di Silvano Veronese – Componente della Presidenza di Socialismo XXI |
Quello che è successo oggi al Senato, anche se era stato preventivato, è una ignobile sceneggiata che umilia la politica e le Istituzioni. Il maggior (non di poco) gruppo del Senato e del Governo (M5S) presenta una mozione che smentisce la decisione annunciata giorni fa dal Presidente del Consiglio di proseguire il progetto TAV Torino-Lione. Un Presidente del Consiglio che è espressione dello stesso M5S.
Il secondo partito della coalizione (La Lega di Salvini) è in radicale disaccordo e vota contro tale mozione.
Praticamente la maggioranza non c’è più, ma il Governo non la ritiene una ragione sufficiente per andare al Quirinale e rassegnare le dimissioni. Fosse l’unica (pur importante questione) sulla quale la coalizione si spacca ma, praticamente, è su ogni problema sul tavolo che M5S e Lega esprimono posizioni discordanti se non opposte.
A livello europeo, la maggioranza grillina del Governo ha votato per la Presidente eletta tedesca della Commissione UE mentre la Lega ha votato contro dimostrando platealmente a tutta Europa che ci sono in Italia due Governi, uno formale ed un “contropotere”.
Stessa faccenda, assurda, è avvenuta in occasione del confronto con le parti sociali per l’esame delle linee guida della Legge di bilancio che il Governo dovrebbe varare (il condizionale è d’obbligo perché non so quale legge di stabilità puo’ varare un pseudo-governo in queste condizioni). Vi sono state tre riunioni a Palazzo Chigi con il “premier” e con i ministri competenti ed il giorno dopo – in parallelo – la convocazione del ministro dell’Interno che ha espresso alle parti pareri discordanti rispetto alle posizioni del Governo su alcune questioni in agenda.
Qui, però, un grave errore è stato il comportamento delle parti sociali (salvo Landini segretario CGIL che ha rifiutato l’incontro al Viminale e va apprezzato), parti sociali che si sono prestate a questa inqualificabile sceneggiata, tra l‘altro improduttiva perché Salvini non ha alcun potere di decidere o firmare con le parti eventuali intese, potere che appartiene al capo del Governo.
Anche le minoranze, il PD in primis, oggi hanno manifestato tutta la loro pochezza ed inadeguatezza a rappresentare una seria alternativa al baraccone giallo-verde, perché di fronte all’indegno spettacolo di un governo che si presenta al suo interno con due mozioni contrapposte, dovevano uscire dall’aula e non partecipare al voto-carnevalata. Sarebbe passata la mozione grillina che smentiva il suo “premier” con una inevitabile crisi di questo governo da avanspettacolo.
L’Italia puo’ andare avanti in queste condizioni ? Perché il Presidente della Repubblica tace??
E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete.