di Marco Calabretta
Coordinatore Socialismo XXI Leporano|
Ormai nell’ottobre 2024 il Parco Archeologico di Saturo è ancora cantierizzato. La promessa durante una apertura straordinaria (per pochi ) nei primi giorni di giugno, alla presenza dell’ amministrazione comunale di Leporano, di esponenti politici locali, di molte associazioni e della stampa locale, la responsabile della segreteria regionale dei beni culturali, dott.ssa Picarreta, prometteva delle manifestazioni di interesse nel sito e che la fine dei lavori sarebbe arrivata a settembre. Questo sito ricco di storia dal neolitico alla seconda guerra mondiale era visitata da 20.000 visitatori l’anno. Adesso è in parte deturpato per scelte che, a mio avviso, non hanno tenuto conto del luogo in cui il sito si trova.
Nel gennaio del 2023 fui allertato della situazione dal fotografo locale Mino Lo Re, fondatore anche della pagina facebook “Anche questa è Taranto” e, come presidente del movimento politico L’Alternativa in quel momento, ci recammo sul sito, abbandonato all’ incuria e alla devastazione. Chiedemmo un tavolo di lavoro con il comune, una giornalista locale e altri cittadini. Dopo qualche giorno fummo invitati al comune. Avevamo delle proposte valide, come ad esempio, una valutazione tecnica sulla falesia che regge una parte della villa romana che è a rischio crollo da parte dell’ università di bari. Fummo osteggiati a malo modo da parte della consigliere Rosa Greco M5S con delega ai beni culturali, non accettò il nostro aiuto e si oppose alla perizia. Da quel momento interessammo i giornali locali ed emittenti locali e regionali che fecero dei servizi con video foto e interviste, e cominciammo a contattare le istituzioni competenti. Non avendo risposte.
Nell’agosto riuscimmo, con l’aiuto del sindaco Dott. Vincenzo Damiano, ad avere una seria pulizia e sfalcio erbacce a rischio incendio. Finalmente l’interesse per il sito si risvegliò, ma dopo riunioni e interviste sui giornali locali, le istituzioni competenti ripresero i lavori. Ma la situazione del parco ha bisogno di una analisi piu complessa. Il recupero del parco con la Cooperativa Polisviluppo fu in partenza sua responsabilità. Una vera macchina del tempo, dal potenziale turistico e didattico inestimabile. Dopo anni di abbandono a partire dal 2006, questo sito che si trova a Marina di Leporano tra la baia di saturo e porto Perrone, vive un periodo di splendore grazie all’impegno di questa cooperativa archeologica, che favorisce la ripresa degli scavi e da il via alla valorizzazione che, attraverso attività mirate, lo rende punto di riferimento per turisti e cittadini.
Rievocazioni storiche, dello sbarco di Falanto e i parteni provenienti dalla Grecia, a cui si risale alla fondazione di Taranto, l’Arkeogiochi, un progetto dedicato alla creazione di in parco didattico, rendono l’area fruibile anche da parte di bambini e famiglie. La Polisviluppo redige anche un piano di riqualificazione che prevede anche un punto di ristoro, una biglietteria e il proseguo degli scavi. Presentato il progetto subentra la soprintendenza che gestisce il sito. Il progetto ben dettagliato, viene finanziato da 5 milioni di euro, basato su quello presentato dalla Polisviluppo e redatto dall’ RTP cooperativa Gnosis di Napoli a firma dell architetto Felice Buonfantino.
Dopo rimpalli e correzioni varie l’appalto fu infine affidato all’ Ati (associazione temporanea d’impresa) Salvatore Ronga Srl.
Nel dicembre del 2020 fu inaugurato il cantiere alla presenza del sindaco Vincenzo Damiano che consegnò simbolicamente le chiavi alla ditta la cui fine era prevista ad ottobre 2021. Da quel momento si perde la consapevolezza di cosa succede. Nel progetto iniziale c’è la salvaguardia e il restauro di una struttura militare che sorgeva in prossimità della torre cinquecentesca. Invece ad aprile 2021 il primo cittadino interviene sulla stampa locale per fare chiarezza di questa struttura che era parte integrante del paesaggio e caratterizzava il sito e ormai nei ricordi dei cittadini, dichiarano che era non recuperabile e per questo era stata abbattuta. Ma a un certo punto i lavori si fermano e cala il silenzio.
A dicembre del 2022 il Responsabile Unico di riferimento, Francesca Marmo segnala la necessità di avvalersi del supporto di un professionista esterno per lo svolgimento dei servizi di supporto al RUP, finalizzati al supporto per gli aspetti tecnici legali e controllo contabile durante l’avanzamento dei lavori. A febbraio viene individuata questa figura nell’ingegnere Pier Luigi Gianforte. Quindi la Soprintendenza Nazionale per il patrimonio subacqueo, di Taranto, Barbara Davidde annuncia l’ inaugurazione per il giugno successivo. Intanto come accennato prima, il parco era in perfetto abbandono alla mercé di tutti.
Come raccontavo in qualità di presidente dell’Alternativa allora, e adesso come Coordinatore cittadino di Leporano di Socialismo XXI, continuerò a raccontare la situazione entrando nel merito del progetto del MIC, delle sue incongruenze e mancanze riscontrare tra cosa previsto e cosa è presente. Questo anche alla luce di cosa è stato deciso dal ministero sulla sopravvivenza dei beni storici e archeologici della provincia di Taranto.
E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete.