UNA LUNGA STORIA DI DONNE E DI UOMINI

di Vincenzo Lorè Responsabile Comunicazione Socialismo XXI |

GENOVA 14-15 AGOSTO 1892

«Una lunga storia di donne e uomini» a 127 anni dalla nascita del Socialismo Italiano.

Nel mezzo ci sono state due guerre mondiali, la Rivoluzione d’ottobre, il fascismo, l’olocausto, la Resistenza, la Costituzione dello Stato repubblicano, il boom economico – con l’unico vero centro-sinistra -, l’attacco terroristico allo Stato, la caduta del muro di Berlino e sul finire del “secolo breve”, il ‘900, l’aggressione del neoliberismo alle conquiste sociali volute proprio dai socialisti, azione coincisa in seguito con la dissoluzione del Partito Storico.

– E’ del tutto evidente che per certi ambienti, il socialismo democratico riformatore sia stato, ed è tutt’ora considerato un’idea-forzascomoda” da abbattere con ogni mezzo -. (si ricordi alle origini come si veniva etichettati: socialisti sovversivi, poi, recentemente marchiati tutti ladri).

Ciononostante, non è stata cancellata la presenza dei socialisti nella vita italiana, il socialismo in Italia ha profonde radici e l’idea è ben viva, consapevoli che ai Socialisti attendono nuove e vecchie sfide; per questo motivo SOCIALISMO XXI ha avviato una fase progettuale, e dopo l’Assemblea di Livorno 2018, a Rimini nella Conferenza programmatica di febbraio, si è lavorato all’elaborazione di un Programma minimo adottando delle proposte programmatiche altamente qualificanti: l’applicare la Costituzione, -partendo dal suo primo articolo- il Lavoro e la sua legislazione, il Diritto alla Salute, l’Ambiente, una moderna Politica Sociale contro la povertà, il Fisco e la Redistribuzione della Ricchezza, il Mezzogiorno, le Infrastrutture, l’Energia, la Ricerca-Università-Scuola, -quest’ultimi comparti strategici per la vita e la formazione di un popolo che non voglia essere dominato dalla sotto cultura che in questi anni ha imperversato -.

Le politiche europee non possono esaurirsi nella sola politica monetaria (moneta unica e BCE), ma devono riguardare, con il medesimo vincolo, una equilibrata integrazione delle politiche economiche e produttive, fiscali, ambientali, del mercato del lavoro e della legislazione sociale (previdenziale, assistenziale, salariale, etc).

Sfide epocali, che necessitano di una decisa e seria azione politica dotandosi di una organizzazione ben strutturata.

Utilizzare i nuovi strumenti di lotta, informazione e diffusione che nell’era digitale sono a diposizione di tanti; ed è bene ricordare che in Italia i socialisti negli anni ’80 sono stati i primi a parlare delle “autostrade informatiche e di villaggio globale”: il WEB! -e del loro importante aspetto sociale che avrebbero prodotto l’utilizzo dei servizi telematici-.

Innovazione sicuramente, ma anche vivo ricordo delle proprie radici, un binomio che contenga una chiara identità, senza rincorrere “sinistre indistinte” o peggio inchinarsi a soluzioni liberal, estranee alla cultura socialista, giacché, come ho sempre sostenuto, Il SOCIALISMO (é) la sinistra e non altro, ed esso in Italia va solo RICOSTRUITO e RIORGANIZZATO insieme a TUTTI coloro i quali si riconoscono nei suoi ideali, nelle sue ragioni e nei suoi valori immortali.

SOCIALISMO XXI, con le sue donne e i suoi uomini sta operando affinchè si raggiunga questo obiettivo. Il lavoro è duro, occorre soprattutto determinazione e il sostegno di molti, ma sono certo che gli obiettivi si raggiungeranno!

Sempre Avanti! Verso GENOVA 2020