XX Congresso Psi 1923

XX Congresso – Milano 15-17 aprile 1923 In aprile, si apre il XX congresso socialista a Milano, che vede la sconfitta dei “fusionisti”. Nenni e Vella, insieme alla loro corrente, presentano una mozione di opposizione alla fusione con il PCd’I, e all’adesione al Komintern, dando vita ad un “comitato di difesa socialista”. Serrati abbandona il Psi e aderisce al Pdci. Nenni assume la direzione dell’Avanti!.   «Avanti! 15 – 17 aprile 1923»   SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

XIX Congresso Psi 1922

XIX Congresso – Roma 1-4 ottobre 1922 A Roma nel salone del Teatro del Popolo alle 10 si apre il XIX Congresso del Partito Socialista, con il saluto del segretario Fioritto alla Direzione. I delegati presenti sono circa 200. Un unico argomento del giorno: «Situazione interna del partito e sua attività politica nel Parlamento e nel Paese; appoggio all’indirizzo di governo e partecipazione al potere nell’attuale regime». Violentissima polemica tra massimalisti e riformisti. Questi ultimi, guidati da Turati, Treves e Matteotti, sono espulsi dal partito. I riformisti danno così vita al PSU (Partito socialista unitario). Ma nonostante l’espulsione dell’ala riformista, all’interno del PSI continuano le polemiche. Il moltiplicarsi dei contrasti mina qualsiasi capacità di resistenza della sinistra contro l’offensiva fascista e conferma l’improponibilità di un patto antifascista tra socialisti e popolari. «Avanti! 3 ottobre 1922»   SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

XVIII Congresso Psi 1921

XVIII Congresso – Milano 10-15 ottobre 1921 Il XVIII Congresso del Partito Socialista Italiano si tenne a Milano dal 10 al 14 ottobre 1921, a pochi mesi dal drammatico Congresso di Livorno che aveva segnato la scissione tra socialisti e comunisti e la nascita del Partito Comunista d’Italia. Il congresso si svolse presso il Teatro Lirico Internazionale di Milano, e si incentrò sulla discussione di quattro mozioni. Il documento massimalista, sostenuto da Giacinto Menotti Serrati e Adelchi Baratono, da un lato rifiutava l’espulsione dei riformisti e dall’altro respingeva ogni ipotesi di collaborazione con i governi borghesi. La mozione della destra concentrazionista, firmata da Filippo Turati, rivendicava invece la possibilità di far collaborare i parlamentari del PSI alla formazione di esecutivi che fossero a tutela delle libertà civili e politiche delle classi lavoratrici. I reduci dal Congresso di Mosca Lazzari, Maffi e Riboldi presentarono una propria mozione detta massimalista secessionista o terzinternazionalista, visto che perorava la causa dell’espulsione dei riformisti, richiesta dai dirigenti della Terza Internazionale. «Avanti! 11 ottobre 1921»   SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

XVII Congresso Psi 1921

XVII Congresso – Livorno 15-21 gennaio 1921 Durante il congresso del PSI l’ala comunista, guidata dal gruppo torinese dell’Ordine Nuovo e dai seguaci di Bordiga, abbandona i lavori e si riunisce al teatro San Marco: il 21 gennaio nasce il Partito comunista d’Italia, sezione italiana della III Internazionale. Segretario è eletto Amedeo Bordiga. Al termine del XVII Congresso del Psi, nel corso della seduta antimeridiana del 21 gennaio, dopo la proclamazione dell’esito del voto sulle tre mozioni, Bordiga, tra gli applausi dei comunisti, annunciava il distacco della sua frazione dal Psi e convocava i relativi delegati al teatro San Marco per deliberare la costituzione del Partito Comunista d’Italia: “la frazione comunista dichiara che, pur essendo indiscutibile che la propria mozione è in minoranza, la votazione, per il modo con cui è proceduta e per il mancato funzionamento della Commissione per la verifica dei poteri, non da nessuna garanzia di regolarità. La frazione comunista dichiara che la maggioranza del Congresso con il suo voto si è posta fuori dalla Terza Internazionale Comunista. I delegati che hanno votato la mozione della frazione comunista abbandonino la sala e sono convocati alle ore 11,00 al Teatro San Marco per deliberare la costituzione del Partito Comunista, sezione italiana della Terza Internazionale”. I delegati comunisti raggiungono il San Marco in corteo e cantando L’Internazionale per poi dare vita al primo Congresso del Partito dei Comunisti Italiani.   «Il Discorso di Filippo Turati» «Avanti! 22 gennaio 1921» SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

XVI Congresso Psi 1919

XVI Congresso – Bologna 5-8 ottobre 1919 Prevale la linea dei massimalisti guidati da Giacinto Menotti Serrati che afferma il superamento del programma riformista e la necessità di agire in vista della presa del potere da parte del proletariato. Non passa la linea di astensionismo elettorale sostenuta da Amedeo Bordiga. Serrati chiede inoltre l’adesione del Psi alla III Internazionale, nata in marzo per iniziativa dell’URSS in rottura con i socialdemocratici della II Internazionale, la maggior parte dei quali aveva appoggiato i propri governi allo scoppio della prima guerra mondiale. L’assemblea votò per acclamazione l’adesione del partito all’Internazionale Comunista, ratificando quanto deliberato dalla Direzione a marzo, pochi giorni dopo la costituzione dell’organismo sovranazionale. «Avanti! 8-9 ottobre 1919»   SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

XV Congresso Psi 1918

XV Congresso – Roma 1-5 settembre 1918 Al XV congresso del Psi che si tiene a Roma, prevale la corrente intransigente. Una mozione impegna il partito a operare per la pace a livello internazionale e ad orientare le manifestazioni contro la guerra verso un programma massimo di annientamento del capitalismo. Il congresso viene tenuto a porte chiese.   «Avanti! 2 settembre 1918» SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

La legge 194 è inapplicata, l’Italia torna in piazza

Presidi e cortei nella “Giornata mondiale per il diritto all’aborto sicuro e legale”. Una norma “di fatto svuotata dalla troppa obiezione di coscienza”, spiega il segretario generale Cgil Susanna Camusso. Da Nord a Sud, leggi tutti gli appuntamenti. La legge 194 sull’interruzione volontaria della gravidanza è del 22 maggio 1978. Sono ormai passati quarant’anni, ma quel diritto è sempre più messo in discussione. Ecco allora che le donne tornano in piazza oggi (giovedì 28 settembre), in tutta Italia, in occasione della Giornata mondiale per il diritto all’aborto sicuro e legale (www.september28.org), per “rivendicare ancora una volta – scrive la Cgil – il diritto alla libertà di scelta e all’autodeterminazione delle donne, il diritto a vedere applicata una legge dello Stato, di fatto svuotata dalla troppa obiezione di coscienza”. L’obiezione di coscienza per il personale sanitario è prevista dalla legge 194. Ma quest’ultima, spiega la Confederazione, ha raggiunto “dimensioni preoccupanti, come certifica anche l’ultima relazione del ministero della Salute, che quantifica l’obiezione di coscienza tra i ginecologi al 70,7 per cento, con punte del 90 in alcune regioni” (come Trentino Alto Adige, Molise e Basilicata). “La gravità del fenomeno – conclude la Cgil – è stata dimostrata dall’accoglimento, e dalla successiva condanna del nostro Paese, di due ricorsi, uno dei quali presentato dalla Cgil al Consiglio d’Europa per violazione del diritto alla salute delle donne”. “Le donne hanno diritto, in tempi brevi e certi, a vedersi finalmente garantito negli ospedali quanto previsto dalla legge 194”. Così la responsabile delle Politiche di genere della Cgil nazionale, Loredana Taddei: “L’Italia, a causa della sempre più estesa obiezione di coscienza, è in fondo alla graduatoria europea per la tutela della salute di coloro che vogliono abortire. Donne costrette a spostarsi da una struttura all’altra, anche in regioni diverse o addirittura a recarsi all’estero per trovare un ente ospedaliero che assicuri loro la prestazione richiesta. È dovere del governo rimuovere gli ostacoli alla piena e corretta applicazione della legge 194”. A Milano Cgil Milano e Cgil Lombardia promuovono un flash mob davanti al Consultorio familiare di piazzale Accursio 7 (alle ore 10). “In Lombardia il rapporto tra abitanti e consultori è ben lontano sia da quanto previsto dalla legge sia dalla media nazionale: il dato medio è stimabile in una struttura ogni 27 mila abitanti, soprattutto è fortemente condizionato dal minor numero di strutture pubbliche” denunciano le due strutture sindacali, annunciando la loro presenza anche alla manifestazione del pomeriggio (alle ore 18 davanti a Palazzo Lombardia) organizzata da un pool di associazioni. I sindacati sottolineano anche “l’aumento del numero dei consultori privati accreditati – un quarto del totale nel 2010, un terzo del 2017 – che non erogano le prestazioni relative all’interruzione volontaria di gravidanza, con un’intollerabile obiezione di struttura“. Infine, se a ciò si aggiunge “che il ricorso all’aborto farmacologico con la RU486 è minimo perché si chiede il ricovero ospedaliero per tre giorni, diversamente dal resto d’Italia”, è evidente come per le donne “interrompere volontariamente una gravidanza divenga un vero percorso a ostacoli, del tutto intollerabile”. Fonte: rassegna.it — Copie Avanti! a cura della redazione di Socialismo Italiano 1892 SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

Jeremy Corbyn: SOCIALISMO di Protesta e di Governo contro le diseguaglianze

La parola vitale del nostro Socialismo del XXI secolo di protesta e di governo c’è, è ‘noi’. E insieme ‘noi’ possiamo creare un paese che funzioni per molti e non per pochi: ‘noi’ siamo pronti a affrontare le diseguaglianze, causate dal neoliberismo, e che minacciano la convivenza civile. E’ l’impegno e la promessa che il 67enne Jeremy Corbyn ha prima lanciato al popolo inglese a conclusione del trionfante congresso del Labour Party sulle note di Red flag, e poi ribadito in una lettera dall’accattivante incipit: il prossimo governo trasformerà la Gran Bretagna e dall’inequivocabile finale: unisciti a noi oggi, per essere parte di ‘noi’. Dato per perdente e visionario, Corbyn ha, con coraggio e tenacia, mantenuto la barra dritta del socialismo progressita e di sinistra  che puo’  diventare vincente, mettendo fine alla terza via neoliberista dell’ex-leader del Labour Party, Tony Blair e guadagnandosi i larghissimi consensi  dei giovani, delle donne e dei ceti più deboli. Ora l’obiettivo è conquistare il centro, dove, secondo un certo mantra si vincono le elezioni: sono d’accordo anch’io. Ma il centro di gravità politico di una nazione non è inamovibile e certamente non rimane per sempre dove vorrebbe l’establishment. Si muove con i bisogni e le aspettative della gente. Di certo non è nello stesso punto in cui era 20-30 anni fa. Il grande crollo finanziario del 2008 e il decennio di austerità che vi ha fatto seguito lo hanno spostato. Oggi il centro è rappresentato dalla speranza di qualcosa di meglio e qualcosa di diverso. E quel qualcosa di meglio e di diverso, insieme possiamo creare un paese che funziona per i molti, e non per i pochi, sta, per Corbyn, in un nuovo modo di fare politica, lo aveva promesso due anni fa: il potere non circoscritto e ristretto al parlamento di Westminster ma diffuso e distribuito in basso, alle comunità e ai cittadini. Forte dei consensi avuti anche di recente, alle elezioni di giugno scorso quando abbiamo registrato il più grande aumento di voti dal 1945 e il miglior risultato in una generazione, Corbyn ha presso nettamente le distanze dalla politica di Donald Trump, il presidente degli Usa, paese alleato: la via che hai imboccato è la via sbagliata e ha ammonito a non dare la colpa dei mali della nostra società, agli immigrati, a non farne un capro espiatorio e soprattutto a non cedere al razzismo. Insomma, è dall’Inghilterra, da un saggio vecchietto di 67 anni, che arriva – alla luce dei disatrati elettoriali in Francia e Germania  rispettivamente del Psf e della Spd – la smentita dell’impossibilità di una sinistra di protesta e di governo: siamo una forza potente e appassionata per ‘il bene comune’ e stiamo accogliendo sempre nuovi membri: unisciti a noi oggi per essere parte di noi. Carlo Patrignani Fonte: alganews.it SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

XIV Congresso Psi 1914

XIV Congresso – Ancona 26-29 aprile 1914 Si afferma ancora la corrente rivoluzionaria, che conferma la tattica elettorale intransigente. Una mozione, presentata da Benito Mussolini e Giovanni Zibordi e approvata a grande maggioranza, afferma che è “incompatibile per i socialisti l’entrata e la permanenza nella Massoneria” e invita le sezioni a espellere dal partito coloro che non si uniformino alle nuove direttive. Con questo provvedimento antimassonico i socialisti si allontanano ulteriormente dalla sinistra laica formata da repubblicani e radicali. SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

XIII Congresso Psi 1912

XIII Congresso – Reggio Emilia 7-10 lugio 1912 Il XIII congresso del PSI segna una svolta nelle vicende del socialismo italiano. A nome della corrente rivoluzionaria, Benito Mussolini presenta una mozione, approvata con una maggioranza limitata, che proclama l’espulsione dal partito di Bissolati, Bonomi, Cabrini, per l’omaggio reso al re il 14 marzo. Il gruppo parlamentare socialista è accusato di voler fornire la politica del governo e vengono sconfessati gli atteggiamenti nazionalistici e filobellici di Guido Podrecca e altri. Mussolini riafferma tra l’altro, contro l’egemonia del sindacato, l’importanza del partito come guida del movimento rivoluzionario dei lavoratori. Alla direzione del partito sono eletti solo appartenenti alla corrente rivoluzionaria, tra cui Mussolini; segretario è nominato Costantino Lazzari. Il congresso decide anche la ristrutturazione del comitato direttivo dell’Avanti!, che è stato finora di tendenza riformista: il giornale sarà diretto da Giovanni Bacci, membro della nuova direzione del partito, fino al 1° dicembre, quando verrà sostituito da Mussolini, più gradito all’ala rivoluzionaria. Il congresso proclama infine parte integrante della “organizzazione socialista nazionale” la Federazione italiana giovanile socialista, sorta nel 1907 e diretta dai rivoluzionari. Tra gli esponenti di destra che escono dal partito c’è anche il carpigiano Alfredo Bertesi. Questa frattura provocherà una profonda crisi all’interno della Camera del Lavoro di Carpi. «Avanti! 6 luglio 1912» SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it