YA BASTA! LA MISURA E’ COLMA

Come al solito aveva ragione quel democristiano di lungo corso, per il quale la generale e diffusa convinzione che il Rosatellum 2.0 era su un binario morto faceva parte di una dezinformacija accuratamente studiata a tavolino, per impedire una forte opposizione politica, giuridica e intellettuale, che mobilitasse la pubblica opinione. Una legge immorale, come la definisce il prof. Ainis, è incostituzionale, perché se le funzioni pubbliche devono essere esercitate con “disciplina e onore” (art. 54 Cost.) e i parlamentari devono agire nell’esclusivo interesse della Nazione, che rappresentano “senza vincolo di mandato” (art. 67 Cost.), chi è nominato -e non eletto- con una legge immorale, non potrà agire come la Costituzione richiede. Non si tratta di un’ipotesi astratta, ma di un film già visto con questa legislatura. Un Parlamento eletto con una legge incostituzionale come accertato definitivamente dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 1/2014 ha prodotto in serie una revisione costituzionale bocciata clamorosamente da un popolo italiano, uscito per l’occasione dal suo letargo astensionista e una seconda legge incostituzionale l’Italikum, colpito al cuore dalla sentenza n. 35/2017 della Consulta, grazie ai ricorsi collettivi di ricorsi, promossi dagli avvocati antitalikum, sostenuti in molti casi da parlamentari ora di Sinistra Italiana, MDP, Civici e Innovatori e M5S. Non soddisfatti, perché graziati da uno scioglimento anticipato da un Presidente della Repubblica, che non aveva colto l’invito implicito ad una legislatura breve con il richiamo espresso della Corte Costituzionale agli articoli 61 e 77 Cost., che prorogavano i poteri delle Camere per un periodo da 60 a 90 giorni, approveranno una terza legge elettorale “immorale” e incostituzionale. “Perché incostituzionale? -ha concluso con amarezza l’avv. Felice Besostri, coordinatore degli avvocati antitalikum e del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale- perché con il voto congiunto il voto non è più libero e personale in violazione dell’art. 48 Cost., con le pluricandidature in liste proporzionali corte si eleggono i candidati perdenti de gli uninominali alla faccia delle condizioni di eguaglianza per le cariche elettive prescritte dall’art. 51 Cost. ed infine con l’obbligo di presentare candidature uninominali dovunque non vi è liberta dei movimenti politici di concorrere alla determinazione della politica nazionale contro l’art. 49 Cost.” Felice Besostri Fonte: Insieme per la Costituzione SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

“Lotteremo per una legge elettorale costituzionale”

Felice Besostri l’avvocato “Antitalikum”. “Difendiamo la carta dal testo di Rosato” La maggioranza solo numerica non si rassegna alla sconfitta del referendum Secondo il programma, dovrei parlare della necessità di verità della rappresentanza che solo un sistema elettorale proporzionale può dare. Ma dopo gli interventi che mi hanno preceduto, parlare ora di proporzionalità è come “portare vasi a Samo”, inutile e superfluo. Ritengo, invece, più interessante riferirvi dei lavori del gruppo degli avvocati “Antitalikum” da me coordinati, che hanno ottenuto l’annullamento parziale dell’Italikum, nella parte più pericolosa, cioè l’attribuzione di un premio di maggioranza, sempre e comunque, senza alcuna soglia di partecipazione o di percentuale minima di voti al primo turno grazie al trucco di un ballottaggio limitato alle due liste più votate. Avevamo dedotto 13 motivi di incostituzionalità dell’Italikum, da noi scritto rigorosamente con la kappa, un ricordo ideografico di altre antiche battaglie democratiche e un 14° relativo a una norma residuata dal Porcellum, le soglie del Senato fissate irragionevolmente al doppio della Camera, pur avendo la metà dei membri. Siamo stati preveggenti perché è una delle norme chiave dell’armonizzazione chiesta dalla stessa sentenza a 35/2017 e auspicata dai presidenti della Repubblica e del Senato. L’annullamento parziale di due punti dei 13 non ci soddisfa, ma parliamoci chiaro: quell’annullamento ha creato le condizioni tecniche e politiche per la formazione di un quarto polo civico, costituzionale di sinistra. Tuttavia, senza una legge elettorale proporzionale, non potranno nascere soggetti politici in grado di determinare nuovi equilibri politici per evitare una vittoria della destra o una riedizione di un centro-finta-sinistra a egemonia Pd. Giustamente dobbiamo mettere al centro la legge elettorale per averne finalmente una costituzionale di tipo proporzionale. La maggioranza solo numerica del Parlamento non si è rassegnata alla sconfitta del 4 dicembre e cerca una rivincita con la terza legge incostituzionale. Dobbiamo impedirlo ed è possibile, perché entro novembre ci sono 10 dei ricorsi Antitalikum maturi per la decisione. Il Tribunale dell’Aquila deve depositare la decisione e il 13 ottobre è attesa la decisione del Tribunale di Messina, il 26 e il 27 dello stesso mese rispettivamente Lecce e Venezia. Siamo in tempo per portare in Corte costituzionale il meccanismo elettorale incostituzionale del Rosatellum 2.0, il voto congiunto per il candidato uninominale e per la lista bloccata proporzionale, impugnando le norme dello stesso tenore vigenti per il Trentino-Alto Adige. Il gioco è chiaro: andare a votare con norne incostituzionali per ripetere lo sconcio del Porcellum dichiarato incostituzionale dopo le elezioni. Se si vota con una legge incostituzionale la Costituzione non sarà attuata e la vittoria dei No al referendum tradita. Fonte: Il Fatto Quotidiano   45.000 firme L’appello dei comitati IL COORDINAMENTO democrazia costituzionale – che prosegue le battaglie dopo aver salvato col referendum la Carta dalla riforma del governo renziano – ha approvato un appello in cinque punti per una nuova legge elettorale che, sia chiaro, parta dal presupposto di far scegliere i parlamentari dai cittadini. Al punto 1, per esempio, c’è scritto: “La partita che si sta giocando sulla legge elettorale è una partita sulla Costituzione perché il modello di democrazia consegnatoci dai Costituenti e convalidato dal referendum del 2016, è fondato sulla centralità di un Parlamento rappresentativo attraverso il quale trova espressione il principio supremo che la sovranità appartiene al popolo”. Tanti i nomi in calce: da Villone a Gallo, da Carlassare a Grandi fino al presidente del comitato scientifico Pace. La petizione, lanciata dal Fatto Quotidiano, può essere sostenuta firmando sulla piattaforma di Change.org. SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

Il pool di avvocati anti Italicum pronto a un nuovo ricorso

Non c’è due senza tre: Felice Besostri e il coordinamento degli avvocati Antitalikum si sono rimessi al lavoro. Nel mirino stavolta c’è il cosiddetto Rosatellum 2.0, la legge elettorale per due terzi proporzionale e per un terzo maggioritaria che il Parlamento si prepara a discutere nelle prossime settimane. Secondo Besostri, l’avvocato che ha promosso i ricorsi alla Consulta che hanno fatto cancellare prima il Porcellum e poi l’Italicum, saremmo di fronte all’ennesimo sistema elettorale destinato alla bocciatura della Corte: “La maggioranza solo numerica del Parlamento non si è rassegnata alla sconfitta del 4 dicembre e cerca una rivincita con la terza legge incostituzionale”. Il coordinamento Antitalikum ha annunciato di esser pronto a “portare all’attenzione alla Consulta eventuali profili di incostituzionalità del Rosatellum 2.0”. Per Besostri gli aspetti critici del sistema nato sull’asse Pd-Forza Italia sono evidenti: “Se non viene cambiato almeno il voto congiunto tra candidato uninominale e lista proporzionale bloccata, il Rosatellum bis farà la stessa fine di Porcellum e Italicum”. Fonte: ilfattoquotidiano.it/ SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

ROSATELLUM 2.0: Farà la stessa fine del “PORCELLUM” e dell’ITALIKUM

Quest’oggi, 2 ottobre 2017, a Montecitorio nell’Aula dei Gruppi Parlamentari si è tenuta la  riunione degli Avvocati Antitalikum, introdotta dal Coordinatore Avv. Felice Besostri con gli interventi degli Avvocati: Palumbo, Sarno, Ricciardi, Caputo, Sentimenti, Paolini e Di Stasi. “Al centro del nostro lavoro è stata la legge elettorale – ha dichiarato Felice Besostri, Coordinatore degli avvocati Antitalikum – perché ancora oggi non siamo riusciti ad avere una legge costituzionale di tipo proporzionale” E ha aggiunto  “La maggioranza solo numerica del Parlamento non si è rassegnata alla sconfitta del 4 dicembre e cerca una rivincita con la terza legge incostituzionale, cioè il Rosatellum 2.0”. Gli Avvocati hanno preso atto con soddisfazione dell’esito della loro iniziativa soltanto  grazie alla quale si è ottenuto l’annullamento parziale dell’Italicum nella parte più pericolosa, cioè l’attribuzione di un premio di maggioranza eccessivo con il trucco del ballottaggio tra le due liste più votate.  Gli Avvocati hanno sottolineato che la questione più urgente è ottenere l’armonizzazione tra le leggi elettorali per la Camera e per il Senato, armonizzazione che richiede in via prioritaria l’eliminazione del premio di maggioranza alla Camera con il 40% dei voti validi e la riduzione delle soglie d’accesso del Senato fissate all’8% e la 20% a fronte di un 3% alla Camera. Gli Avvocati confidano di portare questa questione all’attenzione della Corte grazie alle decisioni che dovranno essere prese nel giro di un mese dai Tribunali dell’Aquila, di  Messina, di Lecce e di Venezia. “In ogni caso – ha detto l’Avv. Besostri – avendo già predisposto i ricorsi, siamo in condizione di portare all’attenzione alla Consulta eventuali profili di incostituzionalità del Rosatellum 2.0”. E ha aggiunto: “Il voto congiunto tra candidati uninominali e liste proporzionali bloccate, esteso a tutta Italia dal Rosatellum 2.0, è già presente nelle norme speciali per il Trentino Alto Adige, in violazione del voto personale, libero e diretto, come eccepito nei ricorsi Antitalikum”. Il gruppo degli Avvocati Antitalikum ha deciso di estendere la sua sorveglianza sulla costituzionalità delle Leggi elettorali a quelle regionali e per le Province e le Città metropolitane, presentando i ricorsi nei competenti Tribunali ordinari ovvero impugnando davanti ai Tar i risultati elettorali. “Lo scopo che anima gli avvocati Antitalikum è quello di consentire agli elettori di votare liberamente e secondo Costituzione e non di impedire l’adozione di nuove leggi elettorali che è compito del Parlamento. Gli Avvocati vogliono solo vigilare sul rispetto della Carta e in questo modo contribuire all’azione dei Parlamentari”, ha concluso Besostri. Fonte: criticaliberale.it SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

ANSA Legge Elettorale: Besostri, cambiare Rosatellum 2.0 o ricorso

ANSA Notiziario Nazionale, lunedì 02 ottobre 2017 L.elettorale: Besostri, cambiare Rosatellum 2.0 o ricorso L.elettorale: Besostri, cambiare Rosatellum 2.0 o ricorso     (ANSA) – ROMA, 2 OTT – “La maggioranza solo numerica del  Parlamento non si è rassegnata alla sconfitta del 4 dicembre e  cerca una rivincita con la terza legge incostituzionale, cioè il  Rosatellum 2.0″. Lo ha dichiarato Felice Besostri, Coordinatore  degli “Avvocati antitalikum” al termine della loro riunione  tenutasi nell’Aula dei Gruppi della Camera. Besostri chiede che  il Rosatellum 2.0 sia modificato “almeno eliminando il voto  congiunto tra collegio uninominale e listino”, preannunciando un  ricorso alla Corte Costituzionale nel caso venga approvato dal  Parlamento così come è oggi.     “Al centro del nostro lavoro è stata la legge elettorale – ha  dichiarato Besostri – perché ancora oggi non siamo riusciti ad  avere una legge costituzionale di tipo proporzionale”.     Gli Avvocati hanno sottolineato che “la questione più urgente  è ottenere l’armonizzazione tra le leggi elettorali per la  Camera e per il Senato, armonizzazione che richiede in via  prioritaria l’eliminazione del premio di maggioranza alla Camera  con il 40% dei voti validi e la riduzione delle soglie d’accesso  del Senato fissate all’8% e al 20% a fronte di un 3% alla  Camera”. Gli Avvocati confidano di portare questa questione  all’attenzione della Corte grazie alle decisioni che dovranno  essere prese nel giro di un mese dai Tribunali dell’Aquila, di  Messina, di Lecce e di Venezia.     “In ogni caso – ha detto l’Avv. Besostri – avendo già  predisposto i ricorsi, siamo in condizione di portare  all’attenzione alla Consulta eventuali profili di  incostituzionalità del Rosatellum 2.0″. Infatti “il voto  congiunto tra candidati uninominali e liste proporzionali  bloccate, esteso a tutta Italia dal Rosatellum 2.0, è già  presente nelle norme speciali per il Trentino Alto Adige, in  violazione del voto personale, libero e diretto”.  (ANSA).       IA  02-OTT-17 16:12 NNN – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – AGI, lunedì 02 ottobre 2017 L.Elettorale: Besostri, Rosatellun 2.0 finira’ come Italicum = (AGI) – Roma, 2 ott. – “La maggioranza solo numerica del  Parlamento non si e’ rassegnata alla sconfitta del 4 dicembre e  cerca una rivincita con la terza legge incostituzionale, cioe’  il Rosatellum 2.0″. Lo afferma Felice Besostri, coordinatore  degli Avvocati Antitalikum, durante una conferenza stampa a  Montecitorio.      “Al centro del nostro lavoro e’ stata la legge elettorale –  spiega – perche’ ancora oggi non siamo riusciti ad avere una  legge costituzionale di tipo proporzionale”. Besostri ricorda  inoltre il lavoro fatto con gli altri avvocati dl coordinamento  per ottenere l’annullamento parziale dell’Italicum, nella parte  riguardante l’attribuzione di un premio di maggioranza,  giudicato eccessivo, per mezzo del ballottaggio tra le due  liste piu’ votate.      La questione piu’ urgente, sottolinea, e’ ottenere  l’armonizzazione tra le leggi elettorali per la Camera e per il  Senato, armonizzazione che richiede in via prioritaria  l’eliminazione del premio di maggioranza alla Camera con il 40%  dei voti validi e la riduzione delle soglie d’accesso del  Senato fissate all’8% e la 20% a fronte di un 3% alla Camera.  Per questa ragione il coordinamento confida di portare la  questione all’attenzione della Corte grazie alle decisioni che  dovranno essere prese nel giro di un mese dai Tribunali  dell’Aquila, di Messina, di Lecce e di Venezia. (AGI)  Mol  (Segue)  021630 OTT 17  NNN – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – AGI, lunedì 02 ottobre 2017 L.Elettorale: Besostri, Rosatellun 2.0 finira’ come Italicum (2)= (AGI) – Roma, 2 ott. – “In ogni caso – sottolinea Besostri –  avendo gia’ predisposto i ricorsi, siamo in condizione di  portare all’attenzione alla Consulta eventuali profili di  incostituzionalita’ del Rosatellum 2.0″. E ha aggiunto “Il voto  congiunto tra candidati uninominali e liste proporzionali  bloccate, esteso a tutta Italia dal Rosatellum 2.0, e’ gia’  presente nelle norme speciali per il Trentino Alto Adige, in  violazione del voto personale, libero e diretto, come eccepito  nei ricorsi Antitalikum”.      Il gruppo si pone ora l’obiettivo di estendere la sua  sorveglianza sulla costituzionalita’ delle Leggi elettorali a  quelle regionali e per le Province e le Citta’ metropolitane,  presentando i ricorsi nei competenti Tribunali ordinari ovvero  impugnando davanti ai Tar i risultati elettorali. “Lo scopo che  anima gli avvocati Antitalikum e’ quello di consentire agli  elettori di votare liberamente e secondo Costituzione e non di  impedire l’adozione di nuove leggi elettorali che e’ compito  del Parlamento. Gli Avvocati vogliono solo vigilare sul  rispetto della Carta e in questo modo contribuire all’azione  dei Parlamentari”, conclude Besostri. (AGI)  Mol  021630 OTT 17  NNN – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – ADN Kronos, lunedì 02 ottobre 2017 L.ELETTORALE: BESOSTRI, SE ROSATELLUM BIS NON CAMBIA PRONTO RICORSO =       L.ELETTORALE: BESOSTRI, SE ROSATELLUM BIS NON CAMBIA PRONTO RICORSO =        L’avvocato ‘affossatore’ di sistemi voto spiega sua strategia,  pronto anche il piano B        Roma, 2 ott. (AdnKronos) – “Non c’è due senza tre… Se non viene  cambiato almeno il voto congiunto tra candidato uninominale e lista  proporzionale bloccata, il Rosatellum bis farà la stessa fine di  Porcellum e Italicum…”. Felice Besostri, avvocato  amministrativista, considerato ‘l’affossatore’ delle leggi elettorali  (dal Porcellum all’Italicum a quelle delle regioni Lombardia, Campania  Umbria e Campania) spiega la sua strategia processuale, a colpi di  ricorsi, per bloccare le distorsioni dei sistemi di voto e dice la sua  sul ‘Rosatellum bis’.        ”Cambino la parte relativa al voto congiunto -sottolinea l’ex  senatore dei Ds, pronto a impugnare il testo su cui c’è l’accordo di  Fi-Pd-Lega qualora venga approvato dal Parlamento così com’è- e non  faccio il ricorso. …

2 ottobre convegno sulla legge elettorale

Il 2 ottobre i Comitati referendari porranno di nuovo con tutta la forza di cui sono capaci la richiesta di una legge elettorale nuova, coerente per Camera e Senato che chiuda con la fase dei porcellum, degli italicum e consenta agli italiani di eleggere un parlamento credibile, che recuperi la fiducia dei cittadini, compromessa da anni di effetti perversi del maggioritario che abbiamo conosciuto. La nuova legge elettorale è una richiesta venuta anche dal Presidente della Repubblica con la quale siamo d’accordo. L’iniziativa si terrà dalle ore 14 all’aula gruppi parlamentari alla Camera dei Deputati in via Campo Marzio 78. Per partecipare all’iniziativa del 2 ottobre occorre prenotarsi (Nome, Cognome, data eluogo di nascita) e lo si può fare scrivendo ad organizzazione.com.referendum@gmail.com. Naturalmente farà fede l’ordine cronologico delle prenotazioni, fino al raggiungimento della capienza. Di seguito il programma completo: Ore 14 Ingresso Ore 14.15 Gustavo Zagrebelsky, “Ricordo di Stefano Rodotà (Presidente onorario Comitato contro l’Italicum), Ore 14.45 Apertura lavori Alfiero Grandi, “I cittadini chiedono, le istituzioni debbono rispondere, dopo il 4 dicembre 2016 le Camere debbono approvare una nuova legge elettorale” Ore 15.00 Alessandro Pace, “Solo revisioni costituzionali puntuali o omogenee, mai più megariforme” Ore 15.15 Massimo Villone, “Dopo il referendum una legge elettorale innovativa” Ore 15.30 Gaetano Azzariti “Legge elettorale e assetto istituzionale” Ore 15.45 Felice Besostri, “Il maggioritario ha fallito, ora serve la verità del proporzionale” Ore 16.00 Roberta Calvano, “Sistema elettorale e libertà di voto” Ore 16.15 Michele Prospero, “Rappresentare la realtà per cambiare le istituzioni” Ore 16.30 Lorenza Carlassare, “Lo spirito del 1948 e la legge elettorale” Ore 16,45 Carlo Smuraglia, saluto Ore 17.15 Armando Spataro procuratore di Torino, “Il diritto di eleggere i propri rappresentanti” Ore 17.30 Interventi istituzionali Ore 18.00 Domenico Gallo Conclusione dei lavori Fonte: Coordinamentodemocraziacostituzionale.it SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

“Rosatellum 2.0? Il solito SKIFELLUM 3.0”

DICHIARAZIONE DI FELICE BESOSTRI “ Mi scuso per un giudizio così tranchant senza sfumature- ha dichiarato l’avv. Felice Besostri coordinatore degli avvocati ANTITALIKUM, che hanno affondato la legge n. 52/2015-, ma come insegna la Bibbia, il libro per eccellenza della tradizione giudeo-cristiana, “ Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo “ (Ecclesiaste 3.1) e questo è il momento di dire BASTA! alle manomissioni della Costituzione per via surrettizia attraverso la terza legge elettorale incostituzionale, La seconda partorita da un Parlamento eletto con una legge INCOSTITUZIONALE, il Porcellum (Skifellum 1.0) dopo l’Italikum (Skifellum 2.0): una coazione a ripetere alla ricerca di una legittimazione a posteriori malgrado la pesante sconfitta al referendum costituzionale del 4 DICEMBRE dello scorso anno. Le leggi elettorali sono complicate e la maggioranza eterogenea conta sull’assuefazione e stanchezza della pubblica opinione. Eppure la questione è semplice l’Italia è una Repubblica democratica, nella quale la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione (art. 1 Cost.). La forma è quella Parlamentare e perciò di assemblee rappresentative elette con voto universale e diretto (artt. 56 e 58 Cost.), dai cittadini e dalle cittadine con voto personale, uguale, libero e segreto (art. 48.2 Cost.). Non solo i cittadini e le cittadine hanno il diritto di scegliere i loro rappresentanti, ma tutti i cittadini dell’uno e dell’altro sesso possono accedere alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza (art. 51.1 Cost.). Nella nuova proposta non è così; due terzi dei parlamentari, deputati e senatori, sono nominati da capi-partito e considerati i collegi uninominali sicuri potrebbero essere il 90% del totale. I partiti non sono libere associazioni di cittadini, come richiede l’art. 49 Cost., ma macchine di potere costituiti da tribù nel migliore dei casi, quando non dipendono da un capo o da un padrone, unico detentore del potere di nomina dei candidati anche in violazione dei propri statuti. Dovrebbero avere un potere di proposta non di nomina. Il voto non è personale né diretto, perché si vota in blocco per candidati uninominali e per liste bloccate, con possibilità di pluricandidature.  Un rifiuto in blocco delle candidature non partecipando al voto non avrebbe nessun effetto, mentre nelle democrazie popolari, che molto democratiche non erano, se non partecipava al voto la metà degli elettori si dovevano ripetere. Un ultima chicca non si possono formare nuovi soggetti politici di protesta, perché devono raccogliere decine di migliaia di firme, mentre i gruppi politici presenti in parlamento anche quelli che non si sono presentati alle elezioni del 2013 non devono nemmeno fare la fatica di raccogliere le firme. Il Presidente del Senato ha giustamente chiesto, con la sensibilità tipica dell’uomo di legge e seconda carica dello Stato, leggi elettorali omogenee e costituzionali- ha concluso l’avv. Besostri: “è stato accontentato con una legge omogeneamente incostituzionale”. “Non credo che sarà possibile dirlo e dimostrarlo neppure nella televisione pubblica” è l’amaro commento finale. Monica Pepe 340 807 1544 Felice Besostri 335 294 617 – 393 922 9493 SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

BESOSTRI ANTITALIKUM: “IL ROSATELLUM E’ L’ENNESIMA LEGGE ELETTORALE DI NOMINATI”

LA SCELTA DEI RAPPRESENTANTI NON E’ UN SUPERMERCATO.  NON RAPPRESENTANO LA NAZIONE: HANNO IL VINCOLO DI MANDATO Comunicato stampa Roma, 23 settembre 2017 “La nuova proposta di Legge elettorale cosiddetta Rosatellum nega i principi di sovranità popolare dettati dalla nostra Costituzione perché i due terzi dei parlamentari, deputati e senatori, sono nominati da capi partito, e dal momento che parliamo di collegi uninominali sicuri potrebbero arrivare al 90% del totale degli eletti”. A dirlo è l’Avv. Felice Besostri, Coordinatore degli Avv. Antitalikum. Prosegue “Il voto non è libero, perché non posso scegliere il candidato da eleggere e non è neppure diretto perché votando per il candidato o per la lista indirettamente scelgo anche l’altro candidato che non gradisco”.  Sottolinea Besostri che è la combinazione tra voto congiunto e liste bloccate che porta questa legge fuori d’alveo costituzionale e che i partiti dovrebbero avere un potere di proposta non di nomina.  “La scelta di rappresentanti non è un supermercato dove scegli uno e te ne regalano altri, da 3 a 6 come se ci fossero i saldi e valessero poco – incalza Besostri. “Così infatti quei candidati non rappresentano la Nazione senza vincolo di mandato, come chiede l’art. 67 Cost., ma chi li ha nominati. In questa situazione non potranno adempiere alle loro funzione pubblica con onore, come chiede l’art. 54.2 della Costituzione”.  Besostri richiama poi le parole di Grasso “Il Presidente del Senato ha giustamente chiesto, in qualità di seconda carica dello Stato, leggi elettorali omogenee e costituzionali ed è stato accontentato con una legge omogeneamente incostituzionale”.  “Le leggi elettorali sono complicate ma sono la stella polare della democrazia di un paese e la cinghia di trasmissione della rappresentanza – conclude Besostri – Al contrario sui temi della legge elettorale da anni i partiti insistono nel generare confusione nella pubblica opinione con proposte che tendono ad utilizzare il voto dei cittadini per auto-nominarsi, piuttosto che preoccuparsi di garantire la dovuta rappresentatività per la formazione di Governi, espressione reale del popolo sovrano e dei suoi interessi”. Per informazioni alla Stampa Monica Pepe cell. 340 8071544 SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

Appello: SE HAI IDEE CHIARE USI PAROLE SEMPLICI

Si sta per approvare una nuova legge elettorale. Il risultato finale non è ancora soddisfacente. Ma un punto fermo è che il prossimo Parlamento sia eletto con un sistema proporzionale per un’esigenza di verità dopo tre parlamenti eletti con una legge maggioritaria incostituzionale. Tuttavia i gruppi di potere che si sono impadroniti di Partiti, che non sono libere associazioni di cittadini per determinare con metodo democratico al loro interno e in concorrenza tra loro, come avrebbe voluto l’art. 49 Cost., se fosse stato attuato, non hanno rinunciato a manipolare il risultato finale predeterminando la composizione del futuro Parlamento per avere docili esecutori di decisioni prese da gruppi di interesse, di potere economico e finanziario, di corporazioni, sia italiani che stranieri. La nostra Costituzione vuole parlamentari che rappresentino esclusivamente la Nazione (art. 67 Cost.) e che esercitino la loro funzione pubblica con disciplina (morale non di partito) e onore (art. 54 Cost.) e che rappresentino degnamente il popolo, cui appartiene la sovranità (art. 1 c.2 Costituzione), che è stata calpestata con bel due leggi dichiarate incostituzionali in parti importanti. Le nostre istituzioni democratiche sarebbero in pericolo se avessimo una terza legge incostituzionale. E’ una preoccupazione che il Presidente del Senato, Grasso, ha espresso ad alta voce in questi giorni e che speriamo sia condivisa nel suo pensoso ed isolato silenzio dal Presidente della Repubblica Mattarella. Preoccupano le spinte ad accelerare la data delle elezioni, non perché si condivida la politica di questo governo, ma per la chiara intenzione di votare comunque prima di un  pronunciamento della Corte Costituzionale sulle parti non modificate delle leggi elettorali e su quelle nuove. Si ripeterebbe  lo scandaloso paradosso  del Parlamento eletto nel febbraio 2013 con una legge dichiarata incostituzionale  nel gennaio 2014 e che nella sua maggioranza ha tramato contro la democrazia approvando una legge elettorale incostituzionale l’Italikum e che ha persino tentato di manomettere la Costituzione con una deforma,  che con l’art. 40 c.3 ultimo periodo del ddl costituzionale Renzi-Boschi voleva sanare affari  coperti dall’autodichia delle Camere: una parola difficile, ma che significa che la giustizia ordinaria non si deve occupare non solo dell’elezione dei Parlamentari (art. 66 Cost.), ma neppure del personale e dei contratti con i privati , che forniscano beni e servizi alla Camere o facciano lavori per esse. Questo documento è stato preceduto da una consultazione informale ed anche casuale tra persone di diverso orientamento politico e culturale e con diverse esperienze di vita. Anche per questo è stato complicato trovare una conclusione sulla natura e caratteristiche del quarto polo. Sia chiaro che non voglio promuovere nulla, gli impegni come coordinatore degli avvocati antitalikum sono sufficienti. No sarò il primo firmatario, ma inserirò il mio nome quando saranno pervenute qualche decina di adesioni all’indirizzo di posta elettronica in CC: (avvocatiantitalikum@googlegroups.com) Di questo appello nessuno è padrone, purché siano mantenute le richieste minime  per la futura legge elettorale ciascuno è libero di definire secondo le  sue inclinazioni, aspirazioni, persino speranze o sogni le caratteristiche del quarto polo che dovrà nascere, per impedire che la soglia di sbarramento escluda dalla rappresentanza ben più del 5% complessivo degli elettori/elettrici, anche perché si gioca con le carte truccate  del voto utile, e congiunto, con la contemporanea richiesta di un’abnorme quantità di firme per i nuovi e l’esenzione totale per forze già  in Parlamento alla data del 1° gennaio 2014. Buona Costituzione a tutti Felice C. Besostri — SE HAI IDEE CHIARE USI PAROLE SEMPLICI Le leggi elettorali sono complesse, tutti i sistemi elettorali hanno pregi e difetti, ma è chiaro che in democrazia la cosa più importante è che rappresentino  le cittadine e i cittadini e che rendano impossibile  imporre di forza le candidature di ubbidienti seguaci. Lo scorso 4 Dicembre 19.421.025 di italiani, pari al 59,12%  hanno detto NO alla democrazia dell’uomo solo al comando. I sostenitori del SI’, quindi, non rappresentano la maggioranza degli italiani e delle italiane e ne devono ascoltare la voce e rispettare la volontà. Camera dei Deputati e Senato della Repubblica sono state confermati come assemblee elettive, quindi deputati/deputate e senatori/senatrici devono essere eletti da tutti e non nominati da Renzi, Berlusconi, Grillo, Salvini o altri capi o capetti di partito. Questo Parlamento è stato eletto con una legge incostituzionale: una gran parte grazie ad un premio di maggioranza, cioè contro la volontà degli elettori dei collegi di candidatura; tutti perché candidati in liste bloccate, cioè non per un voto libero, eguale e personale (art.48 Cost.), né diretto per la Camera (art.56 Cost.) e il Senato (art. 58 Cost.). Invece di ringraziare la provvidenza hanno prima approvato una nuova legge elettorale incostituzionale censurata dalla Corte Costituzionale su iniziativa degli avvocati antitalikum  con la sentenza n. 35/2017 e poi tentato di manomettere la Costituzione repubblicana, figlia della Liberazione, contro la maggioranza del Paese. Le elezioni andavano fatte subito dopo la sentenza n.1/2014 di annullamento del Porcellum, ora la  data non la decidono i capi partito, se trovano un accordo su una legge con dubbi di costituzionalità, ma il Presidente della Repubblica Mattarella, sentiti la Presidente della Camera Boldrini e il Presidente del Senato Grasso, perché è quello che prevede l’art. 88 della Costituzione. Dopo tre Parlamenti eletti con una legge elettorale incostituzionale nel 2006, 2008 e 2013 e una sbornia maggioritaria ultraventennale, che ha moltiplicato artificialmente i partiti occorre un momento di verità, cioè sapere chi rappresenta veramente il popolo italiano, il solo soggetto cui appartiene la sovranità in questa Repubblica democratica fondata sul lavoro (art. 1 Cost.), quindi una legge fondamentalmente proporzionale: solo un Parlamento rappresentativo può adottare una legge elettorale, che sappia trovare un equilibrio tra rappresentanza e stabilità, anche con l’introduzione della sfiducia costruttiva. Non si fanno cadere governi al buio, senza che sia subito pronta un’alternativa. Alla sera delle elezioni si deve solo sapere chi sono coloro che rappresentano gli italiani e come si propongono di governare, con quali programmi e con quali alleanze. Quindi serve una legge che assicuri che i deputati e  le deputate,/le senatrici e i senatori li eleggiamo tutti e …

«Il “Fianum” è assolutamente incostituzionale»

COMUNICATO STAMPARoma, 24 maggio 2017Legge elettorale, dichiarazione di Felice Besostri, coordinatore degli avvocati anti Italicum,esecutivo Comitato per la Democrazia Costituzionale: «Il “Fianum” è assolutamente incostituzionale.Non siamo al supermercato dove compri uno e te ne danno due» «L’ultimo progetto di legge elettorale presentato dal Pd, che per comodità chiamiamo Fianum, è assolutamente incostituzionale. Non solo per il motivo che il voto non è uguale, come avveniva nel Porcellum e nell’Italicum, ma anche perché non è nemmeno libero e personale come richiede l’articolo 48 della Costituzione e neppure diretto come richiedono l’articolo 56 per la Camera dei deputati e l’articolo 58 per il Senato. Per salvare questo pdl bisogna farlo diventare un vero e proprio germanicum cioè con il cinquanta per cento di eletti nel proporzionale e il cinquanta per cento in collegi uninominali da scorporare se superano la percentuale ottenuta nei collegi plurinominali proporzionali. Non siamo al supermercato dove compri uno e te ne danno due. Quindi deve essere ammesso il voto disgiunto tra collegio uninominale maggioritario e collegio plurinominale proporzionale» Un gruppo di lavoro diretto e coordinato dall’avv. Felice Besostri e composto dal dr. Giampiero Buonomo e dall’avv. Giuseppe Sarno hanno predisposto per il CDC una serie di emendamenti per trasformare il PdL In un vero e proprio germanicum. Saranno a disposizione di tutti quelli, compreso Renzi, che a parole dicono di voler trovare un accordo sulla base del sistema elettorale tedesco” SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it