ELEZIONI EUROPEE: CHE FARE?

di Daniele De Piero

Coordinatore Socialismo XXI Friuli Venezia Giulia |

Elezioni europee, la domanda nasce spontanea: che fare?
Chiediamoci nel frattempo che cosa sia rimasto di quello che fu il Manifesto di Ventotene, alla luce dei fatti di oggi, tanto in Europa quanto in Italia.
Sarebbe il caso anche di interrogarci rispetto a dove possa essere finita quell’idea europeista unitaria per cui si spesero Rossi, Colorni e Spinelli, perché sembra proprio se ne sia persa ogni traccia, vista l’incapacità dei governi nell’affrontare con spirito cooperativo le nuove sfide che un mondo globalizzato e in evoluzione ci impone.

Cambiamenti climatici, migrazioni di popoli, pace e lotta alle diseguaglianze sembra non rientrino nell’agenda di chi ci governa e dovessero rientrare il tutto viene derubricato o utilizzato strumentalmente per soli fini elettoralistici.
L’Europa, intesa come entità politica, non la si deve ricercare entro dei confini nazionali quanto in un sistema valoriale comune.
Le continue manifestazioni autoritarie e illiberali sono sotto agli occhi di tutti, in Ungheria tanto quanto nel nostro paese.
Come si può pretendere di essere e fare l’Europa con chi calpesta i diritti civili, con chi in spregio ad ogni minimo senso umanitario parla di bloccare le frontiere?

Davanti a questi pericoli è necessario dare delle risposte chiare ed efficaci.
Andare a votare per il “meno peggio” rappresenta l’illusione di poter ancora fermare la barbarie.
Ma la barbarie ce l’abbiamo in casa e per certi versi si misura anche con la disaffezione al voto.
Se ormai un cittadino su due non esercita più questo diritto significa che il sistema dei rappresentanti non è riconoscibile e distinguibile al suo interno.
Per tornare alla domanda iniziale, recuperare in senso autentico ciò che il Manifesto di Ventotene auspicava diventa una condizione imprescindibile per uscire da questa situazione generale che sembra volgere insistentemente verso l’autoritarismo.
I principi di Libertà e Giustizia Sociale, unitamente alla ricerca della Pace e della Felicità non devono essere negoziabili.
Se si vuole parlare di Europa si parta da qui.

Socialismo o Barbarie, diceva Rosa Luxemburg.
E allora diamoci una mossa a costruire un partito socialista, plurale e pluralista, che diventi riferimento nel nostro paese come in Europa, perché è l’unico antidoto alla barbarie che purtroppo per noi tutti è dietro l’angolo.
Avanti!