UTØYA

Sabato 15 dicembre ore 20.00 e Domenica 16 dicembre ore 16.00 Atir Teatro Ringhiera presenta UTØYA di Edoardo Erba con la consulenza di Luca Mariani con Arianna Scommegna e Mattia Fabris regia Serena Sinigaglia scene Maria Spazzi Utøya di Edoardo Erba, regia di Serena Sinigaglia, torna a Milano per due repliche sul palco del Teatro Gerolamo. L’isola di Utøya era la sede dello storico campeggio dei giovani socialdemocratici norvegesi ed europei: lì, il 22 luglio 2011, Breivik uccise 69 ragazzi, dopo aver fatto altre 8 vittime con un’autobomba a Oslo. Lo spettacolo Utøya nasce dall’interesse di Serena Sinigaglia per il saggio “Il silenzio sugli innocenti” che Luca Mariani ha dedicato alle stragi di Oslo e di Utøya. Questo interesse la porta a commissionare un testo a Edoardo Erba e a una sua nuova regia. Utøya mette in scena la carneficina operata da Anders Breivik sull’isola norvegese, attraverso le testimonianze di tre coppie.  La prima coppia è formata da marito e moglie, lui un professore universitario socialista che ha obbligato la figlia adolescente ad andare a quel campeggio. La seconda è composta da due contadini, un fratello e una sorella, vicini di fattoria di Breivik. La terza ha come protagonisti due poliziotti di una piccola stazione vicina a Utøya.  Sulla scena essenziale di Maria Spazzi (vincitrice del Premio Hystrio-Altre Muse 2017) –  una sorta di memoriale-cimitero, per ricordare i ragazzi morti, fatto di ceppi e lastre di vetro spezzate — si racconta la strage attraverso la vita di queste tre coppie, interpretate da Arianna Scommegna e Mattia Fabris, da cui emergono i lati inquietanti e contradditori della vicenda, e la presenza del male nella nostra società.  Utøya, oltre al terrore e allo sgomento che producono accadimenti del genere, alimentando paura ed insicurezza, ci fa riflettere sulle ragioni per cui certe tragedie del nostro tempo si dileguano dai nostri ricordi in un tempo brevissimo. Sabato 15 dicembre, al termine dello spettacolo, il pubblico potrà incontrare Luca Mariani, autore del libro Il silenzio sugli innocenti, consulente di Edoardo Erba nella stesura del testo dell’opera. Con Luca Mariani ci saranno Arianna Scommegna e Mattia Fabris. Scrivere un testo su quanto è avvenuto a Utøya, in Norvegia, nel 2011 è un’impresa impegnativa. La riflessione su un avvenimento del genere sconcerta: è e non è contemporaneamente un gesto di follia. Non è un caso di occultamento dell’informazione, però lo è. “Quando da ragazzo aprivo il giornale, racconta Edoardo Erba, avevo una griglia, un po’ rozza ma funzionale, per classificare quel che succedeva. Pareva che alcune semplici categorie bastassero per inquadrare un avvenimento e consentissero di reagire. Dopo il 1989 il mondo è diventato molto più complicato e dopo il 2001 capire un evento è come entrare in un labirinto: il teatro può solo trovare personaggi in grado di percorrerlo e restituirlo attraverso la loro personalità e i loro rapporti. Per questo abbiamo scelto di sservare tre coppie coinvolte in modo diverso in quello che stava accadendo, in Norvegia, in quel terribile 22 luglio del 2011. Attraverso di loro ho spalancato una finestra di riflessione che, anche se non ci dà tutto il filo per uscire da quel labirinto, almeno ne illumina alcune zone oscure con la luce della poesia”. UTØYA di Edoardo Erba | con la consulenza di Luca Mariani, autore de Il silenzio sugli innocenti | regia Serena Sinigaglia | scene Maria Spazzi | luci Roberto Innocenti | con Arianna Scommegna, Mattia Fabris | co-produzione ATIR Teatro Ringhiera, Teatro Metastasio di Prato | con il patrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia in Italia. Maria Spazzi è vincitrice del Premio Hystrio-Altre Muse 2017 RIDUZIONI e CONVENZIONIDa quest’anno il Teatro Gerolamo aderisce al programma ‘Teatro, Cinema, Concerti… in BICI biglietto ridotto’: chi dimostra di essere venuto a teatro in bicicletta ha diritto a un biglietto al prezzo di 8,00 euro. È inoltre attivo un abbonamento speciale per studenti e collaboratori dell’Università Statale di Milano: 3 spettacoli per 2 persone al prezzo complessivo di 48,00 euro (24,00 euro a persona). Partono da questa stagione anche i carnet del Teatro Gerolamo: 4 ingressi a 64 euro o 6 ingressi a 90 euro.Continuano infine le riduzioni abituali.Tutte le info sul sito www.teatrogerolamo.it. PREZZI: da 6 a 25 euro INFORMAZIONI DI CONTATTO Prenotazioni: 02 36590120 / 122 oppure 02 45388221 – biglietteria@teatrogerolamo.it Scuole e Università / Associazioni e Enti organizzati: promozione@teatrogerolamo.it TEATRO GEROLAMO Piazza Cesare Beccaria, 8 – 20122 Milano – tel 02.36590120 / 0245388221 info@teatrogerolamo.it – www.teatrogerolamo.it Ufficio Stampa: Maurizia Leonelli – 347.5544357 –maurizia.leonelli@gmail.com   SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

MAI+

A Zurigo dal 6 al 16 dicembre alla Photobastei di Zurigo (Sihlquai 125) mostra fotografica di Claudio Colotti, «MAI+, il sisma del centro Italia tra volti e macerie», organizzata dalle associazioni Orizzonti della Marca e Marche Best Way, con il supporto dell’ICC di Zurigo, dell’Università di Camerino e della Photobastei. Testo di Antonella Chiucchiuini e Alejandra Gonzalez, curatrici della mostra. Con questa iniziativa vorremmo attrarre l’attenzione sulla situazione attuale delle zone colpite dal terremoto del 2016, offrendo ai visitatori l’opportunità di effettuare un viaggio attraverso le belle fotografie in bianco e nero di Claudio Colotti, scattate durante due mesi immediatamente successivi al sisma del 2016. Le immagini ci raccontano come le persone hanno affrontatol’emergenza immediata del terremoto, le cui conseguenze resteranno per almeno i prossimi venti o trent’anni. Le fotografie in esposizione a Zurigo possono essere considerate un simbolo di quelle popolazioni, che, loro malgrado, sono state costrette ad abbandonare tutto e a ricominciare da capo, dovendo ritrovare la forza necessaria per reagire e non lasciarsi sopraffare dalla disperazione. Al vernissage del 6 dicembre (ore 18:00) sarà presente il fotoreporter, Claudio Colotti, che ci racconterà quello che ha provato vivendo con i terremotati nei due mesi in cui ha fatto il reportage.  Siamo liete anche di poter contare sulla presenza del Prof. Domenico Giardini, direttore di Sismologia e Geodinamica al Politecnico di Zurigo, il quale ci spiegherà il fenomeno sismico dal punto di vistascientifico e le prospettive future. Interverrà infine il Prof. Claudio Pettinari, rettoredell’Università di Camerino, che ci parlerà dell’importanza della bellezza della vita nei borghi terremotati e delle motivazioni che devono sostenere la ricostruzione di questa bellezza perduta. Utilizzerà le immagini del fotolibro «Camerino, la bellezza in tasca», che ricorda la bellezza artistica, l’importanza storica e quanto fosse piacevole abitare e/o studiare a Camerino prima del terremoto. La cittadina universitaria marchigiana, il cui centro storico è stato dichiarato inaccessibile dal 26 ottobre 2016, è molto antica e ricca di arte e cultura. «Camerino, la bellezza in tasca» vuole essere un invito ad accorgerci e a prenderci cura della bellezza che abbiamo e che ci circonda. Invitiamo tutte/i a partecipare a questo evento e a visitare la mostra per apprezzare le foto e per immedesimarsi nella situazione provata dai protagonisti. Il catalogo della mostra MAI+ e il fotolibro saranno disponibili per l’acquisto (proventi destinati a progetti legati al terremoto). Per visite guidate con il fotoreporter contattateci scrivendo a: fotolibro.camerino@gmail.com SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

I MIGRANTI, L’AFRICA, LE NOSTRE RESPONSABILITA’

ROMA, 11 dicembre, ore 9.00 – Sala A. Fredda via Buonarroti, 12 Un Continente dalle immense ricchezze e straordinarie potenzialità, il centro di gravità energetico del pianeta. Da secoli depredato da potenze esterne e da multinazionali che ne controllano o ne destabilizzano territori e governi con guerre, corruzione e repressione interna, rendendo spesso la vita della sua gente insostenibile. L’Africa: da dove centinaia di migliaia di persone fuggono ogni anno finendo per ingrossare le file dell’emigrazione verso l’Europa. La semplicistica distinzione tra rifugiati e migranti economici è stata utilizzata dalle autorità e da gran parte dei media per separare i richiedenti asilo buoni, dai meno buoni, ma non certo per fare chiarezza sulle ragioni dei fenomeni migratori e sulle responsabilità dei “nostri” governi. Le “nostre” responsabilità. Nel distorto e problematico dibattito pubblico italiano sull’ “epocale” fenomeno immigratorio, il tentativo di gran parte della politica – e dei media – è stato quello di allontanare dalla comprensione dei cittadini i problemi reali e le cause di esodi con cui ci confrontiamo da decenni. Il rapporto Honest Accounts 2017 mette il nostro modello economico con le spalle al muro: la spregiudicatezza di governi e grandi imprese sovranazionali hanno un effetto devastante sui paesi in via di sviluppo, in particolare sull’Africa. Come? Sottraendo le sue risorse, degradandone l’ambiente e rendendo molti suoi territori luoghi in cui è talmente difficile vivere che spesso non rimane altra scelta che emigrare. Il rapporto, frutto dell’impegno congiunto dell’organizzazione britannica di cittadinanza attiva Global Justice Now, del movimento internazionale per l’annullamento del debito dei paesi più poveri Jubilee Debt Campaign e di un gruppo di Ong europee e africane, evidenzia come il mondo beneficia della ricchezza dell’Africa. Il dato sorprendente è originato dall’esame dei flussi economici e finanziari di 47 paesi africani. Il risultato è che nel 2015 il continente ha ricevuto 161,6 miliardi dollari sotto forma di prestiti internazionali, aiuti allo sviluppo e rimesse dei migranti, mentre l’ammontare complessivo delle uscite è stato pari a 202,9 miliardi di dollari. I Paesi dell’Africa sono, nel complesso, creditori netti nei confronti del resto del mondo per un ammontare di 41,3 miliardi di dollari nel 2015. La ricchezza che continua a lasciare il continente più povero del mondo è maggiore di quella che vi entra, a dispetto di interventi di cooperazione e di investimenti esteri. Come si è arrivati a tali risultati? Le risposte verranno date durante la conferenza dell’11 dicembre da chi ha contribuito a produrre il rapporto, l’organizzazione britannica Health Poverty Action. Nel corso della conferenza verrà inoltre analizzato l’indissolubile legame intercorrente tra lo sviluppo economico di alcune grandi potenze e l’estensione della loro influenza in Africa. L’iniziativa è promossa dalla Onlus Casa Africa in collaborazione con la FIEI (Federazione Italiana Emigrazione Immigrazione). PER SCARICARE IL PROGRAMMA CLICCARE QUI CON IL PATROCINIO DI: SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

GIUSEPPE SCALARINI, RACCOLTE

COMUNE DI MILANO | CULTURA presenta la mostra GIUSEPPE SCALARINI. RACCOLTE Dal 5 Dicembre 2018 al 7 Gennaio 2019 Tre diverse sedi ospitano i disegni di Giuseppe Scalarini, in occasione della Mostra che la Fondazione Anna Kuliscioff ha voluto organizzare per il 70° Anniversario della scomparsa avvenuta a Milano il 30 Dicembre 1948. Vignette, disegni, pagine d’epoca presentati nella nuova formula di “raccolte” tematiche, scelte tra le meno conosciute, anche se molte se ne potrebbero ricavare dall’enorme mole di opere del grande vignettista lombardo. Il percorso espositivo è suddiviso in tre sezioni: Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento con le raccolte Il “Bestiario”, Marionette e burattini, Miniature, Prospettive, La Scuola e Il “Dante” di Scalarini”: originali e inediti mai esposti in pubblico, in particolare nella raccolta dedicata a Dante Alighieri e in quella relativa alla scuola con le vignette disegnate per il Corriere dei Piccoli. Palazzo Morando | Costume Moda Immagine con “La Milano di Giuseppe Scalarini”, che è la Milano del Duomo, del periodo bellico e del Sindaco Caldara, ma anche dei bozzetti pubblicitari inediti e sconosciuti per il “Panettone Alemagna”. Unione Femminile Nazionale sede naturale per la raccolta “Le donne nella penna di Giuseppe Scalarini”. CONFERENZA STAMPA 5 Dicembre 2018 – ore 11Sala Conferenze Palazzo Moriggia|Museo del RisorgimentoInterverranno: Filippo del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di MilanoClaudio A.M. Salsi, Direttore Area Soprintendenza Castello, Musei Archeologici e Musei StoriciConcetta Brigadeci, Presidente Unione Femminile NazionaleWalter Galbusera, Presidente Fondazione Anna Kuliscioff INAUGURAZIONE 5 Dicembre 2018 – ore 16 Palazzo Moriggia|Museo del Risorgimento 6 Dicembre 2018, ore 18 : Presentazione sezione Unione Femminile Nazionale, Corso Porta Nuova 32 7 Dicembre 2018, ore 16 : Visita guidata sezione Palazzo Morando, Via Sant’Andrea 6 SCHEDA MOSTRA a cura di Fondazione Anna Kuliscioff GIUSEPPE SCALARINI. RACCOLTE Con la nuova formula di “raccolte” tematiche, poco conosciute o addirittura sconosciute, vengono esposti disegni, vignette, pagine d’epoca del grande disegnatore lombardo nato aMantova il 29 gennaio 1873 e scomparso a Milano il 30 dicembre 1948. Il Bestiario Scalarini sovente utilizzava gli animali per raffigurare persone e tematiche da illustrare, rendendo così ancora più incisivo e comprensibile  il suo pensiero. Gli animali predatori diventano simboli della conquista, della sopraffazione, della violenza, così come gli animali domestici e pacifici diventano vittime di quella stessa violenza e dell’avidità. L’elemento umano e quello animale si mischiano, creando forti suggestioni che fanno riflettere il lettore sugli accadimenti quotidiani. Dalle miniature al disegno Working in progress in Scalarini Da uno schizzo grande come un francobollo e quindi da una piccola idea, la realizzazione di un disegno, che con la tecnica anche del collage e il continuo apporto di nuovi elementi, diventa grande non solo per dimensione ma soprattutto per il messaggio raffigurato. La raccolta completa delle miniature comprende 302 fogli, con circa 1800 disegni, che sono serviti all’autore come promemoria per la redazione di altri disegni. Il periodo storico coperto è quello della prima guerra mondiale. Oltre alla “miniatura” saranno esposti gli originali e le pagine d’epoca a testimonianza dell’opera finita, Marionette e burattini Scalarini utilizza spesso la metafora di uomini disegnati come marionette, burattini, automi. Sono uomini che inconsapevolmente diventano protagonisti di un teatro dove vengono manovrati da chi detiene il potere; uomini che, volenti o nolenti, sono strumenti delle manovre politiche, economiche e sociali di chi governa, di chi comanda. La scuola Per Scalarini la scuola rappresenta un’istituzione importante da difendere, soprattutto come luogo di formazione. Ma la scuola è anche l’ambiente, preso a pretesto, per raffigurare e descrivere situazioni salienti del momento storico e politico e dei temi cari a Scalarini per essere come sempre sarcastico e irriverente. In questa raccolta particolare importanza è data al periodo degli anni trenta, quando Scalarini per lavorare illustrava, utilizzando il tema della scuola, le strisce del Corriere dei Piccoli, dovendo cambiare quasi il suo tratto e firmando con pseudonimi non potendo, per proibizione di Mussolini, usare la sua celebre firma a rebus. La quasi totalità delle strisce disegnate per il Corriere dei Piccoli non sono state mai esposte al pubblico. Le Prospettive Contrariamente a quanto affermato da alcuni commentatori, Scalarini aveva un precisa visione architettonica ben dimostrata in questa Raccolta, sicuramente derivata dai suoi iniziali studi come disegnatore tecnico. Le strade, nella loro prospettiva, sono luogo di eventi importanti, siano essi politici o sociali. Luoghi in cui è rappresentata da una parte la condizione umana e dall’altra non manca un messaggio di speranza che si staglia all’orizzonte. Il “Dante” di Scalarini L’Inferno, il Purgatorio, il Paradiso e gli stessi versitratti dalla Divina Commedia vengono reinterpretati alla luce della realtà,delle difficoltà e dei problemi del periodo storico vissuto.In Dante Scalariniindividua non solo il sommo poeta, ma anche l’espressione dell’orgoglioitaliano che si ribella all’umiliazione inferta al proprio popolo. La Milano di Giuseppe Scalarini La Milano di Scalarini è il cuore dell’Italia, è la Milano di Bava Beccaris, del Sindaco socialista Caldara detto il “Barbarossa”. Ma è anche la Milano del Duomo, assurto a simbolo della città e raffigurato per quelli che saranno i prototipi, inediti,  della campagna pubblicitaria del panettone Alemagna. Ed è anche la Milano di Alessandro Manzoni, a cui il “Prestin di Scans” era solito consegnare il panettone meglio riuscito in segno di gratitudine  per la notorietà che la città aveva ricevuto con il romanzo “I promessi sposi”. Le donne nella penna di Scalarini Straordinaria ed estremamente avanzata è la sensibilità di Scalarini nei confronti delle donne, della loro realtà autentica e quotidiana, dei drammi legati alla presenza dei figli e dei mariti al fronte: sono lavoratrici in abiti poveri, lunghi, scuri e sdruciti, legate a un immaginario contadino, con i capelli scarmigliati oppure raccolti dietro la testa, i volti spesso ischeletriti dalla disperazione e dalla paura, la braccia alzate insegno di invocazione, imprecazione o denuncia. La Mostra sarà dotata di una Guida gratuita, a disposizione dei visitatori  e delle visite guidate dedicate alle scuole e che sarà scaricabile dal sito www.fondazioneannakuliscioff.it sezione Patrimonio|Pubblicazioni. Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento – piano terra, spazi espositivi via Borgonuovo 23, Milano 5 dicembre 2018 – 6 gennaio 2019 martedì …

DALLA GARBATELLA A RIMINI 2019

Seminario di Garbatella 2  “Le Idee e l’Azione” Sabato 24 Novembre inizia il cammino “Verso Rimini 2019”  SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

CONFERENZA PROGRAMMATICA RIMINI 2019. APPUNTI PER UNA DISCUSSIONE

PROPOSTE 1) Europa 2) Costituzione e Assetti Istituzionali 3) Economia e Occupazione 4) Fisco e Redistribuzione della Ricchezza 5) Legislazione del Lavoro 6) Questione Meridionale 7) Sanità, Diritto alla Salute 8) Disabilità 9) Ambiente e Migrazioni EUROPA PREMESSA:Si propone la promozione dell’Unione Europea in una federazione di Stati dotata di una moneta unica l’Euro. I paesi non appartenenti alla moneta unica, dovrebbero far parte del mercato unico, perdendo tutti i diritti di decisione che riguarderebbero unicamente i Paesi aderenti alla moneta unica. Ovviamente ciò comporta la rivisitazione dei Trattati e degli assetti istituzionali per renderli coerenti al disegno dell’Europa federale. Riguardo ai trattati europei e più in generale ai trattati transnazionali, come è noto la Costituzione vigente non consente referendum confermativi. Si potrebbe introdurre l’obbligo di indire referendum consultivi. Riguardo ai trattati europei e più in generale ai trattati transnazionali, come è noto la Costituzione vigente non consente referendum confermativi. Si potrebbe introdurre l’obbligo di indire referendum consultivi… COSTITUZIONE E ASSETTI ISTITUZIONALI PREMESSA: Con il NO espresso al referendum confermativo non si è voluto escludere la necessità di un aggiornamento della nostra Costituzione, ma si è voluto sconfiggere un disegno che modificava in senso oligarchico la nostra Costituzione, che in verità ha subito diverse manomissioni senza un disegno organico che ne ispirasse le modifiche. I socialisti ebbero il merito di capire, inascoltati, che era necessario un aggiornamento della Costituzione e proposero “La Grande Riforma”. Dopo il 1989 si concluse un capitolo della storia mondiale ed europea. La Costituzione, nata nell’immediato dopo guerra, appare sempre meno rispondente sia alla nuova realtà economico-sociale, sia alla evoluzione… ECONOMIA E OCCUPAZIONE Ricordo che nel documento conclusivo dell’incontro livornese si è fatta esplicito riferimento alle conseguenze del tutto prevedibili della economia 4.0. In particolare si è sottolineato che accanto alle nuove opportunità che si schiudono in questa nuova fase dello sviluppo dell’economia vi sono alcune questioni che aprono scenari inquietanti: la grande concentrazione di capitali necessari e la fine del paradigma che ha attraversato gli ultimi due secoli… FISCO E REDISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA Il sistema fiscale è da sempre una potente leva per la redistribuzione della ricchezza, occorre definire in quale direzione si intende operare. Se l’obiettivo è un sistema fiscale equo ogni riforma non può prescindere da un’Imposta sulle persone fisiche che tenga conto della progressività delle Imposte.Il sistema Italiano odierno è frutto di un gravissimo errore fatto nel 2006, anno in cui dalla curva delle aliquote IRPEF venne tolta l’aliquota del 33%, generando un balzo tra il secondo e il terzo scaglione di ben 11 punti, dal 27 al 38%. Sul piano politico questo atto ha significato accollare al ceto medio il pagamento degli effetti della crisi.Cos’è necessario fare per ricostruire un minimo di equità?… LEGISLAZIONE DEL LAVORO (I primi 8 punti sono il contributo del Prof. Siro Centofanti) Una riflessione sulle linee di tendenza normative degli ultimi ventuno anni non può che condurre alla rilevazione del carattere fallimentare di tutte le misure, che, sotto l’equivoco e talora ipocrita termine di flessibilità, hanno determinato una precarizzazione di massa della classe lavoratrice italiana. Appare quindi opportuno invertire tale tendenza con i seguenti principali interventi… QUESTIONE MERIDIONALE In questi anni recenti la bandiera del meridionalismo, issata da Gaetano Salvemini, da Giacomo Mancini e da tanti altri compagni, ha sventolato come mero rivendicazionismo verso un potere centrale o come mancato soddisfacimento di aspirazioni personali di leader locali. Questi ultimi hanno cavalcato il tema del meridionalismo facendo leva su uno stato d’insoddisfazione collettiva delle popolazioni del Sud e delle isole… SANITA’, DIRITTO ALLA SALUTE Da troppo tempo, da tempi immemorabilmente socialisti (Mariotti con la sua riforma 833/78 che poi firmò l’Anselmi, Aniasi che la difese a spada tratta) non si parla di sanità se non in termini minimali, limitando tutto alla polemica dei vaccini. La pubblica opinione comincia a non credere più a nessuno perché la rissa da stadio curva sud e curva nord ha fatto il suo tempo. La salute pubblica è ben altra cosa e ci auguriamo che qualcuno prima o poi la difenda. Difenderla significa riabilitare il ruolo del Sistema Sanitario nazionale con pochi e semplici passaggi… DISABILITA’ I dati sulla disabilitá in Italia sono oggettivamente impressionanti: 4.100.000 sono gli italiani affetti da varie patologie significativamente invalidanti. Di questi 3.086.000 (da quindici anni in su) presentano limitazioni funzionali gravi ma l’INPS eroga l’indennità di accompagnamento per invalidità civile solo a 1.933.000 mentre 1.153.000 persone nella stessa condizione non percepiscono l’indennità di accompagnamento… AMBIENTE E MIGRAZIONI Temi introdotti alla discussione del gruppo di lavoro AMBIENTE 1 – l’ambiente degrada creando pericoli per la salute e per la qualità della vita. 2 – esigenza di incisive politiche adeguate e di comportamenti delle persone. 3 – le politiche devono riguardare tutti i livelli politici e amministrativi, le istituzioni scolastiche e scientifiche, i comportamenti aziendali. 4 – politiche fiscali e tariffarie significative aiutano a combattere il degrado. 5 – impegno al rispetto degli accordi internazionali sul clima. MIGRAZIONE 1 – conoscere le cause che originano le migrazioni. 2 – creare e attuare politiche europee e nazionali di sviluppo nei paesi di emigrazione che contengano il fenomeno. 3 – Gestione dell’applicazione dell’articolo 3 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo: “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona”. Il riferimento è sia a chi emigra che a chi già risiede. 4 – Diritto alla vita è solidarietà, assistenza, diritto/dovere all’integrazione, all’apprendimento dell’italiano, al rispetto delle leggi, diritto/dovere al lavoro e all’istruzione. 5 – Diritto alla libertà è liberazione dal bisogno per gli italiani e per coloro che desiderano diventarlo; esercizio effettivo della libertà e della protezione per le donne, residenti e immigrate, non sottomesse e nella pienezza della parità nella famiglia e nella società. 6 – Diritto alla sicurezza per tutti, residenti e immigrati. 7 – Politiche amministrative utili e incremento della collaborazione con la magistratura e i corpi preposti alla sicurezza dei cittadini. 8 – Educazione all’art. 3, primo comma della Costituzione italiana : < Art. 3 Cost. Principio di eguaglianza formale …

DOCUMENTO XI FORUM GRUPPO DI VOLPEDO

I socialisti del Gruppo di Volpedo, convenuti a Genova per l’XI forum dei circoli socialisti, Ricordano le 43 vittime del tragico crollo del 14 agosto. Esprimono le più sentite condoglianze e la loro  vicinanza ai congiunti ed ai parenti tutti. Confermano la solidarietà agli sfollati ed ai cittadini genovesi, i quali stanno pagando un prezzo altissimo all’incuria umana nella gestione del territorio e delle infrastrutture urbane. I lavori vengono aperti dall’intervento del signor Lucio Padovani del Comitato Sfollati Ponte Morandi, che ringraziamo, il quale descrive in modo puntuale la situazione dei cittadini genovesi costretti ad abbandonare le loro abitazioni dopo il crollo del ponte. A seguire il prof. Giorgio Ragazzi introduce la discussione sul proprio libro, “I signori delle Autostrade”, intervengono quindi i compagni Giuseppe Scanni e Felice Besostri, che approfondiscono le questioni tecnico-giuridiche derivanti dal crollo. La sessione pomeridiana è introdotta dal compagno Giovanni Ferrero, il quale relaziona sugli effetti del tragico evento sul territorio del nord ovest d’Italia. Fanno seguito gli interventi di Brando Benifei, Enrico Buemi e Nello Balzano (il quale interviene in luogo di Luca Pastorino, assente per gravi motivi familiari). Ascoltati tutti gli interventi, le compagne ed i compagni convenuti Ribadiscono la propria durissima critica alla società Autostrade per l’Italia (ASPI), per la superficialità ed il cinismo con cui ha gestito il nodo autostradale genovese, e più in generale la rete autostradale; Ritengono che gli atti politici del Governo, assunti nel periodo post crollo siano assolutamente errati e tardivi; Ricordano al Governo che la critica ad ASPI, giusta e necessaria, non deve prescindere dall’obbligo del concessionario di ricostruire, in tempi brevi ed a proprie spese, il ponte, con un esplicito impegno a farsi carico dei gravi problemi che ne sono derivati, in modo particolare per gli abitanti della val Polcevera; Sottolineano che i ritardi nell’esecuzione di quanto dovuto da parte di ASPI sono addebitabili anche ai ritardi del Governo, a partire dalla nomina del commissario, avvenuta solo a due mesi dal crollo; Ritengono che gli errori politico-amministrativi saranno fonte di contenziosi giuridico-legali, che scaricheranno l’onere della ricostruzione sulle casse dello Stato, non contribuiranno a risolvere i problemi emergenti, e ritarderanno la risoluzione dei problemi; Esprimono il proprio timore che questi ritardi politici penalizzino in modo particolare il porto di Genova, che oggi occupa migliaia di lavoratori, avvantaggiando altri porti del Mediterraneo, ed in particolare Marsiglia e Barcellona; Evidenziano tutte preoccupazioni che sono emerse durante il dibattito e relative ai riflessi che i ritardi avranno sulla città e più in generale sul nord ovest d’Italia, territorio che dipende tantissimo dal porto di Genova e dalle infrastrutture logistiche necessarie per la movimentazione delle merci (terzo Valico e interporto di Rivalta Scrivia); Tutto ciò premesso i socialisti convenuti a Genova Si impegnano a sostenere tutte le lotte e le giuste rivendicazioni dei cittadini genovesi, e più in generale dei cittadini del nord ovest d’Italia, per ottenere una rapida risoluzione dei problemi che stanno emergendo; Sostengono la proposta di fare di Genova una Zona Economica Speciale avanzata dal compagno Benifei; Ribadiscono l’urgenza e la necessità dell’avvio di una politica che faccia del nord ovest d’Italia una vera piattaforma logistica per l’Europa, con il superamento da parte del Governo di tutte le remore politiche, soprattutto del M5S, che ostacolano e rallentano questo progetto; Chiedono al Governo ed al Commissario per la ricostruzione Bucci, degli impegni precisi sulle modalità amministrative, giuridiche e tecniche necessarie per risolvere nel più breve tempo possibile la questione della ricostruzione del ponte di Genova, Chiedono al Governo ed alle Regioni Liguria, Piemonte e Lombardia impegni precisi per il completamento della rete di opere infrastrutturali necessarie per il nord ovest d’Italia, Terzo Valico, retroporti di Genova e Savona e completamento delle tratte mancanti del corridoio ferroviario Lisbona Kiev, a partire dal collegamento AV/AC tra Torino e Lione; Chiedono alla Regione Liguria ed al Comune di Genova di attivarsi per porre termine in tempi brevi alle angustie ed ai problemi che patiscono gli abitanti della val Polcevera. Noi socialisti,  memori della nostra storia,  riteniamo che i problemi economici, sociali e civili non si risolvono con azioni moralistiche e giustizialistiche, bensì con concreti atti politici ed amministrativi, che abbiano nell’ETICA DELLA RESPONSABILITA’ e nel GARANTISMO i loro fondamenti culturali. Genova, 13 ottobre 2018 – La registrazione in streaming del convegno è visibile sulla pagina FB del Gruppo di Volpedo, nei prossimi giorni sarà pubblicato sul canale Gruppo di Volpedo di Youtube SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

PER UN NUOVO SOCIALISMO IN ITALIA

COMUNICATO   [avatar user=”Aldo Potenza” size=”thumbnail” align=”left” /] Aldo Potenza Coordinatore Nazionale di Socialismo XXI secolo Mentre nella culla del neoliberismo cresce Sanders che si richiama ai valori del socialismo, in Europa, tranne che con poche eccezioni, il socialismo democratico è in grandissimo affanno. In Italia i socialisti sono divisi, da molto tempo alcuni sono alla ricerca di ospitalità, chi a destra e chi a sinistra, rinunciando in entrambi i casi ad esercitare l’unica azione che legittima un partito: la politica! Riguardo a chi ha scelto le ragioni della destra si può solo sperare che un giorno riscoprano il motivo per cui un tempo avevano abbracciato il socialismo. Agli altri, ovvero al PSI, vogliamo ricordare che oltre all’errore compiuto in questi anni nell’aver sostenuto, in nome della modernizzazione, le idee neoliberiste con l’austerità, il mercato senza regole, il lavoro sottopagato; hanno persino approvato una pessima legge elettorale e sostenuto il grave tentativo di modificare la Costituzione, rinunciando alla propria autonomia politica. Socialismo XXI secolo, che, dopo l’assemblea di Livorno, sta preparando la Convention Programmatica di Rimini, guarda con molto rispetto alle iniziative dei compagni che non si rassegnano ad una ingloriosa fine di un partito che ha scritto grandi pagine di storia per la difesa della libertà e per la crescita civile e sociale dell’Italia. Nel contempo però non possono essere taciute le critiche alle ambiguità con cui si sta avviando la stagione congressuale, che vorrebbe nascere all’insegna del rinnovamento e della ricerca dell’unità, ma che non tiene minimamente in conto le idee politiche di chi, in dissenso con l’oligarchia che ha governato il PSI, ha seguito la strada del socialismo non rinunciatario e dell’autonomia. Gli appelli all’unità dovrebbero: – riconoscere esplicitamente gli errori culturali e politici commessi; – essere seguiti non da una chiamata a partecipare ad un atto interno di partito, qual è un congresso, ma da un appello a costruire insieme una nuova stagione politica; – nascere dalla consapevolezza della necessità di rivolgersi a tutto quell’elettorato che ha perso fiducia verso una sinistra senza storia, senza radici e senza una forte identità culturale di riferimento. Invece i primi passi compiuti dal Psi in questi giorni seguono le orme di un recente passato politico fatto di alleanze a prescindere dalla politica, come indica il documento votato della segreteria uscente, e il tentativo di unire varie nomenclature, nella speranza che si possa ancora una volta assicurarne la sopravvivenza. A noi sembra che la strada da percorrere sia molto diversa e il documento riassuntivo del dibattito livornese lo descrive con grande chiarezza. Per questo motivo rimaniamo diffidenti verso generici appelli all’unità.   SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

DALL’APPELLO DEL GRUPPO DI VOLPEDO AI SOCIALISTI OVUNQUE ESSI SIANO

Per questo, quali che siano le identità e distinzioni dei diversi partiti socialisti d’Europa, NOI CI SENTIAMO SOCIALISTI EUROPEI. In vista delle ormai prossime elezioni per il Parlamento Europeo  pensiamo che tutti coloro che si riconoscono nella tradizione storica e ideale del Socialismo, rappresentata dal Gruppo parlamentare del Partito Socialista Europeo, debbano DICHIARARE PREVENTIVAMENTE LA LORO APPARTENENZA AL PARTITO SOCIALISTA EUROPEO. Noi qui facciamo tale dichiarazione e chiediamo di avviare la trasformazione del PSE in un vero e proprio partito transnazionale, al quale sia possibile aderire individualmente e direttamente. Quali che siano le identità e distinzioni dei diversi partiti, occorre che tutti i socialisti possano ISCRIVERSI DIRETTAMENTE AL PARTITO SOCIALISTA EUROPEO, considerando l’eventuale iscrizione ad un partito nazionale come adesione alla sezione di quel Paese (nella fattispecie l’Italia) di UN UNICO PARTITO SOCIALISTA EUROPEO   Volpedo, 29 novembre 2008 SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it

DA LIVORNO A RIMINI

di [avatar user=”Aldo Potenza” size=”thumbnail” align=”left” /] Aldo Potenza Il 24 marzo di quest’anno a Livorno dopo aver indicato le ragioni del declino in Italia e in Europa, delle forze socialiste, abbiamo individuato un percorso per ricostruire una autorevole presenza socialista nel nostro Paese. Come più volte ricordato, non intendiamo lavorare solo per ricomporre la famiglia tradizionalmente socialista, ma vogliamo promuovere le condizioni affinché alle idee socialiste possano avvicinarsi anche coloro che hanno compiuto altre scelte e sopratutto le nuove generazioni. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo programmato, come stabilito alla conclusione dell’incontro a Livorno, una Conferenza programmatica a Rimini. A tal fine, con l’aiuto di diversi compagni, sono state elaborate diverse schede con l’obiettivo di animare una discussione e un confronto su ciò che riteniamo utile: Per rianimare il progetto europeo oggi in grave crisi. Per aggiornare gli assetti istituzionali del nostro Paese. Per affrontare le nuove sfide dell’economia con particolare attenzione al lavoro. Per aver un fisco più equo e favorire la redistribuzione della ricchezza. Per una diversa legislazione del lavoro. Per promuovere una nuova politica in favore del meridione. Per difendere la sanità pubblica. Alla Garbatella a Roma, poi a Budrio (BO), adesso a Napoli, oltre a discutere su ciò che proponiamo, intendiamo sollecitare l’impegno perché in ogni regione possano sorgere nuclei organizzati capaci di allargare la partecipazione al progetto su cui stiamo lavorando. L’obiettivo è di preparare una grande partecipazione alla Conferenza di Rimini che approssimativamente sarà organizzata per la seconda quindicina del mese di gennaio 2019. La politica italiana è in grande fermento. L’elettorato italiano è molto mobile ed instabile. Chi mai avrebbe immaginato che il PD in pochissimo tempo avrebbe dilapidato il successo conseguito alle europee? Oggi c’è un governo, ma manca una credibile opposizione. La sinistra italiana è stata trascinata nel disastro dal PD e nessuna forza politica nata da quel partito ed in opposizione ad esso ha convinto l’elettorato. Sappiamo benissimo quanto sia difficile ricostruire una forza di stampo socialista nel clima politico odierno dove si sono diffusi elementi culturali negativi come l’edonismo, l’individualismo, l’egoismo sociale, l’avversione verso la politica, ovvero il contrario della cultura politica socialista democratica che si riconosce nei valori comunitari, solidaristici e nella democrazia partecipata. Sappiamo anche che chi oggi utilizza il simbolo che racconta una storia gloriosa del socialismo italiano, ha offerto di se una immagine pessima fatta di rinuncia della politica e della autonomia per ricercare alleanze spurie con l’unico scopo di garantire la sopravvivenza di un piccolo gruppo oligarchico che in definitiva si è poi ridotto al solo segretario del partito. Ma tutto ciò rafforza la nostra determinazione a lavorare per riaffermare quei valori su cui si fonda il socialismo democratico perché siamo convinti che siano utili all’Italia e ad una Europa che voglia superare la crisi democratica e di consenso che l’attraversa. L’incontro odierno coincide con l’annuncio delle decisioni politiche assunte a base del DEF. Ci sembra quindi doveroso avanzare qualche osservazione al riguardo. In linea di principio non riteniamo sia giusto condannare il ricorso all’indebitamento, ma ciò che ci preoccupa è l’aumento della spesa corrente a cui non fa riscontro una vigorosa azione in favore dello sviluppo. In altre parole ciò che non ci convince è la destinazione delle risorse. Inoltre dei 40 miliardi della manovra 27 sono in deficit e 13 da ricercare tramite tagli alla spesa pubblica. Ovviamente in mancanza sia di precise indicazioni su come verrà garantito il reddito di cittadinanza sia di come verranno ricercati nel bilancio i 17 miliardi mancati, non è possibile valutare l’efficacia delle misure annunciate. Ciò che possiamo osservare è che la manovra non appare convincente sul terreno dello sviluppo e dell’incremento dell’occupazione. SocialismoItaliano1892E’ un progetto che nasce con l’intento “ambizioso” di far conoscere la storia del socialismo italiano (non solo) dei suoi protagonisti noti e meno noti alle nuove generazioni. Facciamo comunicazione politica e storica, ci piace molto il web e sappiamo come fare emergere un fatto, una storia, nel grande mare della rete. www.socialismoitaliano1892.it