Questo libro si propone di ricostruire i modelli pedagogici alla base delle due principali culture politiche della sinistra, rappresentate da Gramsci e da Turati. Mentre moriva in esilio, Filippo Turati era descritto da Palmiro Togliatti come un uomo spregevole. La sua figura, ricoperta di discredito, è rimasta nell’ombra. Antonio Gramsci, invece, è stato celebrato come uno dei padri nobili della sinistra democratica italiana. La sua riflessione è stata paragonata da Benedetto Croce a un messaggio pedagogico universale di amore e di comprensione verso le ragioni degli avversari.
La documentazione esistente è in grado di confermare il giudizio del senso comune e della storiografia dominante? Gramsci educò a rispettare o a disprezzare gli avversari politici? È stato un teorico della pedagogia della tolleranza o dell’intolleranza? Ha tessuto l’elogio dell’ascolto o dell’insulto? E Turati? È stato davvero uno “zero” in fatto di teoria politica, come scrisse Togliatti?
Attraverso il metodo dell’analisi culturale comparata, l’autore esplora l’intera opera gramsciana, ponendo a confronto il progetto educativo dei riformisti con quello dei rivoluzionari.
Gramsci / Turati
1 Chiusura alle idee dell’“altro” 1 Educazione al dialogo
2 Disprezzo degli avversari 2 Rispetto degli avversari
3 Elogio dell’insulto 3 Condanna dell’insulto
4 Celebrazione della violenza 4 Rifiuto della violenza
5 Intolleranza 5 Tolleranza
6 Attacco personale 6 Rifiuto dell’attacco personale
7 Principio di Autorità 7 Libertà di critica
8 Sottomissione all’ortodossia 8 Diritto all’eresia di Partito
9 Culto di Lenin 9 Rifiuto della cultura leninista
10 Dittatura del partito unico 10 Pluralismo dei partiti
E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete.