PROVE TECNICHE DI UNITA’ SOCIALISTA

di Natalino Spatolisano – Il Quotidiano del Sud | ARDORE Anche nella Locride ci si sta attivando per porre fine alla “diaspora” Con il progetto di Socialismo XXI si punta ad un comune approdo politico ARDORE – Si sono schierati in prima linea con l’intento di porre fine alla diaspora socialista e ricostruire la loro casa comune gli “irriducibili sodali” impegnati anche nel comprensorio locrideo in “Socialismo XXI”. Rispolverando Turati e Matteotti, ma anche Nenni, Pertini, Lombardi e Craxi i sempiterni socialisti, sulla falsa riga di quanto sta avvenendo a livello nazionale, dove si è già costituito il Cus (Comitato Unità Socialista), si prefiggono di “far conoscere la cultura, e la storia del socialismo riformatore fondato sui valori della giustizia e della libertà, agire per la costituzione in Italia di un partito del socialismo autonomo ed unitario, di coordinare l’attività dei circoli aderenti per raggiungere tale obiettivo, sostenere le organizzazioni europee ed internazionali dei partiti socialisti, socialdemocratici e laburisti, con la richiesta, esplicita al Pse di strutturarsi come un vero e proprio partito sovranazionale, cui sia possibile aderire sia individualmente che collettivamente, e di promuovere e sostenere liste elettorali che facciano riferimento alla storia e alla cultura del socialismo italiano ed europeo”. Rientra nel programma di “Socialismo XXI”, che ha sede legale a Roma alla via E. Ferrati presso il circolo socialista della Garbatella costituitasi come associazione senza scopi di lucro, la convocazione prevista entro fine anno a Genova di una assemblea costituente per dare vita al nuovo partito, fermo restante le problematiche di carattere sanitario che possono indurre ad uno slittamento dell’assise. Riveste la carica di presidente nazionale del sodalizio Aldo Potenza, già segretario della federazione perugina del Psi , nonché regionale del Psi umbro, ma anche ex consigliere ed assessore regionale. Con la fede socialista mai spenta gli aderenti all’Associazione “Socialismo XXI”, anche nell’ambito locrideo, stanno lavorando non certo per costruire un recinto identitario chiuso ed auto-referenziale, bensì per favorire l’unità tra le tante organizzazioni di orientamento socialista presenti. A Stilo, Monasterace e a Ferruzzano, così come a Caulonia, Roccella Ionica, Marina di Gioiosa Ionica, Locri, Gerace, Siderno, Ardore, Bovalino, Bianco, Samo e Africo, i “vecchi compagni socialisti”, forti della loro storia che li ha resi protagonisti della stagione riformista soprattutto negli anni del dopoguerra coniugando lo sviluppo con la giustizia sociale e le libertà civili, si stanno attivando sempre più con l’intento di realizzare un comune approdo politico-organizzativo per restituire, anche al territorio locrideo, un rinnovato ed autorevole partito socialista capace di affrontare annose problematiche mai risolte. “La Locride è stata la zona più socialista d’Italia, pertanto, riscoprendo e attualizzando quella storia e guardando anzitutto alle nuove generazioni per consegnare loro la speranza di una società, migliore, intendiamo fare appello a tutte le formazioni che si richiamano al socialismo, invitandole a portare il loro contributo alla costruzione di un movimento per un partito socialista Unitario ed Autonomo”. SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

SOCIALISMO XXI: ” UE IL RECOVERY FUND, NUOVE OPPORTUNITA’ E TANTE CRITICITA'”

  Ufficio di presidenza di Socialismo XXI |   L’Associazione Socialismo XXI secolo ha preso atto che il travagliato negoziato del Vertice europeo sul Recovery Fund ha reso evidente la crisi di fiducia nei rapporti tra   gli Stati membri nei confronti della Commissione, ritenuta da alcuni troppo permissiva e non capace di gestire adeguatamente politiche generali e gestione del bilancio. Latente nella opinione pubblica dei singoli stati, ma evidente alle diplomazie, – la sfiducia tra settentrionali e meridionali e tra settentrionali ed orientali di Visegrad -è deflagrata in pubblico sui finanziamenti, sulle condizionalità e su chi dovesse validarle. L’Associazione considera che il compromesso di Bruxelles non sia sufficiente a riassorbire una crisi che non soltanto avvelena il clima politico continentale ma allontana la realizzazione di una Europa solidale. Proclamare “storico” il risultato del Vertice è da una parte vero, perché è stato tracciato un indirizzo che durerà nel tempo, sottintendere come “storico” che sia anche positivo è invece inesatto, se si valutano separatamente le tendenze di fondo del processo di integrazione europea e i risultati istituzionali e politici dei compromessi tecnico-procedurali che hanno segnato l’esito del Vertice.  Occorre sottolineare che la cultura politica del funzionalismo pragmatico, secondo la quale si consente nell’immediato che nessuno Stato vinca né perda troppo, è adeguata, o sopportabile, quando si traversano crisi di tipo ordinario. Oggi il mondo, dopo la crisi mondiale del liberalismo “autoritario” e globale, ben precedente al Coronavirus- che l’ha aggravata e resa evidente- subisce diseguaglianze straordinarie sia nei paesi fortemente sviluppati che in tutto il pianeta. Ci avviamo a tappe veloci ad un confronto duro e senza precedenti tra due diverse e planetarie concezioni del potere e dello sviluppo, sinteticamente riassumili nella competizione cino-americana, aggravata dalla crisi economica e esistenziale della Russia. La necessità, nel sistema globale delle sovranità multinazionali che ha messo in crisi il sistema multilaterale, di una partecipazione accorta ed evoluta, forte e autonoma dell’Unione Europea, esce danneggiata dai risultati “storici” del Vertice. Da Bruxelles sono emerse e sono state ratificate come necessarie, perché insuperabili se non pagando nel vero senso della parola chi si oppone ad un senso non commerciale ed utilitaristico dell’Europa, visioni e progettualità mondiali. Aver ratificato il Superamento della Commissione Europea con un compromesso (braccio di ferro) sul nuovo bilancio e sul meccanismo di ripresa ha ridimensionato l’esecutivo comunitario e aperto una crisi evidente, secondo il Trattato, con il Parlamento Europeo. I capi di Stato e di Governo hanno tagliato tutti i programmi chiave del programma di lavoro di Ursula von der Leyen, privandoli di risorse e di libertà di manovra. L’Associazione rileva che è stato cancellato lo Strumento di Vicinato, sviluppo e Cooperazione Internazionale (NDICI), cioè il programma di promozione dei valori e degli interessi dell’Unione in tutto il mondo, ideato per perseguire gli obiettivi e i principi dell’azione esterna dell’Unione, che formalmente ricade tra le competenze della Commissione. È scomparso il “programma salute”, oltre 7,3 miliardi depennati. Alla Commissione è stato lasciato un programma speciale chiamato “EU4Health”, che dovrebbe essere la risposta europea al Coronavirus. È stata bocciata la ricetta digitale e “green” della ripresa. Fin da subito, particolarmente dalla Francia, era stato sostenuto che traghettare l’Europa fuori dalla recessione era possibile seguendo la rotta della sostenibilità e della digitalizzazione. Il Fondo per la transizione è stato tagliato per due terzi: da 30 a 10 miliardi. La transizione nata per convertire il tessuto produttivo da un modello inquinante ad uno sostenibile è stata, per lo meno, rinviata. InvestEU, il programma ereditato dal piano Junker per gli investimenti strategici per veicolare risorse per finanziarie opere strategiche soprattutto indirizzate al sostegno della ripresa digitale dai 30 miliardi che valeva ad inizio vertice è finito a 5,5 miliardi. Nella loro ricerca di compromesso i leader hanno apportato modifiche di vasta portata a Next Generation EU e non hanno adottato strumenti di solvibilità in materia di salute, migrazione, azione esterna e InvestEU. L’Associazione rileva altresì che se la Commissione e la sua agenda sono uscite ridimensionate nella ambizione e sconfitte sul piano politico, è tuttavia, faticosamente, stato proposta alla ratifica dei Parlamenti degli stati membri uno strumento tutto nuovo del meccanismo per la ripresa, seppur smembrato dai leader e dalle loro lotte; per la prima volta la Commissione potrà finanziarsi sui mercati e prestare soldi. Il che avvicina di un passo la costituzione se non di un bilancio unico, almeno di una regolamentazione comunitaria delle fiscalità.   L’Associazione sottolinea che il Parlamento Europeo sarà costretto o ad accettare il risultato del vertice, sconfessando così le sue prerogative co-decisionali assegnatole dal Trattato, o a chiedere la revisione del bilancio a lungo termine. Si preannuncerebbe così la minaccia di veto, prevista, appunto, dal Trattato. Il Parlamento, e le dichiarazioni di parlamentari di diversi gruppi lo confermano, non può ignorare che al Bilancio generale dell’Unione mancano nella proposta del vertice 250 miliardi dai 1324 che erano considerati essenziali nella proposta negoziale. Non sono graditi dai gruppi i tagli alla ricerca, Horizon9 né quello ad InvestEU. Adottare miglioramenti diventerà essenziale. L’accordo con Eurocamera non è scontato. Occorre molta ed urgente inventiva per ricostruire. L’Associazione dà atto al Governo nazionale di aver negoziato in condizioni complesse con efficacia e merito, ma sostiene che archiviata la difficilissima partita del Recovery Fund è stata appena appena aperta la porta che deve essere varcata per usufruire di fondi importanti per realizzare il concreto ed efficace programma di investimenti essenziali, per il superamento della crisi interna e del gap nei confronti degli altri paesi industrializzati. La promessa del professor Conte di coinvolgere sull’uso dei fondi le opposizioni, non sembra, alla luce di alcune riflessioni, sufficiente per garantire il buon esito degli investimenti strutturali e delle riforme necessarie per un Paese più verde, più digitale, più innovativo, più sostenibile e inclusivo. Occorre, non per inciso, prendere atto che i 209 miliardi più eventualmente i 36 previsti dal MES, al di là delle tramontate condizionalità che l’ordoliberismo ha imposto- con risultati disastrosi- negli ultimi decenni, saranno erogati ad opere in corso e secondo tappe di realizzazione. …

RISPOSTA DEL SEGRETARIO GENERALE DELLA UIL ALLA LETTERA DI SOCIALISMO XXI

Roma, 9 luglio 2020 Aldo Potenza Presidenza Nazionale della Associazione Socialismo XXI Caro Presidente, desidero ringraziare te ed i compagni ed amici dell’Associazione Socialismo XXI per i graditi auguri. Condivido le vostre preoccupazioni e l’incipit della tua analisi che quando vorrai approfondiremo con piacere. Fate bene ad andare avanti nella ricerca della corretta valorizzazione di una straordinaria famiglia culturale che avrebbe molto ancora da dare al nostro Paese e per un’Europa diversa. Come ho evidenziato anche nella mia relazione di insediamento, la storia che voi rappresentate è quella della UIL nell’ambito delle tradizioni laiche fondatrici ed è anche la storia della mia famiglia essendo stato mio papà un vecchio amministratore socialista. Tenete a mente che quando vorrete fornirci sollecitazioni e contributi la porta della UIL sarà sempre aperta. Un grato e cordiale saluto e buon lavoro. SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

LETTERA AL NEO SEGRETARIO DELLA UIL PIERPAOLO BOMBARDIERI

  di Socialismo XXI |   Caro Pierpaolo Bombardieri, l’Associazione Socialismo XXI che ho l’onere e l’onore di presiedere, nel momento in cui ti appresti a guidare, nel settantesimo anniversario della fondazione della UIL, il sindacato che ha tratto le sue scelte ideali dalla cultura riformista di Turati, Matteotti ed in particolare di Bruno Buozzi e dagli insegnamenti mazziniani, desidera, mio tramite, farti pervenire i nostri sinceri auguri di buon lavoro. L’Italia intera e, in particolare, il mondo del lavoro stanno attraversando una pesantissima crisi dovuta al convergere di tante complesse difficoltà dipendenti sia dai cambiamenti che la digitalizzazione e la robotica introducono nel mondo del lavoro con le enormi nuove sfide che comportano, sia dalle devastanti conseguenze indotte dalla crisi finanziaria del 2008 e ora dalla pandemia. A nostro avviso a queste difficoltà si aggiungono quelle, non meno preoccupanti, che derivano dalla perdita di prestigio e ruolo della politica a causa anche della fragilità delle attuali classi dirigenti e la preoccupante condizione in cui sono caduti sempre più vasti settori dello Stato. Di fronte a questo desolante scenario che è dovuto, almeno in parte, anche alla devastante cultura neoliberista che non ha trovato risposte adeguate capaci di fronteggiarla, la tua guida della UIL con il riferimento esplicito ai valori del socialismo e della tradizione socialdemocratica europea più nobile oltre al repubblicanesimo e alla laicità che incarna il tuo sindacato e che giustamente hai richiamato nel momento della tua investitura, rappresenta una grande speranza e una garanzia per la difesa dei diritti dei lavoratori, non solo nel luogo del lavoro, ma in generale nella loro condizione di cittadini. La tua presenza nella CES, presieduta a Bruxelles da un esponente del Tuo Sindacato, ora resa ancor più autorevole nella tua nuova veste di segretario generale della UIL, grazie alla Tua matrice culturale così esplicitamente rivendicata e che abbiamo molto apprezzato, rafforza la speranza che in Europa il ruolo del sindacato sia ancor più determinato nel sostenere i cambiamenti necessari ad affermare la cultura di una economia rispettosa dei diritti dell’uomo e dell’ambiente. Socialismo XXI è una associazione (nella quale operano anche vari compagni iscritti alla UIL) nata con l’intento di riunire in un rinnovato soggetto politico tutte le forze che si richiamano alla cultura del riformismo socialista con l’intento di aggiornarla alle nuove sfide che comportano i cambiamenti avvenuti nel modo e nella società e in tal senso si muove su un terreno culturale affine al lavoro che ti appresti a compiere. A te formuliamo i nostri migliori auguri, auguri che formuliamo anche a noi stessi nella speranza di poter raggiungere l’obiettivo, insieme al lavoro di tante Associazioni di orientamento socialista e allo stesso Psi, di restituire all’Italia un forte ed autorevole partito socialista. Con la speranza che non mancherà l’occasione di incontrarti, ti inviamo cari saluti.  Aldo Potenza Presidente nazionale Associazione Socialismo XX   SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

COMUNICATO STAMPA SOCIALISMO XXI TOSCANA

Seguendo lo sviluppo importante della riunione tenutasi in videoconferenza lo scorso 18 giugno, abbiamo rilevato con molto piacere, che oltre alle molte associazioni e movimenti di ispirazione socialista che già avevano aderito, per la prima volta vi ha partecipato una delegazione ai massimi vertici del Psi con il segretario compagno Enzo Maraio e il capo della segreteria compagno Luigi Iorio. Nei loro interventi, Enzo Maraio e Luigi Iorio hanno portato l’adesione del Partito al Comitato per l’unità Socialista, assicurando il loro contributo e quello del Psi al processo avviato con la costituzione del tavolo di confronto, per lavorare insieme nelle successive riunioni, al fine di affrontare le tematiche di altri settori importanti per il Paese, al fine di costruire un progetto socialista, Si è trattato di un atto molto importante perché afferma una seria volontà di superare i contrasti che fino ad ora hanno causato una dolorosa frammentazione della presenza socialista nel nostro Paese e promuovere un rinnovato ed unitario soggetto politico di ispirazione socialista. Proprio con l’intento di favorire anche in Toscana il progetto di riunificazione delle molte anime del Socialismo, il coordinamento Toscano dell’Associazione Socialismo XXI rilancia all’attenzione di tutti i compagni e amici l’invito ad abbandonare visioni settarie, nostalgie, arroccamenti e divisioni, in piccoli gruppi che rasentano l’insignificanza, invitando tutti a riportare al centro della politica italiana e toscana la forza dirompente e rivoluzionaria che porta con sé il coraggio di rinnovare il Socialismo, per un fine ultimo fondamentale, il benessere e la tutela di tutti i cittadini italiani. Per questa ragione invitiamo tutti i compagni/e, iscritti e non, a partecipare all’Assemblea Socialista che si terrà nell’iconica città di Livorno, il prossimo Sabato 18 Luglio alle ore 9.30 presso la Società Volontari del Soccorso, in Via delle Corallaie 10 Loc. Picchianti – Livorno. Per informazioni contattare il Coordinatore di Socialismo XXI Toscana: Filippo Vasco. Telefono 3924157032. E-mail: filppovasco148@gmail.com SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

ELEZIONI ED IDENTITA’ SOCIALISTA

  di Silvano Veronese – Vicepresidente Socialismo XXI |   Come Associazione Socialismo XXI, sia a livello nazionale come pure a livello regionale, non abbiamo deciso, fortemente impegnati come siamo – in qualità di  promotori –  del Tavolo del Comitato per l’Unità Socialista, di partecipare né in via “solitaria” né in aggregazione con altri, alle prossime competizioni elettorali regionali. La scelta del Psi di Maraio di coalizzarsi o associarsi in una alleanza con “Italia Viva” nel Veneto, impegna nella sua autonomia quel partito, come nella nostra autonomia detta scelta assolutamente non ci coinvolge. L’adesione al Comitato per l’Unità socialista, fino all’approdo costituente finale non mette in discussione le reciproche autonomie organizzative e comportamentali. Questa autonomia di valutazione mi spinge a ritenere, però, che – al di là delle caratteristiche non contigue al pensiero socialista del movimento “renziano”, alquanto improduttiva questa scelta dei compagni del Psi. Perché se una presenza elettorale socialista non può oggi determinare alcun risultato diverso da quello della scontatissima vittoria di Zaia e nemmeno quello di superare la soglia minima per ottenere un consigliere che senso e quale utilità potrebbe avere? Se l’obiettivo primario per i socialisti dovrebbe essere  il superamento della loro diaspora e della loro frammentazione per costruire un nuovo, unitario e minimamente consistente soggetto politico socialista per uscire dalla irrilevanza politica sarebbe molto meglio che essi dedicassero i loro sforzi e le loro energie per concretizzare questo obiettivo realizzando una condivisa offerta politica programmatica sulla base di proposte ed indicazioni per far uscire l’Italia dall’emergenza economica, sociale e sanitaria.   Una volta realizzato questo obiettivo è ovvio che, anche per questo nuovo soggetto socialista, si porrebbe il problema delle scelte delle  alleanze per puntare con altre forze al governo del Paese e dei poteri locali, ma questa è materia del confronto e dell’intesa fra le varie associazioni socialiste che aderiscono al processo unificatorio e non già una scelta dettata da qualche  convenienza locale o personale.   Realizzare  ora queste scelte, tra l’altro con scarsi esiti, rischia solo di dividere e non di aggregare, anche perché affrettate e contradditorie alleanze elettorali offuscano la definizione di un processo identitario che si basa su precisi contenuti e non su schieramenti. Ai socialisti che vogliono ritrovare la strada della loro unità e della loro identità dovrebbe essere di esempio sul piano operativo la lunga “attraversata nel deserto” praticata da  Lega e Fratelli d’Italia che erano giunti in un passato non lontano in prossimità della loro sparizione:  non hanno partecipato per vario tempo ad alcuna alleanza né di potere né elettorale, hanno ridefinito una loro identità con connotati precisi anche se democraticamente a noi  indigeribili, cancellando una loro precedente subalterneità al partito guida (F.I.) della destra nazionale fino a superarlo entrambi in termini di  consenso nello schieramento conservatore, nazionalista e populista del quadro politico del Paese. Se – da parte nostra – si intende perciò  costruire una offerta politica autenticamente socialista essa non puo’ annacquarsi, ancor prima di essere definita,  in alleanze spurie, confuse e contradditorie con i propri valori. SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

CONTRIBUTO PER UN PROGRAMMA POLITICO DI RILANCIO DELLO SVILUPPO PER LA CAMPANIA

Premessa | L’Italia, come tutti gli Stati europei, ma il fenomeno è globale, è profondamente divisa tra i suoi territori. La divisione è profonda e riguarda tutti gli aspetti della società: economia, cultura, vita sociale, politica, amministrazione e potenzialità di sviluppo. Questa rottura territoriale si è ulteriormente evidenziata in questi mesi di emergenza dovuta all’epidemia, dimostrando in maniera palese tutte le difficoltà e le contraddizioni che si erano accumulate in questi ultimi anni. Siamo un paese profondamente in crisi, senza una identità collettiva, in cui la violenza è una forte presenza nella vita quotidiana. Purtroppo la politica non è più un modello da seguire, Ha scelto la strada di identificarsi con la parte irrazionale e, per questo più visibile della società, cercando di seguirne gli umori, le emozioni momentanee e le paure ingiustificate. Lungi dall’essere guida della società, la politica si fa guidare dagli eventi, che spesso si consumano nello spazio di un inutile scontro verbale, senza produrre nulla sul piano pratico. In questo clima, di incomprensibile degrado, il nostro paese ha dovuto affrontare l’epidemia dovuta al “Covid 19”, improvvisa, imprevista e destabilizzante. Il bilancio, ancora parziale di questo evento drammatico è stato pesante, innanzi tutto per i troppi morti, per il grande numero di ammalati e per il rischio del collasso delle strutture ospedaliere che hanno dovuto fronteggiare una pandemia senza precedenti e che ha riportato il mondo ad antiche, disperate esperienze di morte e miseria, che pensavamo fossero un ricordo del passato. La chiusura totale del paese per due mesi, ha provocato un crollo dell’economia senza precedenti, tanto improvviso, da non potere, ancora, quantificare i danni e, quindi,  è difficile immaginare una strategia certa per la ripresa. Il Governo Conte, molto determinato nella fase della chiusura e delle manovre per frenare l’epidemia, è stato meno deciso ed unito nella fase della riapertura e nella definizione dei provvedimenti per la ripresa economica. Gli si deve riconoscere, però, il coraggio di aprire un confronto serrato con la Commissione Europea, che ha avuto, al momento dei risultati importanti, ma non risolutivi per le esigenze e bisogni degli Stati dell’euro zona ad affrontare insieme i problemi gravi di una recessione, mai verificata. La situazione italiana è particolarmente delicata e critica, in soli 5 mesi, da Gennaio ad oggi, si sono succedute ben tre manovre di bilancio: 1 – Legge di Bilancio 2020, approvata a Bruxelles, per un valore di 30 miliardi, la cui copertura era in deficit in massima parte. 2 – DPCM 18/20 Marzo “Cura Italia” , misure a sostegno delle famiglie e del lavoro per l’epidemia in atto, dal valore di 25 miliardi di euro in deficit. 3 – Decreto Rilancio 15/5/2020, 55 miliardi di euro in deficit. Uno sforzo notevole, 110 miliardi di euro in deficit, non usuale per un Governo italiano. Siamo più abituati a manovre economiche fatte di tagli alla spesa corrente, alla spesa sociale, all’ambiente, agli investimenti per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo, a pratiche di spending review. Con le manovre in atto,  sono stati erogati finanziamenti per ogni categoria produttiva e di servizi, per famiglie e per sostenere la spesa ed i consumi. La situazione italiana resta  grave, siamo molto oltre i parametri di Maastricht, fuori dal patto di stabilità. All’inizio di questo anno, il debito pubblico era di 2400 miliardi di euro, a cui andranno aggiunti quelli già stanziati dalle manovre economiche in atto di ulteriori 110 miliardi/euro, la previsione è che il debito sarà di 2510 miliardi/euro, che probabilmente arriverà a superare i 2600 a fine d’anno, tenuto conto del basso rating dei nostri bond. La speranza per il nostro futuro è legata all’Europa ed alla sua capacità di organizzare un intervento di sostegno al rilancio dello sviluppo sostenibile e non condizionato dalle multinazionali. In mancanza di una politica europea concreta e veloce, il nostro paese si troverà a dover riprendere la strada del rigore senza crescita. Le analisi  della CE e della BCE prevedono per l’Italia una perdita media del -9,6% del PIL nel 2020. Tenuto conto delle proiezioni della Bancad’Italia, nel rapporto con i territori questo dato si specifica con il -8,8% per il Nord, -9,4% per il centro e il 10,7% per il Sud! In termini numerici il Pil totale della Lombardia è di poco superiore a 390 mld/euro, mentre la Campania, la più ricca del Sud ha un Pil attorno ai 108 mld/euro. La Campania, nel 2020, scenderà al di sotto dei 100 mld/euro, mentre la Lombardia,  che rappresenta il 20% del Pil nazionale, pur con una perdita di 30 mld/euro, potrà reggere di più all’impatto negativo di questa emergenza, ricevendo una notevole fetta di finanziamenti delle manovre in corso. Purtroppo il contesto in cui ci muoviamo non è per nulla favorevole. La situazione sociale ed economica mondiale è drammatica, vista la continua guerra commerciale tra USA e CINA, le difficoltà del mercato del petrolio che è precipitato nelle stime d’acquisto e questo sta producendo problemi seri alla Russia ed a tutti i produttori di energia fossile. L’ambiente ne ha guadagnato, ma molti paesi estrattori, in cui la povertà, accompagna lo sfruttamento delle multinazionali, aumenta, con l’aumento del rischio di nuovi e più devastamti conflitti e conseguenti flussi migratori. La pandemia ha evidenziato i grandi limiti del modello liberista di crescita, che non sembra avere nessuna strategia credibile per uscire dal pericolo per la salute dei cittadini ed assicurare una vita migliore per il pianeta e le generazioni future. La Campania In questo contesto economico, sociale e politico complesso e difficile, cade, per la Campania, la scadenza elettorale per l’elezioni del Presidente e del Consiglio Regionale. E’ una scadenza importante, poiché giunge al termine di un decennio in cui la nostra Regione ha pagato un prezzo molto alto, soprattutto dal punto di vista sociale, alla crisi economica ed alle politiche di rigore della spesa pubblica. Una situazione aggravata, sul piano amministrativo e di governo del territorio dall’istituzione della Città Metropolitana di Napoli, che sostituiva la Provincia e che si è dimostrata un ectoplasma politico, fondamentalmente inutile che …

COMUNICATO DEL COMITATO PER L’UNITA’ SOCIALISTA

Si è tenuto ieri 18 giugno un nuovo incontro del Comitato per l’Unità Socialista, il “Tavolo di concertazione” fra vari soggetti collettivi di ispirazione socialista volto a realizzare un processo di  riaggregazione politica ed organizzativa per giungere ad un rinnovato ed unitario soggetto politico socialista. La sessione di ieri era dedicata ad un confronto sulla pesante situazione che grava da qualche mese sulla salute dei cittadini e sullo stesso Servizio Sanitario Nazionale che, alla luce delle gravi conseguenze dell’epidemia Covid-19 scoppiata in Italia ed  molti Paesi del mondo, ha dimostrato malgrado la bravura, lo spirito di abnegazione e la competenza clinico-medica di tutti gli operatori sanitari (medici ed infermieri in prima linea) la necessità di una sua riforma strutturale e di un suo finanziamento con stanziamenti adeguati  per poter garantire cure pubbliche efficienti, appropriati ed innovative per fronteggiare adeguatamente  emergenze e  standard di tutela della salute propri di Paesi avanzati come vuole essere l’Italia. Nei prossimi giorni sarà reso pubblico il documento scaturito dal confronto tra i socialisti delle varie aggregazioni e Fondazioni presenti sulla base della relazione del compagno Alberto Leoni. A questa nuova riunione, a cui seguiranno nelle prossime settimane  altre sessioni tematiche sui principali argomenti della agenda politica, sociale ed economica del Paese, era presente una delegazione ai massimi vertici del Psi con il segretario compagno Enzo Maraio e con il vicesegretario Luigi Iorio i quali,  nei loro interventi, hanno portato l’adesione del Partito al Comitato per l’unità Socialista assicurando il loro contributo e quello del Psi al processo avviato con la costituzione del tavolo di confronto.   Si è trattato di un atto molto importante perché afferma una seria volontà di superare i contrasti che fino ad ora hanno causato una dolorosa frammentazione della presenza socialista nel nostro Paese per puntare,  attraverso un confronto aperto (senza egemonie da parte di nessuno) sui grandi e gravi problemi che investono la società italiana, a costruire una condivisa piattaforma politica di proposte che rimetta in evidenza in un quadro politico destrutturato una offerta politica dei socialisti italiani. SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

CALABRIA NEWS 24 INTERVISTA ALDO POTENZA

Calabria. Aldo Potenza, presidente di “Socialismo XXI”, associazione che sul territorio nazionale dalla diaspora socialista sta tentando di ricostituire insieme alle altre Organizzazioni Socialiste una forza Socialista Unitaria, lancia un appello ai socialisti calabresi. Da Livorno al Comitato per l’Unità Socialista verso “l’Epinay Italiana“ SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

ALLE REDAZIONI DEL TG1 E TG2

      In occasione del cinquantenario della approvazione dello Statuto dei Lavoratori, immaginavo che in una rievocazione storica fosse doveroso citare i protagonisti. Invece ascoltando i servizi della RAI si ha l’impressione che lo Statuto sia stato approvato per grazia divina o abbia avuto dei sostenitori tra coloro che non lo furono affatto. Colgo allora  l’occasione per ricordare agli “smemorati” che l’idea di uno Statuto dei Lavoratori era presente da tempo nei programmi del Partito Socialista Italiano e fu anche caldeggiata sin dal 1952 dall’indimenticabile Giuseppe Di Vittorio. Giustamente Gino Giugni ricordava “di non sapere se Di Vittorio avrebbe gradito l’astensione del PCI nella votazione finale“. Lo Statuto lo volle Nenni e affidò a Brodolini, a quel tempo Ministro del Lavoro, che si avvalse della collaborazione di Gino Giugni, il compito di elaborare una legge che tutelasse i lavoratori meglio e più di quanto potesse fare la legge del 1966 sui licenziamenti individuali. Fu, infine Francesco De Martino, in questo compito sostenuto da Donat Cattin (purtroppo Brodolini non potè portare a compimento la sua opera)  a volere che lo Statuto fosse approvato in blocco senza modifiche dell’ultimo momento, per evitare ulteriori ritardi. Raccontare un evento storico senza citare i protagonisti può avere due spiegazione: o si ignora la storia o si compie una subdola operazione utile a disinformare facendo credere che altri furono i veri protagonisti contando sulla presunta ignoranza degli ascoltatori. In entrambi i casi è inaccettabile che la TV pubblica si presti a queste “sofisticate” manipolazioni della realtà. Infatti non si nega ciò che è avvenuto, semplicemente si evita di darne piena informazione. Prima ancora di rendere giustizia del lavoro politico svolto dai socialisti di quel tempo, si dovrebbe avere più rispetto degli ascoltatori che credo abbiano il diritto di essere pienamente informati senza omissioni davvero inconcepibili. Aldo Potenza – Presidente della Associazione Socialismo XXI SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it