LA SITUAZIONE NEL DONBASS

 

COMUNICATO STAMPA |

 

Sconcerto e forte preoccupazione esprime l’Associazione nazionale Socialismo XXI secolo per la nuova situazione determinatasi nei rapporti militari e politici relativamente alle regioni ucraine del Donbass.

Le decisioni di ieri del Presidente russo Vladimir Putin si caratterizzano negativamente sul piano militare e su quello del rispetto dell’autonomia ed indipendenza degli Stati sovrani. Il comportamento del governo ucraino è stato reticente nell’elaborare un progetto di autonomia delle due regioni del Donbass secondo gli accordi di Minsk del 5 settembre 2014. L’insistenza di voler far aderire l’Ucraina alla NATO è stata una mossa di tipo espansionistico che ha offerto appigli e non ha aiutato a rasserenare i rapporti distensivi in Europa.

Gli interessi in gioco pongono in condizione di enormi difficoltà le economie e le condizioni sociali di tutti gli europei per l’inflazione inevitabilmente in crescita e la carenza di approvvigionamenti di gas e petrolio. Le sanzioni che verranno applicate alla Russia saranno causa di probabile penalizzazione dell’economia italiana.

Non è solo in atto il dramma delle popolazioni locali, ma si sta svolgendo una lotta internazionale per l’approvvigionamento di materie prime energetiche che mette in pericolo la solidità delle stesse istituzioni europee.

L’Unione Europea é una realtà che interessi economici non europei e russi vogliono rendere debole e, purtroppo, tale si sta mostrando la sua politica internazionale.

Sconcerto è anche causato dal mancato esame nelle settimane scorse della situazione da parte del Parlamento italiano, composto da partiti e movimenti non in grado di sviluppare una visione della politica internazionale e militare adeguata rispetto ai principi di pace della Costituzione; altrettanto sconcerto causa la posizione del Governo, apparso inefficace e quasi estraneo all’incendio in corso in Europa.

I socialisti dell’Associazione nazionale Socialismo XXI secolo chiedono al Governo di assumere all’interno dell’Unione europea e della NATO iniziative concrete di proposte che blocchino ulteriori pericoli bellici e aiutino con decisione e senza tatticismi l’assunzione di soluzioni che riportino pace e distensione in Europa.

22 Febbraio 2022