“LA TEMPESTA PERFETTA”, SPAVENTA PALAGIANO

di Antonio Notarnicola – Direttore del periodico Notizie dal Territorio |

Un’eccezionale nubifragio, con pioggia, vento di burrasca e grandine, si è abbattuto l’altro pomeriggio su Palagiano, tale da interessare tutta la zona occidentale ionica e buona parte dell’entroterra murgese, nel pomeriggio di ieri.

Lo scenario che si è presentato agli occhi di chi si trovava per strada o ha avuto modo di “ammirare” lo spettacolo dalle finestre o dagli usci delle proprie abitazioni ha dell’incredibile, tale da riportare alla memoria scene già viste e drammaticamente vissute in passato.

Viale Chiatona e arteria contigua, San Domenico, davano l’idea di fiumi in piena, alimentati dall’acqua che scendeva copiosa dalle condotte di raccolta delle abitazioni, mentre sembravano sul punto di esplodere, per la piena incontenibile, numerosi tombini.

Stesso discorso per la trafficata via Piccinni, e strade traverse, come per il quartiere Bachelet che essendo edificato in una leggera depressione è il quartiere che desta maggiore preoccupazione, quindi da tenere costantemente sotto osservazione, in questi casi.

Quasi tutte le strade sembravano fiumi in piena, cassonetti che galleggiavano indisturbati da sembrare dei canotti in mezzo al mare. La massa d’acqua scesa in meno di mezzora è stata davvero impressionante, mentre il rumore della grandine, con chicchi di dimensioni inusuali, metteva tutti in apprensione per i probabili, più che possibili, danni, soprattutto alle automobili.

Automobili dentro cui molti sono rimasti bloccati, causa la scarsa visibilità, o hanno trovato riparo, in attesa che la furia degli elementi si attenuasse.

Spezzati diversi alberi che hanno interrotto la circolazione stradale, molti di questi hanno interessato strade urbane ed extraurbane. Maggiormente la villa comunale, ridotta ormai a quattro alberi spelacchiati, si registra una ulteriore caduta di alberi di pino d’Aleppo.

Non è tutto. La grandine mista a pioggia e vento violento, caduta in mezz’ora ha dato il colpo di grazia all’economia locale, in particolare a tante famiglie che traggono sostegno di vita dall’agricoltura. In questo triste scenario particolarmente danneggiati risultano: agrumeti, oliveti, vigneti, sericolture e orticolture. Un vero disastro, a dir poco.

A tempesta passata, dunque, si possono contare le numerose ferite causate dal maltempo, che in poco tempo ha mandato a gambe levate tanta gente che in agricoltura spende e investe, e spera a fine campagna con l’aiuto del Padreterno, almeno di pareggiare i conti.

Il giorno dopo la tempesta perfetta, ma solo per modo di dire perfetta, iniziano i tanti dubbi della gente: poiché non s’è mai vista tanta acqua per le strade, la concentrazione di piovosità non può spiegare tutto.

Sicuramente c’è dell’altro. Il problema maggiore, in questi casi, riguarda la tenuta delle condotte di raccolta acqua, si tratterà del sistema di deflusso insufficiente, dove evidentemente è ostacolata la ricezione delle acque. Perciò, meglio tenere periodicamente puliti, a tempo favorevole, canali e reti di raccolta acque.

E’ fuor di dubbio che il rischio, nel caso si dovessero ripetere eventi atmosferici di tale violenza, è assolutamente elevato ed occorre intervenire al più presto. Gli strumenti giuridici e tecnici non mancano di certo.

Insomma, ore di smarrimento assoluto per tanta gente che ha visto allagate le vie principali e secondarie del paese, come fiumi in piena, sufficiente da riportare la memoria della gente indietro in un passato non tanto remoto.

Provvedimenti, dunque, sembrano quanto mai necessari per evitare che tutto questo possa riaccadere.

Il violento acquazzone, sceso per una buona mezzora, trequarti al max, è stato sufficiente a rendere invivibile Palagiano per diverse ore della giornata. Solo nella tarda serata, in alcuni casi l’indomani mattina, la situazione della circolazione stradale è stata ripristinata, grazie all’intervento del gruppo volontari Protezione Civile.