XLI Congresso Psi 1978

XLI Congresso – Torino 29 marzo – 2 aprile 1978 Al 41° Congresso, svoltosi a Torino, l’alleanza tra gli autonomisti e la sinistra lombardiana conta sul 63% dei consensi congressuali. Craxi viene riconfermato segretario, Claudio Signorile è vicesegretario unico. A Torino viene lanciata la “Strategia dell’Alternativa”, in risposta al disegno berlingueriano del “compromesso storico”. Il Congresso dei socialisti ha luogo mentre l’Italia è scossa dal rapimento del presidente democristiano Aldo Moro per mano delle Brigate rosse. Al “fronte della fermezza” Craxi oppone quello della trattativa per salvare la vita del Presidente della Dc, parla di “azione umanitaria, nel rispetto delle leggi repubblicane”, sulla falsariga dell’impostazione giuridica curata da Giuliano Vassalli, futuro presidente della Corte Costituzionale, e con la convinta adesione dell’ex presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat.   «Avanti! 30 marzo-4 aprile 1978»   <   SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

XL Congresso Psi 1976

XL Congresso – Roma 3-7 marzo 1976 40° Congresso nazionale del PSI all’insegna dell’”alternativa a sinistra con al centro i socialisti”. Nenni definisce l’identità socialista con le parole chiave ‘giustizia e libertà’. La maggioranza venne costituita da un’alleanza fra De Martino e Mancini e prevedeva la nomina del primo alla carica di segretario.   «Avanti! 4-9 marzo 1976»   «Il saluto del Partito Radicale al 40° Congresso del Partito Socialista» SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

Portogallo, storica vittoria socialista alle amministrative

Il partito socialista portoghese ha stravinto le elezioni amministrative di domenica conquistando il 38% dei consensi su scala nazionale e vincendo 158 comuni su un totale di 308. Per il leader e primo ministro portoghese Antonio Costa si tratta di un successo senza precedenti “Il partito socialista ha avuto la sua migliore affermazione alle amministrative, confermando una tendenza iniziata due anni fa” ha detto Costa. Il partito socialista, facendo fronte con i comunisti, è tornato al potere in Portogallo nel 2015, nel pieno della grande crisi economica mondiale. Dall’opposizione il leader socialdemocratico di centrodestra Pedro Passos Coelho ha ammesso la sconfitta parlando apertamente di “uno dei peggior risultati nella nostra storia” e lasciando intuire l’intenzione di dimettersi mentre la stampa parla di una débacle “umiliante” per la sua formazione. Ma il voto non ha premiato tutta la coalizione di governo. Anche per i comunisti quella di ieri è stata una giornata da dimenticare: il Partito comunista ha perso nove comuni a favore dei socialisti, inclusa la storica roccaforte di Almada, a sud di Lisbona. Il Portagallo, attualmente, sta vivendo una fase economica straordinaria, con la crescita ai massimi degli ultimi quindici anni e il più basso tasso di disoccupazione dal 2009. Costa a più riprese si è impegnato di voltare pagina rispetto alle politiche di austerità e ha già cancellato alcune delle misure di austerity concordate tra il governo di centrodestra e il Fondo Monetario Internazionale e la Ue tra il 2011 e il 2014. vgp 021414 ott 17 Fonte: askanews.it SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

A sinistra manca un pensiero laico

di Carlo Patrignani A sinistra, dal Nazareno al Brancaccio, manca un pensiero laico per ri-conquistare l’egemonia culturale persa, che non c’è più, ma, a quanto pare, ciò interessa poco o nulla. Tutti, chi più e chi meno, forse attratti e sedotti da un linguaggio forbito, sono lì a tributare encomi a Papa Francesco, della Compagnia di Gesù: applaudono qualsiasi esternazione faccia, dal fine e inizio vita agli immigrati, dalla tutela ambientale alle diseguaglianze, dallo sfruttamento alla povertà, causate dall’economia neoliberista. E, abilmente, con queste sue esternazioni, di volta in volta, il Papa tocca temi e valori su cui agli inizi del ‘900, sotto la spinta delle tre parole d’ordine della Rivoluzione francese: libertè fraternitè egalitè, è nata e cresciuta la sinistra per differenziarsi, presto, nei due tronconi principali: socialismo e comunismo e quindi via via, scissione dopo scissione, in tanti rivoli e rigagnoli. Che il Papa faccia le sue esternazioni è del tutto legittimo: esse, come da tradizione secolare, sono finalizzate all’evangelizzazione del mondo, quand’anche a contrastare l’apostasia delle masse – la più pericolosa delle eresie moderne – per controllare, per disciplinare i movimenti di massa. Se in fondo questa è la prerogativa prima della Chiesa, oggi, rispetto al passato, c’è, a ben guardare, una novità non piccola: con e insieme all’evangelizzazione del mondo, la Chiesa di Francesco punta all’egemonia culturale favorita dal fallimento storico, epocale del comunismo e di un certo socialismo che ha cancellato lo spirito delle origini – l’emancipazione delle classi più deboli, la lotta allo sfruttamento e alle diseguaglianze – come dimostrano le sonore sconfitte della Spd e del Psf, in Germania e in Francia e al contrario il successo in Inghilterra del laburista di sinistra Jeremy Corbyn. E’ in questo vuoto culturale della sinistra tutta, senza identità e pensiero, che Papa Francesco si muove, con passo felpato, districandosi, abilmente, tra la dottrina classica, il Vangelo e la Bibbia, e alcuni di quei temi e valori, su cui si fondava, pur con sensibilità diverse, il mondo della sinistra – uguaglianza e libertà, giustizia sociale e mutualità – ma incapace di aggiornarli ai tempi e di rinnovarsi essa stessa. Lo si vede bene oggi: come si può accettare, passivamente, il dogma della sacralità della vita che ci sarebbe sin dal concepimento per cui l’aborto terapeutico sarebbe un omicidio e la donna pertanto un’assassina? E che sempre omicidio sarebbe staccare la spina per porre fine alla vita vegetativa, quando l’elettroecefalogramma piatto dice e certifica la morte cerebrale? Un dogma siffatto, antiscientifico, al limite, può esser rispettato – come è stato magari con il divorzio che ha ribaltato l’indissolubiltà del matrimonio – dai credenti, ma non si può pretendere di imporlo a tutti: è per questo che lo Stato deve restare laico e non farsi teocratico. Ma chi in tutta la sinistra, da quella del Nazareno a quella del Brancaccio, per finire a quella più radicale, dura e pura, rivendica questa  prerogativa di laicità? Magari seguita dal rispetto per la ricerca scientifica che quando ha scoperto che il Male della Bibbia, era una malattia, come la peste, il vajolo o la tbc, ha trovato la cura e la guarigione. E se la grande paura – di qui il contrasto all’apostasia delle masse – fosse che andando avanti la ricerca sulla realtà umana si arrivi a sancire che non c’e’ nell’essere umano la cattiveria di Caino ma c’è la malattia mentale che, in quanto tale, si può curare e guarire smentendo la credenza basagliana circa la sua inesistenza? E infine che il pensiero umano emerge alla nascita dalla biologia e che lì inizia, nel venire alla luce, la vita umana che prima non c’è perchè non c’è il pensiero? Fonte: alganews.it SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

XXXIX Congresso Psi 1972

XXXIX Congresso – Genova 9-14 novembre 1972 A Genova si svolge il XXXIX Congresso del PSI. Si stabilisce l’alleanza fra la corrente autonomistica di Pietro Nenni e i sostenitori di Francesco De Martino. Il congresso si pronuncia per una ripresa del centro-sinistra.   «Avanti! 9-15 ottobre 1972»     SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

XXXVIII Congresso Psi 1968

XXXVIII Congresso – Roma 23-28 ottobre 1968 PSU – I Congresso, Roma. (XXXVIII Congresso PSI) Si decide di tornare alla vecchia denominazione di Partito socialista (PSI) L’accordo fra «Autonomia socialista» di Nenni e Giacomo Mancini e «Rinnovamento socialista» di Tanassi, Cariglia, Tremelloni consente la rielezione di Nenni alla presidenza del partito e l’elezione di Mauro Ferri a segretario.   «Avanti! 24-27 ottobre 1968» SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

XXXVII Congresso Psi 1966

XXXVII Congresso Psi-Psdi unificati – Roma 27-29 ottobre 1966 Riunificazione socialista dopo che nei giorni precedenti i congressi del PSI e del PSDI ne avevano definito l’obiettivo. A Roma, alla presenza di Albert Carthy, segretario generale dell’Internazionale socialista, è ufficialmente proclamata la nascita del nuovo Psu (Partito socialista unitario), con Pietro Nenni presidente, Francesco De Martino e Mario Tanassi segretari nazionali, Brodolini e Cariglia vicesegretari.   «Avanti! 28-30 ottobre 1966»   «DOCUMENTO CONCLUSIVO XXXVII Congresso Nazionale del PSI (Roma, 27-28 ottobre 1966)». SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

XXXVI Congresso Psi 1965

XXXVI Congresso – Roma 10-14 novembre 1965 Tema fondamentale del Congresso la riunificazione socialista. Nei precongressi quasi l’ottanta per cento dei voti agli autonomisti del PSI. Alla sinistra il 17 per cento. De Martino nella relazione cerca una mediazione fra le posizioni di Nenni , sostenitore convinto della unificazione, e l’opposizione di Lombardi. Critico non solo sulla unificazione, ma anche sulla tenuta del governo di centro-sinistra. Prevale la posizione di Nenni. Nel voto per il Comitato centrale 79 seggi alla maggioranza, 19 alla minoranza, 2 alle mozioni locali . Nella maggioranza 44 seggi ai nenniani e 35 ai seguaci di De Martino. Subito dopo il Congresso si avvia il processo che porterà alla Costituente socialista e poi all’unificazione. «Avanti! 16 novembre 1965» SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

“Lotteremo per una legge elettorale costituzionale”

Felice Besostri l’avvocato “Antitalikum”. “Difendiamo la carta dal testo di Rosato” La maggioranza solo numerica non si rassegna alla sconfitta del referendum Secondo il programma, dovrei parlare della necessità di verità della rappresentanza che solo un sistema elettorale proporzionale può dare. Ma dopo gli interventi che mi hanno preceduto, parlare ora di proporzionalità è come “portare vasi a Samo”, inutile e superfluo. Ritengo, invece, più interessante riferirvi dei lavori del gruppo degli avvocati “Antitalikum” da me coordinati, che hanno ottenuto l’annullamento parziale dell’Italikum, nella parte più pericolosa, cioè l’attribuzione di un premio di maggioranza, sempre e comunque, senza alcuna soglia di partecipazione o di percentuale minima di voti al primo turno grazie al trucco di un ballottaggio limitato alle due liste più votate. Avevamo dedotto 13 motivi di incostituzionalità dell’Italikum, da noi scritto rigorosamente con la kappa, un ricordo ideografico di altre antiche battaglie democratiche e un 14° relativo a una norma residuata dal Porcellum, le soglie del Senato fissate irragionevolmente al doppio della Camera, pur avendo la metà dei membri. Siamo stati preveggenti perché è una delle norme chiave dell’armonizzazione chiesta dalla stessa sentenza a 35/2017 e auspicata dai presidenti della Repubblica e del Senato. L’annullamento parziale di due punti dei 13 non ci soddisfa, ma parliamoci chiaro: quell’annullamento ha creato le condizioni tecniche e politiche per la formazione di un quarto polo civico, costituzionale di sinistra. Tuttavia, senza una legge elettorale proporzionale, non potranno nascere soggetti politici in grado di determinare nuovi equilibri politici per evitare una vittoria della destra o una riedizione di un centro-finta-sinistra a egemonia Pd. Giustamente dobbiamo mettere al centro la legge elettorale per averne finalmente una costituzionale di tipo proporzionale. La maggioranza solo numerica del Parlamento non si è rassegnata alla sconfitta del 4 dicembre e cerca una rivincita con la terza legge incostituzionale. Dobbiamo impedirlo ed è possibile, perché entro novembre ci sono 10 dei ricorsi Antitalikum maturi per la decisione. Il Tribunale dell’Aquila deve depositare la decisione e il 13 ottobre è attesa la decisione del Tribunale di Messina, il 26 e il 27 dello stesso mese rispettivamente Lecce e Venezia. Siamo in tempo per portare in Corte costituzionale il meccanismo elettorale incostituzionale del Rosatellum 2.0, il voto congiunto per il candidato uninominale e per la lista bloccata proporzionale, impugnando le norme dello stesso tenore vigenti per il Trentino-Alto Adige. Il gioco è chiaro: andare a votare con norne incostituzionali per ripetere lo sconcio del Porcellum dichiarato incostituzionale dopo le elezioni. Se si vota con una legge incostituzionale la Costituzione non sarà attuata e la vittoria dei No al referendum tradita. Fonte: Il Fatto Quotidiano   45.000 firme L’appello dei comitati IL COORDINAMENTO democrazia costituzionale – che prosegue le battaglie dopo aver salvato col referendum la Carta dalla riforma del governo renziano – ha approvato un appello in cinque punti per una nuova legge elettorale che, sia chiaro, parta dal presupposto di far scegliere i parlamentari dai cittadini. Al punto 1, per esempio, c’è scritto: “La partita che si sta giocando sulla legge elettorale è una partita sulla Costituzione perché il modello di democrazia consegnatoci dai Costituenti e convalidato dal referendum del 2016, è fondato sulla centralità di un Parlamento rappresentativo attraverso il quale trova espressione il principio supremo che la sovranità appartiene al popolo”. Tanti i nomi in calce: da Villone a Gallo, da Carlassare a Grandi fino al presidente del comitato scientifico Pace. La petizione, lanciata dal Fatto Quotidiano, può essere sostenuta firmando sulla piattaforma di Change.org. SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

Il pool di avvocati anti Italicum pronto a un nuovo ricorso

Non c’è due senza tre: Felice Besostri e il coordinamento degli avvocati Antitalikum si sono rimessi al lavoro. Nel mirino stavolta c’è il cosiddetto Rosatellum 2.0, la legge elettorale per due terzi proporzionale e per un terzo maggioritaria che il Parlamento si prepara a discutere nelle prossime settimane. Secondo Besostri, l’avvocato che ha promosso i ricorsi alla Consulta che hanno fatto cancellare prima il Porcellum e poi l’Italicum, saremmo di fronte all’ennesimo sistema elettorale destinato alla bocciatura della Corte: “La maggioranza solo numerica del Parlamento non si è rassegnata alla sconfitta del 4 dicembre e cerca una rivincita con la terza legge incostituzionale”. Il coordinamento Antitalikum ha annunciato di esser pronto a “portare all’attenzione alla Consulta eventuali profili di incostituzionalità del Rosatellum 2.0”. Per Besostri gli aspetti critici del sistema nato sull’asse Pd-Forza Italia sono evidenti: “Se non viene cambiato almeno il voto congiunto tra candidato uninominale e lista proporzionale bloccata, il Rosatellum bis farà la stessa fine di Porcellum e Italicum”. Fonte: ilfattoquotidiano.it/ SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it