INSIEME PER COSTRUIRE UN NUOVO SOCIALISMO IN ITALIA

di Alessandro Pacifico

Per il Coordinamento Socialismo XXI Calabria |

Costruire un nuovo edificio è una operazione solo apparentemente semplice. Occorrono autorizzazioni e i mezzi necessari per raggiungere il risultato finale.

Cio’ vale anche in politica quando si vuole costruire un nuovo soggetto politico In questo caso occorrono buon senso e tanta responsabilita’, due requisiti indefettibili, ma che sovente mancano nel dibattito politico. Il ginepraio di parole e il parolaio improduttivo e sterile, non concorrono alla costruzione di qualcosa di nuovo nella politica italiana, anzi minano ab origine il processo costituente in assenza di quei requisiti indefettibili capaci di unire tutti intorno ad una idea. Ad un progetto.

Eppure, i primi socialisti nel 1892 fecero prevalere l’idea di un mondo giusto e libero alle divisioni interne, che non mancavano di certo, per senso di responsabilità verso una classe operaia italiana priva di rappresentanza, di opportunità e di diritti. Ciò che animava il dibattito interno era la via o il metodo, insomma la strada da seguire per rappresentare le fasce sociali più deboli, gli oppressi, gli ultimi, ma tutti erano convinti che solo insieme, in un grande partito, sarebbe stato possibile traguardare l’obiettivo. Nacque il 14 agosto 1892 il PS dei lavoratori italiani, che nel corso della sua storia travagliata ha subito diverse fratture (Livorno, Barberini. etc.), ma l’idea di stare insieme prevalse sempre in larga misura, tanto da consentire poi al PSI (nato nel 1894) di mantenere un largo consenso sociale per rappresentare le classi deboli e per avviare con le riforme la trasformazione della società italiana.

A volte bisognerebbe riscoprire ed imparare dal passato per costruire il futuro.

I personalismi, le divisioni, spesso strumentali, in politica non producono effetti, ma rimangono causa e soltanto causa del problema senza possibilitaà di una risposta risolutiva.

In Italia tanti cespuglietti di orientamento o di ispirazione socialista sembrano vagare in un tunnel senza via di uscita quando invece la soluzione è alla portata di tutti, se prevalessero buon senso e responsabilità, che i padri fondatori del socialismo in Italia ebbero la capacità di fare un passo indietro appartiene all’individuo che intende dare una risposta politica concreta ai bisogni dei cittadini in questo momento disorientati. Ciò spiega, ma solo in parte l’astensionismo, unico partito di massa in Italia. Di certo, non contribuiscono alla soluzione dei problemi la miriade di cespuglietti alla ricerca della bussola che sovente tendono con giustificazioni non politiche a dividersi in altrettanti gruppetti o, peggio, in piccoli comitati elettorali, alimentando cosi’ la già variegata galassia socialista e la confusione che regna oramai sovrana all’interno di essa.

Sempre guardando al passato, ma questa volta in Francia, nel 1971 i socialisti francesi si resero conto che occorreva cambiare passo. Il congresso di Epinay segna la rinascita del Partito socialista. Il Congresso dell’Unita’ puntò a costruire una formazione unitaria. Furono presentate ben diciassette mozioni, ma il dibattito si concentrerà solo su cinque di esse che avevano come finalità, in sintesi, quella di costruire un Partito Socialista forte, autonomo, di sinistra. Un partito unico. Al termine dei lavori Francois Mitterrand che proveniva dal mondo radicale fu eletto segretario.

L’esperienza italiana prima e quella francese poi, dovrebbero rappresentare per coloro che si professano costruttori del futuro del socialismo in Italia un faro, una guida. Ed invece, assistiamo nella quotidianità ad un dibattito vuoto, dettato da premesse errate, da personalismi nauseanti, e da un dibattito privo di contenuti politici .

Socialismo XXI da anni persegue l’obiettivo di costruire, tutti INSIEME, un nuovo soggetto politico di ispirazione o di orientamento socialista in Italia. Mutuando l’esperienza francese, il 21 gennaio 2023 a Roma si è costituito il Tavolo Nazionale di Concertazione col precipuo scopo di raggiungere con chi ci sta l’obiettivo finale e di dare agli italiani una prospettiva socialista che manca da circa trent’anni.

Una casa comune, unica, dove socialisti e soggetti di diversa provenienza culturale possono trovare le giuste alchimie, le naturali convergenze e pari opportunità di pensiero. In tal guisa si supererebbe quella galassia socialista composta da piccoli gruppi insignificanti sul piano politico per costruire INSIEME un partito socialista in Italia, nuovo, forte, autonomo. Il METODO Epinay è questo. Non altro. Dove ciascuno nella piena autonomia conservando la propria identità e senza alcun imprimatur concorre nella costruzione di qualcosa di straordinario a sinistra. Come in Italia nel 1892. Come in Francia nel 1971.

Questo significa semplicemente che dobbiamo insieme perseguire la medesima direzione superando sigle e simboli, e vecchi rancori, che rappresentano un freno al processo costituente e allo sviluppo futuro del socialismo in Italia.

Buon senso e responsabilità verso gli italiani, quei requisiti indefettibili senza i quali non è possibile costruire la nuova casa del socialismo in Italia, con solide basi valoriali:

Giustizia sociale, diritti, lavoro, lotta al precariato e alle disuguaglianze sociali, tutela della democrazia e delle libertà individuali, difesa dell’ ambiente. Un nuovo soggetto politico che racchiuda insomma in un’unica prospettiva lavoro, giustizia sociale, ambiente, ed in grado di rappresentare quei cittadini delusi che guardano al futuro con occhi carichi di incertezza, soprattutto per le nuove generazioni, che pretendono lavoro e condizioni di vita dignitose, attualmente prede del malessere sociale.

L’ arduo compito che ci aspetta è questo, ma dobbiamo avere la capacità e l’ intelligenza di comprendere che solo tutti insieme possiamo farcela.

Il Tavolo di Concertazione ha questa finalità: unire, non dividere. E con questa finalità proseguirà i suoi lavori fino al raggiungimento dell’obiettivo con chi ci sta, ovviamente, e che tutti auspichiamo di conseguire. I lavori del Tavolo riprenderanno dopo la pausa estiva con la stessa determinazione di sempre che da parte nostra non mancherà mai.

“Su fratelli,su compagne, su, venite in ditta schiera, sulla libera bandiera splende il sole dell’ avvenire”. F.Turati.

“Violenta o pacifica la rivoluzione è prima della rottura”. F.Mitterrand.