DOPO L’APPUNTAMENTO DI LIVORNO IN AUTUNNO RIMINI, PERCHE’?

[avatar user=”Aldo Potenza” size=”thumbnail” align=”left” /] di Aldo Potenza

C’è chi ha scelto il centro destra e non intende lasciarlo; chi invece ha rinunciato alla politica e aspetta un nuovo traghettatore che sia capace di regalare qualche seggio elettorale. Poi ci sono compagni che amano essere protagonisti assoluti di un cespuglio socialista e non intendono promuovere alleanze e men che meno confluenze in aggregazioni socialiste più ampie dove temono di doversi misurare politicamente con altri possibili pretendenti alla guida del movimento. Infine c’è chi, superato il tabù comunista, preferisce confluire nel nuovo contenitore dove rifondazione è il partner principale.

Noi abbiamo scelto a Livorno una strada diversa. Non abbiamo leader, ma pensiamo che serva un collettivo pensante capace di coinvolgere chiunque abbia idee e voglia di misurarsi con le difficoltà contemporanee e future, non pretendiamo abiure, non chiediamo da dove vengono i compagni, vogliamo solo che chiunque voglia restituire all’Italia una forza politica socialista condivida la strada della autonomia politica riconoscendosi nei principi fondamentali del socialismo italiano che sono la difesa della libertà, la democrazia, l’eguaglianza che è molto di più della solidarietà, il lavoro, i diritti, la dignità e la cittadinanza. Partendo da questi principi e dalla valutazione dei danni culturali politici e sociali prodotti dal neoliberismo, stiamo lavorando, con il coinvolgimento di chiunque sia interessato, per dotare il socialismo italiano di un programma di attività per l’oggi e per il futuro.

A Rimini, dopo Livorno, il nostro invito sarà rivolto a tutti i compagni di tradizione socialista senza alcuna discriminazione e a tutte le forze politiche che sentono l’esigenza di dare all’Italia un rinnovato partito socialista. Non intendiamo dare l’avvio a un raduno reducista e nemmeno ad un indistinto raggruppamento meramente elettoralistico. Il nostro intento è riunire tutti coloro che hanno riferimenti culturali comuni per superare l’anomalia italiana e ricostruire una forza socialista culturalmente e politicamente solida che possa essere di aiuto anche al risveglio del socialismo europeo dopo l’esperienza del neoliberismo progressista blairiano.