XXIV Congresso – Firenze 11-17 aprile 1946
Aspro confronto fra «fusionisti», «autonomisti» e «gradualisti». Al centro della discussione il rapporto con il PCI. La mozione firmata da Nenni, Morandi e Basso, su cui confluisce l’area «fusionista» mozione Lizzadri, Tolloy, Mancinelli, che sostiene l’alleanza con il PCI, ottiene il 46%. Il documento Pertini – Silone su cui confluisce «Iniziativa socialista» Matteotti, Zagari, Bofantini, Vassalli, Libertini e la maggioranza della federazione giovanile socialista, che si attesta su una linea autonomista, ottiene il 41%. La mozione di «Critica sociale» Mondolfo, Faravelli, Simonini , che si richiama alle posizioni di Giuseppe Saragat , ottiene circa il 12% . Infine il 2% va alla mozione riformista di Genova. Una situazione di stallo che, sotto la regia di Saragat , porta all’elezione alla segreteria nazionale di Ivan Matteo Lombardo e alla presidenza di Nenni. Un segretario di transizione frutto di un compromesso tra le correnti. Nella Direzione nazionale entrano Lelio Basso, Luigi Cacciatore, Rodolfo Morandi, Alberto Jacometti, Foscolo Lombardi, Lina Merlin, Luigi Chignoli, Aldo Valcarenghi, Mario Zagari, Sandro Pertini, Ignazio Silone, Giuseppe Saragat, Alberto Simonini.
«Avanti! 11-14-19 Aprile 1946»
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