“MADE IN ITALY” MA SANNO QUELLO CHE FANNO ?

di Mauro Scarpellini

Ufficio di Presidenza di Socialismo XXI |

Il Governo italiano ha dichiarato il 15 aprile 2024 “LA PRIMA GIORNATA DEL MADE IN ITALY”. Scrive il sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy: <<La Legge Quadro per il Made in Italy mira a sostenere e promuovere, sia a livello nazionale che internazionale, le eccellenze produttive e il patrimonio culturale del nostro Paese. È un impegno verso la valorizzazione del Made in Italy, un marchio che racchiude la qualità, l’innovazione e la tradizione del nostro tessuto imprenditoriale e culturale.>>

Il Governo Meloni ha scelto il 15 aprile perché il 15 aprile 1452 nacque LEONARDO da VINCI; quindi quale miglior rappresentante dell’eccellenza e dell’innovazione italiane ?

LEONARDO : ITALIANO, CRISTIANO, PADRE; mi viene spontaneo attribuirgli – al maschile – gli attributi di ITALIANA, CRISTIANA, MADRE, espressi vigorosamente dalla Signora Giorgia Meloni al congresso dei partito spagnolo Vox.

             Verifichiamo gli attributi. 
             ITALIANO. Il padre si chiamava PIERO, era notaio ed era italiano; la madre si chiamava CATERINA, forse il nome originale era ЕКАТЕРИНА. Il nonno materno di LEONARDO si chiamava JACOB (ДЖЕЙКОБ) che governò uno dei regni dei CIRCASSI sugli altopiani delle montagne settentrionali del Caucaso. 
             CATERINA fu rapita, giovanissima, probabilmente dai tartari e fatta schiava, poi rivenduta ai veneziani. Fu condotta fino ad Azov, alla foce del fiume Don, da cui poi fu trasportata, attraverso il Mar Nero, intorno al 1439 a Costantinopoli; qui passò in mano a mercanti veneziani che la trasferirono nella laguna di Venezia l'anno dopo.
             A VENEZIA viveva il fiorentino, Donato di Filippo di Salvestro Nati, che aveva al proprio servizio schiave provenienti da terre del Mar Nero, del Levante e da Azov. Nel 1442 rientra a Firenze e porta con sé anche la schiava CATERINA.
             Il 2 novembre 1452 il notaio PIERO DA VINCI riceve la signora Ginevra d'Antonio Redditi, moglie di Donato di Filippo di Salvestro Nati, padrona di CATERINA e rogita l’atto di liberazione dalla schiavitù di CATERINA stessa.
             Nel rogito notarile Caterina è identificata come "filia Jacobi eius schiava seu serva de partibus Circassie".
             Questa è l’italianità di LEONARDO.
             CRISTIANO.
             LEONARDO SCRISSE : «E se noi dubitiamo della certezza di ciascuna cosa che passa per i sensi, quanto maggiormente dobbiamo noi dubitare delle cose ribelli ad essi sensi, come dell’essenza di Dio e dell’anima e simili, per le quali sempre si disputa e contende. E veramente accade che sempre dove manca la ragione suppliscono le grida, la qual cosa non accade nelle cose certe».

E’ lui che esprime il suo antidogmatismo; non occorrono commenti. Questa è la sua antireligiosità.

PADRE.

Non si sposò. Leonardo, 24 anni, fu arrestato per sodomia e il 9 aprile del 1476 iniziò il processo. Lavorava presso la bottega di Andrea del Verrocchio. 

Una denuncia anonima accusava il giovane orafo Jacopo Saltarelli di essere “parte di cose assai miserabili compiute per compiacere le persone che ne fanno richiesta” e si faceva il nome di quattro persone: un sarto di nome Baccino, un certo Bartolomeo di Pasquino, Leonardo Tornabuoni e Leonardo da Vinci. Il Tornabuoni apparteneva ad influente famiglia fiorentina e ciò pesò sulla sentenza che fu di solo ammonimento per tutti.

LEONARDO non scrisse mai della sua sessualità e non ebbe figli.

Concludo con questa opinione. Non è sbagliato riconoscere LEONARDO come simbolo di eccellenza e di innovazione. E’ sbagliato riconoscere che una persona è normale perché è italiana, cristiana, madre.