di Aldo Potenza – Ufficio di Presidenza Socialismo XXI |
Sembra che dopo aver dormito tanto tempo adesso qualcuno inizi a preoccuparsi.
La Costituzione italiana da molto tempo, sia per la sedicente sinistra, sia per la destra è diventata moneta di scambio politico.
E’ stato così quando per stabilire buoni rapporti con la Lega di Bossi il centro sinistra a guida PD modificò l’articolo 117 della Costituzione aprendo una stagione di conflitti tra Stato e Regioni.
E’ così anche adesso quando un partito centralista come Fratelli d’Italia si rende disponibile ad approvare il disegno di legge, vera forzatura della Costituzione, sulla Autonomia Differenziata voluta dalla Lega, ma al prezzo di una modifica costituzionale in favore del presidenzialismo.
Così la Costituzione che NON rappresenta uno “strumento per assicurare i poteri e stabilizzare i Governi, ma l’opposto, un patto dei governanti per dividere i poteri e assicurare i diritti, diventa un mercatino al servizio dei governi che si susseguono e che tradiscono “la natura storica e teorica che il costituzionalismo moderno aveva assegnato al contratto sociale.”
Osserva acutamente Gaetano Azzariti “Politica e cultura sono attualmente accecate da un altro sole, quello della governabilità. Confusi dai riflessi di questa luce non vedono che si sta deteriorando il terreno su cui si legittima il loro stesso potere. Senza rappresentanza effettiva i poteri costituiti perdono la legittimazione a governare in nome del popolo.”
Si invocano le riforme, ma non si discute della legge elettorale che assegna ad una ristretta oligarchia la rappresentanza parlamentare in modo che le riforme, anche quelle costituzionali rischiano di muoversi su un terreno opposto a quello democratico consolidando una deriva, già in atto da tempo, verso un regime autoritario.
In questo clima in cui la politica ha rotto “ogni legame con la cultura assumendo il volto della arroganza” gli arruffa popolo continuano ad avere successo e la democrazia rischia di cadere in una stagione buia dove ogni avventura autoritaria è possibile.
E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete.