DOCUMENTO POLITICO GIOVANE FIUMANA

Siamo giovani compagni e compagne, convinti che oggi più che mai occorra mettersi in cammino per ricostruire una forza politica del Socialismo del XXI secolo. Una forza radicata nella società, capace di nascere dal conflitto sociale, per dare gambe ad una radicale proposta politica di governo e di alternativa al sistema neoliberista.

Lavoro e democrazia

Il primo punto nella nostra agenda politica non può che essere il lavoro, fondamento della nostra Repubblica. Per noi il lavoro è fattore di emancipazione democratica e sociale per l’esercizio di una cittadinanza sostanziale e non solo formale. Chi vive del proprio lavoro e chi vorrebbe farlo, è stato in questi ultimi venti anni sempre più privato di rappresentanza politica e sociale. Il mito di una società senza classi, senza differenze tra chi lavora e chi specula, di partiti liquidi e della nazione hanno portato ad una progressiva irrilevanza dei lavoratori in questo paese. A ciò è seguito un progressivo ridursi degli spazi di agibilità democratica e politica per chi non si rassegnava a rappresentare una cultura neoliberista, fino ad arrivare a due tentativi, per fortuna respinti, di modifiche della nostra Costituzione tesi a ridurre e svilire gli istituti di partecipazione e lo stesso funzionamento della nostra Repubblica. Stesso crinale è stato seguito per le leggi elettorali che si sono approvate nel tempo, tutte tese ad inquinare le regole del gioco di una sana democrazia parlamentare, per affermare forme di controllo sempre più stretto dei capi partito sulle loro organizzazioni e sul loro democratico confronto interno e il conseguente, radicale, senso di insofferenza di sempre più cittadini verso le elezioni politiche e la partecipazione alla vita democratica del paese. Riteniamo che a tutto ciò si debba rispondere con la riaffermazione e l’attuazione dei valori costituzionali, non percepiamo la Costituzione come un feticcio ma come un testo da realizzare, dove le eventuali riforme debbano tendere ad estendere gli istituti di partecipazione ed il ruolo degli enti locali in questo paese. Riteniamo che debba essere valorizzata una struttura di diffusione del potere, dando più responsabilità a comuni, province, macro regioni che superino le odierne regioni, previa consultazione dei cittadini.

Europa

L’Europa è per noi fondamentale. Non condividiamo le tentazioni di chi vorrebbe ritornare alle piccole patrie. Riteniamo che una moderna forza del Socialismo del ventunesimo secolo abbia senso solo se è capace di contribuire a rianimare un dibattito che anche a livello Europeo sia capace di giungere ad un rilancio delle forze che si richiamano al Socialismo. Il PSE, in questi anni, è stato vittima di un pensiero che da Blair a Renzi, ha provato a disegnare un inesistente terza via che ha visto il progressivo allineamento al neoliberismo. Occorre rilanciare una nuova internazionale del lavoro, capace di unire i lavoratori Europei in rivendicazioni comuni, capaci di proporre una alternativa Europea a delocalizzazioni, precarizzazione del lavoro, austerità, neoliberismo. Una forza capace di tornare ad una visione di Europa intesa come continente di pace, cooperazione, solidarietà tra paesi membri. Quell’Europa che prima Altiero Spinelli, Eugenio Colorni, Ernesto Rossi e poi François Mitterand, Willy Brandt e Olof Palme bene avevano disegnato.

Scuola ed università

Anche la scuola e l’università in questo paese hanno subito lo stesso destino di aziendalizzazione ed impoverimento della formazione, con professori spostati come trottole da una regione all’altra del paese, patrimonio edilizio scolastico ed universitario sempre più decadente, studenti ridotti a moderni apprendisti sfruttati da inserire in un mercato del lavoro totalmente privo di regole e di possibilità di emancipazione sociale come voluto da lor signori. Occorre una radicale riforma della scuola volta ad estendere il ruolo delle rappresentanze studentesche, tutelare la qualità del lavoro dei docenti. E’ necessario un piano straordinario per l’adeguamento del patrimonio edilizio scolastico ed universitario agli standard Europei. Così come è necessario che scuola e Università tornino ad essere capaci di tornare alla loro funzione di emancipazione delle fasce sociali più deboli, tramite l’insegnamento aggiornato anche delle nuove discipline che l’impresa 4.0 e la nuova rivoluzione tecnologica in cui viviamo ci hanno messo di fronte.

Sanità ed edilizia

Anche in questi settori è necessario riaffermare il primato dello Stato e dei suoi enti locali nella gestione e promozione di un sempre migliore sistema sanitario. In questi anni, sempre di più una connivenza tra imprenditori privati molto attenti al profitto e per nulla alla salute delle persone, tutto ciò favorito da una comoda rinuncia della politica che si è ridotta a pura conservazione e gestione di un residuo potere servile nei confronti di oligarchie finanziarie nazionali ed internazionali. Occorre una forte presa d’atto di ciò ed una totale svolta a 360 gradi che riaffermi il primato della persona in tutto ciò che riguarda la salute.

Il partito che vogliamo

Se tutto ciò è vero, occorre dunque una forte alternativa Socialista a questa deriva in cui ci ha portato la dogmatica neoliberista attuale. Siamo giovani compagne e compagni che sanno cosa vuol dire precarietà, disoccupazione, lavoro povero. Sappiamo come si vive ad essere l’unica generazione che ha prospettive peggiori di quella precedente cosa mai accaduta dal dopo guerra ad oggi. Siamo giovani che sanno cosa vuol dire non potersi costruire un futuro, così come sappiamo cosa vuol dire vivere in una società dove avere le stesse opportunità rimane solo un proclama. Per tutto ciò pensiamo che i disastri prodotti negli ultimi venti anni dalle classi dirigenti che si sono richiamate al socialismo siano stati gravi ed oggettivi. Una classe dirigente fatta di un ceto politico che ha pensato solamente ad auto tutelarsi, vivendo in riti di partito ridotti a giochi correntizi, perpetrati in una modalità sempre più escludente verso coloro che si diceva di voler rappresentare ci ha portati a tutto questo. Cartelli elettorali inconcludenti, hanno visto una sinistra divisa tra subalternità ad un Pd che progressivamente virava sempre più verso un sostanziale abbandono del campo del lavoro e una testimonianza inconcludente incapace di farsi percepire come reale alternativa all’esistente, ci ha portati ad una totale irrilevanza. Si sono sempre più favoriti processi di selezione della classe dirigente per fedeltà ad una corrente o ad un singolo capo, piuttosto che ad ideali e valori.

E’ tempo di una totale discontinuità. Serve un partito del Socialismo del XXI secolo capace di fare partecipare, non solo di rappresentare, coloro che fanno del lavoro la propria ragione di vita. Un partito capace di essere luogo di elaborazione di proposta politica, emancipazione sociale, formazione, capace con un lavoro vero di inchiesta di capire, studiare, affrontare le condizioni in cui oggi si trovano a vivere coloro che hanno perso voce in questo paese. Un partito dove contino i territori, le cui sedi siano effettivamente utili qui ed ora alle persone, capace di costruire con la sua azione qui ed ora “pezzi di Socialismo” nella nostra società. Un partito aperto a tutti coloro che vogliono una forza del socialismo del XXI secolo.

Il nostro è un disegno a lungo termine, non condizionato da elezioni che pur essendo momenti importanti, devono tornare ad essere momenti di verifica della nostra azione politica e non fine ultimo della stessa. Un partito in cui una nuova classe dirigente si prenda l’onere e l’onore di ricostruire tutto da zero. Riprendendo parola, vogliamo costruire questo partito con i compagni che hanno una preziosa esperienza da metterci a disposizione, ma vogliamo anche essere noi i protagonisti di questa nuova forza politica. I giovani non possono essere più relegati al ruolo di “panda in estinzione“ da tutelare con delle quote, così come non possono esserlo le donne. E’ il tempo di prendere in mano il nostro destino, di costruire il cambiamento che vogliamo vedere in Italia e nel mondo. E’ tempo di farlo nell’unico modo in cui lo si può fare: dando vita ad un movimento che porti alla costruzione di un forte partito del Socialismo del XXI Secolo. Con questo spirito parteciperemo alla prossima conferenza programmatica di Rimini di Socialismo XXI, consapevoli che qui ed ora tocca a noi! Qui ed ora tocca ai Giovani!

Viva il socialismo!