DICHIARAZIONE DELLA PRESIDENZA PES
Traduzione a cura di Renato Costanzo Gatti | Socialismo XXI Lazio | Salvare vite umane, salvare posti di lavoro – strategia PES per contenere e riprendersi dalla crisi COVID-19 Adottata dalla presidenza del PSE il 25 giugno 2020 Tre mesi fa, nessuno si sarebbe aspettato che la pandemia di COVID-19 sarebbe stato il più grande stress delle società europee negli ultimi decenni. La vita pubblica fu improvvisamente messa in pausa, e solo i servizi essenziali poterono continuare. Questo stato di emergenza e quello degli effetti drammatici del virus ha portato a una crisi sociale, economica e sanitaria. La famiglia PES si è rapidamente mobilitata a diversi livelli, con i nostri leader, i primi ministri, Ministri, Regioni, Sindaci, Commissari, Parlamentari, membri e organizzazioni affiliate, per combattere le conseguenze del virus. Accogliamo con favore il lavoro di tutte le reti PES coinvolte nel coordinamento della reazione della nostra famiglia politica e del “piano di PES per contenere lo shock covid-19 e recuperare ”. Siamo di fronte a un momento storico, in cui è in gioco il progetto europeo. Abbiamo chiesto una mobilitazione ambiziosa e su larga scala per istituire un fondo di risanamento per far fronte alla crisi e creare le condizioni per un futuro verde, sociale, digitale, di parità di genere, inclusivo e sostenibile per le economie le società europee. La proposta presentata dalla Commissione europea il 27 maggio chiaramente porta il timbro della nostra famiglia e lo abbiamo accolto con favore. Lodiamo lo sforzo collettivo e il lavoro dei nostri Commissari PES, dei primi ministri, in particolare il ruolo di Pedro Sánchez e Antonio Costa, dei nostri partiti al governo, in particolare il ruolo determinante dell’SPD nella definizione della posizione della Germania, dei nostri deputati nel gruppo S&D del Parlamento europeo. Insieme, hanno spinto per una risposta progressiva a questa crisi. Il pilastro europeo dei diritti sociali adottato sotto la guida del primo ministro svedese Stefan Löfven, il Green Deal europeo promosso dal vicepresidente della Commissione Frans Timmermans e la strategia dell’UE sulla parità di genere presentate dal commissario Helena Dalli sono risultati importanti e devono rimanere il quadro per la nostra azione collettiva europea. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile che abbiamo imposto come cultura e il riferimento politico nella campagna dell’UE del 2019 ha creato le condizioni economiche, sociali e politiche ecologiche da considerarsi reciprocamente solidali. Vogliamo anche garantire il rispetto dello stato di diritto, della democrazia e dell’uguaglianza in ogni fase del processo. 1. L’Europa deve proteggere i posti di lavoro e rilanciare un’economia sociale, sostenibile e femminista L’impatto socio-economico di COVID-19 è enorme. Mentre quasi tutti ne sono stati colpiti in un modo o nell’altro, questa crisi, ha anche messo in evidenza le disuguaglianze delle nostre società che sono state trascurate molto spesso da così tanti per così tanto tempo. Ha rafforzato ancora una volta la nostra profonda convinzione che combattere le disuguaglianze e sostenere le persone più bisognose debba essere il nostro fondamentale obbiettivo. Dopo quasi tre mesi di blocchi straordinari, le nostre città e regioni sono gradualmente tornate alla vita. Restano sfide molto difficili e delicate. Dobbiamo proteggere la salute pubblica e allo stesso tempo garantire anche che i lavori siano protetti. Licenziamenti massicci e licenziamenti violenti debbono essere prevenuti. L’obiettivo principale è mantenere i lavoratori occupati, compresi quelli a breve termine, per garantire condizioni di lavoro adeguate e sicure e rispettare tutti i diritti dei lavoratori, tra cui anche i lavoratori migranti. Dato che alcuni lavoratori potrebbero essere già stati licenziati, gli Stati membri in accordo con le parti sociali dovrebbe fornire un “diritto a essere riassunti”. In questo contesto, la politica di coesione e i fondi strutturali e di investimento europei svolgono un ruolo fondamentale. Il PES ha accolto con favore fin dall’inizio l’iniziativa dei commissari Paolo Gentiloni e Nicolas Schmit di creare uno strumento europeo di sostegno temporaneo per mitigare i rischi di disoccupazione in emergenza (SURE). SURE deve essere accessibile al fine di preservare l’occupazione e la protezione dagli esuberi. Deve spianare la strada verso uno schema di sussidio di disoccupazione europeo, come proposto nel Manifesto del PES alle elezioni europee del 2019. In tempo di crisi, la solidarietà non è solo necessaria per garantire che nessuno rimanga indietro, ma anche un fattore economico stabilizzatore chiave che è molto necessario in periodi di recessione. Nel rispetto delle specificità nazionali, tale regime dovrebbe fornire una stabilizzazione macroeconomica comune nell’area dell’euro e un livello di investimenti sociali e verdi che consentiranno all’UE di affrontare meglio gli shock straordinari come COVID-19. La ripresa deve spianare la strada a una società più equa ed uguale. Deve contribuire a disegnare un modello sociale ed economico più sostenibile e inclusivo per l’UE in linea con gli SDG. Esso deve fornire una convergenza sociale verso l’alto, anche in termini di condizioni di lavoro e convergenza salariale, promuovere la contrattazione collettiva, il rispetto dei diritti dei lavoratori e dei sindacati e offrire una solida protezione sociale per tutti, rispettando i modelli nazionali del mercato del lavoro. Questi devono rinforzare e mai minare i sistemi nazionali ben funzionanti. Deve essere costruito su salari minimi equi già fissati in sede di Commissione europea, con priorità su una rivista garanzia per i giovani, e sulla preannunciata garanzia per i minori. Per tutti coloro che non hanno altre fonti di reddito sufficienti in questo periodo impegnativo, un regime di reddito minimo europeo, deve essere un tema prioritario per l’imminente presidenza tedesca, tenendo conto delle situazioni economiche, pratiche nazionali e tenore di vita in ciascun paese. Fornirà il supporto necessario per i più poveri, tra cui le famiglie a rischio di povertà e le famiglie monoparentali, e lo farà offrendo inoltre nuova fiducia alle imprese per mantenere posti di lavoro e recuperare la produzione. Più di mai è necessario stendere un piano d’azione sociale completo per attuare tutto il pilastro europeo di Diritti sociali e attuazione della strategia dell’UE sulla parità di genere con obiettivi ambiziosi e vincolanti. Con tassi di occupazione mediamente più bassi, più lavoro a tempo parziale, lavori …