GLI STUDENTI PIEMONTESI BOCCIANO LA DAD: UN DANNO PER L’EDUCAZIONE ITALIANA

di Christian Vannozzi |

Ben 3300 studenti piemontesi delle scuole superiori, intervistati tramite dei questionari diffusi da Last – Laboratorio studentesco – sui social network e attraverso i loro rappresentanti nei vari istituti, bocciano la famigerata Dad, la didattica a distanza che da marzo scorso invade le scuole italiane e che fortunatamente nell’anno scolastico 2020-2021 non ha coinvolto le scuole inferiori delle varie Regioni.

Per il 79,5% degli intervistati la preparazione che riesce a dare la Dad è nettamente inferiore rispetto a quella in presenza non garantendo lo stesso grado di istruzione che hanno avuto coloro che hanno potuto frequentare la scuola normalmente. Inoltre, come ben si sa, gli orari della didattica a distanza sono ridotti, e queste non riesce a raggiungere in ugual misura l’intero territorio nazionale e inoltre non tutte le famiglie possono godere di connessioni a banda larga stabile e di vari device con i quali seguire le lezioni e fare e caricare i compiti sulle varie piattaforme. La dispersione scolastica è quindi maggiore e questo è intollerabile in un Paese, come l’Italia, che sancisce l’obbligo scolastico fino a 16 anni, quindi fino al secondo anno delle scuole superiori.

“Non ci aspettavamo risposte diverse, purtroppo è una conferma di quello che diciamo da tempo e che viviamo sulla nostra pelle. Alla luce anche di questi risultati non possiamo più accettare questa situazione e chiederemo un nuovo incontro alla Regione Piemonte”.

Queste le parole riportate da Bianca Chiesa, una dei referenti del movimento che da settimane si batte per il ritorno degli studenti in aula, specificando che quello che può dare la scuola in presenza non potrà mai essere dato dalla didattica a distanza, che oltre ad avere grandissimi difetti educativi e pedagogici, per non parlare dei problemi legali dovuti all’obbligo di frequenza fino ai 16 anni che non viene garantito, permangono i problemi sociologici, cosa che spesso viene trascurata ma che è essenziale per gli adolescenti. Si perdono infatti gli anni più floridi della gioventù dei nostri ragazzi, anni d’oro in cui si impara a fare amicizia e a provare i primi sentimenti amorosi. La Dad non è infatti né scuola né società.