L’Associazione Falchi Rossi Italiani (nota anche con l’acronimo AFRI) fu fondata per sviluppare un progetto culturale e aggregativo di tipo scoutistico rivolto ai giovani socialisti di età compresa tra gli 8 e i 14 anni.
Nel 1949 il Movimento Giovanile di Socialista costituì l’Associazione Falchi Rossi Italiani che organizzava i ragazzi socialisti tra gli 8 e i 14 anni. L’inizio delle attività vere e proprie si collocano nell’estate del 1949 quando Luciano Borciani fu nominato responsabile nazionale per i Falchi Rossi e fu chiamato a Roma a dirigere il movimento.
II 15 Agosto 1949 esce “Il Falco Rosso” bollettino interno dell’Associazione Falchi Rossi Italiani; un ciclostilato che mira a stringere sempre più i legami fra la base e il centro, a cui sono invitati a collaborare tutti i dirigenti provinciali con scambi d’idee, di esperienze di lavoro, d’indirizzi pedagogici ed educativi che diano la possibilità di fare del bollettino una vera e propria scuola di lavoro e di formazione.
L’associazione raggiunse i 20.000 iscritti nell’aprile 1950. Il 1° giugno 1950, in occasione della Giornata Internazionale dell’Infanzia,si svolsero in molte città italiane delle manifestazioni organizzate unitariamente dai Falchi Rossi (socialisti) e dai Pionieri (comunisti).
Giorgio Boccolari scrive di un’organizzazione scautistica che si rivolgeva ai ragazzi, ispirata oltre che agli ideali di Baden-Powell, ai principi della pace, della libertà e della giustizia sociale propri del PSI adulto. L’Associazione dei Falchi Rossi ebbe a Reggio, pur tra enormi difficoltà organizzative, un successo che proiettò l’AFRI locale al centro dell’interesse della direzione del PSI, a Roma. L’attività dei “falchetti” si snodava tra visite a monumenti, aziende agricole, officine, luoghi paesaggisticamente storicamente rilevanti (a piedi, in bicicletta o sul cassone degli sgangherati camioncini del tempo), doposcuola, attività ludiche ecc. Importantissimi erano i campeggi (il primo si svolse a Castelnuovo Monti (RE) nel 1949) con le passeggiate, i canti, i racconti partigiani la sera attorno ai falò. Ma al di là delle escursioni i falchetti si riunivano spesso all’interno delle sezioni socialiste. E i ragazzini vocianti non entusiasmavano gli anziani, con i loro cappelli a larga falda, gli abiti scuri e, almeno i più anziani, una morale ferrea. Per loro i bambini dovevano stare lontani dalla politica. Furono i giovani socialisti reggiani ad interessarsi invece con passione dei “giovanissimi”. Degni di ricordo sono le iniziative per la “Befana“, il “Carnevale del ragazzo”, il “trenino della pace” ai giardini pubblici, o la partecipazione al campeggio di Felina della “Repubblica dei ragazzi” organizzato dai Pionieri nell’estate del 1950. Memorabili gli incontri d calcio: quell’anno i falchetti batterono i ragazzini dell’Azione cattolica e dei Pionieri.
Dal manuale “La Guida del Capo Stormo”:
– Il movimento dei Falchi Rossi è un’organizzazione diretta dal Movimento Giovanile Socialista e che fa parte dell’organizzazione di tutti i Ragazzi Italiani che è l’Associazione Pionieri d’Italia (A.P.I.);
– Il movimento dei Falchi Rossi si propone di organizzare i ragazzi e le bambine per dare loro una educazione nuova; nello stesso tempo si propone di contribuire all’unità di tutti i ragazzi e del nostro Paese;
– Di organizzare attività sportive e giochi per tutti i ragazzi;
– Di amare i lavoratori e di essere sempre d’aiuto agli oppressi e a coloro che più soffrono;
– Di salvare la pace e amare la Patria che voglio libera e felice.
Per saperne di più: «L’Associazione Falchi Rossi Italiani – Staccoli Castracane Costanza»
E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete.