unico potere degli iscritti (per ora) è di scegliere tra tutti i candidati alla segreteria i 3 da sottoporre al voto dei passanti. Saranno poi questi 3 a designare direttamente o attraverso i sodali da loro scelti, tutti gli organi di partito, fino ai direttivi di sezione. E siccome sono troppo vecchio per sopportare di essere preso in giro, non rinnovo la tessera.

La democrazia è anche sparita negli altri partiti, in alcuni, come Forza Italia, non è mai esistita. Esiste solo il voto in rete del M5S, trattato con ignorante disprezzo dai “teorici della politica” in attesa di premi in parlamento, e che invece andrebbe approfondito anche a livello delle garanzie, ma che comunque mi sembra meglio dei congressi a applausometro.