FINE DEL MOVIMENTO “5 STELLE”

di Anna Rito – Coordinatrice Socialismo XXI Basilicata |

La scommessa

Una domanda tra il serio e il faceto di tanto in tanto mi si è presentata nei   pensieri. Pazienti interlocutori hanno perfino dovuto seguirne il corso.  La mia immaginazione, non esente da un sottotraccia polemico, ha costruito un quadro d’interni dov’è protagonista il comico Grillo.  Seduto al tavolo di un ristorante noto (a Parma, a Marina di Bibbona?) con sodali importanti e influenti, dispensa esoteriche riflessioni, saltando dalla politica alla finanza e dall’ inquinamento all’energia pulita, dallo spettacolo all’informazione. Le sue iperboli, dosate sapientemente con il tono dell’attore, incantano, le sue metafore trascinano. Il consenso che ottiene in teatro e sui più recenti mezzi d’informazione, dei quali egli è già un maestro, gli dimostrano che non ha più bisogno di provare il suo talento persuasivo.

Ed ecco che una sera d’inverno, sempre seduto in uno dei ristoranti di cui sopra, davanti ad un bollito eccellente e a un lambrusco non meno eccellente… o forse no, forse nell’altro ristorante dove il mare alleva pesce di fine pastura ordinando una tatara di tonno come antipasto, fulminea balena l’idea: l’apriremo come una scatoletta di tonno! Chi che cosa? “Ma il Parlamento, ovviamente, poveri di spirito e incapaci d’immaginazione!” Silenzio, facce perplesse. E lui memore del Mefistofele di Goethe: “Scommettiamo?”

Vincerà la scommessa. In pochi anni, piazza dopo piazza, comizio dopo comizio con “voce chioccia” come il Pluto dantesco, “bravi ragazzi” cui si aggiungono “bravi ragazzi”, inventerà il movimento “5 Stelle”.

 Tutto quello che è accaduto dopo è storia nota. I “bravi ragazzi” hanno dato inconfutabile prova che volenteroso ma non preparato in politica si traduce in danno.

Danno per chi? Non per lui che ha vinto la scommessa, non per i “bravi ragazzi/e” che mai prima avevano sperato in mensili tanto pingui e inebriate videate televisive. Allora per chi? Scommettiamo che ci indovinate?