DIFENDERE LA COSTITUZIONE SEMPRE

[avatar user=”Felice Besostri” size=”thumbnail” align=”left” link=”http://www.felicebesostri.it/” target=”_blank” /] di Felice Besostri

O si agisce in modo informale, ma allora i nomi dovevano essere mere indiscrezioni stampa finché non si realizzava il consenso, così nessuno avrebbe vinto il braccio di ferro o perso la faccia, cosa comunque negativa.   Ovvero si seguiva la Costituzione alla lettera e il Quirinale doveva conoscere i nomi solo se fatti direttamente da un Presidente del Consiglio nominato. Salvini e Di Maio non sono figure costituzionalmente rilevanti se non come capi della formazione politica, che in assenza di una legge sui partiti politici è niente di più di un mero adempimento richiesto dall’art. 14 bis del dpr. 361/1957 o come firmatari di un contratto di governo, che comunque la si pensi non aveva impedito l’incarico al prof. Conte. Il Presidente della repubblica non è un notaio, ma l’osservanza della Costituzione è sua e l’art. 92 è chiaro nomina i ministri su Proposta del Presidente del Consiglio non di un tizio incaricato di tentare di formare un governo. Sempre nell’informalità doveva il Presidente chiedere all’incaricato se era in grado di proporre autonomamente la lista dei ministri, Se rispondeva di NO, ma che era vincolato ad un mandato allora doveva non dargli la nomina perché non aveva i requisiti ex art. 95 Cost., che è chiaro:

ART. 95.

Il Presidente del Consiglio dei ministri dirige la politica generale del Governo e ne è responsabile. Mantiene l’unità di indirizzo politico ed amministrativo, promovendo e coordinando l’attività dei ministri.

I ministri sono responsabili collegialmente degli atti del Consiglio dei ministri, e individualmente degli atti dei loro dicasteri.

La legge provvede all’ordinamento della Presidenza del Consiglio e determina il numero, le attribuzioni e l’organizzazione dei ministeri.

Con la decisione di Mattarella la nostra non è più una forma di governo parlamentare. A parte il fatto che c’è il diritto di avere idee diverse dalle sue e di cambiarle in seguito alla fiducia che è accordata collettivamente al Governo dal Parlamento, che risulta espropriato, per questo dico che non siamo più in una democrazia con forma di governo parlamentare. La Costituzione è stata violata da Conte e Mattarella. Solo il Presidente del Consiglio nominato poteva fare i nomi dei ministri. Mattarella non l’aveva nominato quindi non c’erano nomi di ministri, sui quali pronunciarsi. Se si temeva la crescita dello spread oggi è a 230 mentre venerdì’ 25/5 era a 205 Il rendimento del decennale italiano era il 2,45%. Oggi 2,66%, chi ci deve mettere la differenza?

Alla luce di quanto sopra e dell’art. 90 Cost,. la questione della messa in stato d’accusa del Presidente, per favore non chiamiamola impeachment da parte del Parlamento in seduta comune va approfondita e non detta alla leggera. Spetterebbe a Fico convocarla, ma a questo punto di disgregazione delle istituzioni, non mi meraviglierei che la Casellati si rifiuti di aderire.