di Renato Costanzo Gatti – Socialismo XXI Lazio |
Si sta considerando, a livelli governativi, di applicare all’irpef una progressività continua, rispetto alla progressività a scaglioni che è attualmente applicata dalla nostra legislazione vigente.
La progressività, lo ricordiamo, tende a realizzare un principio marginalistico. Vediamo di spiegare: l’utilità marginale di un bene decresce al crescere della quantità posseduta di quel bene; per esempio se sono affamato darò, ad esempio, utilità 10 al primo panino che mi viene offerto, ma darò utilità 8 al secondo panino, per decrescere poi l’utilità ad ogni successivo panino, fino a quasi azzerare l’utilità dell’ennesimo panino. Quindi 1.000 euro per una famiglia che ha un reddito annuo di 15.000 euro, valgono molto di più di 1.000 euro possedute da una famiglia con un reddito di 150.000 euro. In campo fiscale la progressività dell’aliquota serve a tendere a parificare il sacrificio che ogni cittadino deve sostenere come onere fiscale sul proprio reddito.
La progressività continua lineare applica aliquote che aumentano linearmente ad ogni euro guadagnato in più. Naturalmente il sistema fiscale deve porsi anche il problema che l’aumento continuo dell’aliquota, se non si pone un massimale di imposizione, può raggiungere e superare il 100% cosa socialmente inaccettabile o comunque non voluta.
La progressività a scaglioni, come quella della nostra fiscalità attuale, determina scaglioni di reddito e all’interno di ciascun scaglione applica un’aliquota crescente in modo progressivo, ciò fino al massimale di 75.000€ dopo di che l’aliquota diviene proporzionale perdendo ogni incidenza di tipo progressivo.
Gli scaglioni e le aliquote applicate nell’attuale sistema fiscale sono:
Da A Scaglione Aliquota
0 15.000 15.000 23%
15.001 28.000 13.000 27%
28.001 55.000 27.000 38%
55.001 75.000 20.000 41%
75.001 in su 43%
Esempio, si ipotizzi un reddito di 126.000€, (il conteggio si può simulare nell’allegato alla pagina irpef indicando il reddito da tetare nella casella “reddito” in rosso)
L’imposta sarà:
sui primi 15.000 € al 23% 3.450
sui successivi 13.000 al 27% 3.510
sui successivi 27.000 al 38% 10.260
sui successivi 20.000 al 41% 8.200
sui successivi 51.000 al 43% 21.930
Per un totale di 47.350 pari al 37.58%
Pensiamo ora di passare ad una progressività continua volendo lasciare gli stessi termini di applicabilità dell’aliquota continua da 0 a 75.000€ e facendo crescere linearmente l’aliquota dal 23 al 43%. Naturalmente l’esame degli effetti può essere fatto con un diverso obiettivo, ovvero quello di avere lo stesso gettito attuale, mentre l’effetto che noi proponiamo ora studia proprio l’effetto che l’adozione dell’aliquota continua ha ad ogni singolo mutamento di reddito. Va ricordato inoltre che oggi la nostra legislazione ha sottratto al criterio della progressività molti redditi ad esempio quelli di capitale, quelli (a scelta del contribuente) sulle locazioni di immobili e sui redditi dei forfettari fino a 60.000 euro, quindi una prima riforma importante che si può attendere dal governo è quella di eliminare tutti quei redditi oggi soggetti a flat tax.
Esponiamo allora il confronto tra imposizione a progressività continua rispetto all’attuale progressività a scaglioni per redditi da 15.000 a 75.000 con cadenza ogni 10.00€.
Reddito | Aliquota Continua | Imposta | Aliquota a Scaglioni | Imposta | Differenza |
15.000 | 23,00% | 3.450,00 | 23,00% | 3.450,00 | 0,00 |
25.000 | 26,33% | 6.583,33 | 24,60% | 6.150,00 | 433,33 |
35.000 | 29,67% | 10.38,00 | 27,49% | 9.620,00 | 763,33 |
45.000 | 33,00% | 14.850,00 | 29,82% | 13.420,00 | 1.430,00 |
55.000 | 36,33% | 19.983,33 | 31,31% | 17.220,00 | 2.763,33 |
65.000 | 39,67% | 25.783,33 | 32,80% | 21.320,00 | 4.463,33 |
75.000 | 43,00% | 32.250,00 | 33,89% | 25.420,00 | 6.830,00 |
Per tutti i redditi successivi, essendo l’imposizione divenuta flat, si registrerà comunque una maggior imposta di 6.830€ per qualsivoglia reddito si voglia considerare. (La tabella completa fino a 275.000€ è nell’allegato alla pagina prog sca).
Notiamo quindi che l’applicazione di una progressività continua, applicando gli stessi criteri dell’attuale legislazione potrebbe portare ad un sensibile incremento di gettito, penalizzante i redditi più alti.
La formula adottata dal fisco tedesco
Esiste un reddito minimo non imponibile, per il quale non vanno pagate le imposte, che nel 2018 ammonta a 9.000 € per le persone sole e a 18.000 € per le coppie sposate o coppie dello stesso sesso unite civilmente. Inoltre, per i lavoratori dipendenti vale un importo forfettario non imponibile pari a 1.000 € all’anno. Se il vostro reddito annuo dovesse superare questo o altri importi non imponibili, pagate l’imposta sul reddito applicata alla parte di reddito eccedente. L’aliquota di partenza è del 14 % e aumenta all’aumentare del reddito. L’aliquota massima è pari al 45 % applicabile sul massimale di 275.000€.
Nell’esempio calcolato nell’allegato alla pagina it de, non abbiamo considerato le esenzioni, ma per semplicità abbiamo calcolato i redditi da 0 a 275.000€ con una progressività lineare che parte dal 14 per arrivare al 45%.
Di seguito riporteremo i dati, comparati all’attuale legislazione italiana, con cadenza ogni 10.000€.
Reddito | Aliquota tedesca | Imposta tedesca | Aliquota italiana | Imposta italiana | Differenza |
15.000 | 14,00% | 2.100,00 | 23,00% | 3.450,00 | -1.350,00 |
25.000 | 15,19% | 3.798,08 | 24.60% | 6.150,00 | -2.351,92 |
35.000 | 16,38% | 5.734,62 | 27,49% | 9.620,00 | -3.885,38 |
45.000 | 17,58% | 7.909,62 | 29,82% | 13.420,00 | -5.510,38 |
55.000 | 18,77% | 10.323,08 | 31,31% | 17.220,00 | -6.896,92 |
65.000 | 19.96% | 12.975,00 | 32,80% | 21.320,00 | -8.345,00 |
75.000 | 21,15% | 15.865,38 | 33,89% | 25.420,00 | -9.554,62 |
85.000 | 22,35% | 18.994,23 | 34,96% | 29.720,00 | -10.725,77 |
95.000 | 23,54% | 22.361,54 | 35.81% | 34.020,00 | -11.658,46 |
105.000 | 24,73% | 25.967,31 | 36,50% | 38.320,00 | -12.352,69 |
115.000 | 25,92% | 29.811,54 | 37,06% | 42.620,00 | -12.808,46 |
125.000 | 27,12% | 33.894,23 | 37,54% | 46.920,00 | -13.025,77 |
135.000 | 28,31% | 38.215,38 | 37,94% | 51.220,00 | -13.004,62 |
145.000 | 29,50% | 42.775,00 | 38,29% | 55.520,00 | -12.745,00 |
155.000 | 30,69% | 47.573,08 | 38,59% | 59.820,00 | -12.246,92 |
165.000 | 31,88% | 52.609,62 | 38,86% | 64.120,00 | -11.510,38 |
175.000 | 33,08% | 57.884,62 | 39,10% | 68.420,00 | -10.535,38 |
185.000 | 34,27% | 63.398,08 | 39,31% | 72.720,00 | -9.321,92 |
195.000 | 35,46% | 69.150,00 | 39,50% | 77.020,00 | -7.870,00 |
205.000 | 36,65% | 75.140,38 | 39,67% | 81.320,00 | -6.179,62 |
215.000 | 37,85% | 81.369,23 | 39,82% | 85.620,00 | -4.250,77 |
225.000 | 39.84% | 87.836,54 | 39,96% | 89.920,00 | -2.085,36 |
235.000 | 40,23% | 94.542,31 | 40,09% | 94.220,00 | -322,31 |
245.000 | 41,42% | 101.486,54 | 40,21% | 98.520,00 | 2.966,54 |
255.000 | 42,46% | 108.669,23 | 40,32% | 102.820,00 | 5.849,38 |
265.000 | 43,81% | 116.090,38 | 40,42% | 107.120,00 | 8.970,38 |
275.000 | 45,00% | 123.750,00 | 40,52% | 111.420,00 | 12.330,00 |
285.000 | 45,00% | 128.250,00 | 40,62% | 115.720,00 | 12.530,00 |
La grossa caratteristica del sistema tedesco è di essere progressivo fino a 275.000€ cifra oltre la quale l’imposizione diventa proporzionale ovvero con la flat tax; il sistema italiano blocca invece questo massimale a 75.000€ favorendo la minor imposizione ai redditi più alti, mentre quelli più bassi sono svantaggiati, anche in misura notevole.
La distribuzione dei redditi ed il gettito
Abbiamo simulato il sistema attuale con quello a progressione lineare con gli stessi parametri oggi vigenti ed abbiamo derivato che l’applicazione del sistema a progressività lineare potrebbe apportare un gettito superiore di ben 18 miliardi, calcolati tuttavia su dati che escludono dall’imponibilità progressiva, come ricordavamo, molti redditi oggi tassati ad aliquota flat (per i dettagli vedasi l’allegato alla pagina distribuzione)
Reddito da | Reddito a | Presenze | Redditi | Aliquota irpef | Imposta irpef | Aliquota progressiva | Imposta progressiva |
0 | 35.000 | 26.148.433 | 493.851.434 | 23.57% | 116.403.492 | 24.72% | 122.060.050 |
35.000 | 55.000 | 2.900.254 | 130.511.430 | 29.82% | 38.918.508 | 30.00% | 39.153.425 |
55.000 | 100.000 | 1.256.664 | 97.391.460 | 33.89% | 33.005.966 | 43.00% | 41.878.828 |
100.000 | 200.000 | 345.299 | 51.784.350 | 38.12% | 19.740.194 | 43.00% | 22.267.271 |
200.000 | 300.000 | 46.631 | 11.657.750 | 40.21% | 4.687.581 | 43.00% | 5.012.833 |
300.000 | up | 31.745 | 19.047.000 | 42.00% | 7.999.740 | 43.00% | 8.190210 |
TOTALE | 30.728.956 | 804.243.424 | 27.45% | 220.355.481 | 29.66% | 238.562.571 |
Conclusioni
Dalla breve analisi qui svolta, possiamo concludere con alcune considerazioni di un certo rilievo:
• Il passaggio da progressività a scaglioni a progressività continua è tutt’altro che indifferente, essa tende tuttavia a ridurre l’imposizione sui redditi bassi ed ad elevarla su quelli più alti;
• Naturalmente il passaggio da un regime all’altro dipende dall’impostazione che si vuol dare; ad esempio se si vuol mantenere lo stesso gettito pur diversamente distribuito, se si vogliono mantenere gli stessi parametri della tassazione esistente ma gestiti in modo continuo;
• Per una vera attuazione di una progressività continua sarebbe bene eliminare tutte le imposizioni alternative che escludono notevoli ammontari di imponibile al principio costituzionale della progressività;
• Pensare politicamente quale sia il livello al quale la progressività cessa di operare (in Italia a 75.000€, in Germania a 275.000€) perchè più basso è il limite meno incisivo è il sistema fiscale.
Queste e altre considerazioni che vorranno essere fatte da altre ricerche, dovrebbero essere a monte dell’annunciato passaggio da imposizione progressiva a scaglioni a imposizione progressiva continua.
Allegato:
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