ILVA: LE PROBLEMATICHE TRASCURATE ED I RISVOLTI ODIERNI

Storia vissuta ILVA e attuale ancora oggi 5 luglio 2024 , Peggiorata con ulteriori 4.400 cassa integrati. L’Ilva, in origine “Italsider” è un azienda che nasce con una logistica errata già dalle sue fondamenta. Gli impianti vengono costruiti frettolosamente su un area pianeggiante, scelta appositamente sul mare e che finisce a ridosso della città. L’impianto sotto controllo del comparto siderurgico Finsider, viene inaugurato con orgoglio nel 10 Aprile del 1965 dal Presidente della Repubblica Saragat. L’azienda garantirà all’Italia due terzi del fabbisogno nazionale di acciaio. L’ubicazione nel Mezzogiorno, afflitto dalla povertà più assoluta e dalla disoccupazione, viene scelta con la cinica consapevolezza di reperire facilmente manodopera. Il territorio di Taranto in nome dell’occupazione e nel sogno di uno sviluppo ai fini di un riconoscimento nazionale come polo industriale, rinuncia per sempre ad un area naturalistica e paesaggistica che sarà lesa e tradita nelle aspettative di occupazione, paventate in origine. L’Italsider è uno degli investimenti più convenienti mai realizzati per un ampliamento industriale. Essa costituì un prolungamento degli esistenti impianti di Piombino e Vado Ligure. I numeri dell’area compresa, sono impressionanti: vanno tra la Statale 7 Via Appia, la superstrada Porto-Grottaglie, la strada Provinciale 49 Taranto-Statte e la Provinciale 47, una superficie di 15.450,000 mq. un estensione che doppia la città, un mostro di capannoni, ferraglia e parchi minerali: 12 batterie di forni, 5 altiforni, 2 impianti di agglomerazione minerale, 2 acciaierie, 5 colate continue a 2 linee per bramme, 2 treni nastri di laminazione a caldo, 2 decapaggi ad acido cloridrico, 1 decatreno, 1 impianto di rigenerazione di acido cloridrico con 3 forni di arrostimento, 1 linea di elettro zincatura. Paradossalmente è proprio a ridosso del siderurgico che si sviluppa l’area con la più forte densità di famiglie di operai, “la Zona Tamburi” in quanto gli stessi trovavano comodo l’accesso alla fabbrica, quando all’inizi degli anni ’70 erano del tutto sconosciuti gli effetti dell’inquinamento. E’ questo il “quartiere simbolo”, in cui si svilupperà un forte degrado di salute e vivibilità. Oltre al danno ambientale, causato dall’inquinamento e dalle emissioni incontrollate, si sono sempre distinte scarsissime condizioni di sicurezza ed incuria, sia durante la costruzione dell’impianto che nel ciclo della lavorazione delle materie prime, che ha visto falcidiare tragicamente migliaia di vite, per la mancata automazione iniziale degli impianti, per la quale molti lavoratori hanno pagato con la vita. Negli anni in questione, furono proprio tali disumane condizioni a spingermi ad entrare nell’esecutivo di fabbrica, di ambiente e sicurezza, come “rappresentante sindacale”. Furono numerose le denunce in Procura nel 1987 presso l’allora Pretore Sebastio, per il degradante stato lavorativo e per l’alto numero di “morti bianche”. Tali e tanti esposti che per il pressing effettuato ed il fastidio arrecato “all’apparente buon nome dell’azienda”, subì la ritorsione del licenziamento, revocato esclusivamente per il forte supporto dei lavoratori, che cominciarono finalmente a maturare in quel frangente storico, la cultura del “diritto lavorativo”. La vita degli operai inoltre, non veniva tutelata, ma anzi lesa dalle male gestioni. L’Italsider ha inghiottito vite e ambiente della citta di Taranto e la salute dei suoi abitanti per un area vastissima che coinvolge anche la sua provincia, peggiorando la situazione con la privatizzazione avvenuta nel 1995, quando con la gestione Riva, la fabbrica venne ceduta satura di problematiche stratificate, oramai all’apice del suo impatto ambientale. Una mossa politica furba da parte dello Stato, che dopo aver depauperato le risorse della città, scaricava il fardello nelle mani dei privati. Il mancato piano di reinvestimento sul risanamento del territorio, complice una politica locale inerte e corrotta e quella nazionale cieca ed irresponsabile, oggi il caso ILVA è esploso con tutta la sua drammaticità a seguito delle denunce dei Periti della Repubblica per la grave situazione Sanitaria di Taranto, evidenziate da prove scientifiche inconfutabili, come “disastro ecologico”. Omissioni perpetrate per 50 anni, “da me segnalate assiduamente” a personaggi autorevoli che sono intervenuti negli incontri, congressi e convegni, anche presso la camera dei deputati, quando nel 2000 come presidente del Comitato Consultivo dell’ INAIL si lottava per il “riconoscimento dell’indennità” sul mesotelioma pleurico, causato dalla forte presenza di amianto nello stabilimento. Oggi abbiamo una perizia epidemiologica pari ad un bollettino di morte. L’esposizione continua agli inquinanti, liquidi, polveri ed emissioni atmosferiche hanno causato nella popolazione fenomeni degenerativi di diversi apparati che si traducono in: mortalità per patologie respiratorie, asma aggressivo sui bambini, tumori in età pediatrica, tumori maligni dello stomaco, della laringe, del polmone di reni e vescica, leucemie e linfomi, malattie neurologiche, senza dimenticare l’alto tasso di diossina, negli esseri viventi come nel latte materno delle neo mamme, e i valori spropositati presenti negli animali, caprini, ovini recentemente abbattuti con un decreto e nei pesci e mitili, di cui viene smantellato l’allevamento nel mar piccolo, altamente inquinato. Per i motivi sopracitati il 26 luglio 2012 il GIP di Taranto dispone il sequestro senza facoltà d’uso dell’area a caldo, i parchi minerali, le cokerie, l’area di agglomerazione, altiforni ed acciaierie, con arresto disposto per Emilio Riva e il figlio Nicola Riva ed altri vari dirigenti. L’accusa è “gestione con volontà inquinante perpetrata coscientemente e sulla volontà della logica del profitto, calpestando le più elementari regole di sicurezza”. Oggi in queste condizioni disperate, diverse ipotesi vengono avanzate, da una parte quella dei GIP di bloccare tutta la produzione per demolire bonificando e ricostruire un’azienda che abbia caratteristiche legali di compatibilità ambientali e mano al portafoglio dell’ILVA, spetta tutto all’azienda il risanamento, sotto il profilo economico, visti gli introiti ricavati da una popolazione che ha pagato e paga con il prezzo della vita. Attualmente questa proposta, viene purtroppo strumentalizzata dalla stessa azienda “per intimidire” la magistratura e l’opinione pubblica, ma soprattutto gli operai, che mal rappresentati, si lasciano andare a scontri ideologici con altri gruppi di pensiero, presenti altresì numerosi nella popolazione. E’ necessario oggi più che mai evitare queste spaccature sociali e garantire un supporto economico e progettuale realistico e coscienzioso, affinchè i fondi stanziati dallo Stato, nella persona del Ministro Durso siano nettamente superiori a quelli proposti, sinceramente inadeguati per disporre …

ALL’ONOREVOLE ANTONIO COSTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO

Roma, 29 Giugno 2024 Caro compagno Antonio Costa, siamo molto felici del tuo nuovo ruolo nell’Unione Europea e siamo convinti che la tua esperienza e le tue idealità socialiste ti faranno svolgere il ruolo stesso in modo nuovo, riconoscibile, utile.             Ti abbiamo applaudito dopo il tuo intervento al Congresso di ROMA del PSE il 2 marzo scorso. Eravamo invitati e presenti, pur non essendo membri del PSE poiché la nostra organizzazione è un’ Associazione e non un Partito, e abbiamo condiviso l’entusiastica particolare accoglienza che ti ha rivolto in piedi il Congresso.             La nostra Associazione SOCIALISMO XXI è nata per formare in Italia un nuovo Partito Socialista e sta lavorando in questa direzione.             Ci preoccupa molto lo sviluppo delle guerre. Non abbiamo apprezzato le continue dichiarazioni del tuo predecessore fatte come se fosse il comandante in capo do un esercito in guerra.             L’aggressione della Russia all’Ucraina non può risolversi sul piano militare ma deve essere messa in campo un’iniziativa di armistizio e di pace.             Gli aiuti dati giustamente al Paese aggredito non devono esaurire l’azione dell’Unione Europea. Una proposta di tregua, di armistizio, una conferenza internazionale di pace dovrebbero essere i temi all’ordine del giorno. L’Unione Europea è carente.             Tu sai quanto i popoli abbiamo bisogno di pace.             Contiamo su una tua azione nella direzione che abbiamo indicato.             Ti auguriamo buon lavoro ed inviamo fraterni saluti. Il Presidente Luigi Ferro IN PORTUGUÊS Roma, 29 Giugno 2024 Ao Honorável ANTONIO COSTA Presidente do Conselho Europeu Caro companero António Costa, estamos muito satisfeitos com o seu novo papel na União Europeia e estamos convencidos de que a sua experiência e os seus ideais socialistas o farão desempenhar o papel de uma forma nova, reconhecível e útil. Aplaudimo-lo após o seu discurso no Congresso do PSE em Roma, no dia 2 de março. Fomos convidados e presentes, apesar de não sermos membros do PSE, visto que a nossa organização é uma Associação e não um Partido, e partilhámos o particular acolhimento entusiástico que o Congresso lhe estendeu em pé. Nossa Associação SOCIALISMO XXI nasceu para formar um novo Partido Socialista na Itália e está trabalhando nessa direção Estamos muito preocupados com o desenvolvimento das guerras. Não apreciámos as constantes declarações do seu antecessor, feitas como se ele fosse o comandante-em-chefe de um exército em guerra. A agressão da Rússia contra a Ucrânia não pode ser resolvida a nível militar, mas deve ser implementada uma iniciativa de armistício e de paz. A ajuda justamente prestada ao país atacado não deve esgotar a acção da União Europeia. Uma proposta de trégua, de armistício, de conferência internacional de paz deveriam ser os temas da agenda. A União Europeia está em falta. Você sabe o quanto nós, pessoas, precisamos de paz. Contamos com a sua ação na direção que indicamos. Desejamos-lhe um bom trabalho e enviamos saudações fraternas. Presidente Luigi Ferro SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

UNA ORGANIZZAZIONE SOCIALISTA DIFFUSA

Ho appreso la pratica volontà dei compagni Aldo Potenza, Luigi Ferro Presidente di SOCIALISMO XXI e di Vincenzo Lorè Responsabile nazionale della comunicazione, i quali consci di un intervento sull’inerzia per un innovativo corso politico hanno iniziato la costruzione di una struttura che divulga e illustra la conoscenza del socialismo e dei suoi uomini al tempo stesso hanno generato una organizzazione, la quale ha una finalità ben precisa: la ricostruzione di una forza socialista. L’Organizzazione è presente in tutte le regioni. Noi avvertiamo l’assenza della lettura, sui fatti e fenomeni della dinamica socio politica, dell’approccio socialista, eppure anche in Calabria non è lontano il periodo del modello socialista il quale tramite la programmazione oculata comprendente tutto l’intero territorio regionale ha determinato crescita e progresso. E’ necessario un ritorno a quel tipo di modello che parta dall’istruzione e formazione sviluppando un dinamismo che incide sul cambiamento. Negli ultimi tempi abbondano le promesse che si smentiscono appena dichiarate, si è persa la responsabilità del ruolo e della funzione che si svolge. Si restringe sempre più la partecipazione, siamo ancora al tutto deve cambiare per non mutare niente. Occorre coraggio, bisogna darsi da fare su livelli diversi per smuovere la stagnazione che rende arido il progresso e non concede sviluppo a chi non possiede già, sia economicamente che in rappresentanza, è indispensabile attribuire democrazia e rafforzarla per tutta la collettività se non vogliamo entrare in una fase dispotica del potere politico economico. Interessa partecipare, che si partecipi, solo così possiamo difendere la democrazia, interessa il quadro della rappresentanza politica legata al territorio, che l’espressione dello Stato sia la persona, sia il popolo, il cittadino, sia l’uomo antropologicamente inteso, chi agisce senza realizzare il progresso rappresenta il potere del controllo politico-economico e sono quelli che nascondono la realizzazione dei personali interessi prescindendo dalle necessità dei territori. Tale confusione dietro la quale in tanti si nascondono è una delle ragioni che frena l’aggregazione composita ed eterogenea di un modello unificante nelle forze progressiste in Italia. Tanti badano all’accattivante apparenza invece di cercare quanto esprime la società, la quale anela soluzioni e non apparenza. “Un uomo solo non arriva da nessuna parte se non la sua parte” che mai sarà quella della collettività perché pretende di essere sorretto nella personale manifestazione e non come persona che dà un contributo al miglioramento collettivo. Dalle lotte storiche dei lavoratori e suoi rappresentanti, le forze sociali libere e organizzate, tutti ritengono prioritario stare al passo coi tempi e quale riferimento migliore dell’Assemblea Costituente che ha generato le norme della Repubblica può raccogliere sinergicamente parti sociali e persone coraggiose impegnate nella realizzazione della legge costituzionale. Questo è il percorso per non lasciare indietro gli ultimi, nella pace, nel rispetto dei diritti inviolabili dell’uomo. Agiamo affinchè la responsabilità di governo delle istituzioni deve scaturire dal contributo plurale che rappresenta il territorio, che favorisce la trasparenza e costruisce il nuovo programmandolo prima e concretizzandolo. Tale agire è anch’esso forma di progresso civile e politico. PER TALI RAGIONI NON NECESSITANO BATTAGLIE DI BANDIERA MA RISOLUTIVE CONCRETEZZE. Noi vogliamo che le cose cambino, ci stiamo adoperando acchè si inneschi un agire dinamico avendo di mira crescita e progresso. Al cambiamento stanno partecipando anche le donne, il che arricchisce l’impegno manifesto fortificando la relazione tra cittadini e istituzioni nella centralità della personae della coscienza messe a fulcro dall’agire politico. Occorre in tale contesto opporsi fermamente alla disgregazione mascherata di buonismo alla cancellazione delle garanzie costituzionali, per le quali la maggioranza di governo e lo stesso Governo, invece di realizzarle con manipolazione e demagogia vuole cancellarle. Noi evidenzieremo che questa sciagura dell’autonomia differenziata è come se ci accorciasse la vita da quanto sarà stabilito chi ha già avrà di più, diranno noi versiamo di tasse più della Calabria e quindi utilizzeremo la quota corrispettiva a quanto versiamo, la Costituzione dice tutt’altro bisognerà unirsi per arginare la deriva democratica e lo stravolgimento della Repubblica. Cosi come per gli altri settori la sanità ecc ove già adesso come regione si versano tanti denari per servizi che nei nostri ospedali non sono fatti e invece di finanziare assunzioni e miglioramenti bisogna versare agli altri e magari versare alla sanità privata. Per non dire poi del possibile stravolgimento democratico della forma di Stato e di Governo che questa maggioranza ha in testa di realizzare. Abbiamo fiducia nel popolo noi saremo con esso contro la cancellazione delle garanzie costituzionali per realizzarle e non cancellarle. Vogliamo essere il fulcro, lo stimolo che risveglia le coscienze e intanto consideri e rappresenti chi sfiduciato non va a votare, chi non trova lavoro, chi lavora e paga troppe tasse, chi lavora e non giunge a fine mese. Vogliamo che si concretizzino i diritti per tutti come i doveri e le responsabilità dei ruoli rivestiti. I compagni di SOCIALISMO XXI CALABRIA lavorano ad una organizzazione unica nella quale coabitano tutti i socialisti e soggetti di area, le associazioni che operano nella società civile per dare forza e contributo al Tavolo Nazionale di Concertazione il quale ha ripreso i lavori a Roma nel gennaio 2023 per potere guardare oltre il presente prendendo a riferimento un programma politico democratico che nasce col contributo di tutti, dal basso, alimentato dalla radice, per rimarcare la giustizia sociale e le libertà, le garanzie costituzionali. Operare sulla stessa direzione nello stesso verso, unica organizzazione pluralità di posizioni di una sintesi. Non solo potenzialità, ma empirica forza e sostanza che rilanci il socialismo nelle istituzioni. Tutto quanto detto è supportato da una organizzazione nazionale alla quale si può attingere per approfondimenti dal portale web: www.socialismoitaliano1892.it e dalle pagine social SOCIALISMO XXI e SOCIALISMOITALIANO 1892. L’organizzazione è articolata anche con una pagina Facebook regionale. IN TUTTI I LUOGHI IN CUI SI VIVE BISOGNA PARTECIPARE A GARANZIA DELLA POLITICA E DELLA DEMOCRAZIA. *Alessandro Pacifico nato il 5/11/956 a di Roggiano Gravina, laurea in Sociologia conseguita a Sapienza di Roma con professori quali Bonzanini, Ferrarotti, De Masi, Statera già tutti consulenti ministeriali e di governi, ho svolto per un decennio una stretta collaborazione con l’indimenticato …

LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

L’Art.74 Cost. rappresenta una funzione di controllo prima di promulgare la legge posta a garanzia del sistema democratico e costituzionale che la Legge Sulla Autonomia Differenziata compromette. Una legge che dissolve l’impianto democratico del nostro Paese e che cancella i valori della solidarietà e della coesione sociale. Una legge che manda in frantumi la tenuta di una intera comunità nazionale. Una legge dannosa che spinge il regionalismo verso modelli secessionisti. Una legge che non garantisce quei diritti civili e sociali (sanità, scuola, trasporti) che devono essere assicurati su tutto il territorio nazionale. Una legge che non definisce i Livelli essenziali delle Prestazioni. Una legge oggetto di scambio politico con l’altra riforma del premierato ancora in discussione. Una legge contro la quale la CEI e la Commissione Europea hanno espresso dubbi, perplessità, rilievi critici. Una legge contro la quale molti cittadini si sono mobilitati in questi mesi. La preghiamo di esercitare la Sua prerogativa costituzionale per salvaguardare l’assetto democratico ed istituzionale del nostro Paese minacciato dalla Legge Sulle Autonomie incoerente e non conforme ai principi fondamentali della nostra Carta dei Valori. SEGRETARIATO GENERALE DELLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA Il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica ha ricevuto, attraverso il sito web, un messaggio all’interno del quale è indicato l’indirizzo di posta elettronica utilizzato per questa risposta. <noreply@quirinale.it> SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

PREMIERATO: ATTACCO ALLA DEMOCRAZIA LIBERALE, LE RAGIONI DELLA OPPOSIZIONE

Adesso che l’attuale maggioranza sta procedendo alla distruzione dei principi ispiratori della Costituzione vigente, si cerca di accusare l’opposizione di conservatorismo e di non essere capace di assumersi la responsabilità di rendere più stabili i governi. Come è noto le menzogne hanno più fortuna dei ragionamenti e delle osservazioni critiche. Mi permetto di osservare che se la questione fosse davvero la ricerca di una maggiore stabilità dei Governi, sarebbe bastato approvare una riforma che dove è stata attuata ha ottenuto il risultato in questione. Si tratta della sfiducia costruttiva che avrebbe evitato di sconvolgere il dettato costituzionale dando stabilità ai governi in carica. L’attuale maggioranza, con il pretesto della stabilità, invece ha varato un provvedimento che ha un obiettivo diverso, ovvero la umiliazione della funzione parlamentare, la cancellazione degli equilibri di potere a partire da quello della presidenza della Repubblica. In una parola l’obiettivo è la realizzazione di un regime autoritario dove tutto il potere si concentra sul capo del governo, Opporsi a questo disegno non significa essere conservatori incapaci di adottare misure più rispondenti alle esigenze della azione di governo, ma significa difendere la la democrazia liberale che ha il suo centro decisionale nel Parlamento che rappresenta, nel disegno della democrazia liberale, già purtroppo violentata da leggi elettorali liberticide e spesso anticostituzionali, la volontà popolare. Per questo motivo sia il Presidente della Repubblica che il presidente del Consiglio e il Governo, sono, nell’attuale ordinamento costituzionale, eletti dal Parlamento. Con il premierato, restano i simulacri di un modello democratico, ma in realtà si avvia la democratura, ovvero un regime che conserva le regole formali della democrazia, ma ispirato a un autoritarismo sostanziale. QUESTA E’ LA RAGIONE DELLA NOSTRA FERMA OPPOSIZIONE: LA DIFESA DELLA DEMOCRAZIA E IL RIFIUTO DI OGNI TENTATIVO DI AUTORITARISMO. SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

UN INSULTO ALLA MEMORIA DI MATTEOTTI

COMUNICATO STAMPA Mentre ricordiamo in questi giorni Giacomo Matteotti barbaramente ucciso il 10 giugno 1924 , questo Governo omaggia con un francobollo il militante fascista Italo Foschi, amico di Amerigo Dumini, con il quale si congratulava, considerandolo un eroe, per l’assassinio di Matteotti, ucciso dagli squadristi fascisti. L’emissione del francobollo è un insulto alla memoria di Giacomo Matteotti. Come è da ritenersi un fatto grave l’emissione del francobollo commemorativo di Giacomo Matteotti che non ricorda affatto il centenario della brutale morte avvenuta per mano fascista. Socialismo XXI chiede che venga bloccata la distribuzione del francobollo dedicato a Italo Foschi per porre fine a questa vergognosa provocazione e nel contempo di emettere un nuovo francobollo commemorativo della figura di Giacomo Matteotti ricordandone il “martirio”, per la libertà e la democrazia nel nostro Paese. SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

QUELLO DI MATTEOTTI CHE FINE HA FATTO?

(Photo by Stefano Montesi – Corbis/Corbis via Getty Images) COMUNICATO STAMPA Poste Italiane ha emesso un francobollo dedicato a Italo Foschi che tra l’altro si era congratulato con gli assassini di Giacomo Matteotti. La Segreteria provinciale dell’Anpi di Ferrara propone di condividere il seguente Comunicato Stampa grazie! «Poste Italiane ha emesso un francobollo dedicato a Italo Foschi, militante fascista, organizzatore dello squadrismo a Roma, fedele a Mussolini fino alla Repubblica di Salò, quando l’Italia subiva gli eccidi delle brigate nere e delle SS nazisti, noto anche per essersi congratulato con Amerigo Dumini, scrivendogli che era un eroe per l’assassinio di Giacomo Matteotti, uomo libero coraggioso ucciso da squadristi fascisti per le sue idee. Mentre pertanto in questi giorni ricordiamo l’assassinio di Giacomo Matteotti ad opera delle squadre fasciste, Il governo del nostro Paese omaggia negli stessi giorni, con un francobollo, chi ha condiviso quel brutale assassinio. Condanniamo questo grave vergognosa provocazione. Questo francobollo è un’offesa alla memoria di Matteotti, e di tutti gli antifascisti che hanno dato la vita per la libertà e la democrazia per il nostro Paese, chiediamo pertanto che venga bloccata subito la distribuzione». SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

CENTO ANNI DALL’ASSASSINIO DEL DEPUTATO SOCIALISTA GIACOMO MATTEOTTI

COMUNICATO STAMPA Sabato 15 giugno alle ore 17.00 presso l‘Auditorium del Palazzo Bliblioteca della cittadina di Palagiano (TA) l’Associazione Socialismo XXI organizza un convegno storico-politico in occasione del 100° anniversario dell’assassinio per mano fascista del Socialista On. Giacomo Matteotti. Il saluto in apertura del Responsabile Comunicazione di Socialismo XXI Vincenzo Lorè. Interverranno Salvatore Mattia Coordinatore Provincia di Taranto di Socialismo XXI, il Prof. Riccardo Pagano Presidente ANPI della Provincia Jonica, Aldo Potenza già Presidente nazionale Socialismo XXI, Luigi Ferro neo Presidente nazionale Socialismo XXI, Valdo Spini storico del socialismo e il Presidente della Fondazione Bruno Buozzi Giorgio Benvenuto già Segretario nazionale UIL. Modera Carmen Nardelli Coordinatrice del Circolo G. Matteotti di Palagiano (TA). Giacomo Matteotti, antifascista italiano e segretario del Partito Socialista Unitario, fu rapito ad opera di una squadra fascista per volontà di Benito Mussolini, a causa delle sue denunce sui brogli elettorali attuati dalla nascente dittatura nelle elezioni del 6 aprile 1924 e delle sue indagini sulla corruzione del governo. Matteotti, nel giorno del suo omicidio (10 giugno 1924) avrebbe dovuto presentare un nuovo discorso alla Camera dei Deputati – dopo quello sui brogli del 30 maggio – in cui avrebbe rivelato le sue scoperte riguardanti lo scandalo finanziario con coinvolgimento anche di Arnaldo Mussolini, fratello del duce. “Matteotti è stato un raro esempio di capacità organizzative, competenza, coraggio e rettitudine. La sua lezione politica, i suoi valori, il suo stile antiretorico e sobrio hanno ancora molto da insegnarci. Per questo la ricorrenza del centenario della sua morte rappresenta per tutti noi una grande occasione di crescita collettiva. LE AUTORITA‘ E LA CITTADINANZA SONO INVITATE A PARTECIPARE Vincenzo Lorè – Responsabile Comunicazione Socialismo XXI Carmen Nardelli – Coordinatrice del Circolo G. Matteotti di Palagiano (TA) SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

INSIEME PER COSTRUIRE UN NUOVO SOCIALISMO IN ITALIA

Costruire un nuovo edificio è una operazione solo apparentemente semplice. Occorrono autorizzazioni e i mezzi necessari per raggiungere il risultato finale. Cio’ vale anche in politica quando si vuole costruire un nuovo soggetto politico In questo caso occorrono buon senso e tanta responsabilita’, due requisiti indefettibili, ma che sovente mancano nel dibattito politico. Il ginepraio di parole e il parolaio improduttivo e sterile, non concorrono alla costruzione di qualcosa di nuovo nella politica italiana, anzi minano ab origine il processo costituente in assenza di quei requisiti indefettibili capaci di unire tutti intorno ad una idea. Ad un progetto. Eppure, i primi socialisti nel 1892 fecero prevalere l’idea di un mondo giusto e libero alle divisioni interne, che non mancavano di certo, per senso di responsabilità verso una classe operaia italiana priva di rappresentanza, di opportunità e di diritti. Ciò che animava il dibattito interno era la via o il metodo, insomma la strada da seguire per rappresentare le fasce sociali più deboli, gli oppressi, gli ultimi, ma tutti erano convinti che solo insieme, in un grande partito, sarebbe stato possibile traguardare l’obiettivo. Nacque il 14 agosto 1892 il PS dei lavoratori italiani, che nel corso della sua storia travagliata ha subito diverse fratture (Livorno, Barberini. etc.), ma l’idea di stare insieme prevalse sempre in larga misura, tanto da consentire poi al PSI (nato nel 1894) di mantenere un largo consenso sociale per rappresentare le classi deboli e per avviare con le riforme la trasformazione della società italiana. A volte bisognerebbe riscoprire ed imparare dal passato per costruire il futuro. I personalismi, le divisioni, spesso strumentali, in politica non producono effetti, ma rimangono causa e soltanto causa del problema senza possibilitaà di una risposta risolutiva. In Italia tanti cespuglietti di orientamento o di ispirazione socialista sembrano vagare in un tunnel senza via di uscita quando invece la soluzione è alla portata di tutti, se prevalessero buon senso e responsabilità, che i padri fondatori del socialismo in Italia ebbero la capacità di fare un passo indietro appartiene all’individuo che intende dare una risposta politica concreta ai bisogni dei cittadini in questo momento disorientati. Ciò spiega, ma solo in parte l’astensionismo, unico partito di massa in Italia. Di certo, non contribuiscono alla soluzione dei problemi la miriade di cespuglietti alla ricerca della bussola che sovente tendono con giustificazioni non politiche a dividersi in altrettanti gruppetti o, peggio, in piccoli comitati elettorali, alimentando cosi’ la già variegata galassia socialista e la confusione che regna oramai sovrana all’interno di essa. Sempre guardando al passato, ma questa volta in Francia, nel 1971 i socialisti francesi si resero conto che occorreva cambiare passo. Il congresso di Epinay segna la rinascita del Partito socialista. Il Congresso dell’Unita’ puntò a costruire una formazione unitaria. Furono presentate ben diciassette mozioni, ma il dibattito si concentrerà solo su cinque di esse che avevano come finalità, in sintesi, quella di costruire un Partito Socialista forte, autonomo, di sinistra. Un partito unico. Al termine dei lavori Francois Mitterrand che proveniva dal mondo radicale fu eletto segretario. L’esperienza italiana prima e quella francese poi, dovrebbero rappresentare per coloro che si professano costruttori del futuro del socialismo in Italia un faro, una guida. Ed invece, assistiamo nella quotidianità ad un dibattito vuoto, dettato da premesse errate, da personalismi nauseanti, e da un dibattito privo di contenuti politici . Socialismo XXI da anni persegue l’obiettivo di costruire, tutti INSIEME, un nuovo soggetto politico di ispirazione o di orientamento socialista in Italia. Mutuando l’esperienza francese, il 21 gennaio 2023 a Roma si è costituito il Tavolo Nazionale di Concertazione col precipuo scopo di raggiungere con chi ci sta l’obiettivo finale e di dare agli italiani una prospettiva socialista che manca da circa trent’anni. Una casa comune, unica, dove socialisti e soggetti di diversa provenienza culturale possono trovare le giuste alchimie, le naturali convergenze e pari opportunità di pensiero. In tal guisa si supererebbe quella galassia socialista composta da piccoli gruppi insignificanti sul piano politico per costruire INSIEME un partito socialista in Italia, nuovo, forte, autonomo. Il METODO Epinay è questo. Non altro. Dove ciascuno nella piena autonomia conservando la propria identità e senza alcun imprimatur concorre nella costruzione di qualcosa di straordinario a sinistra. Come in Italia nel 1892. Come in Francia nel 1971. Questo significa semplicemente che dobbiamo insieme perseguire la medesima direzione superando sigle e simboli, e vecchi rancori, che rappresentano un freno al processo costituente e allo sviluppo futuro del socialismo in Italia. Buon senso e responsabilità verso gli italiani, quei requisiti indefettibili senza i quali non è possibile costruire la nuova casa del socialismo in Italia, con solide basi valoriali: Giustizia sociale, diritti, lavoro, lotta al precariato e alle disuguaglianze sociali, tutela della democrazia e delle libertà individuali, difesa dell’ ambiente. Un nuovo soggetto politico che racchiuda insomma in un’unica prospettiva lavoro, giustizia sociale, ambiente, ed in grado di rappresentare quei cittadini delusi che guardano al futuro con occhi carichi di incertezza, soprattutto per le nuove generazioni, che pretendono lavoro e condizioni di vita dignitose, attualmente prede del malessere sociale. L’ arduo compito che ci aspetta è questo, ma dobbiamo avere la capacità e l’ intelligenza di comprendere che solo tutti insieme possiamo farcela. Il Tavolo di Concertazione ha questa finalità: unire, non dividere. E con questa finalità proseguirà i suoi lavori fino al raggiungimento dell’obiettivo con chi ci sta, ovviamente, e che tutti auspichiamo di conseguire. I lavori del Tavolo riprenderanno dopo la pausa estiva con la stessa determinazione di sempre che da parte nostra non mancherà mai. “Su fratelli,su compagne, su, venite in ditta schiera, sulla libera bandiera splende il sole dell’ avvenire”. F.Turati. “Violenta o pacifica la rivoluzione è prima della rottura”. F.Mitterrand. SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

ELEZIONI EUROPEE 2024

L’Ufficio di Presidenza del 21 maggio ha deliberato per le prossime elezioni europee, il seguente comunicato: Socialismo XXI, pur non riconoscendosi con le forze politiche in campo, non funzionali ai nostri obiettivi, ritiene il voto per le prossime europee fondamentale per salvaguardare il progetto europeo da una destra radicale, che mette in discussione l’esistenza stessa dell’Europa e delle sue istituzioni.Il voto è l’unico strumento per fermare una destra sovranista che minaccia la democrazia e il futuro della nostra Europa. Pertanto, è necessario esercitare il diritto di voto affinchè il disegno politico disgregativo messo in atto dalle destre europee non possa trovare alcuna realizzazione e per costruire un’ Europa che vada oltre l’Euro e l’Unione monetaria e bancaria. Una entità politica forte ed autonoma in un contesto economico sano, concorrenziale e competitivo, rispettoso dell’ambiente, e con politiche comuni. L’assenza di forze politiche compatibili con le nostre finalità, la mancanza di una forza politica di ispirazione SOCIALISTA che stiamo cercando di costruire in Italia, non possono allontanarci dall’esercizio del voto per l’importanza che rivestono queste elezioni europee. Libertà di voto, ma votare, orientando e circoscrivendo il consenso ad un perimetro politico compatibile con i nostri valori e verso forze politiche che si riconoscano senza equivoci nel centro sinistra.Un voto per l’Europa.Un voto per la Democrazia. Il Presidente Luigi Ferro SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it