1° MAGGIO PORTELLA DELLA GINESTRA

Elezioni in Sicilia nel 1947

Blocco del Popolo (PSI-PCI) VOTI 591.870 30,4% SEGGI 29

Partito Democratico Cristiano (DC) 400.084 20,5% SEGGI 20

Era il 1947. Nei pressi di Palermo una strage di lavoratori, donne e bambini spezzò il governo regionale del Blocco del Popolo. La prima dell’Italia repubblicana. Ancora oggi, su quel mistero italiano pesa la mancanza di molte, troppe risposte. E un’ombra dei servizi segreti USA, per piegare la Sinistra vittoriosa in Sicilia

LA STRAGE – Quel giorno sul “sasso di Barbato” era salito per il tradizionale comizio Giacomo Schirò, un calzolaio, segretario della sezione socialista di San Giuseppe Jato. Quando cominciò a parlare i lavoratori innalzarono con orgoglio le loro bandiere rosse frammiste ai tricolori. I primi colpi risuonarono secchi nell’aria immota. Una vecchia credette che fossero mortaretti e cominciò a battere le mani. Rideva. Poi un mulo cadde con il ventre all’aria. A una bambina, d’improvviso, la piccola mascella si tinse di sangue.

C’era gente che cadeva in silenzio, altri scappavano urlando, mentre la polvere in ampi vortici ricopriva tutto. La carneficina durò pochi minuti, poi le armi tacquero, il gorgoglio del fiume Jato si mischiò ai lamenti dei feriti, le alture coperte di ginestre si arrossarono di sangue.

I colpi, come si seppe in seguito, furono sparati da Salvatore Giuliano, il bandito di Montelepre, protagonista del dopoguerra criminale in Sicilia e dalla sua banda; non si è mai saputo, invece, il movente di quell’eccidio, chi lo abbia ordinato e chi abbia coperto le indagini successive.

Era il 1° maggio 1947, giorno della strage di Portella della Ginestra, la prima strage dell’Italia repubblicana!

Avanti! 3 maggio 1947