IL SOCIALISMO AVANZA CON CORBYN PACIFISTA PREMIATO E SANDERS ANTI-TRUMP

di Carlo Patrignani

Il socialismo, a dispetto di certi becchini di professione – Eugenio Scalfari e il partito Repubblica in testa – che da anni ne intonano il de profundis servendosi anche di certi fallimenti del passato, da Craxi a Blair, da Hollande a Schroder, è ben vivo e cammina spedito sui successi di duevegliardi signori anomali nel panorama politico: il laburista Jeremy Corbyn e il socialista democratico Bernie Sanders

A Corbyn l’International Paece Bureau ha di recente conferito, nel totale silenzio dei media, il Sean MacBride Peace Prize, per il suo coerente impegno per la pace e il disarmo, specie nucleare: dalla campagna Stop the war al voto contrario alla guerra in Iraq del Governo laburista di Tony Blair, dal celebre non premerò mai il pulsante contro il rinnovo dell’arsenale nucleare rivendicando la tradizione pacifista del Labour alla presa di distanze dalla decisione, una minaccia contro la pace, di Donald Trump di riconoscere Gerusalemme capitale d’Israele.

Il socialista democratico Bernie Sanders, altrettanto critico con la decisione di Trump mina drammaticamente le prospettive di un accordo di pace israelo-palestinese, stando ai sondaggi di Politico, il più influente e autorevole sito sulla politica statunitense, viaggia attorno al 70% dei consensi tra gli elettori americani, ben oltre i consensi registrati un anno fa nella corsa alle Presidenziali.

Ai due non si può non aggiungere il portoghese Antonio Costa alla guida di un governo de la gauche  che sta risollevando l’economia del paese e con qualche azzardo, per certe sue aperture, il leader greco Alexis Tsipras.

Quel che interessa, o che dovrebbe interessare, è il fenomeno culturale del tutto nuovo che, gradualmente, si sta affermando nei due paesi a forte tradizione capitalistica e protestante, al di là del fatto se Corbyn poi si insedierà a Downing Street, forse già il prossimo anno per le crescenti difficoltà della conservatrice Premier Theresa May, o Sanders alla Casa Bianca nel 2020.

Cos’è oggi che spinge oggi i giovani, più o meno organizzati come Momentum a sostegno di Corbyn o Our revolution di Sanders, e la middle class, a condividere le politiche sociali alternative al neo-liberismo di Corbyn e Sanders, l’idea di un governo per i molti, non per i pochi? E, di conseguenza, un nuovo modello di società più umano? E perchè i due vegliardi politici sono così credibili e popolari? Cos’hanno in più dell’establishment logoro che imperversa nelle sinistre in Europa e in Italia soprattutto?

Corbyn e Sanders piu’ che di governabilità, parlano di morale, ossia di valori: uguaglianza, libertà, giustizia; sono per la difesa dei diritti umani e contro ogni tipo di razzismo; prospettano riforme non generiche ma strutturali: la nazionalizzazione delle grandi industrie e dei servizi, l’assistenza sanitaria universale, l’accesso meno gravoso e gratuito secondo il reddito all’istruzione, un fisco più equo e giusto, un sistema bancario piu’ trasparente, insomma sono per la fruizione massima dei beni comuni.Perchè la gente dovrebbe fidarsi e quindi prenderli sul serio?

Forse si possono azzardare alcune ipotesi. Intanto, si tratta di due personaggi fuori dall’establishment, anomali e non solo per l’età, ma per un certo stile di vita e modo d’essere: non appartengono alla categoria dei trasformisti, non inseguono alcun centro politico, entrambi hanno alle spalle una milizia politica chiara, precisa, non comunista, e soprattutto hanno il dono della coerenza.

Poi, in quel che esprimono, non c’è un socialismo nè una socialdemocrazia generici, ma un particolare socialismo piu’ d’antan – cioè delle origini – che di oggi, più che riformista o progressita, riformatore e dai tratti rivoluzionario. Un certo socialismo rivoluzionario che ideato negli anni ’60 proprio in Italia fu subito cancellato per rincorrere il centro-sinistra che da allora è il massimo che la sinistra italiana ha prodotto.

Molti giovani si sono uniti al Labour. Ora abbiamo quasi 600.000 membri. Durante la campagna elettorale, siamo stati in grado di contare sul sostegno dei giovani, e i segnali indicano che questo supporto è in crescita. Offriamo un’alternativa alla politica di austerità e lavoriamo con loro per la speranza di una vita migliore. Ciò implica un aumento delle tasse per le società più ricche e grandi. Ma questo porterà a una società più giusta ed equa, ha spiegato Corbyn dopo aver ricevuto il Peace Prinze a Ginevra.

E da parte sua Sanders coerente con lo slogan abbiamo bisogno di un potente movimento di base degli americani che si alzano e dicono Adesso basta, ha bocciato il programma fiscale dell’amministrazione Trump in quanto prevede massicce riduzioni per milionari e miliardari e, di contro, l’aumento per studenti e classe media, nonchè tagli alla sanità e all’assistenza sanitaria per i piu’ deboli: dobbiamo ricostruire la classe media in via di estinzione e non fornire più agevolazioni fiscali ai più ricchi, i miliardari. 

Insomma, c’è ancora tanto bisogno di Our revolution: quando siamo insieme non c’è nulla che non possiamo realizzare.  

Fonte: alganews.it